martedì 22 dicembre 2009

Rosso Trevi e Giorgio De Chirico

rosso-trevi-graziano-cecchini.jpg

*aveva annunciato- Rosso Trevi- una nuova Azione Futurista in Campidoglio...Invece, spiazzando tutti, in Campidoglio c'è entrato dalla porta principale con un omaggio a De Chirico... Metafisica e Futurismo, scacco matto ai residui criptici d'arte....

DA CONTROCULTURA SUPEREVA di R.Guerra

Il 30 novembre scorso, alla presenza del sindaco di Roma, in Campidoglio, inaugurazione di una mostra particolare, itinerante, dedicata a Giorgio De Chirico, padre della metafisica e dell’arte del novecento italiana. Conivolti alcuni dei più importanti artisti contemporanei e Graziano Cecchini.

Così dalla stampa (La Repubblica Roma)

“…la mostra ”Omaggio a De Chirico” che vede protagonisti sessantasei artisti in un allestimento itinerante per tributare l’omaggio a Giorgio De Chirico, in occasione dell’anniversario dei 120 anni dalla sua nascita e i 30 anni dalla sua scomparsa.

Le opere di grandi artisti come Renato Guttuso, Mario Ceroli, Alberto Sughi, insieme ai lavori di giovani promesse italiane ed internazionali dell’arte contemporanea come Stefano Branca, Isabella Orsini e anche Graziano Cecchini, sono state esposte questa mattina in Campidoglio nella sala della Protomoteca in occasione dell’ inaugurazione alla presenza tra gli altri del commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani. Le opere dal 7 dicembre in poi saranno portate negli Stati Uniti per un tour nelle citta’ di Miami, New York, Los Angeles. Alemanno ha anche tenuto a sottolineare come il Comune di Roma abbia ”peccato” nei confronti dell’artista poiche’ non fu presente ai suoi funerali. ”Vogliamo rimediare attraverso la nostra vicinanza alla famiglia di questo artista”, noto per il suo talento e per i suoi ”valori spirituali e metafisici’‘.”

Evento letteralmente dinamico, in quanto dall’ 8 dicembre, poi, la mostra omaggio è esportata appunto negli Usa, da Miami, a New York a Los Angeles

L’evento, già di per sé, atipico, rivitalizza, con una scelta degli artisti non neoaccademica, la figura stessa di De Chirico, finalmente sottratta a certo manierismo critico che da tempo edulcora il genio dei “manichini…inquietanti “eccetera, come grande artista certo, ma quasi ostile alle contemporanee avanguardie storiche, dal surrealismo al futurismo.

In particolare, la presenza di Cecchini appare significativa e innovativa da più punti di vista. Onore, intanto ai curatori, creativi nell’allestire un florilegio anticonvenzionale, proprio per la presenza di Rosso Trevi diventato celebre con la nota performance neosituazionista de La Fontana Rossa....

continua http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/omaggio-a-de-chirico-asse-italia-usa-con-graziano-cecchini

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=D3GjVlnQm1A

Lo scrittore cyber Lorenzo Mazzoni

LORENZO MAZZONI.jpgDA LIBERI DI SCRIVERE

Prima di iniziare volevo dirti che... posso darti del tu?
certo.

Che casa tua assomiglia incredibilmente alla mia.
anche tu hai i muri colorati e la terrazza con vista sugli orti e sul murales di Rousseau?

Sì, ed ho perfino gli stessi dischi.
Non ci credo... anche Doughnut in Granny's Greenhouse di The Bonzo Dog Doo Dah Band?

Sì.
Andremo d'accordo noi due, vai con le domande.

E' uscito da qualche settimana il tuo ultimo romanzo, Le acrobazie mentali di Ivan Mostarda (Robin Edizioni), hai voglia di parlarmene?
Non troppa, basta che ti connetti al sito della casa editrice e puoi leggere la sinossi. Comunque dato che anche tu possiedi Doughnut in Granny's Greenhouse, farò uno sforzo. Ivan Mostarda è un caleidoscopio. Un viaggio, in tutti i sensi. Se vuoi, un libro d'avventura classico con elementi surrealisti... per dirla semplice: 'Un musicista di strada che suona pentole capovolte con bacchette cinesi, una ragazza dalle gambe perfette e dagli occhi grandissimi, un mercenario che scompare e riappare, un clochard che indossa un saio da penitente e che studia iscrizioni runiche, uno spregiudicato affarista egiziano, un albergatore turco che parla con la foto di Atatürk, una ricca occidentale che continua a mangiare senza sosta dal giorno del suo matrimonio. Sono solo alcuni dei personaggi che animano questo rocambolesco e surreale romanzo. Libro d’avventura, d’amore e d’amicizia, Le acrobazie mentali di Ivan Mostarda si sviluppa come un caleidoscopio coloratissimo: vichinghi, buskers, giornalisti falliti, chiromanti, la Monna Lisa, kamikaze improvvisati. Fra l’Emilia, Parigi, Istanbul, le coste del mar Rosso e la Maremma, una storia appassionante, allegra e commovente sulle tappe della vita.'... ho letto la sinossi... beh, sì, il libro parla essenzialmente di questo. ..

