lunedì 2 marzo 2015
La parabola di Toulouse-Lautrec, da aristocratico ad artista bohémien.
domenica 1 marzo 2015
L' Asino Rosso version 3.0
Roby Guerra
"Pensa in Grande....
Da qualche settimana, L'Asino Rosso si è futuristicamente e coerentemente trasformato... Spariti, dopo alcuni anni (dal 2008-dicembre) anno di fondazione, post e articoli che pure segnalarono in diverse stagioni e significativamente il giornale libero blog, di carattere futurismo sociale e politico, anzi geopolitico, visto (anche) certo focus su/da Ferrara città d'arte - o presunta tale...
E dal 1 marzo ufficialmente SOLO ARTE E politik (rigorosamente in minuscolo)... laddove la battaglia sempre fondamentale per certa futurizzazione culturale e sociale si evolve, al passo col nascente web e era 3.0, in modulazioni più raffinate, più digitali, più diversamente subliminali... Basta dare la perle ai porci della Politik, quasi tutti... L'accelerazione da un lato sempre costante tecnoscientifica, certa implosione al contrario stessa italica nella sfera politica e sociale sempre più Medio Evo Verso e primitiva, altro che Stil Novo, o Liberal Revolution 2.0, esige dal punto di vista, meglio da sguardi e ascolti e fare web conoscitivo, vere e proprie fughe in avanti, scommesse direttamente dentro il Buco Nero che ormai, tra - ribadiamo - medievalizzazione della Politik, inclusi incubi sconcertanti di scontri di civiltà non più soltanto intellettuali ma concreti, vedi certa ennesima minaccia alla pur incompiuta (ma nulla di meglio) Civiltà, da neozombies saraceni... attraversa in Italia in particolare il divenire attuale... Insomma, ha vinto in contro luce Roberto Vacca (sia ben chiaro come previsione denunciata in certo modo dal grande futurologo) anzichè Bill Gates, nonostante, ribadiamo il trionfo pure dell'era elettronica e della stessa scienza contemporanea: ma proprio quando le condizioni storiche e strutturali sono virtualmente quasi al top, prevale oggi pare un ennesimo semi fatale choc del futuro (direbbe lo stesso Toffler o anche... Marinetti),,, Ma non ha ancora perso Steve Jobs, nè come macchina critica potente lo stesso compianto Jean Badrillard: quando ad esempio dichiarò la morte dell'arte... Un iperbole naturalmente la sua precoce straordinaria diagnosi (e non solo Baudrillard) che calza a pennello o olografo proprio con nuovi scenari sorprendenti per il futuro prossimo e Rivoluzionario ma in senso conoscitivo e MAI + Politik: già proprio la Politik come gioco linguistico in sé la più grande truffa del /dal postmodern cosiddetto!
Già, che fare quando è sogno e bi-sogno di una - metafora - Chimica della fu Politik in sostituzione non solo memetica ma persino "darwiniana" della fu Alchimia?
Questo il medium messaggio, la fine della Politik.., dall'astrologia... (Politik) all'Astronomia come future macchine "politiche" ... Non sono giochi o witz di Parole....
E se la vera azione futurista (in senso molto espanso) fosse ridurre al minimo nel'informazione proprio il linguaggio Politik in quanto Virus letale?
Appunto, come sognava Marinetti e sognavano i Grandi Letterari e Artisti della modernità, laddove oggi e quasi sempre più perspicaci magari gli scrittori/artisti stessi di science-fiction (da Orwell a Kubrick e Asimov a Dick a Sawyerm ecc.), inoltre confortati da certo stesso Immaginario Tecnologico in quasi perfetta sintonia con il progresso Tecnoscientifico (certa filosofia della scienza inclusa...) avanti con l'Informazione rivoluzionaria futuristica - tra arte e scienza - tra letteratura e scienza - e soltanto lateralmente attraversare la contaminata parola politik.....
Troppo complesso? Appunto, selezione memetica, neodarwiniana, neofuturista.....
