giovedì 25 dicembre 2008

IL FUTURISTA BALDO SAVONARI

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ERICE CITTA' DELLA SCIENZA E FUTURISTA!

***Lo Pneumatico di Baldo Savonari- immagine a lato)

" Sono nato ad Erice (TP) il 15/11/42. Ho vissuto in diverse città della nostra penisola e qualche anno all' estero.
Fino al 1975 subisco l'influenza di tutti i pittori astrattisti o comunque non figurativi. Nel 1976 vengo fulminato dall'esperienza futurista di Giacomo Balla e allestisco a Faenza una mostra dove tutte le tele sono un omaggio al maestro. Poi è la volta di Umberto Boccioni e della sua straordinaria cromaticità. Ma è Paolo Uccello che in una notte magica, nella solitudine del mio studio, ne1 1985, mi dà il LA per ridipingere la sua battaglia: SOGGETTO RINASCIMENTALE PIÙ STILEMI E COLORI FUTURISTI.


Nel 1986, fondo il
TERZOFUTURISMO.


Sono un pittore di "bottega", nel senso che tutto quello che conosco delle tecniche pittoriche l'ho imparato negli studi di buoni maestri.

Va da se che ho aggiunto un po' anche del mio in quarant'anni di mestiere. La mia naturale avversione per ogni ordine precostituito mi portò a detestare "la copia dal vero".

Antepongo il colore al disegno e costringo il segno a obbedire alla necessità del colore, per me unico padrone della tela. Se per disegno si intende progetto, allora penso di essere un discreto disegnatore, ma se si intende capacità di schizzare velocemente dal vero e magari estemporaneamente allora sono un pessimo disegnatore. Io sono un pittore da studio, da laboratorio (metodo e progettazione fino alla nausea).

Secondo me, chi vuole veramente innovare deve partire da presupposti diversi da quelli comunemente accettati: se si parte dal figurativo, al massimo si avrà un'elaborazione del figurativo. I miei soggetti non sono oggetti ma concetti. Naturalmente, ho il massimo rispetto per chi pensa e opera in maniera diversa e opposta dalla mia. Tra gente d'arte, sono importanti soltanto il confronto e la diversità. Il resto è noia..."

BALDO SAVONARI (ERICE-CITTA' DELLA SCIENZA)

www.savonari.it

http://www.geocities.com/savonari/

mercoledì 24 dicembre 2008

FUTURISTI LIVE!

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CONTINUITA' DEL FUTURISMO...

Ormai il centenario del Futurismo è già celebrato, da tempo, ovunque: e in anticipo (non a caso il termine Futur-ismo, se si passa il calembour!) rispetto alla data ufficiale del 20 febbraio 2009.

Risale a oltre due anni fa l'evento su Luigi Russolo al Mart di Trento; da poco si son smorzati gli echi della mostra di Osvaldo Licini a Borgo Storico Seghetti Panichi di Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno che seguiva idealmente quella tenutasi a Brescia, nel complesso del Museo di Santa Giulia, tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, a cura di Marco Goldin e Fabrizio D'Amico.

Per non parlare di quella su Giacomo Balla - in occasione pure del cinquantenario della sua morte, avvenuta l' 1 marzo 1958 - a Palazzo Reale, a Milano e terminata circa sei mesi fa.

Dal Centre Pompidou di Parigi, «Le Futurisme à Paris - Une avant-garde explosive», première della rievocazione di massa che ci aspetta nel 2009 nel giorno esatto dell'anniversario al piccolo prezioso Depero già in atto a Correr di Venezia, alla prossima, sempre al Correr di Venezia, Futurismo 100. Astrazioni dal 5 giugno, a «Futurismo. Velocità + Arte + Azione», kermesse milanese a Palazzo Reale dal 5 febbraio, a Londra, «Futurism 100!», della Estorick Collection già dal 14 gennaio a quella di Roma alle Scuderie del Quirinale dal 20 febbraio, alla Tate Modern di Londra, nel Regno Unito, dal 12 giugno, per non citarne che alcune tra le più importanti.