CONTINUA http://liberidiscrivere.splinder.com/post/16964793

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=kIAl9KkAU4Y

Gianni Fantoni e John Belushi

gianni_fantoni_x_leo_pulp.jpg* Gianni Fantoni superlativo lo scorso venerdì per la bellissima rassegna di Occhiobello, “Il Teatro Uccide” a cura del creativo Comune e del talentuoso art director Marco Sgarbi, esempio di antenne anche istituzionali appunto propulsive e in sintonia con il mondo contemporaneo. Un Fantoni oggettivamente ora decollato, il miglior erede di Paolo Villaggio. Un tributo al grande John Belushi, dove il cliche già notevole del comico ferrarese doc, tocca inediti vertici a modo suo esistenzialisti postmoderni. Un' autostrada ha – come un super cartoons- il percorso creativo di Fantoni, dalle esilaranti esperienze d'esordio allo Zelic di Ferrara, poi il boom al Costanzo Show, altri shov televisivi o meno, Striscia la Notizia, libri d'area interessanti e gaudenti, fino allo spettacolo su Belushi di sicura audience ulteriore. (Asino Rosso)

da ESTENSE COM

Occhiobello. ... Teatro comunale di Occhiobello, Gianni Fantoni in scena venerdì 18 (alle 21.15), con John Belushi, l’ultima notte. L’attore ferrarese ha debutta con uno spettacolo prodotto dal teatro comunale di Occhiobello, Quinlan e Arkadis e pensato per il trentesimo anniversario della morte dell’artista. Così la presentazione alla vigilia.
“Lo spettacolo che dall’anno prossimo girerà nei teatri d’Italia e che vedremo per la prima volta venerdì – spiega il direttore artistico Marco Sgarbi -, è una nostra produzione, è un modo di investire nel nostro teatro, facendolo conoscere anche al di là dei confini locali”.
Il giorno del suo trentesimo compleanno, Belushi era già una star: aveva recitato in Animal House, la commedia più amata d’America; era l’idolo del Saturday Night Live, lo show televisivo più famoso del paese; e l’album dei suoi Blues Brothers, Briefcase Full of Blues, era in vetta a tutte le classifiche. Nato a Chicago, figlio di immigrati albanesi, da ragazzo il futuro di John Belushi sembrava già scritto e prevedeva un posto dietro alla cassa nel ristorante di famiglia. Da quel punto di partenza, come comico, attore, cantante e personaggio è arrivato a colpire l’immaginazione di un’intera nazione, arrivando a incarnare la gloria e la tragedia del sogno americano. E proprio sulla scia di questa vita vissuta sempre al limite si inserisce questa sorta di catarsi teatrale.
È il 5 marzo 1982. John Belushi sta morendo in una stanza dell’albergo Chateau Marmont di Los Angeles a causa di uno ‘speedball’, un’iniezione letale di cocaina ed eroina insieme. È una notte drammatica che il suo talento riesce a trasformare in un momento leggero, come solo i comici sanno fare anche in istanti impensabili. Forse Belushi è consapevole di quello che gli sta accadendo o forse, come tutti i grandi artisti, si crede immortale. Da sempre ama le sfide pericolose e anche questa volta affronta questa situazione con l’amabile spudoratezza che lo contraddistingue. Fino alla fine non perde occasione di voler essere un comico e, insieme al suo pubblico, rivive l’atmosfera dei suoi migliori shows, attraverso monologhi, dialoghi e l’immancabile musica dei Blues Brothers di cui è stato grande protagonista. Poco per volta tutti gli amici, i parenti, i colleghi e i rivali gli fanno visita, accolti in un grande girotondo onirico di battute e gags, per un’ultima grande rappresentazione, dove il bis, purtroppo, non è contemplato.
Regia di Massimo Navone, musiche Daniele ‘Benji’ Benatti e Stefano ‘Perez’ Peretto, costumi di Elisabetta Gabbianeta.

http://www.estense.com/john-belushi-l%e2%80%99ultima-notte-debutto-per-lo-spettacolo-di-gianni-fantoni-07682.html

www.giannifantoni.it

video http://video.google.it/videoplay?docid=3243654322373203103&ei=qZEwS5r-A5Sm2wKij5yRDw&q=GIANNI+FANTONI&hl=it#

domenica 20 dicembre 2009

Anima e Poesia nel futuro transumanista

DINANIMISMO.jpgANIMA E POESIA NEL  FUTURO TRANSUMANISTA

(Documento Del DinAnimismo (movimento poetico rivoluzionario delle anime) 

di Zairo Ferrante 

Robot,umanoidi con circuiti di memoria infiniti, vita quasi illimitata, intelligenze potenziate artificialmente, colonizzazione di nuovi mondi da tutti,ora, considerati impossibili; il tutto condito da una miriade di poteri post-umani nel 2010 inimmaginabili.

Questo è uno degli scenari possibili che si prospetta in un futuro, forse neanche troppo lontano.

Pensiate sia fantascienza?

