Ch uno scrittore di science-fiction di una tale tempra, quale è l'autore de LA MACCHINA DEL TEMPO (1895) o de LA GUERRA DEI MONDI (1898), sia anche un uomo di fermi convincimenti politici non è certo una sorpresa per chi conosce l'opera e la vita dell'intellettuale britannico. Wells (1866-1946) era di idee socialiste e, per lui, il senso del destino dell'umanità non è solo limitato al campo letterario dei suoi libri. Si occupò del problema nell'ambito dei suoi testi di volgarizzazione storica tra il 1910 e il 1922, attraverso i quali Wells si battè per la pace nel mondo, durante e dopo il primo conflitto mondiale. Nel 1940, dalle colonne de The Times di Londra, lo scrittore riprese le sue considerazioni sull'argomento, portandole avanti anche all'indomani della vittoria inglese nella seconda guerra mondiale. Occupandosi degli scopi della guerra, Wells pubblica in quei giorni un opuscolo dedicato ai Diritti dell'Uomo, che egli concepì come un antidoto a quella che chiamava "l'attuale disintegrazione del mondo". E proprio Wells sottolinea la necessità di un governo mondiale che travalichi le comptenze dei g singoli governi nazionali, nel nome del più tradizionale principio britannico dei bill of rights. Insomma per Wells è doveroso ricostruire l'ordine mondiale per preservare il pianeta da peggiori conflitti.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi