1920. La storia passò da Sanremo.



 di pierluigi casalino
> A Sanremo, nel corso della famosa conferenza della primavera del 1920,
> una delle tante che avevano lo scopo di scrivere la parola fine sul
> primo conflitto mondiale, aleggiava già lo spirito di rivalsa
> suscitato dalla convinzione tra i vinti, ma anche tra qualche
> vincitore, che tutto si era concluso con una pugnalata alla schiena. I
> tedeschi percepivano come un tradimento l'obbligo alla resa quando
> ancora nel novembre del 1918 le loro forze armate stavano combattendo
> in territorio nemico. Analogamente, dalla parte dei vincitori, un
> Gabriele d'Annunzio, violentemente polemico con il vertice sanremese e
> protagonista in quei giorni dell'avventura fiumana, cominciava a
> parlare di "vittoria mutila" per l'Italia, dato che solo Francia e
> Inghilterra godevano pienamente dei frutti della vittoria con
> l'inaccettabile esclusione più o meno segreta degli interessi italiani
> in diversi scacchieri dall'Adriatico al Medio Oriente. In quel clima
> acceso dalla polemica dannunziana, nel cuore della conferenza di
> Sanremo si ponevano le basi dell'intesa infausta tra i futuri alleati
> della seconda guerra mondiale, Italia fascista e Germania nazista,
> mentre a Rapallo, poco dopo, si registrava l'accordo
> (economico-militare) tra i due "paria" del dopo-guerra, cioè la
> Germania di Weimar e la Russia sovietica (Rapallo Gheist). A Sanremo i
> delegati venivano protetti dall'intrusa propaganda nazionalista di
> Benito Mussolini, ormai deciso sulla via del fascismo, anche se di lì
> a poco l'emergere dei termini della politica anglo-francese alle
> spalle e ai danni dell'Italia avrebbe in qualche modo (ma non solo per
> questo motivo) aperto le porte del potere alla dittatura fascista. Se
> a Sanremo Londra e Parigi si dividevano nascostamente le spoglie
> dell'impero ottomano anche in chiave energetica, nella città
> matuziana anche vedeva la luce dell'idea del focolare ebraico in
> Palestina. Ecco perché si può ben dire la storia passò veramente dalla
> Città dei Fiori. Circostanza che continua a provocare conseguenze
> internazionali anche ai giorni nostri.
> Casalino Pierluigi