Appello per sostenere Ferraraitalia

  

--------------------

Carissimi,

è giunto il momento di sostenere l’avventura di ferraraitalia non solo con i nostri articoli, ora anche contribuendo in solido. Città e mercato ferraresi non sono contesti facili per il progetto di un’informazione originale e indipendente. Ma neppure credo che la nostra città possa permettersi di vedere tramontare un’esperienza così importante come quella nata dall’intelligenza, dall’entusiasmo e dalla generosità di Sergio.

È difficile tra le brume ferraresi dare spazio al nuovo, ma noi che ci abbiamo creduto e che continuiamo a crederci non dobbiamo abbandonare questa opportunità, perché in gioco è la natura stessa della nostra città, del nostro viverla ed abitarla. 

Vogliamo che la città cresca e respiri di idee nuove, di dialogo, di ricerca, vogliamo che sia abitata dall’intelligenza e non dall’ottusità, dal libero confronto e non dal calcolo delle convenienze politiche. A questo può contribuire ferraraitalia col suo progetto di informazione verticale, di approfondimento anziché cronaca.

Non penso siano tanti quelli disposti a mettersi in gioco disinteressatamente per sostenerci. Ma noi sì, noi che attraverso ferraraitalia abbiamo avuto modo di esprimerci, di far girare idee e pensieri con la convinzione che questa opportunità dovesse crescere e radicarsi, diventare luogo aperto al contributo di tutti, al flusso delle idee e occasione per giovani volonterosi di formarsi nella difficile quanto affascinante arte del giornalismo e della comunicazione.

Sono convinto che ognuno di noi abbia una responsabilità nei confronti di ferraraitalia, della città e di se stesso, per questo ritengo che sia nostro dovere, a partire dal sottoscritto, di sostenere economicamente, per quanto possiamo, l’avventura di ferraraitalia affinché si possa scrivere la parola “continua”.

Nei prossimi giorni sulla homepage di ferraraitalia apparirà un banner cliccando sul quale sarà possibile versare il proprio contributo economico necessario a garantire la vita del giornale.

Ci conto!

Con immutata stima

Giovanni Fioravanti