mercoledì 26 dicembre 2012

P.L. Casalino: GLI ARABI E LA LIBERTA'

 
L'antica storia degli Arabi, in epoca precedente Maometto, ci mostra questo popolo, individualista e tendenzialmente anarchico, fiero della propria indipendenza dallo straniero (come ben dirà più tardi lo storico e sociologo arabo Ibn Khaldun) e resistente a qualsiasi autorità che non fosse quella dei suoi stessi capi liberamente scelti in seno alla tribù. L'islam, che unì gli Arabi e li immise nella Storia, predicò la sottomissione di tutto il genere umano ad un Dio creatore e giudice, ma dal punto di vista dell'organizzazione sociale si limitò a inculcare l'obbedienza al Profeta, con qualche vago cenno ad organi e funzioni consultive tra i cedenti (che una certa facile moderna pubblicitica interpreta in senso democratico). In realtà il potere dei primi Califfi non fu certo assoluto, anche se gradualmente l'epoca classica dell'Islam vide il sorgere di un potere assoluto, che fece perdere agli Arabi la libertà nel corso del XVI secolo (e anche ci soccorre l'analisi lucida di Ibn Khaldun sullo smarrimento della " 'asabiyya" o spirito di corpo degli Arabi). La rinascita araba, iniziata nel XIX secolo, continua tra luci ed ombre, ed è difficile dire dove tale movimento conduca, di fronte a segnali tuttora contraddittori e non sempre incoraggianti, se pur nel contesto di una società ricca di mille risorse e fermenti tendenzialmente liberali e di crescente livello intellettuale, oltre che in certa misura neoilluministico.
Casalino Pierluigi

2013: Ritorno allo Spazio vs la decrescita infelice *video

FOCUS-Colonie spaziali stile vintage

Negli anni Settanta il fisico Gerard K. O'Neill realizzò con il supporto della NASA tre studi su possibili colonie spaziali. I disegni di questa gallery sono le rappresentazioni artistiche delle tre gigantesche navicelle da lui progettate, Torus, Bernal e Cylinder, ciascuna delle quali avrebbe dovuto ospitare circa dieci mila persone. Si tratta di alcune delle opere più affascinanti nell'archivio della NASA, sospese tra rétro e futurismo. Ci ricordano "2001 Odissea nello Spazio" di Stanley Kubrick o "Ziggy Stardust" di David Bowie. Il Pacifico in 90 minuti - Le nuove frontiere del turismo - Vinto il primo viaggio spaziale - La stazione spaziale extralusso della Orbital Technologies

 
 

Adriano Autino: verso un Rinascimento Spaziale

Dopo "La Terra non è malata, è incinta...", nuovo libro sorprendente del futurologo "seguace" di Asimov, Von Braun, Sagan e Clarke.....  CONTROCULTURA/SUPEREVA
 


Khannea Suntzu e Simon Deering: Spazio Prima Frontiera

Arte contemporanea e colonie spaziali...  Controcultura/Supereva
 

 

martedì 25 dicembre 2012

A Milano il primo Natale Futurista

 

...Il sistema multibeverage piu’ all’avanguardia al mondo sceglie di celebrare la festa di Natale in modo innovativo, dinamico e vivace. E non poteva che farlo in quella che e’ la capitale assoluta del Futurismo: Milano

A Milano arrivano i Babbi Natale futuristi. Al posto della tradizionale slitta, i Santa Klaus saranno a bordo di un originale sottomarino e muniti di razzi propulsori, ed imperverseranno per le vie del centro della citta’. Non solo, il loro vestito abbandonera’ il tradizionale colore rosso, per essere sostituito da colori sgargianti e non convenzionali, come il giallo, il celeste, il verde. In sintesi, saranno colorati, esuberanti, chiassosi. Una vera e propria creazione dal sapore “artistico”, voluta da Nescafé Dolce Gusto, leader mondiale dei sistemi multibeverage, che invadera’ le vie del centro di Milano, capitale mondiale del movimento generato da Russolo, Marinetti, Balla, Boccioni, Severini e Carra’, solo per fare qualche nome...c

http://www.datamanager.it/news/arriva-milano-il-primo-natale-futurista-43227.html

 

