giovedì 31 ottobre 2013
Vittorio Feltri e le redazioni pericolose
mercoledì 30 ottobre 2013
Matteo Renzi e la rivoluzione robotronica: azzerare le vecchie Leggi sul lavoro 1.0
Renzi: «Azzerare le leggi sul lavoro. Berlusconi (e Letta...ndARosso)non ha più i numeri per mandare a casa questo governo»
Il sindaco di Firenze a tutto campo: «Azzerare la legislazione sul lavoro, lo Statuto del '70 ha un valore storico ma c'è una giungla normativa»
«Vanno cambiate, semplificate, azzerate le norme che regolano il mondo del lavoro e il sistema previdenziale». Così annuncia Matteo Renzi, nel videoforum con il Messaggero. Cambiare tutto, significa superare anche lo statuto dei lavoratori?
«Non cancellerei lo statuto dei lavoratori. E’ stato, nel 1970, una risposta a un mondo in cui vigeva quasi un far west normativo in questa materia. Nella logica della difesa dei diritti dei lavoratori quel codice è intoccabile. Ma si possono modificare le regole non solo dentro lo statuto ma anche nei duemila articoli della legislazione in materia. Immagino un codice del lavoro che abbia 60-70 regole che comprendano anche i paletti stabiliti nel ’70, per quanto riguarda tutele e diritti».
E per il resto?
«Noi abbiamo oggi una Repubblica fondata sul lavoro, dove però campa soltanto chi ha la rendita. Chi ha la rendita se la spassa, chi non ce l’ha soffre. Il lavoratore vero soffre».
Come va modificata la sua condizione?
«Si continua a parlare della libertà di licenziare ma bisogna parlare anche della libertà di assumere. Esiste una serie tremenda di blocchi burocratici che impediscono agli imprenditori di assumere. Va semplificata e resa più chiara la possibilità di offrire lavoro. Se il lavoro lo perdi, ci sono strumenti di cassa integrazione. Ma quando le aziende non ripartono, non c’è cassa integrazione. Bisogna trovare incentivi alla formazione professionale. Nei Paesi normali, dove il welfare funziona, tu perdi il posto di lavoro? Io per due anni ti do un sussidio, obbligandoti a frequentare un corso professionale. Qui, purtroppo, troppo spesso, la formazione professionale fa l’interesse dei formatori professionali e non dei lavoratori».
Nuove regole nel lavoro significa anche nuove regole di rapporto con i sindacati. Lei da leader del Pd, se lo diventa, che relazione vorrà avere con la Cgil?
.........CONT. IL MESSAGGERO
Unife: nuove bioscoperte della ricercatrice Cristina Munari
..La ricercatrice del gruppo di Ecologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara,
ha scoperto, nel corso di recenti ricerche sulla fauna bentonica dello stretto di Messina,
una nuova specie di anfipode (minuscoli crostacei comuni nei fondali marini)
il Cerapopsis alexandri Munari 2011 appartenente alla famiglia Kamakidae, genere Cerapopsis.
CONTINUA ESTENSE COM
Pier Paolo Pasolini, Una Vita Futura a Roma
Dal 31 ottobre all’8 novembre il Teatro del Lido di Ostia ospiterà la rassegna PIER PAOLO PASOLINI: UNA VITA FUTURA in occasione della ricorrenza del suo assassinio all’Idroscalo di Ostia, nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975.
Da venerdì 1 a giovedì 14 novembre sarà possibile visitare gratuitamente la mostra fotografica di Maurizio Bartolucci Luoghi di Pasolini. Sarà a partecipazione gratuita anche il laboratorio di teatro-danza Pasoliniana a cura di Elisabetta Di Terlizzi che si concluderà con uno spettacolo aperto al pubblico sabato 2 novembre ore 11.
Sabato 2 novembre alle ore 21 andrà in scena lo spettacolo Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini. Un’amicizia in versi, in cui le voci di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni si alterneranno per raccontare un’amicizia consolidatasi nel corso degli anni e basata sul rispetto dell’altro, vicino e distante allo stesso tempo.
Infine, venerdì 8 novembre alle ore 21, sarà possibile assistere alla proiezione gratuita del film
Fatti Corsari di Stefano Petti e Alberto Testone che ripercorre i luoghi storici della vita di Pasolini attraverso lo sguardo di Alberto Testone odontotecnico che sogna di fare l’attore, sosia di P. P. Pasolini.
Rintracciare i segni di Pierpaolo Pasolini vuol dire ripercorrere il legame che una delle più significative e multiformi personalità del Novecento italiano aveva – sentiva – con un territorio; vuol dire attraversarne i luoghi, coinvolgere i più diversi artisti nell’immediatezza di un breve intervento che metta in moto pensieri e forme a lui dedicate; vuol dire illuminare la vita ancora pulsante di quello stesso legame, per ricordare il Pasolini vivo, la sua energia intellettuale, la sua tensione eretica, la sua disperata vitalità.... C
Festa Tricolore a Varsavia con Vittorio Sgabi e 700 ospiti
Organizzata da Generoso e Roberto Di Meo,
rinomati imprenditori vitivinicoli e mecenati della cultura italiana
«Calendario Di Meo 2014»:
al Museo Nazionale di Varsavia serata tricolore con ospiti illustri
Oltre 700 gli ospiti, molti provenienti da diversi paesi europei, esponenti del mondo della finanza, delle istituzioni, dell'arte e dello spettacolo, chiamati a misurarsi nella mise, tra il serio e il faceto, con il tema della serata, il «bal en tête»
VARSAVIA - Serata tricolore sabato 27 ottobre nella capitale polacca per la presentazione del «Calendario Di Meo 2014» (dal titolo «Memoria e Futuro») uno dei più prestigiosi pubblicati in Europa, di volta in volta affidato ad artisti di fama internazionale.
