mercoledì 16 dicembre 2009

L'ASINO ROSSO COMPLEANNO ONE

ASINO ROSSO LOGO.jpgASINO ROSSO RED DONKEY GIORNALE LIBERO BLOG FERRARA ON LINE FUTURISTA E DADAPOLITIK ANNO I 12 2008 12 2009

 

 

Aggressione a Silvio da Mauro Malaguti

mauro malaguti.jpgLE ESTERNAZIONI DEI POLITICI POI  LE PAGANO SEMPRE I GIOVANI

 

L’aggressione a Silvio Berlusconi è il frutto del clima d'odio che oramai si respira nel nostro paese. Purtroppo, sappiamo bene dove può arrivare lo scontro e la violenza in politica, poiché sono ancora vivi nei cinquantenni i ricordi dei cosiddetti “Anni di piombo” e i periodi di crisi economica e occupazionale contribuioscono certamente ad alzare i toni sulle piazze. Le conseguenze però di chi alimenta i toni dello scontro non le pagano quei politici che lanciano i loro strali trincerandosi dietro i banchi delle istituzioni, le pagano quei giovani che, nel fiore dei loro anni, si lasciano condizionare per poi rovinarsi la vita per sempre. Chi si occupa quindi di politica oggi, in qualunque schieramento militi, deve essere ben consapevole delle proprie responsabilità e di ciò che dice, poiché se troppo spesso le parole possono essere come macigni, quando manca il lavoro e con esso le prospettive stesse di futuro per tanti giovani e tante famiglie, si possono tradurre anche in qualcosa di peggio. Il Presidente del Consiglio vuole fare delle riforme di cui il nostro paese ha assolutamente bisogno e Silvio Berlusconi è presidente del Consiglio per volontà dalla maggioranza degli italiani, chi lo vuole contestare lo faccia nel merito delle questioni e magari proponendo valide alternative, ma l’antagonista politico non si deve mai demonizzare, poiché altrimenti si avvallano, più o meno inconsciamente, reazioni che certamente non fanno bene alla nostra democrazia e ai nostri giovani.

Mauro Malaguti – Candidato del Pdl alle Elezioni regionali 2010 (Emilia-Romagna)

video http://www.youtube.com/watch?v=PgabShZCy1Y

martedì 15 dicembre 2009

L' Antimateria Ottica

MARGHERITA HACK.jpg

DA ESTENSE COM

L’antimateria ottica esiste. Lo ha dimostrato un’équipe di ricercatori dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Imm-Cnr), coordinata da Vito Mocella. Lo studio, realizzato presso i laboratori dell’Università di Berkeley, è stato pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, guadagnandosi la copertina della prestigiosa rivista.

I ricercatori hanno creato un metamateriale, cioè un materiale ingegnerizzato che, grazie ad opportune modifiche della struttura, acquisisce proprietà contrarie a quelle che siamo abituati a conoscere, annullando, in questo caso, la propagazione della luce nell’aria e rendendo, appunto, invisibile l’oggetto.

“Il nostro metamateriale è stato realizzato modificando ad una scala nanometrica (nell’ordine del milionesimo di millimetro), la struttura del silicio, in cui abbiamo praticato piccolissimi fori”, spiega Vito Mocella. “Abbiamo poi alternato un migliaio di piccole strisce di tale metamateriale, con caratteristiche opposte a quelle dell’aria, a porzioni di aria di uguale lunghezza d’onda. Quando la luce passa attraverso questo sistema fatto di aria e di ‘antiaria’, è come se non avesse attraversato né l’uno né l’altro materiale”.

È insomma come se quello spazio, per la luce, non esistesse. “Il metamateriale composto da silicio forato ha infatti un indice di rifrazione opposto a quello dell’aria, e precisamente -1, poiché, per la luce, l’aria è assimilabile al vuoto che convenzionalmente ha un indice di rifrazione pari ad 1”, prosegue Mocella. “In questo senso, il metamateriale è ‘anti-aria’. Affiancando l’una all’altra, aria ed antiaria si annullano, almeno per quanto concerne la propagazione della luce. Il risultato globale è che aria ed antiaria affiancati sono resi invisibili, almeno per una specifica lunghezza d’onda”....

continua http://www.estense.com/dimostrata-al-cnr-l%e2%80%99antimateria-ottica-05958.html

video http://www.youtube.com/watch?v=8UHYt7gyuwc

I Pani di Salemi a Betlemme

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Il Comune ha partecipato al «Festival di Arti

e Mestieri Antichi della Tradizione Italiana»

I Pani di Salemi a Betlemme

Il sindaco Vittorio Sgarbi nel corso della visita in Israele ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni culturali di Gerusalemme. Proposta l’istituzione della «Scuola del Restauro dei Mosaici del Mediterraneo»


BETLEMME – Nel suggestivo scenario della Piazza della Mangiatoia a Betlemme, di fronte ad uno dei luoghi santi più visitati dai cristiani di tutto il mondo, la Basilica della Natività, il Comune di Salemi nei giorni scorsi è stato uno dei protagonisti del «Festival di Arti e Mestieri Antichi della Tradizione Italiana» promosso dall’Ufficio per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo del Consolato Italiano a Gerusalemme. Un palcoscenico promozionale unico sul quale la Città di Salemi, grazie alla collaborazione con la Pro Loco, ha portato la tradizione dei pani lavorati artisticamente per la festa di San Giuseppe celebrata ogni anno a marzo.


