venerdì 22 aprile 2011
Estense com Festival della Criminologia a Cento-anteprima
Cento. Dal 6 all’8 maggio 2011 si terrà il primo Festival della Criminologia Città di Cento (Fe) organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con varie associazioni del territorio. I crimini sono oggetto di numerose opere artistiche, ma mai come in questi anni il delitto è stato tanto trattato: i casi più eclatanti sono raccontati da tutti i media e diventano argomento di conversazioni quotidiane; gli omicidi sono ormai protagonisti di numerosi film e fiction.
Il Festival della Criminologia di Cento si pone come strumento per una comprensione più consapevole di queste tematiche. La spettacolarizzazione dei delitti a cui ogni giorno assistiamo nasconde in realtà una serie di complesse sfaccettature. Nelle tre giornate del Festival ne parleranno psicologi, scrittori, uomini di giustizia e storici che sapranno portare, con competenze e interessi diversi, il proprio contributo.
Il Festival sarà l’occasione per valorizzare i luoghi più suggestivi della città come la Rocca, il Palazzo Scarselli Tassinari, la Pinacoteca Civica, il Palazzo del Governatore e piazza Guercino.
Di seguito il programma:
................CONTINUA
http://www.estense.com/festival-della-criminologia-a-cento-0138779.html
Rosso Trevi con Pennacchi per l'Artecrazia a Littoria
Dopo Filippo Rossi, il giornalista di Farefuturo web, a Latina si candida anche Graziano Cecchini, dai più conosciuto come Rosso Trevi. Lui è l’artista che ha colorato di rosso la Fontana di Trevi, che ha fatto cadere dalla scalinata di Trinità dei Monti migliaia di palline colorate, che a Firenze ha “incorniciato” il panorama di piazzale Michelangelo con conci di marmo carraresi fatti arrivare apposta per la performance.
Il “futurista” c’è. Ma stavolta non per la sua vocazione artistica, bensì per il suo impegno in politica. Già assessore al Nulla per la giunta comunale del comune siciliano di Salemi insieme al sindaco Vittorio Sgarbi, Cecchini ha deciso di candidarsi al Comune di Latina.
La lista “Pennacchi per Latina-Fli” c’è, ma lo scrittore autore di “Fasciocomunista” non correrà, nè da candidato sindaco ne per un posto in Consiglio. “Si spenderà per la campagna elettorale a sostegno del nostro candidato Filippo Cosignani”, ha reso noto il coordinatore provinciale di Fli Claudio Barbaro.
Ma l’imbarazzo tra i finiani del Pontino c’è. Ecco perchè alcuni uomini di spicco del movimento del presidente della Camera correranno a Latina: in lista ci saranno il “falco” Fabio Granata, più vicino a posizioni dipietriste che di un centro destra moderato, lo stesso Barbaro, l’ex assessore alla Cultura di Roma Umberto Croppi, il direttore del Secolo Luciano Lanna, il direttore del Futurista e già citato Filippo Rossi, e lui, l’unico “vero” futurista, Graziano Cecchini.
A chi gli chiede come mai un artista libero come lui sia stato ’ammaliato’ dalla tentazione politica, Cecchini risponde senza lasciare alcuno spiraglio di dubbio sulla sua buona fede: “il Graziano di Fontana di Trevi è sempre quello. La differenza tra politica passatista e innovativa fresca e soprattutto onesta chi pensate che possa comunicarla?” E poi ancora: “Io spero di essere considerato per quello che sono e per le cose che faccio, mettendoci sempre la faccia.
Non uso nickname ne avatar e questa secondo me è già una grande differenza con gli altri”.
http://www.opinione.it/articolo.php?arg=1&art=100825
REPORTER EROI DOC. in Libia
La città libica di Misurata è uno di quegli oscuri teatri di guerra di cui si parla e si scrive molto senza poter andare al di là di congetture più o meno fondate, per l’estrema difficoltà di andare sul posto e raccontare i fatti. A penetrare il buio di questa scarsità d’informazioni ha provato un manipolo di reporter, tra questi c’erano Tim Hetherington e Chris Hondros. I due, celebri fotogiornalisti e documentaristi (il primo britannico, il secondo statunitense), erano a Misurata per documentare l’uso delle bombe a grappolo da parte delle truppe fedeli al Raìs e per immortalare il dramma della città libica, isolata da mesi e sottoposta a brutali bombardamenti.
