Giorgio Sangiorgi
https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/scudo-editore-gsangiorgi-sul-premio.html
ANCORA SUL PREMIO ITALIA
In questi giorni è apparsa la consueta pagina che permette di inserire quelle che vengono definite “candidature spontanee” per il Premio Italia. Uno spazio dove chiunque in forma anonima può proporre titoli o operatori del settore al vaglio dei votanti.
Silvio Sosio ha poi pubblicato un post facendo riferimento a qualcuno che pur avendo criticato il premio poi si affretta a utilizzare quello spazio.
Essendo in entrambe le categorie mi sento tirato in causa (per la coda di paglia), per cui esaminerò la questione per come la vedo io.
Innanzitutto le critiche che ho rivolto al Premio sono sulla sua rappresentatività complessiva, non sulla sua efficacia divulgativa. Il vero motivo dell’esistenza dei Premi letterari non è vedere chi vince (quella è l’esca che si mette sull’amo), il motivo è attrarre l’attenzione dei lettori sul lavoro dell’editoria.
E’ per questo che, fin dalla prima istituzione di questa modalità, io sono tra i primi ha inserire delle proposte anche della mia casa editrice. In genere propongo titoli dai noi realizzati che hanno la maggior probabilità di essere votati, e questo si fa scegliendo i nomi già noti, perché questo tipo di premi funziona così: vengono votati coloro che conosciamo e ci stanno simpatici, nessuno o quasi ha letto i libri che vengono votati per il semplice e noto fatto che gli italiani non leggono gli italiani (Franco forte, docet). Al massimo si spera che il libro venga poi letto se vince.
Devo dire che sono anche soddisfatto perché i testi da me scelti nel tempo hanno spesso ottenuto il favore del pubblico e in un caso anche vinto (praticamente una magia, firmata Giovanni Mongini).
...Quando posso, a queste segnalazioni ne aggiungo una di un autore meno conosciuto, se non altro per far chiedere ai lettori: “ma chi è dunque costui?”
Poi c’è una mia fissa: Luca Oleastri. Al di là dell’amicizia che gli porto, è uno scandalo che questo premio non sia mai stato dato a uno dei più importanti illustratori del settore, che non pubblica solo in Italia ma anche in nord America e nell’America latina, realizzando copertine anche per capolavori e classici della fantascienza come “Dune”. Non credo che gli illustratori che hanno già vinto il premio venti volte se ne avrebbero a male se per una volta dovessero lasciargli il posto.
Quest’anno ho anche avuto l’enorme sfacciataggine di proporre me stesso come curatore. Ma questo perché mi sono reso conto che dopo vent’anni che faccio il curatore, con alcune delle proposte forse più innovative del settore (alcune anche copiate), nessuno sembra essersi accorto che tra i curatori italiani ci sono anch’io. Beh, ora almeno vedrò cosa si pensa davvero a riguardo.
Però quest’anno ho proposto anche Luca Ortino, il quale trovo che in questa veste sia molto bravo, competente e paziente.
Quando era vivo proponevo Ugo Malaguti, ma senza successo. Che personaggio, sicuramente la sua scomparsa ha creato un buco che non si è più riempito.
Da qualche anno, a queste mie segnalazioni se ne sono aggiunte altre relative ai nostri libri che non inserisco io, il che mi fa molto piacere. E anche quest’anno ho già visto che ce ne sono.
Di tutto ciò gli organizzatori del Premio dovrebbero essere grati, perché se no il premio si limiterebbe a proporre ai votanti solo Delos e qualche Urania, perché la maggior parte dei lettori che seguono il premio tanto da fare delle proposte sono aficionados di quelle due testate. Altri non ce ne sono.
Trovo invece un peccato che anche le poche case editrici rimaste non si prendano questo spazio per fare le loro proposte. Che abbiano mollato perché la possibilità di vincere è quasi nulla?
Elara, Tabula Fati… partecipate anche voi, proponete le vostre cose. Tutto il nostro mondo ne sarà tonificato.....