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La Procura ha definito «credibile» il racconto choc delle molestie subite dalla turista belga Laura B., in piazza Duomo la notte di Capodanno con altre tre studentesse e due amici connazionali. Da sinistra, anche il capogruppo regionale del Pd Pierfrancesco Majorino giorni fa ha ammesso che quanto avvenuto «ancora una volta, nella notte di Capodanno, è di una gravità inaudita. La città non può tollerare in alcun modo il fatto che ragazze e donne siano oggetto di molestie. Mi auguro che si individuino i responsabili». Il sindaco Beppe Sala, ieri nella prima uscita dopo la pausa natalizia, si è tenuto però ancora molto prudente nelle parole. Sulla sicurezza della piazza «il questore Bruno Megale si è detto soddisfatto - premette -. Sono stato tirato un po' per la giacca, il sindaco non dice niente, ma ci sono tanti modi per fare politica. C'è chi se la cava con una bella dichiarazione, per me è il momento di lavorare più che dichiarare, specie quando non si sa nulla». E «ad oggi - sostiene - obiettivamente di questo fatto non sappiamo ancora nulla. Io non dico che non sia successo niente, metto le mani stra avanti, ma non abbiamo immagini delle telecamere o una denuncia formale». L'audizione della studentessa è prevista oggi davanti alla polizia del Belgio, saranno presenti agenti della Squadra Mobile di Milano. «É il caso - continua Sala - che prima di parlare e dare giudizi ci siano elementi oggettivi. Mi dispiace che ogni occasione sia usata per fare polemiche, e non polemizzo certo io con chi gestisce la sicurezza». Anche sulle «zone rosse» ci sono «tante opinioni diverse, pure al nostro interno, il mio pensiero come Gabrielli», consulente per la sicurezza ed ex capo della polizia, «è che non siano certo sufficienti, ma quando il prefetto mi ha parlato dell'idea di sperimentarle ho condiviso». Definisce «un po' particolare» la «sfilata di esponenti FdI a fianco del questore», la visita del 6 gennaio per portare solidarietà dopo gli insulti di capodanno alla polizia da parte di un gruppo di immigrati, «se Megale ha ritenuto di farlo non ho nulla da dire, è il suo mestiere».