L'Anima nel Misticismo Ebraico (Kaballa)

Come in tutti i sistemi di misticismo l'anima ricopre un ruolo
rilevante nello Zohar. Il centro di gravità del misticismo sta nello
stretto rapporto tra l'umano e il divino. Nonostante che l'anima non
rivesta un carattere preminente nella letteratura ebraica classica e
soprattutto biblica, emerge con grande evidenza come la parte più alta
nei rapporti tra l'umano e il divino nell'Ebraismo ed in particolare
negli insegnamenti talmudici e neoplatonici ad essi connessi. In
alcuni tratti dello Zohar, infatti, si colgono echi significativi del
pensiero di Plotino con particolare riferimento alle stratificazioni
spirituali dell'anima e dell'interagire tra di esse. Il celebre
cabalista e mistico Isacco Lurìa, che è il principale interprete e
commentatore dello Zohar, e che portò molti dei suoi dogmi non
sviluppati alle loro logiche conclusioni, ha elaborato questo punto in
modo singolarmente ingegnoso ed originale. Egli propugna, infatti, una
teoria della trasmigrazione delle anime ed insieme un concetto che può
sembrare a taluni molto simile al'insegnamento cristiano sulla verità
del peccato originale. Sull'argomento, già trattato, peraltro in altre
precedenti occasioni, non si mancherà di tornare in futuro.
Casalino Pierluigi, 11.12 2015