Futurology: Roberto Vacca e Ray Kurzweil a cura d Ugo Spezza
a cura di Ugo Spezza
Testo di Roberto Vacca: Ingegnere elettrotecnico e docente in Automazione del Calcolo (Universita' di Roma) Docente di Computer, ingegneria dei sistemi, gestione totale della qualita' (Universita' di Roma e Milano). Consulente in ingegneria dei sistemi e previsione tecnologica. (http://www.robertovacca.com/italiano.html)
Negli anni 70, dopo i dibattiti sui "limiti dello Sviluppo", taluno sostenne che i ritorni della tecnologia cominciavano a diminuire. I vantaggi sarebbero cresciuti sempre più lentamente. Ora Ray Kurzweil (inventore di novità epocali per lettura ottica di caratteri e riconoscimento del parlato da parte di computer) nel libro The Singularity is Near (La singolarità è vicina, Viking 2005) propone al contrario la legge opposta: i ritorni della tecnologia in termini di efficienza, rendimenti, prosperità, accelerano di continuo.
L'imminente singolarità è il momento in cui le prestazioni dei computer diverranno tanto eccelse da realizzare intelligenza artificiale con impatti positivi sconvolgenti sull'innovazione e la prosperità. Già nel 1999 (L'era delle macchine spirituali) Kurzweil prevedeva così le prestazioni future di un pc da 1.000 euro:« - 2009: mille miliardi di operazioni/secondo; computer incorporati negli oggetti comuni; telefoni che traducono da una lingua a un'altra. - 2019: intelligenza pari a quella umana; lenti a contatto che mostrano realtà virtuale in 3d; i pc capiscono i nostri gesti ed espressioni. - 2029: potenziale pari a quello di 1.000 esseri umani; i computer si integrano coi cervelli umani e li potenziano; leggono tutto quel che gli uomini hanno scritto; si ritengono umani: chiedono i diritti civili. - 2099: non c'è più distinzione fra umani e computer; certi uomini non hanno esistenza fisica; la morte fisica è irrilevante - continuiamo a vivere nel software».
Nel nuovo libro Kurzweil tenta di dimostrare che la civiltà umana sta per trascendere le nostre limitazioni biologiche amplificando la sua creatività. Svilupperà concetti, idee, invenzioni fuori dai cervelli per mezzo di macchine dapprima create dall'uomo, poi autoriprodotte. Fra pochi decenni invenzioni e innovazioni saranno fatte più da macchine intelligenti che da esseri umani. Kurzweil dà per scontato che i processi di crescita tecnologica del passato sono tutti esponenziali.
Quando la crescita rallenta, si presenta sempre un nuovo paradigma che la fa riprendere. Ad esempio: i circuiti dei computer prima realizzati con relè, sono passati a tubi elettronici, poi ai transistor, ai circuiti integrati e sono avviati a usare nanoelementi o perfino singoli atomi (come intuito da Richard Feyn¬man nel 1959 e meglio nel 1985). È curioso che Kurzweil, alto tecnologo e matematico, usi tante analogie e metafore.
Traccia un parallelo plausibile, ma solo qualitativo, fra l'accelerazione dell'evoluzione biologica e quella dell'Ict. La prima impiegò miliardi, poi milioni di anni, millenni e decenni per produrre vertebrati, primati, homo sapiens. La seconda prima in decenni, poi in anni o mesi è passata dai telefoni, alla radio, alla tv, ai pc, al web. È vero che il progresso accelera. Gordon Moore propose negli anni 70 la sua legge: la densità di transistor per chip, la velocità dei computer, le dimensioni della memoria raddoppiano ogni 12-18 mesi. Dopo 30 anni questa legge funziona ancora: Kurzweil ne deduce che anche oggi hardware, software e scienze dei computer e del cervello crescono esponenzialmente. Non ci sarebbero limiti.
