SE IL FUTURO NON HA FUTURO

Due sono le incognite del momento presente, la follia omicida dell'Isis, che ha inaugurato con Nizza e Berlino una nuova stagione di stragi con il metodo del camion e forse di lì a breve dell'autobomba o del kamikaze in perfetto stile mediorientale importato sul Vecchio Continente, e la variabile indipendente ed altrettanto lucidamente folle di Kim il dittatore nordcoreano che promuove una strategia del terrore calcolato fino ad un certo punto tracciabile e poi non più verificabile nella logica degli affari internazionali. Il piano dei rapporti di forza globali, già in precario, ma finora ancora stabile equilibrio, rischia di saltare con effetti devastanti ad ogni livello, fondendosi con la carta migratoria sul cui muoversi non si possono fare previsioni a breve. La presidenza americana Trump dovrà probabilmente smentire se stessa se vorrà gestire con autorevolezza e sicurezza un mondo impazzito. L'assassinio di un ambasciatore, quello russo in Turchia, circostanza non senza precedenti ormai, dopo la cattura del personale diplomatico americano a Teheran o l'eliminazione più recente del rappresentante americano a Tripoli, sono altri segnali di imbarbarimento che non promettono nulla di bene. Gli apprendisti stregoni che hanno sollevato questo polverone porteranno la grande responsabilità di aver destabilizzato cinicamente il pianeta, dopo gli annunci irenistici della fine della Storia seguiti alla caduta dell'ordine di Yalta. Ora veramente il futuro rischia di non aver futuro.
Casalino Pierluigi