Per celebrare la nuova edizione, i fratelli Generoso e Roberto Di Meo, rinomati imprenditori vitivinicoli (titolari della «Di Meo Vini», uno dei simboli delle eccellenze del Made in Italy) nonché mecenati della cultura italiana, hanno chiamato a raccolta oltre 700 invitati negli imponenti saloni del Museo Nazionale di Varsavia che hanno fatto così da scenografia al tradizionale Gran Gala.
Oltre 700 gli ospiti, in gran parte italiani, molti provenienti da diversi paesi europei, esponenti del mondo della finanza, delle istituzioni, dell'arte e dello spettacolo, chiamati a misurarsi nella mise, tra il serio e il faceto, con il tema della serata, il «bal en tête», con risultati di raffinata eleganza, nonché di bizzarra originalità.
La piccola galleria di foto allegata a questo comunicato (sono disponibili, a richiesta, numeroso foto della festa) testimonia lo spirito della festa.
Tra gli ospiti più noti citiamo l'ambasciatore d'Italia in Polonia Riccardo Guariglia, Vittorio Sgarbi e Sabrina Colle, lo storico dell'arte Fernando Mazzotta, il Principe Pierre D'Arenberg, il Conte Gelasio Gaetani D'Aragona Lovatelli, la Principessa Marina Pignatelli, i Conti Lucchesi Palli da Vienna, Francesco Winspeare, Anna Bozena Kovalezyk (esperta di Canaletto), il giornalista Jas Gawronski con la moglie Elisabetta, Federica Balestra, il regista Zanussi, Januaria Piromallo, l'ex ministro e oggi parlamentare Gianfranco Rotondi, l'ambasciatore della Polonia in Italia Wojciech Ponikiewski, la direttrice del Maxxi Anna Mattirolo, i principi di Baucina, la contessa Tessa Capponi Borawska e tra i napoletani i conti Paternò di Montecupo, Roberto e Maria Giovanna Berni Canani, Fabrizio di Luggo, Massimo Garzilli, Antonemilio Krogh, Pierluca Impronta e Simona Agnes, Stella Leonetti di Santo Janni, i marchesi Mottola di Amato, Ramita Pignatelli della Leonessa, l'ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile, Michele e Carolina Pontecorvo, Franco e Katia Rendano, il soprintendente del polo museale Fabrizio Vona
Ed ancora, tra gli ospiti polacchi, il magnate Jas Kulczyk (lo si ricorderà perché due mesi fa i giornali lo fotografarono sulla barca di 110 metri ormeggiata all'arsenale di Venezia in occasione del Festival del Cinema), il calciatore Zibi Boniek, l'industriale farmaceutico Jerzy Starak con la bellissima moglie Anja, il direttore del Teatro dell'Opera di Varsavia Dabrowski, le giornaliste Monica Olejnik e Grazyna Torbicka, e molti intellettuali ed aristocratici fra cui il Principe Lubomirski, il Principe Radziwill (imparentato con Jacqueline Kennedy), la Principessa Czarkioryski e il Conte Potocki.
La festa, come ogni anno, celebra la stampa del nuovo calendario. E questa edizione porta la firma di un grande fotografo italiano apprezzato in tutto il mondo, Massimo Listri che, con risultati stilistici sorprendenti, ha messo a confronto la Varsavia del '700 dipinta dal pittore «vedutista» Bernardo Bellotto (detto il Canaletto), con quella, contemporanea.
Listri è stato a Varsavia, ha ripercorso i luoghi dipinti, dal celebre artista italiano, li ha studiati e osservati per giorni; poi, con la sua macchina fotografica, come se avesse davanti la tavolozza e la tela di Canaletto, dalla stessa prospettiva, ha realizzato i suoi scatti, sovrapponendo così, con una coerenza cromatica e geometrica davvero stupefacente, la Varsavia di oggi con quella del '700.
Spiega benissimo il senso di questa operazione Vittorio Sgarbi, che ha firmato l'introduzione al Calendario: «Con buona pazienza, e con lo spirito di un artista concettuale, Listri si è messo nella posizione in cui era Bellotto nel dipingere gli edifici monumentali negli spazi urbani. Non solo le architetture, quindi, ma anche l'aria, il contesto, il cielo. E’ proprio grazie a ciò che è intorno che quegli edifici assumono rilievo, hanno una dimensione monumentale. E' lo spazio che li fa esistere. E, oggi, essi non appaiono falsi, proprio perché intorno a loro brulica la vita. Ma a Listri non basta. E allora agisce come in sogno. E non fotografa le riproduzioni costruite, ma gli edifici dipinti da Bellotto per rimontarli nei luoghi dove stavano»
I Fratelli di Meo, intanto, hanno annunciato la sede per la presentazione dell'edizione del calendario 2015: appuntamento a Londra.
Per scaricare il «Calendario Di Meo 2014», la rassegna stampa e le foto della festa, consultare il sito www.dimeo.it