Mary Blindflowers-Cosimo Dino-Guida "L'estinzione dell'atomo pensante" (Nettarg, settembre 2016)
D- Il vostro nuovo libro, riflessione atipica sulla morte, tra poetica e filosofia post-esistenziale, un approfondimento?
R - L'estinzione dell'atomo pensante, appena pubblicato per i tipi della Nettarget, nasce per caso da una conversazione in chat tra me e Cosimo Dino-Guida, scrittore e regista teatrale. Cosimo ha avuto l'idea di adattarla e farne un pezzo per il teatro. I dialoghi sono infatti molto spontanei e riflettono due punti di vista abbastanza differenti sul tema universale della morte. La protagonista femminile, la fiammiferaia, è scettica, disincantata, beffarda e atea. L'interlocutore maschile invece ha una sua filosofia sulla metempsicosi e nel motto della rigenerazione degli atomi. Due visioni diverse che creano una discussione accesa, interrotta da personaggi secondari che si affacciano sulla scena per condire la storia.
D- Il titolo (L'estinzione dell'atomo pensante) evoca certe nuove rotte metafisiche della stessa fisica contemporanea, la coscienza quantistica cosiddetta, che sopravviverebbe dopo la scomparsa del corpo fisico, o persino in altri corpi di universi paralleli, che ne pensate?
R - L'interlocutore maschile in realtà per sostenere le sue ragioni ai afferra ai dettami della fisica e della metafisica, dato che tutto non può e probabilmente non deve essere spiegato ed è fermamente convinto in nuovi percorsi dinamici dell'atomo e dell'anima dopo la distruzione del corpo fisico dell'uomo.
Praticamente se dovessi riassumere i due personaggi principali del testo direi che sono il cielo e la terra, uno sognatore, estatico, fiducioso, l'altra tagliente, scarcastica e pratica, l'uno seguace della sopravvivenza, l'altra dell'estinzione e la liquefazione nel nulla su cui ripone l'unica fiducia, perché le sembra che il nulla sia un argomento interessante proprio perché fa paura a molti.
Alla fiammiferaia piace ciò che gli altri temono e vede l'estinzione nel nulla come un percorso auspicabile che fa parte del movimento generoso della morte.
D- L'estinzione dell'atomo pensante.... a ruota libera.... ?
R - Direi di sì, una riflessione a tutto tondo su temi che non sempre si ha piacere di affrontare in un'Italia molto legata ad una produzione che privilegia il sempiterno e un poco abusato amore, un'analisi anche ironica sotto certi punti di vista, che distrae dalla negatività della morte e invita a ragionare sotto una prospettiva un po' differente dal solito. Il testo ovviamente non offre soluzioni, non può pretenderlo, dato che non si tratta di letteratura didascalica o pedagogica. La pretesa è solo quella di divertire, far riflettere e creare dubbi.
D- Letteratura oggi in Italia, una breve analisi?
R - Prima c'erano Caproni, Calvino, Dessì, Quasimodo, Montale, Pirandello, la Deledda, etc. e ora?
E' la domanda che mi faccio sempre.
Quali grandi autori oggi sta proponendo la grande editoria?
Non credo che si privilegi la qualità. Ormai pubblicare con un grosso editore dipende da pochi fattori base:
1 devi essere figlio di qualcuno che conta, per esempio un professore universitario o un personaggio importante in qualsiasi ramo 2 devi fare politica servendo e riverendo il padrone di turno 3 devi essere iscritto a qualche associazione cattolica 4 devi essere una soubrettina da 4 soldi, un giornalista già affermato, o un calciatore che non sa nemmeno parlare ma fa business, ma soprattutto, previa una di queste condizioni, (ce ne sarebbero altre in realtà ma il discorso di allungherebbe troppo), devi scrivere cose innocue che non consentono alla gente di pensare troppo, di capire più di tanto, perché oggi come oggi capire e pensare sono reati che ad uno scrittore non si possono davvero perdonare.
*sinossi
La morte fa paura, il pensiero che il nostro corpo fisico possa un giorno essere roso dal verme o consumato dal fuoco, chiuso dentro un vestito di legno, nell'umido della terra, la decomposizione stessa, l'odore nauseabondo che ne deriverebbe, appare insostenibile, inaccettabile, un pensiero spina da chiudere in un angolo nascosto del cervello, un angolo buio come un ripostiglio dove non si entra mai. Quel corpo nutrito, vezzeggiato, curato e lisciato in vita, dopo l'estrema dipartita è sfatto, e non c'è bellezza, non c'è forza, né labbra, né muscoli, né occhi di carne e sangue che possano sfuggire a questa legge. Dura lex sed semper lex. Ad uno sguardo superficiale tale legge naturale è gravida di crudeltà, invece una riflessione più profonda sull'essere e lo spazio porta ad opposte conclusioni. La morte è generosa.
Materialmente sì, essa ha infatti come naturale ed ineluttabile conseguenza la liberazione di uno spazio fisico. Il morto crea un vuoto materiale. Tale vuoto verrà occupato da un altro che poi a sua volta morirà creando lo spazio necessario alla vita, mors tua vita mea. Il vuoto vissuto come concetto spaventoso è in realtà l'ingresso alla vita, che è la sorella "cattiva" della morte, egoista, sgomitante, guerriera, superficiale.
L'estinzione degli atomi pensanti, dialogo filosofico sulla morte, affronta un tema spinoso con consapevolezza, opponendo sul tema due punti di vista diametralmente opposti per arrivare ad una conclusione non definitiva. Compito della commedia è infatti quello di instillare un dubbio, non di offrire soluzioni.
INFO LIBRO E AUTORI COSIMO DINO-GUIDA E MARY BLINDLOWERS
http://www.nettarg.it/libreria.asp?cat=2&collana=4&books=17&novita=1