sabato 11 maggio 2024

Almirante,profeta del futuro...

asino rosso1  il grande leader storico dell'MSI che chiese il permesso di andare ai funerali di Berlinguer (altri tempi...)  e profeta bdemocratico futuro, nonostante il Comunismo eterno!
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45 anni fa il leader dell'allora MSI pronunciò un discorso che è rimasto storico: a Piazza del Popolo, durante la campagna elettorale per le prime elezioni europee del giugno 1979, Giorgio Almirante rilanciava l'idea dell'Europa dei popoli e delle nazioni. Un'unione di Stati consociati, aperti al progresso sociale e alla libertà. «Sono un convinto europeista – aveva detto Almirante in Parlamento l'anno successivo – e sono tale proprio perché rimango un nazionalista italiano».

Nel suo discorso del giugno 1979 Almirante aveva lanciato le parole d'ordine della destra che stava guidando: coraggio, libertà, nazione, Europa.....................................................

Roberto Guerra
 

Il Santo e la Politica



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Da: Angelo Giubileo <angelogiubileo6@gmail.com>
 


Il Santo e la politica

Si ritorna a parlare dei Radicali. Chi siano e cosa rappresentino, esattamente, non è facile. Un giorno, alla mia obiezione secondo cui i Radicali si facessero vivi soltanto nel periodo delle elezioni, Rita Bernardini mi rispose citando Paolo di Tarso: "omnia munda mundis". Sottolineando così, a suo modo, una mia supposta malafede.
Per anni, i Radicali sono stati ciò che Giacinto Pannella detto Marco diceva che fossero.
Pannella si è sempre mostrato come un astro vaticinatore della politica, un santone indiano d'altri tempi, il Pontefice laico della nostra Repubblica.
Quella stessa per cui Platone pensava che l'arte della politica fosse più adatta a impedire il governo del tiranno, che oggi chiamiamo dittatore; a differenza di ciò che sul punto pensava Aristotele, il quale, allo scopo, preferiva l'arte del teatro, oggi tutto ciò che è spettacolo. E oggi, la politica non è quasi nient'altro che spettacolo.
Ma, qual è la differenza tra l'arte della politica e l'arte del teatro? Entrambi sono finzione, ma l'arte del politico è quella di spacciare le cose che dice per vere e quindi giuste.
E dunque, peccato per i Radicali e i politici di oggi, tutti orfani del loro "Salvatore" o, nel greco antico, colui che Platone chiamava "Chrestos".
Ah, non so se possa interessare al mio lettore, comunque anch'io preferisco il teatro!

Angelo Giubileo 


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Roberto Guerra
 

Le manifestazioni pro Palestina e l' agenda politica del Qatar. Eversione e propaganda islamista nel cuore dell' Occidente.



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Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>

Fonti attendibili di intelligence occidentali e israeliane confermano i finanziamenti del Qatar a promozione delle manifestazioni in corso pro Palestina ed anti Israele negli atenei europei e americani. E ciò a sostegno dell'agenda politica di quello stato del Golfo in Occidente. Un agenda che si estende fino al cuore dello stesso Vecchio Continente con la sollecitazione alla costruzione di moschee o di conversione di sacri edifici cristiani in luoghi di culto islamici, secondo la visione dei fratelli musulmani. Il Qatar, notoriamente, appoggia, infatti, tutta la galassia della fratellanza islamica e l'attuale ondata di proteste è spinta da infiltrati dell' Islam radicale che prende le mosse proprio dal Qatar, non direttamente interessato alla questione, ma determinato ad alzare i livelli di propaganda per motivi politici. Si ricordi, in proposito, che qualche anno fa il resto delle   monarchie del Golfo, con in testa l'Arabia Saudita avevano rotto le relazioni diplomatiche⁹ con il Qatar, accusando quest' ultimo di favorire ed ospitare iniziative terroristiche, come di recente si è visto con Hamas. Anche l'attuale leadership turca, rinnegando in qualche modo il secolarismo kemalista rientra nella strategia dei Fratelli musulmani, creando problemi alle alleanze occidentali in cui la Turchia è inserita. Doha, per la complessità degli interessi, è da tempo,al riguardo, il capofila anche di movimenti eversivi che minacciano sia il mondo arabo che l'Occidente. Questa deriva neo-musulmana si coniuga con una linea soft di rei-slamizzazione dell'Islam, ma non meno insidiosa. Circostanza che va in contrasto con la rete degli iman egiziani, marocchini e tunisini, ma anche algerini, che operano fuori delle aree esterne all'area nord africana. Il problema è la concorrenza con i sauditi, che custodiscono i luoghi santi dell' Islam e che si muovono in vista di un Islam istituzionale e non repubblicano. Si tratta di divisioni che agitano il mondo sunnita, dalle quali si tiene comunque lontano l'Oman per le sue caratteristiche "inbalite", aperte ad un pluralismo che comprende e favorisce molti aspetti del costume, dell'arte e dello spettacolo occidentale e della sua proposta intellettuale (ma questo è un discorso che approfondiremo in altra occasione).Tra i Paesi del fronte sunnita, tuttavia e ovviamente, non si inserisce l'Iran e i suoi alleati sciiti nella zona, che alimentano altre energie eversive che ben si sposano comunque per ragioni tattiche con le cellule ultra-sunnite di Hamas. E proprio da Hamas, via Qatar, pervengono i finanziamenti e gli stimoli alla propaganda nelle università occidentali che finiscono per allargare le intese con l'ultra sinistra dei centri sociali e i gruppi anarco-radicali. In questo clima confuso si inseriscono anche le linee di disinformazione cinesi e russe, il cui scopo è di indebolire i valori e le difese occidentali.
Casalino Pierluigi 


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Roberto Guerra
 

Ferrara, Studentato doc all' Ippodromo

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ASINO ROSSO1 Nel decennio scorso l' Ippodromo di Ferrara, storico (tra i rprimi in Italia, inaugurato da Balbo e daal RE, ha rischiato con il PD di finire come area edilizia, incredibile business..  Ora, come attesta l' elegante ministra attuale destinato a essere un bellissimo e inedito studentato per Ferrara città di studenti nazionale.. (Oltre a quello recuperato dal disastro PD del Palazzo degli Specchi...

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Roberto Guerra
 

giovedì 9 maggio 2024

Kubrick, genio o follia? di Roby Guerra

di Roby Guerra   Il vero artista è sia genio che follia, persino a livello genetico, più che ambientale,bioculturale, in particolare i più grandi, certamente Kubrick e quest'ultimo nello specifico più geniale. Come magari Mozart, avevano ragione i Romantici nelle loro visioni creative, sul ruolo bios del talento innato del grande regista di 2001. Proprio 2001, spicca per lo zeitgeist alto e hard: senso della storia ineccepibile, una colonna sonora quasi dei Tempi, estetica e filosofia se non episteme persino futuribile anche remoto; ma anche Shining fu horror anomalo, con una psiche in primo piano nell'attore NIcholson eccelsa, psicologia pura.
E pure il gran finale dionisiaco erotico eretico di Eyes wide shout, quasi in certo senso un remake postumo di Lolita, l'innocenza del Peccato:sempre in primis il quid Dna ...e quello semivirtuale per Spielberg, con il  capolavro A:I (Artificial Intelligence da SuperToys di Aldliss) fantastico Pinocchio Bambino cyber con il quid Dna quasi parlante!

 

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Roberto Guerra