Francesco Rendine, candidato sindaco G.O.L. Ferrara 2019: intervista



 1) D - Rendine, candidato sindaco,  il programma appare tra i più chiari e realistico per una svolta a Ferrara...un approfondimento?                                                                   
1)Il nostro programma è fatto di tanti piccoli interventi che vanno dalla tassazione della prostituzione in base a studi di settore all'incentivazione delle attività sportive, senza trascurare il lavoro che non può certo essere studiato e garantito da candidati che, come quello del PD non sono mai stati in una fabbrica né hanno fatto libera professione né sono stati dipendenti in una azienda pubblica, a differenza del sottoscritto che avendo vissuto queste esperienze è certamente più indicato a capirne i bisogni e adottare quei provvedimenti che possono contribuire a migliorarle concretamente.
2) D-Rendine, area traversale, ma come nella scorsa ..legislatura sempre all'opposizione, in caso di ballottaggio puoi già anticipare dove si collocherà Gol?
2) Noi puntiamo ad una ottima prestazione elettorale. Il ballottaggio non è un problema di attualità. Mentre noi -come abbiamo già dimostrato- non abbiamo bisogno di alleanze opportunistiche, altri potrebbero avere bisogno di GOL. Molti appartenenti al gruppo GOL hanno avuto occasione di conoscere nel corso della loro vita le attività dei partiti tradizionali, e purtroppo ne hanno ricavato delusioni rilevanti. Siamo orgogliosi di avere tra i nostri sostenitori persone che si sono sentite tradite dalle disinvolte trasformazioni della sinistra e della destra storiche.
Per questo abbiamo deciso nel 2013 di dare vita ad una formazione politica di tipo civico, quando ancora le liste civiche erano snobbate dai partiti. Non come ora che i partiti, a causa di un discredito totalmente auto-provocato, hanno deciso di stimolare in vario modo liste civiche che i cittadini percepiscono come artificiali perché già ascrivibili ad una o all'altra coalizione politica. Dopo il voto del 26 maggio, la strada maestra per essere al governo della città o all'opposizione, come abbiamo fatto in questi anni, sarà la condivisione pubblica del nostro programma. Tutto alla luce del sole.

3) D- Rendine, per una Ferrara futura non più ideologica come in questi anni e più evoluta?
3) uno degli obiettivi è l' evoluzione della città. Bisogna migliorare le possibilità e le comodità del cittadino per quanto riguarda la situazione stradale ferrarese; l'idea è quella di riuscire ad organizzare il traffico senza l'utilizzo di incroci a raso -che sono spesso causa di blocchi e rallentamenti della circolazione stradale -ma preferendo la realizzazione di sottopassi, per favorire un migliore scorrimento stradale. 
Ci tengo a sottolineare quanto sia importante realizzare questo tipo di strutture in tempi accettabili, per evitare gli stessi errori commessi nella realizzazione di quello di via Bologna che nonostante siamo nel 2019, è in alto mare dal 1992 .

4) D- Rendine, nello specifico, l'università può essere il vero trend positivo per la città?
4) L'università è molto di più di un trend positivo. Ferrara aveva due "magneti" fondamentali che garantivano ritorni sociali positivi. Uno coincideva con il Sant'Anna all'interno delle mura, l'altro appunto l'università. Le scelte strategiche fallimentari della sinistra di governo locale e regionale hanno delocalizzato l'ospedale a dieci chilometri dal centro urbano provocando disagi enormi ai cittadini. L'ospedale era una città nella città in grado di portare benefici ai valori immobiliari, commerciali, professionali, correlati ai Servizi offerti dal complessivo mondo sanitario. Tutto questo è stato sottratto al nostro centro urbano ed ora, per causa di questa sedicente sinistra, Ferrara è oggettivamente meno "attraente" di prima.
L'università e le positive correlazioni con famiglie e studenti, locali e da fuori sede, sulle attività commerciali della città, gli alloggi, i trasporti, la vivacità culturale sociale diurna e notturna, sono ora ciò che può limitare i danni fatti da chi ci ha governato fin qui. In questa situazione se non ci fosse l'università, Ferrara si ridurrebbe a un "paesone" popolato da anziani che vanno a letto presto la sera. GOL sosterrà in consiglio comunale le iniziative già intraprese e la migliore integrazione dell'università con la città.

5) D- Rendine, la Sicurezza non "pervenuta" e la fissazione migranti  spiegano il crollo del PD?
5) Le cosiddette politiche migratorie dei vari governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, hanno rappresentato in un contesto di grave crisi economica e di precarizzazione dei lavoratori (leggi Jobs Act), il detonatore principale del crollo della fiducia verso il PD da parte degli italiani. In questa situazione, molti cittadini si sono sentiti i veri discriminati, perché hanno compreso che se sei italiano e fino a ieri hai pagato le tasse, puoi perdere il lavoro, fallire ed anche subire il pignoramento della casa, ma ti devi comunque arrangiare da solo, mentre, per i migranti economici si attivano tempestivamente pluriennali circuiti istituzionali di tutela, sospinta da prezzolata sensibilità umana.
In ambito locale, Il Sindaco -fortunatamente uscente- con tutto il PD appiattito, anziché tentare di contenere il business dei migranti -come hanno fatto altri sindaci, anche di sinistra- hanno incoraggiato o non impedito l'arrivo di chiunque.
Ricordo che Tagliani, sprezzante della storia e del buon senso, arrivò a paragonare i migranti, che sono per oltre il 95% di tipo economico e non fuggono da guerre, ai deportati ebrei caricati a forza dai nazisti sui treni per i campi di sterminio nazisti.
Poi ci hanno narrato che per integrare gente che non ha niente a che spartire con la nostra cultura, bisognava distribuirli in numerosi punti della città e della provincia. In pieno centro storico hanno aperto i battenti strutture residenziali  sature di migranti anche a pochi metri di  distanza le une dalle altre. Il risultato, suicida per il PD, è stato invece quello di far sentire come circondati i cittadini ferraresi, i quali con la percezione della sicurezza urbana incerta si sono sentiti in molti casi quasi confinati nelle loro abitazioni. Gad, spacciatori di droghe H24, aggressioni a Carabinieri e Polizia, dibattito sulla Mafia nigeriana, ci hanno accompagnato per anni. La ovvia realtà è che una volta limitati a livello nazionale gli sbarchi e il traffico di esseri umani ad essi collegato, ma soprattutto tagliati i finanziamenti, anche la millantata 'solidarietà' ha subito una battuta d'arresto; molte cooperative hanno dovuto riconvertirsi e fare altre attività un po' meno "umanitarie". Ora tutto lascia credere che Tagliani sarà ricordato come il Sindaco che dopo un settantennio ininterrotto ha fatto perdere, per la prima volta, le elezioni al PD nella ex roccaforte di Ferrara.

*a cura di R.Guerra