mercoledì 5 giugno 2013

Storia dell'astronom ia-Copernico e la Fe rrara città di scien za

I grandi della scienza : Copernico   *****VIDEO
 
di William Shea
LE SCIENZE
Rivoluzione copernicana è termine di uso comune per indicare un evento che sovverte l’ordine delle cose fin nei suoi principi più intimi, stabilendo un nuovo sistema da cui non è più possibile tornare indietro. Ma non fu facile per Niccolò Copernico rendere pubblica nel 1543 in De Revolutionibus Orbium Coelestium la sua visione del cielo secondo cui è la Terra a ruotare attorno al Sole. Una delle scoperte più importanti nella storia della scienza destinata ad abbattere nel tempo un edificio millenario di saperi e ruoli sociali, come racconta lo storico della scienza William Shea in Copernico. Un rivoluzionario prudente, quinto volume della collana «I grandi della scienza», in edicola a richiesta a 6,90 euro in più con il numero di giugno di «Le Scienze».

La teoria copernicana è molto più che una mera, seppure devastante, revisione della teoria tolemaica allora in voga, secondo la quale la Terra è al centro dell’universo, proprio come dettato dalle sacre scritture. Per arrivare alle conclusioni del De Revolutionibus, Copernico rivisitò saperi antichi, opere di filosofi greci (tra cui Aristarco di Samo e alcuni membri della scuola pitagorica) che già avevano suggerito il ruolo centrale del Sole a dispetto della Terra, coniugandoli con il sapere moderno del ragionamento matematico. Ecco perché la rivoluzione copernicana è più che una vicenda legata alla cosmologia. Come spiega Shea, il 1543 «è assunto come la data in cui l’umanità varcò la soglia della rivoluzione scientifica». L’interpretazione del mondo fondata sulla matematica avrebbe aperto la strada ad altre menti eccelse, tra le quali Keplero, Galileo e Newton, che avrebbero ripreso e completato l’opera copernicana.

Nato nel 1473 in Polonia, Copernico si formò soprattutto in Italia, dove tra
la fine del XV e l’inizio del XVI secolo frequentò le Università di Bologna e di Padova, studiando medicina e astronomia, prima di laurearsi in diritto canonico a Ferrara. Fu un uomo del suo tempo. Condivise l’ideale dell’umanesimo che puntava a far tornare in vita le intuizioni del mondo classico dei Greci, senza il quale con ogni probabilità non sarebbe arrivato al libro che spodestò la Terra dal centro dell’universo.

Tuttavia, come altri rivoluzionari consapevoli e protagonisti della storia della scienza, per esempio Charles Darwin, anche Copernico fece passare molto tempo tra le conclusioni delle proprie analisi e l’annuncio al mondo. Un primo abbozzo della teoria fu pubblicato dallo stesso Copernico nel Commentariolus, un breve trattato a cui lavorò tra il 1508 e il 1514, e che probabilmente venne diffuso proprio in quell’ultimo anno. Da quel momento Copernico si dedicò a più riprese al De Revolutionibus, a cui lavorò fino al 1542 senza una prospettiva di pubblicazione. In effetti, in questo passaggio cruciale la mossa decisiva fu di altri, proprio come per la teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
http://www.lescienze.it/edicola/2013/06/03/news/i_grandi_della_scienza_copernico-1675020/

Se nel caso di Darwin bisogna ringraziare anche i suoi amici che organizzarono la pubblica lettura alla Linnean Society di Londra, in cui venne esposta per la prima volta la teoria darwiniana, nel caso della rivoluzione copernicana fu centrale il ruolo di Retico, al secolo Georg Joachim von Lauschen, «matematico fantasiso e viaggiatore», come lo descrive Shea. Retico aveva sentito parlare del De Revolutionibus, da cui era rimasto affascinato, e insistette per incontrare l’autore. L’incontro avvenne nel 1539, e Retico ebbe anche il permesso di leggere il manoscritto di Copernico. Il sodalizio che ne nacque portò alla pubblicazione nel 1543 dell’opera che demoliva il sistema tolemaico. L’accoglienza ovviamente non fu delle migliori, ma la rivoluzione scientifica era iniziata, e nessuno avrebbe potuto più fermarla
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Antropologia: XX congresso nazionale a Ferrara (11-13 settembre 2013)