Qui osservo che è sempre stato smentito chi ha creduto di aver individuato processi esponenziali. Malthus e i rovinografi degli anni 70 paventavano la crescita demografica esponenziale, ma io notavo in Medioevo Prossimo Venturo che tale ipotesi implicherebbe fra 2.000 anni una popolazione mondiale di 150.000 miliardi e fra 8.000 anni una densità di 600 milioni di abitanti per metro quadrato. Oggi calcoliamo che la crescita demografica frena e in questo secolo dovrebbe arrestarsi a circa 11 miliardi. Non possono esistere, dunque, crescite esponenziali indefinite: riempirebbero l'universo. Kurzweil ugualmente elenca una lunga serie di progressi che evolverebbero (mentre i costi unitari relativi crollano) sempre esponenzialmente. Fra questi: la densità delle memorie Ralasinm, la velocità e il numero dei transistor dei microprocessori, le dimensioni delle memorie magnetiche, il numero di host su internet. Il libro non dà equazioni atte a definire le curve riportate per questi processi: senza equazioni non si possono individuare meccanismi quantitativi nemmeno empirici.
Spesso si trova che le curve che per certi tratti paiono esponenziali, sono invece logistiche a S che, dopo una crescita veloce, rallentano e tendono a un asintoto finito. Ho analizzato molti dei dati riportati. In genere, erano affetti da rumore tale da non permettere la definizione di equazioni. Però nel caso della crescita del numero di host su internet ho trovato che i dati si adattano a una logistica che dal valore di 170 milioni (2002) mira a raggiungere verso il 2015 un asintoto di 610 milioni. L'errore standard è solo di 0,016; la previsione è plausibile. Fra le pretese crescite esponenziali annunciate ci sarebbe anche la nostra capacità di comprendere e di retro-engineer, cioè di ricostruire i criteri e i dettagli costruttivi del nostro cervello.
Gli esperti (fra cui il professor Elkhonon Goldberg della New York University School of Medicine) mi dicono che le cose non stanno così. I modelli del funzionamento del cervello continuano a migliorare, ma sono ancora primitivi. C'è molta strada da fare per combinare le nostre capacità mentali con quelle dei computer che sono milioni di miliardi di volte più veloci e atti a condividere conoscenza. Nel nuovo mondo. dopo la singolarità, sarebbero indistinguibili uomini da macchine, realtà virtuale da quella fisica. Potremmo assumere corpi e personalità diverse. Elimineremmo vecchiaia, malattie, povertà fame e inquinamento. .....
http://www.futurology.it/I%20limiti%20del%20tecnosviluppo/I%20limiti%20del%20tecnosviluppo.htm
Estropico: verso i Manga...off line!
I manga possono diventare realtà, il postumano anche. Di S.D.
Platone ha già commesso il “parricidio di Parmenide” quando Aristotele escogita un nuovo parricidio, indagando il fenomeno del cambiamento. Aristotele supera la rigida contrapposizione tra i due termini essere-non essere, concependo una nuova fertile dicotomia, quella tra atto e potenza. Dunque all'essere e non essere si aggiunge una terza possibilità: la potenza. Si deve capire quali cose contiene in potenza una cosa attuale ed a quel punto si potranno appurare le probabilità che ha l'atto di tradursi in ogni possibile potenza.
Nella sua celebre opera “Fondazione” lo scrittore russo-americano Isaac Asimov immagina, in modo molto raffinato, un gruppo di persone che manipola la storia, semplicemente incoraggiando ed aiutando, oppure ostacolando una serie di accadimenti, magari piccoli, ma che possono condurre a grandi epocali cambiamenti. I protagonisti di questa narrazione selezionano nella realtà quelle piccole cose che costituiscono l'inizio di grandi capovolgimenti storici e le aiutano o stroncano per far giungere la storia alla destinazione da essi desiderata.