Ma i futuristi sono anche...contemporanei, esistono ancora: il cosiddetto quinto futurismo secondo la felice definizione di Alessio Brugnoli, scrittore e tra i principali promotori del cosiddetto neofuturismo (ma i futuristi attuali rifiutano i suffissi neo/post!); a Roma, ad esempio, è ancora attivissimo Antonio Fiore (ex Futurismo Oggi, di Enzo Benedetto, l'ultima rivista "storica" ufficiale attiva fino al 1993), appena reduce da una grande mostra a Roma (primavera 2008 al Museo Nazionale degli strumenti musicali) e tra breve nuovamente in scena proprio per il centenario; a Bologna Valerio Zekkini e la sua cult electro band PCCorporation, poeta, saggista e musicista.

A Milano i cosiddetti Connettivisti, gruppo di neofuturisti particolarmente vicini alla fantascienza e alla rivoluzione digitale e del web.

A Roma e a Salemi, come noto, ci sono Graziano Cecchini (e lo stesso Sgarbi), il futurista della Fontana Rossa e delle Palline di Piazza di Spagna.

A Ferrara, da anni è attivo Roby Guerra, poeta e scrittore, ora anche video-poeta: e proprio Guerra, Futurismo al 100% - è il caso di sottolinearlo - ha avuto, per l'appunto, l'idea futurist-issima e, forse, unica di celebrare e rilanciare il futurismo direttamente nel Web, nel celebre server di You Tube: 22 video-poesie clip dedicate al centenario (Canale Futurguerra-playlist), sorta di giocattoli elettronici, cyber-graffiti (come li definisce l'autore) eretici e iconoclastici, microsintesi del nuovo futurismo del Duemila. Alcuni son dedicati proprio a ... Rosso Trevi (di cui Guerra è amico, ha ospitato Cecchini anche a Ferrara in un recente video festival internazionale curato da sé, oltre all'Ass. Ferrara Video&Arte); altri, programmatici, a Ferrara. Tra essi piace citare Ninna Nanna di Filippo Tommaso Marinetti, su musica di Massimo Croce, ispirata ad un testo di Guerra del 1983.

In effetti il futurismo in versione video persuade sulla continuità dell'avanguardia italiana più discussa e certamente, a tutt'oggi, rivoluzionaria...

MARIA CRISTINA NASCOSI

http://www.eventiesagre.it/Eventi_Culturali/21016773_Centenario+del+Futurismo+su+You+Tube.htmlw

http://news.google.it/news?hl=it&resnum=0&q=centenario%20del%20futurismo&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wn

martedì 23 dicembre 2008

CHIUDIAMO LE SCUOLE?

Ringrazio Mauro Presini (CGIL-Scuola) per la sua straordinaria insistenza. Mi ricorda, da uomo di sinistra, quei vecchi che alla domenica mattina si presentavano con l’Unità a casa mia. L’odore di inchiostro si confondeva con lucenti paste alla crema appena comprate. Un garofano alle signore, la radiolina per sentire le partite. Poi era quasi lunedì. Le partite di pallone sono rimaste.
Il garofano appassito tentava ancora di nutrirsi dalle pagine del giornale di Gramsci…

L’articolo che state per leggere è stato pubblicato il 22 dicembre 2008. L’Asino Rosso lo divulga integralmente poiché a noi piace così!

A cura di David Palada
 
  

“Difendiamo la scuola democratica” (11 febbraio 1950)

“È venuta così fuori l’idea dell’assegno familiare, dell’assegno familiare scolastico.

Il Ministro dell’Istruzione al Congresso Internazionale degli Istituti Familiari, disse: la scuola privata deve servire a “stimolare” al massimo le spese non statali per l’insegnamento, ma non bisogna escludere che anche lo stato dia sussidi alle scuole private.
Però aggiunse: pensate, se un padre vuol mandare il suo figliolo alla scuola privata, bisogna che paghi le tasse. E questo padre è un cittadino che ha già pagato come contribuente la sua tassa per partecipare alla spesa che lo stato eroga per le scuole pubbliche. Dunque questo padre deve pagare due volte la tassa. Allora a questo benemerito cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, per sollevarlo da questo doppio onere, si dà un assegno familiare.
Chi vuol mandare un suo figlio alla scuola privata si rivolge quindi allo stato ed ha un sussidio, un assegno.
Disse il ministro: “È un argomento che per la sua novità non può non dare motivo a incertezze e a discordi pareri”.
Certo, certo. Però confido che voi non sarete di discorde parere e che sarete tutti contrari, perché è un ragionamento che è basato su un sofisma. Il cittadino che paga due volte! Il mandare il proprio figlio alla scuola privata è un diritto, lo dice la Costituzione, ma è un diritto il farselo pagare?
È un diritto che uno, se vuole, lo esercita, ma a proprie spese.
Il cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, se la paghi, se no lo mandi alla scuola pubblica.
<Omissis> Dunque questo giuoco degli assegni familiari sarebbe, se fosse adottato, una specie di incitamento pagato a disertare le scuole dello stato e quindi un modo indiretto di favorire certe scuole, un premio per chi manda i figli in certe scuole private dove si fabbricano non i cittadini e neanche i credenti in una certa religione, che può essere cosa rispettabile, ma si fabbricano gli elettori di un certo partito."
  