LA VARIABILITA' UMANA TRA PASSATO E PRESENTE



Associazione Antropologica Italiana AAI

XX CONGRESSO DEGLI ANTROPOLOGI ITALIANI 
Università degli Studi di Ferrara
FERRARA
11-13 Settembre 2013
 
Indirizzo: Ferrara, Polo Chimco Bio Medico
Organizzatore: AAI – Università di Ferrara
Info e contatti:
notizia online
 
 

Sessuologia: PD+M... quante storie per un bacio d'avangardia

*by Fondo Magazine

 

Passano gli anni, si susseguono i Governi. Si firmano decreti tendenti al massacro dell’Italia, si distruggono i diritti dei lavoratori, e oggi si tenta di distruggere anche l’ultima parvenza di un Paese civile: la libertà individuale. La storia si ripete e stavolta non c’è Ivan Graziani a cantare di una giovane donna che ama provare piacere con un uomo più grande. Questa volta c’è una donna dai capelli rossi, piglio arcigno e tanto moralismo da far rabbrividire anche le nostre nonne. Questa volta c’è Ilda Boccassini che insieme al popolo dei falsi perbenisti avanza la pretesa di moralizzare il Paese, poiché secondo la loro prospettiva è più dannoso un pompino che il Mes votato all’unanimità il dicembre scorso. Per lo sviluppo del Paese è indispensabile, secondo loro, scopare meno e puntare il dito di più perché i cattivi stanno sempre dalla parte opposto alla nostra. Funziona così!
Oggi  al Palazzo di Giustizia di Milano è andato in scena il capolavoro assoluto  delle libertà negate: il processo a Karima El Mahroug. Sì, non era il processo contro l’uomo di potere Silvio Berlusconi. Il processo vero è contro una giovane donna. Karima El Mahroug  è una giovane donna, molto bella, corpo sinuoso, occhi grandi ed espressivi. Una bella ragazza che mi colpisce non soltanto per il corpo, ma soprattutto per la sensibilità dimostrata in diverse occasioni quando i suoi occhioni si riempivano di lacrime. Le sue non erano lacrime di gioia, ma di angoscia e dolore. Karima è una ragazza come tante, con i suoi sogni e progetti, con i suoi amori, con i suoi “colpi di testa” e la voglia di emergere. Una ragazza come tutte o, almeno, come tante.
Però Karima, a differenza delle “tutte” non proviene da una famiglia “perbene” e borghese. In arte si chiama Ruby e, secondo la Procura di Milano, a 17 anni ha partecipato alle tanto famose cene di Arcore. Ruby ha la colpa di essere andata a letto con un uomo più grande di lei. Sì, è colpevole perché a 17 anni ha deciso liberamente del proprio corpo e della propria libertà. Ruby non c’entra nulla con la politica. Lei vuole semplicemente vivere in pace la sua vita. Però le benpensanti sostengono il contrario e, fuori dal Palazzo di Giustizia di Milano, espongono cartelli dove invitano alla lapidazione. Questo voi lo chiamate Paese civile? Però poi si permettono di parlare di violenza sulle donne. La vostra violenza, care signore e signori, è più crudele di qualsiasi lapidazione.
Lapidate, col dito puntato, una giovane donna per colpire il “nemico” politico. Sembrano scene da Vecchio Testamento ed invece siamo nel 2013, viviamo in un paese occidentale che nulla c’entra con il velo islamico. Eppure oggi mi è sembrato di vivere in un paese dove ancora si pratica l’infibulazione. Ma siamo così sicuri di vivere in  un Paese libero dove lo scandalo maggiore è un’orgia vera o presunta? Ed ammesso che sia vera, non vedo quale sia  il problema.... C
http://www.mirorenzaglia.org/2013/05/ruby-quante-storie-per-un-pompino/#comment-13226

Psicopatologia politica: le priorità del Governo Letta

Gay pride, la prima volta di un ministro
Idem: “Sfilerò a Palermo per i diritti”

ANSA

Il ministro per le Pari Opportunità Josefa Idem

 
 
La titolare delle Pari Opportunità:
«Serve forte impegno nazionale
e europeo per garantire parità
di dignità delle persone Lgbt»
 
 
«Ho deciso di partecipare con Laura Boldrini al pride nazionale a Palermo il 14 giugno»: l’ha detto il ministro per le pari opportunità Josefa Idem nell’audizione in commissione alla Camera. «È necessario un forte impegno nazionale e europeo per garantire parità di trattamento e dignità delle persone Lgbt» ha aggiunto.  
http://www.lastampa.it/2013/06/05/italia/cronache/gay-pride-la-prima-volta-di-un-ministro-idem-sfiler-a-palermo-per-i-diritti-GnyqlAWy1lgldW2EullhtN/pagina.html

martedì 4 giugno 2013

Futurologia-La Carmelina lancia Nuova Oggettività a Ferrara. ..