Roma, Tato futurista riconquista la Capitale
Segnalazione: si è appena conclusa a Roma (Galleria Russo dal 2 al 28 febbraio) una grande mostra omaggio a Tato, esponente di primo piano del cosiddetto "Secondo Futurismo", ovvero del Futurismo storico .. dopo la retrospettiva chiarificatrice in Usa del 2014 (Guggenheim Museum), con l'artista tra i protagonisti...
estratto da Inside Art
"...Una ricca esposizione che racconta oltre trent'anni di produzione artistica di un personaggio chiave del nostro Futurismo, fondatore dell'aeropittura. Stiamo parlando di Tato, la cui mostra alla galleria Russo di Roma inaugura giovedì 5 febbraio. Più di sessanta opere che descrivono la particolare predisposizione dell'artista per la visione aerea e realistica del mondo e la sua ricerca – come spiega il curatore Salvatore Ventura nel suo testo critico – di una pittura "che spezzi gli schemi tradizionali della triplice dimensione: che dia il segno della libertà negli spazi, e permetta di fondere insieme la linea rigida di un longarone d'ala con il carosello multicolore di un paesaggio sottostante: che sappia intersecare aria, terra, mare in una infinita varietà di piani compenetranti; che frantumi, polverizzi, evapori, in un arcobaleno di sensazioni velocissime, la pigra tavolozza dei colori tradizionali, sino a darci uno spettro visivo del paesaggio in volo, rispondente alle nuove esperienze umane, create da un venticinquennio di attività aviatoria". (....)
CONTINUA
Critici Web, Shining Boy, Savoia... su Cinquew News
http://cinquewnews.blogspot.it/2015/02/Teatro-Critica-laboratorio-gratuito-critici-web-Domanda-discrizione-5-marzo-2015.html
http://cinquewnews.blogspot.it/2015/02/Ritratto-Equestre-Carlo-Emanuele-I-di-Savoia-Antonio-Susini-Tefaf-2015.html
V. Sgarbi per l'Arte e la Civiltà
Vittorio Sgarbi: «Un Tribunale Internazionale e una taglia
contro i terroristi dell'ISIS che hanno distrutto
il museo di Mosul in Iraq: quello che hanno fatto
è un crimine contro l'umanità»
ROMA – Vittorio Sgarbi chiede l'istituzione di un Tribunale Internazionale per processare e punire i terroristi dell'ISIS che hanno distrutto il museo di Mosul in Iraq.
«La tolleranza è finita. Il crimine più grave - spiega Sgarbi - è stato compiuto e nessuna religione lo può giustificare. La distruzione delle sculture del museo di Mosul è un crimine contro l'umanità, che impone un Tribunale Internazionale, come quello di Norimberga, per perseguire i criminali che lo hanno compiuto.
Neppure il Nazismo – osserva Sgarbi - si è spinto a tanto facendo violenza a testimonianze mute e inermi di civiltà. Occorre una taglia per riconoscere gli autori di questo crimine e portarli davanti a un tribunale dell'umanità e della storia.
La violenza contro i cristiani, gli assassini., le umiliazioni, assolutamente esecrabili, erano determinate dall'ansia di una guerra di religione. La distruzione delle opere d'arte è puro e semplice crimine.
Gli assassini vanno ricercati, inseguiti e condannati, senza pietà.
Mi appello al Presidente del Consiglio e al ministro della Cultura – agiunge Sgarbi - perché si pronuncino contro questa inaudita, gratuita barbarie, creando un comitato per la sicurezza del patrimonio, come già era stato fatto per le chiese cristiane del Kosovo minacciate dai musulmani.
L'Unesco e l'Onu – conclude Sgarbi - non possono rimanere indifferenti a questa catastrofe che cancella secoli di memorie della civiltà umana prima che artistica. Non si può sopportare oltre. Occorre una punizione esemplare prima che un attentatore arrivi nella Cappella Sistina per distruggere, a suo insindacabile giudizio, il Giudizio Universale»
l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)