Santo Natale 2012: Gesù e il Web Renaissance

Santo Natale 2012: forse finalmente più sobrio, nella crisi contemporanea globale. Consumismo eccessivo e insegne luminose, addobbi elettrici, campagne spot, meno martellanti. Meglio anche per lo stupore e la meraviglia naturali dei fanciulli…e i regali in arrivo.
I fanciulli: il grande evento dei bambini, il Santo Natale, a livelli magari perduti nella memoria.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come il senso, unico, non clonabile, non comparabile della nascità di Gesù, il primo Uomo-Dio nella storia non solo dei miti e delle religioni, ma degli umani.
Un archetipo, quello del Fanciullo Divino, del Puer Aeternus, per dirla con Jung e Hillman , persino preesistente (i misteri pagani dionisiaci ad esempio), ma alla luce del Sole e nell’evoluzione proprio dell’Uomo come Dio, creatore, peculiare all’iconologia e alla mitologia cristiana: dal significato dirompente nell’era della scienza e di Internet… paradossale per profani e laici o credenti stessi involuti, eppure scienza dei cieli sconosciuta a qualsivoglia altra religione o monoteismo.
Non tutte le religioni sono uguali, nonostante certo relativismo o antropologia culturale più ormai new age o vetero ideologica che scientifica (Levi Strauss o Malinowsly o Maed, intendevano ben altro nell’assimilazione sacrosanta di certa diversità culturale….).
Solo il cristianesimo è alla luce del sole, religione dell’amore, dei fanciulli e dell’Uomo-Dio creatore, con il libero arbitrio, la libertà di scegliere tra il Bene e il Male…
Ovvio, l’Aurora… spesso inquinata dagli eventi terreni, dalla Chiesa stessa di Roma, dal tribunale dell’inquisizione, dal disprezzo della carne, a Gesù e Maria Maddalena anche nella metafora -al contrario-sconosciuto eccetera….. Ma il medium messaggio resta, anzi, potenzialmente più forte negli anni duemila….
Certa psicologia del novecento, anche provocatoria e poco ascoltata dai contemporanei, l’ha anche riscoperto: le pagine psicologiche scientifiche di Erich Fromm, quelle rivoluzionarie di Reich, quelle poetiche di un meno noto Lewinter (con un grande piccolo libro tra il genio di Bosch e il Paradiso e il Regno dei Fanciulli, di Gesù Re dei Bambini). Oltre alla psicologia futuribile, ancora incompresa, di uno Jung, semplicemente destinato ai posteri, dopo la scienza!
Gesù archetipo della postumanità persino, secondo il genio di Teilhard de Chardin, la noosfera come .. Internet? La scienza stessa non poggia forse sui suoi vagiti? Alle frontiere del DNA e del big bang, fisici e genetisti e matematici ad una certa stella, o atomo, o elettrone, o transfinito, quando scoprono la grande meccanica celeste o persino rosa (La poesia è linguaggio necessario a volte), non captano,s coprono, forse Dio o se si vuole gli Dei?
“Dio in persona inventò i numeri” disse un celebre matematico… oppure Jean Guitton, Paul Davies, l’italiano Antonino Zichichi (quasi osteggiato in Italia per la sua fede scientifica e cristiana). E molti altri.
Dove certamente, in tale Olimpo della Scienza del XXI secolo possibile, proprio Gesù è la stella cometa che solca non più, nel 2000, solo Betlemme, ma l’intero pianeta Terra in volo nell’universo, che riflette i suoi primi vagiti luminosi e eterni.
In fondo recentemente persino le massime autorità cattoliche son finalmente distanti anni luce dal rogo di Giordano Bruno (reo di immaginare altri esseri intelligenti nell’universo), dal semirogo di Galileo, finalmente in certo senso assolto dopo secoli di scomunica…): Cardinali vari ammettono altre creature di Dio, anche tra le stelle, nessun contrasto con la “Tradizione”; “Internet è un dono di Dio” ha detto anche il raffinato intellettuale Benedetto XVI (persino cyberpapa con Twitter…; e il troppo umano Papa Wojtjla non fu forse un geniale papa persino televisivo, più perspicace e lungimirante Lui rispetto ai media di tanti intellettuali italiani ancora convinti della dannazione delle onde elettromagnetiche e dell’etere?
Lo stesso McLuhan, guru dei media e profeta della Rete, cattolico, non scrisse (con Babin) un meravigliosoUomo nuovo, cristiano nuovo nell’era elettronica? Recentemente anche Vittorio Sgarbi , con un sorprendente e semplicemente sublime, Nel nome del figlio?
Nessun altra religione, potenzialmente, attraversa la complessità delle cose umane e celesti, persino, nel suo divenire storico e nell’evoluzione sociale…. Soltanto con Gesù, l’Uomo è anche libero e rivolto al futuro, in interfaccia con il Divino, ma non suo suddito, come, invece, nell’ebraismo o l’Islam, persino rispetto alla Bellezza immaginale degli Dei pagani dei nostri antenati greci.
Poi, spazio e ciberspazio anche per la diversità religiosa.. ma insomma il Fanciullo Divino Gesù resta opera d’arte superiore!
 
 
RobyGuerra

 

info:
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/gesu-nellera-di-internet
http://bompiani.rcslibri.corriere.it/libro/7146_nel_nome_del_figlio_nativita_f_sgarbi.html
http://opac.provincia.brescia.it/opac/detail/view/test:catalog:239489

http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/gesu-nellera-di-internet-santo-natale-2012/

L'albero di Natale neofuturista

L'albero in plaxglass

Si sono accese le luci dell'albero di Natale di Marco Lodola in piazza Vittorio Emanuele II

 
 

pontassieve***

. L'albero/scultura va a completare la mostra Luminapolis già presente nelle Sala delle Colonne con una selezione a cura di Mirabili, Arte d'Abitare delle famose installazioni/sculture derivate da lastre acriliche, neon e intrecci di corde luminose del futurista artista pavese... C