 

Nuova Oggettività

Al prezzo scontato di Euro 7,00 (copertina Euro 10,00) è possibile prenotare

all’indirizzo   commerciale@edizionilacarmelina.it

Al di là della destra e della sinistra ….

  a cura di Sandro Giovannnini e Roby Guerra

 

SOFTWARE                
Collaudo: (intervista) Giovanni Sessa- (intervista) Stefano Vaj – (intervista) Luigi Tallarico - (intervista) Graziano Cecchini
PARTE 1 NUOVA OGGETTIVITA' E-O NEW REALISM
Collaudo: Antonio Saccoccio – Postmoderno? New Realism? O una Terza Avanguardia?
(Interviste) Luigi Sgroi, Giovanni Sessa, Francesco Sacconi, Paolo Melandri, Roby Guerra, Sandro Giovannini, Vitaldo Conte, Giuseppe Casale
PARTE 2 URFUTURISMO E DINTORNI
Collaudo: Sandro Giovannini -Per una volta teniamoci agli impulsi primari
Interviste) Stefano Vaj, Marcello Francolini, Antonio Fiore, Alberto Ferretti, Emilio Diedo, Pierluigi Casalino*, Graziano Cecchini, Alessio Brugnoli **Zairo Ferrante, Sylvia Forty, Maurizio Ganzaroli, Riccardo Roversi
PARTE 3 TEMPI NETMODERNI (LA SINGOLARITA' DELL'AZZURRO)
Collaudo: Roby Guerra – La divina politica, Zairo Ferrante - Saggio semi-para-poetico di un indifferente
(Interviste) Luca Siniscalco, Fabio Scorza, Maria Antonietta Pinna, Giuseppe Manias, Giovanna Guardiani, Francesca De Carolis, Daco, Seconda Carta, Mauro Biuzzi

(*by Alessia Mocci **by Roby Guerra)

Retropostfazioni: Sandro Giovannini-Roby Guerra

Schede minime autori:

 

Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l’Iran nessuna?

L’IMPERO INTERIORE

TESTI DI :

Ettore Bonessio di Terzet, Mario Bozzi Sentieri, Leonardo Clerici, Alessio De Giglio, Vittorio De Pedys, Susanna Dolci, Lodovico Ellena, Mario Farneti, Francesco Franci,

Roberto Guerra, Michelangelo Ingrassia, Alessandro Guzzi, Teodoro Klitsche de la Grange, Luigi Lombardi Vallauri, Giuseppe Manzoni di Chiosca, Matteo Marconi, Francesco Mancinelli,

Francesco Paolo Menna,Claudio Mutti, Alessandro Orlandi, Raffaele Perrotta, Vincenzo Pinto, Luca Leonello Rimbotti, Francesco Sacconi, Sandro Salerno,Andrea Scarabelli,

Adriano Segatori, Giovanni Sessa, Luca Siniscalco,Stefano Vaj, Filippo Venturini, Eduardo Zarelli.

Curatela: Gianni Bertuccioli, Sandro Giovannini, Luisa Pesante, Paolo Silvestri, Luigi Sgroi.

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Chi ordinerà dalle 5 copie in su riceverà poi, in omaggio, il testo n° 13 della Biblioteca Evoliana (Julius Evola, Augustea e La Stampa, a cura di G. F. Lami e Alberto Lombardo, edito nel 2006 dalla Heliopolis Edizioni per la Fondazione Evola, pag. 207 con in più un altro testo omaggio dell’Heliopolis, comunicando il suo recapito postale a  giovannini.sandro@libero.it 

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Alle stesse condizioni sono inoltre prenotabili:

La cetra scordata – Intrattenimenti musicali con  i grandi Maesti di un passato che non tornerà più - di Paolo Melandri

Gramsci  e il 2000  – Per una sinistra italiana nell’era di Internet -   di Roby Guerra

http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613