Più di qualcuno ha intravisto dietro questa narrazione lo storicismo marxiano, anche se l'autore ha sempre rifiutato questa presunta fonte d'ispirazione. In fondo, chiunque desideri l'avvento di un determinato status quo, compie un po' l'operazione portata avanti dai protagonisti dell'opera di Asimov: fare pressione su tutti gli eventi “sensibili”che egli individua nella sua società per portarli nella direzione auspicata. Dunque, rintracciare tra i tanti atti della realtà contingente quelli che contengono in potenza un pezzetto della realtà futura alla quale si lavora ed innaffiarli con l'acqua che possa aiutarli a schiudersi nel fiore che si progetta.
Quali semi dobbiamo innaffiare per far sbocciare il fiore del transumanesimo?
Chiaramente noi transumanisti apparteniamo alla categoria dei gruppi umani che si spendono per la realizzazione di uno stato di cose da noi ritenuto migliore. Di conseguenza anche noi “annaffiamo” quelli che sono, in atto, dei semi, ma che in potenza contengono il viatico per il futuro che agogniamo. Ma quali sono, concretamente, i semi che noi annaffiamo? Come si articola la nostra attività di intervento sulla realtà?
Quella che noi portiamo avanti è una campagna di sostegno di idee non convenzionali per la nostra società, ma che noi riteniamo corrette e di buon senso: è un'operazione di advocacy culturale. Questa strategia è sicuramente valida ed utile, poiché per l'affermazione di determinate idee c'è bisogno di farle conoscere e c'è bisogno di nutrirle con un sufficientemente articolato e raffinato apparato argomentativo e speculativo.
In secondo luogo, noi riteniamo che spontaneamente la società produca tecnologia sempre più evoluta e sempre più utile ai nostri disegni; in questo caso la nostra attività si limita a quella di attenti e fiduciosi osservatori. Dunque, in questo caso siamo meramente passivi e non interveniamo realmente sul mondo che ci circonda.
Vi sono poi quelle ricerche particolarmente utili e di frontiera che decidiamo di sponsorizzare e sovvenzionare o addirittura di svolgere in proprio (ad esempio il SENS).
In conclusione, quelle realtà che identifichiamo come sensibili e sulle quali decidiamo che sia utile fare pressione sono la cultura e la ricerca. Più precisamente introduciamo e difendiamo le idee transumaniste e promuoviamo la ricerca che dovrebbe consentirne applicazione pratica. Ma siamo sicuri di non poter fare altro? Siamo sicuri che nella società non ci siano istanze transumaniste inespresse? Siamo sicuri che nel mondo non ci siano macchine sociali in grado di iniziare le rivoluzioni che noi abbiamo in mente se sol qualcuno ne connette le parti nel modo giusto? Magari lì fuori c'è qualche gruppo umano che ha bisogno, per raggiungere i propri obiettivi, di una prospettiva transumanista e non lo sa. Magari le nostre idee, che a tanti suonano utopistiche, per qualcuno potrebbero risultare immediatamente vantaggiose. Suggerire un nuovo paradigma più creativo, libero e spregiudicato a costoro, può essere un vantaggio per loro, poiché offre strumenti nuovi e più potenti, ed a noi poiché aggiunge nuova forza propulsiva alla costruzione dei disegni che teorizziamo. D'altra parte quale forza (politica, religiosa, ideale, militare,etc. ) nella storia si è mai affermata senza fare valide alleanze strategiche?
Ma anche ammesso che simili gruppi umani esistano, come fanno ad avere la forza economica e tecnologica per realizzare progetti che implicano tecnologie futuribili ed applicazioni che oggi sono più fantascienza che scienza?
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http://www.estropico.org/index.php?option=com_content&view=article&id=186:i-manga-possono-diventare-realta-il-postumano-anche-di-sd&catid=42:estropia--transumanesimo&Itemid=81