(di Mauro Presini
CGIL- Scuola)

http://isole.ecn.org/filiarmonici/papini1914.html

http://www.austroeaquilone.it/aea/aea2db.htm

L'ASINO ROSSO!

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COMUNICATO:

David Palada aspetta ogni vostro commento. E’ il mio modo di essere, non ci posso fare nulla.

L’ASINO ROSSO HA UNA PREROGATIVA: L’ACCESSO.

L’ASINO ROSSO NON E’ UN GIORNALE ANTIDEMOCRATICO.

L’ASINO ROSSO E’LIBERA INFORMAZIONE!

Io David Palada non sono di destra, non sono fascista,non sono futurista.
Appoggio ogni iniziativa che non sia antidemocratica e anticostituzionale; “sfortunatamente” sono capitato in un ambiente vivo e vegeto, ma di destra. Allora faccio un appello a coloro che sentono battere il cuore a sinistra, prima dell'infarto: mandate anche solo due righe ogni tanto, almeno non mi sentirò solo. Faccio un appello anche a chi non la pensa come me: abbiate pietà.
Schieratevi, non siate passivi. Prendete decisioni: anche l’aperitivo, se ci pensate bene, ha una sua valenza politica.


david.palada@libero.it

DAVID PALADA

www.beppegrillo.it

http://keynes.scuole.bo.it/ipertesti/arte_cinema/manifestodada.html

 

LETTERA A VELTRONI

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Gentile Veltroni,
so che in questi giorni lei è impegnato a riempirsi la bocca delle parole rinnovamento, perciò le rubo pochi istanti, per ricordarle un certo appalto, relativo alla manutenzione degli oltre 800 km delle strade di Roma, 720 milioni di euro per nove anni, dato ad un certo Alfredo Romeo.

Vorrei farle alcune domande, se permette. Dopo la contestata assegnazione di quell'appalto, una delle imprese concorrenti, la Manital fece ricorso al Tar, sottolineando come questo dovesse essere invalidato, perchè tra chi doveva valutare l'esito del bando, vi era un socio di Romeo, Luigi Bardelli. Una cosa chiamata conflitto di interesse... Ora, lei ripete queste parole i giorni pari e quelli dispari, per attaccar Berlusconi.

Perchè ignorò il parere della sua Commissione di Garanzia che evidenziava tale pasticciacio ?Perchè invece di dare il buon esempio, lei fece ricorso al Consiglio di Stato, per favorire l'assegnazione a Romeo ?

Perchè, tra l'altro, ha difeso a spada tratta un appalto che costa venti volte i normali prezzi di mercato e con una qualità di servizio immonda, dato l'allagamento che subiva Roma ad ogni pioggia ? Sa che se io avessi fatto la medesima cosa, nel mio lavoro, mi avrebbero licenziato in tronco ?

Perchè, quando Alemanno il 5 novembre ha revocato l'appalto per inadempienza contrattuale, lei ha dato mandato ai suoi scherani nel consiglio comunale di far cagnara, accusando il novello sindaco di voler cancellare la "buona" eredità della sua gestione ?

Non voglio mettere in dubbio la sua onestà, è compito dei magistrati, se ne avranno voglia, ma in questa vicenda ha dimostrato o totale menefreghismo della città e dei suoi abitanti o un'abissale incompetenza.

In ogni caso, non si è mostrato differente dalla Iervolino o dai tanti inquisiti del suo partito. D'altra parte, il pesce comincia a puzzare dalla testa

ALESSIO BRUGNOLI