In uno spazio espositivo tutto dedicato alla città siciliana, con uno sfondo di pannelli fotografici realizzati dai giovani stagisti dal «Laboratorio della Creatività» del Comune di Salemi, due donne salemitane, Nadia Capizzo e Annamaria Catalanotto, hanno mostrato ai visitatori giunti soprattutto da Gerusalemme, la secolare arte della lavorazione del pane, il paziente lavoro di intaglio, la particolare abilità nell’assemblare piccoli pezzi per comporre quelli che ormai vengono definiti «gioielli di pane».

Nello stand del Comune, oltre alle due donne, anche il Vice Presidente della Pro Loco Giuseppe Greco e la «guida» Francesco Paolo Giglio che hanno distribuito i pani, un depliant sulle «Cene di San Giuseppe» realizzato appositamente per il festival ed intrattenuto quanti hanno voluto saperne di più su Salemi, la sua storia, le sue tradizioni, le iniziative culturali.

Ad intrattenere i visitatori anche il sindaco Vittorio Sgarbi che assieme al Direttore dell’Ufficio per la Cooperazione allo Sviluppo del Consolato italiano a Gerusalemme, Giannandrea Sandri, ha anche tagliato il nastro inaugurale del Festival e premiato i numerosi artisti presenti.


Nello stand del Comune ha fatto visita, tra gli altri, il Console italiano a Gerusalemme, Luciano Pezzotti, che ha anche organizzato una cena istituzionale per la rappresentanza del Comune di Salemi.


I pannelli fotografici su Salemi rimarranno esposti permanentemente all’interno del «Peace Center» nella Piazza della Mangiatoia a Betlemme.


«Curioso - ha detto Sgarbi commentando in particolare il sodalizio con Gerusalemme - che il nome di Salemi sia dentro “Jeru-Salem”, una strana consonanza tra le due città, e in effetti l’origine di Salemi è tra l’arabo e l’ebraico, tra Salam e Shalom»

Sgarbi ha inoltre osservato: «Gerusalemme è il centro del mondo, Salemi è il tentativo di dialogo fra le religioni e le identità che sono nella struttura di questa città, che ha un quartiere ebraico, uno musulmano e uno cristiano, che convivono pur non avendo ovviamente il ruolo storico che ha Gerusalemme»


Nel corso della visita in Israele Sgarbi ha in contrato i rappresentanti delle istituzioni culturali di Gerusalemme. Durante l’incontro sono venute fuori numerose proposte di collaborazione per le quali l’Ufficio per la Cooperazione allo Sviluppo del Consolato italiano ha già manifestato il proprio sostegno. Tra queste vi è da segnalare la realizzazione di una «Scuola del Restauro dei Mosaici del Mediterraneo». Per questo Sgarbi ha invitato a Salemi per il marzo del 2010 i rappresentanti delle istituzioni culturali di Gerusalemme


 



l’Ufficio per la Comunicazione

(Nino Ippolito)

WWW.CITTADISALEMI.IT

video http://www.youtube.com/watch?v=Z9HDHtA94Is

lunedì 14 dicembre 2009

Imperia Il genio musicale di Giovanni Doria Miglietta di Pierluigi Casalino

GIOVANNI DORIA MAGLIETTA.jpg LA TASTIERA IN UN SOGNO

Ombre, colori sfumati e sensuali, tenere emozioni dai contorni sfuggenti, inebrianti seduzioni cromatiche, consolazione e angoscia, fascino dai magici richiami onirici, atmosfere demoniache e misteriose, diversità scintillanti di attributi contradditori e di evocazioni simboliche. Tutto questo è l’arte dell’imperiese Giovanni Doria Miglietta, giovane pianista dal talento geniale e dal tratto coinvolgente. Un caleidoscopio di elementi notturni, essenza, a un tempo, di romanticismo e di perfezione classica in una tastiera fantastica. Interprete d’eccezione e già in possesso di non comune maturità espressiva, Doria Miglietta ricalca ormai con “verve” travolgente le orme di un Benedetti Michelangeli, a cui lo si può paragonare per la straordinaria capacità di eseguire con semplicità l’inarrivabile. Grande rivelazione, nel 1993, del “Rovere D’Oro” di San Bartolomeo al Mare, il giovanissimo artista si distingue in un crescendo di performances di livello assoluto, fino alla completa consacrazione nei templi della musica, in Italia e all’estero. Alieno da lusinghe e dalle rimunerazioni della fama, Doria Miglietta, unisce una speciale grazia creativa a un’eloquenza espressiva veramente eccezionale. Nel campo del pianismo, tra impeto e segreta poesia, Miglietta coniuga una cavata solista di notevole disinvoltura con la sapiente e ostinata ricerca dell’intesa con le articolazioni della formazione. Momento di particolare suggestione rimane, in proposito, la sua esecuzione del concerto in fa min. di Chopin con l’Orchestra Filarmonica di Torino nel maggio 2007. Dotato di spontanea intuizione, il pianista imperiese ha, di volta in volta, una vaghezza, un palpito, una luce o una penombra, una versatile seduzione di fraseggio e di inventiva, che lo collocano ormai ai vertici degli interpreti della tastiera. Preludio a una prestigiosa carriera. Quella di una tastiera in un sogno.

Casalino Pierluigi, 9.12.2009

www.myspace.com/doriamiglietta

video http://www.youtube.com/watch?v=N0qW_3iZWpU