Beh lo era anche la penicillina agli inizi del '900, lo erano i robot negli anni '40, la nanotecnologia negli anni '50, l'adsl e le linee senza fili nel '90, l'antimateria ottica nel 2000 etc. etc.

Ecco quindi che chiedo solo il beneficio del dubbio per queste mie parole, in virtù della formidabile evoluzione scientifica degli ultimi trent'anni.

Però  immaginando tutto questo, io che sono un DinAnimista, mi chiedo: e l'Anima?

Che posto occuperà  nella futura civiltà transumanista? Continuerà  ad esistere oppure cesserà inglobata o fagocitata da milioni di nanoparticelle volte a rilevare e far sparire l'essenza sublime che accompagna l'uomo fin dai suoi primi passi?

Poi sorrido, forse sono andato un poco oltre con la fantasia e mi dico: sia essa Spirito Divino, Essenza ed Alito di vita, coscienza dell'Io, parte del super-io o nella meno poetica delle ipotesi semplice circuito neuronale, l'Anima non può sparire.

Anzi, ritengo proprio che in uno scenario transumanista l'Anima sia cosa fondamentale ed indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo, ritengo che questa Sconosciuta possa essere l'unica risorsa in grado d'aiutare l'essere umano ad affrontare e gestire nel migliore dei modi il progresso illimitato che altrimenti potrebbe segnare la fine dell'umanità.

Ecco che in questo scenario in cui l'Anima e la Coscienza rappresentano l'unica risorsa intrinseca dell'uomo la Poesia e quindi i Poeti hanno la possibilità  di risorgere ed elevarsi nuovamente, per l'ennesima volta nel corso della storia, a “maestri dell'Animo umano”.

Poesia come vincastro dell'Anima in quest'era nuova e veloce, Poesia come supporto e compagna dell'uomo in questo futuro viaggio alla scoperta di “nuovi mondi, sfavillanti galassie ed infiniti universi”.

Poesia semplice ed umano fucile in grado di colpire ed affondare l'umana e troppo diffusa superficialità.

A questo punto sorrido ancora e penso...tutto questo può essere chiamato DinAnimismo? 

ZAIRO FERRANTE

http://zairoferramte.scrittore

video http://www.youtube.com/watch?v=ZTzA_xesrL8
 

Fantastiche ferraresi Calendario 2010

Invito-copia-per-mail-400x266.jpgDA ESTENSE COM

La splendida cornice del Teatro Comunale di Ferrara ha prestato le scenografie al calendario di Ferrara 2010 “Oltre la maschera”, prodotto dall’associazione Fantastica Ferrara e dedicato al grande dilemma che distingue da sempre il genere umano: essere o apparire? La “Bellezza” in senso lato beneficata da una tale e prestigiosa ambientazione (collegamento ideale tra verità e finzione), si è potuta concretizzare grazie al fondamentale apporto della Fondazione omonima e del suo presidente Fabio Mangolini.

Tredici donne ferraresi dalle attività spesso destinate a poche si sono prestate per svelare la loro maschera attraverso l’obiettivo del fotografo (presidente dell’associazione Fantastica Ferrara), Fulvio Bedendo. Anche quest’anno, il calendario (che giunge alla sua quarta edizione) è assolutamente fuori dagli schemi tradizionali, in cui viene gratificata l’armonia di donne dalle diverse età ma quasi tutte vicine al mondo dell’immaginario collettivo odierno dove; un paio di giornaliste, un’attrice, una testimonial pubblicitaria, una conduttrice televisiva, un insegnante di ballo, una presentatrice, un architetto ed finanche un chirurgo plastico hanno prestato la loro immagine per divenire “modelle per un giorno”.

L’idea creativa è stata quella di accostare alle foto delle protagoniste, splendidi esemplari di eleganti abiti da cerimonia della collezione di Maurizia Farinelli, che hanno contribuito a creare un connubio di forte impatto tra gli studi stilistici di trucco e acconciature preparati dalle esperte di make-up  Lorella Fiorenza e Patrizia Cenacchi e dell’hair stylist Vittorina Sgaravatto con le soluzioni grafiche di Elena Muscardini ed Eugenio Squarcia, che hanno reso un indispensabile contribuito, per consentire che questo “annuario” potesse avere un prepotente influsso artistico e visivo. E non è poco, visto che il tutto è stato realizzato per puro gioco.

Come per puro divertimento tutto lo staff di competenti professionisti attivi a Ferrara hanno messo in pratica  l’idea. La presentazione ufficiale si è poi tenuta venerdì 18 dicembre (ore 23), nel locale Il Pomodoro di Ferrara con la presenza delle “modelle”: Elisa Ghiraldi, Arianna Fioravanti, Maria Teresa Cafiero, Anna Valente, Eleonora Manfredini, Laura Sottili, Sara Balboni, Claudia Fortini, Sara Moratelli, Valentina Zavarini, Linda Bui, Allison Ricci e Roberta Pazi.

http://www.estense.com/tredici-ferraresi-sono-%e2%80%9cfantastiche%e2%80%9d-07652.html

video http://www.youtube.com/watch?v=f1D3DRrZhk4