giovedì 17 ottobre 2013

Entro le Mura a Zanini Arte nel mantovano

La galleria ZANINI ARTE  è lieta di invitarvi al primo appuntamento della seconda rassegna Caffè Letterario per la stagione 2013/2014, presso la propria sede, 
con il Patrocinio del Comune di San Benedetto Po (Mantova)

 
DOMENICA 20 OTTOBRE alle ore 18.30

La Casa Editrice Entro Le Mura

è lieta di presentarsi e di presentare alcune sue recenti pubblicazioni

Intervengono  AUGUSTO BALLONI, criminologo-psichiatra, presidente Società Italiana di Vittimologia

  GIANMARIA GUIDA, specializzato in Storia, Critica  e Organizzazione delle Arti e dello Spettacolo

 CECILIA MONTI, consulente criminalista, project manager Edizioni Entro le Mura


 

La casa editrice “Entro le Mura” pubblica online opere che spaziano dalla criminologia al romanzo giallo e al noir. In questo ambito sono già usciti tre volumi, uno dei quali “Dondolando sull’acqua” è stato presentato a San Benedetto Po. Per quanto riguarda la criminologia si fa riferimento al passato, a Lombroso e a Ferri, ma anche all'attualità delle vicende criminali, partendo appunto dal romanzo “Vite rubate”. Tale romanzo è legato a San Benedetto Po: in questo giallo vengono esposti tre racconti, anzi tre storie di vita in cui sono narrate le dinamiche autore/vittima nell'omicidio, con notevole suspense. Infine, verranno presentati i due volumi del Manuale di criminologia pubblicati in coedizione con la casa editrice Clueb di Bologna. Nel Manuale si riflette sull'evoluzione delle scienze criminologiche in un momento in cui l’attenzione nei confronti del crimine risulta essere di particolare attualità.

Un pomeriggio dedicato alla criminologia, ma anche ad una nuova impostazione del giallo.
 

Tutte le conferenze della rassegna Caffè Letterario si svolgeranno la TERZA domenica di ogni mese e si terranno all'interno degli spazi allestitivi della galleria Zanini, con un susseguirsi di mostre d'arte antica e contemporanea diverse ogni mese. In questo momento è in corso l'esposizione d'arte contemporanea "Il Triangolo"dell'artista ANGELO MURIOTTO

L'ingresso è libero sia alla conferenza che alla visita delle esposizioni
 

Si allega l'invito all'evento e l'invito alla mostra. Per qualsiasi ulteriore informazione siamo a vostra disposizione.


 

ZANINI ARTE

Via Virgilio, 7 San Benedetto Po (Mantova)

@: zaninicontemporary@gmail.com tel: 360.952089 -Alfredo- 335.6716531 -Davide

www.zaniniarte.com - Facebook: Art Gallery Zanini Art

Giove e Saturno e i diamanti in libertà


La scoperta arriva dagli studiosi USA

Via Condotti a Roma o corso Buenos Aires a Milano, possono iniziare ad avere invidia; nel nostro sistema solare infatti, esistono luoghi in cui è possibile trovare una quantità di diamanti nettamente maggiore che nelle vetrine delle vie di lusso. Infatti, Giove e Saturno, possono essere tranquillamente considerati come veri e proprio pianeti dei diamanti, roba da far arrossire mogli o fidanzate. Su Giove e Saturno, due dei più grandi del nostro sistema solare, avvengono quotidianamente piogge di diamanti liquidi ed è possibile anche la presenza di veri e propri iceberg di diamanti galleggianti in superficie. A rivelarlo, è una ricerca pubblicata dal California Specialty Engineering di Pasadena negli Usa, in base alla quale pezzi di diamante potrebbero fluttuare nei fluidi di idrogeno ed elio che compongono l’atmosfera dei due pianeti giganti del sistema solare. “I nuovi dati disponibili hanno confermato che in profondità, i diamanti potrebbero galleggiare su Saturno, alcuni talmente grandi da poter esser chiamati ‘diamondberg’” afferma Mona Delitsky del California Specialty Engineering e Kevin Baines dell’University of Wisconsin-Madison, i due autori della ricerca, la quale è stata presentata a Denver durante il convegno annuale della Divisione Scienze planetarie dell’American Astronomical Society.

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Gli scienziati, per la verità, ipotizzavano da tempo che diamanti relativamente stabili compongano i nuclei relativamente freddi di pianeti lontani dal Sole come Nettuno e Urano, ma finora si pensava che Giove e Saturno fossero troppo caldi per permettere la formazioni dei diamanti solidi

mercoledì 16 ottobre 2013

Stefano Tassinari, luci, ombre e revisionismo "rosso"

Di Stefano Tassinari, figura eclettica del panorama culturale italiano, e della sua opera, si parlerà domenica 27 ottobre alle 10 a Ferrara, nella sala auditorium della scuola di musica moderna a lui intitolata (via Darsena 57).

Scrittore, giornalista e politico ferrarese trapiantato a Bologna, ma sempre intimamente legato alla propria città, Tassinari è stato un intellettuale a tutto tondo, che ha concepito l’impegno culturale come essenza di un progetto politico di profonda trasformazione della società.

In particolare, la sua attività giornalistica sarà al centro della riflessione a poco oltre un anno dalla scomparsa e la giornata, accanto al ricordo, avrà lo scopo di indagarne la ricca e complessa personalità. Punto di partenza saranno i suoi scritti per Luci della città, “mensile di informazione, cultura e spettacolo” da lui diretto fra il 1985 e il 1990, paradigma di una ben precisa e connotata concezione politico-sociale movimentista, sempre attenta e sensibile ai fermenti e ai mutamenti sociali. Non a caso Stefano Tassinari è apprezzato e riconosciuto interprete letterario delle istanze partecipative e degli impulsi di radicale trasformazione che in Italia hanno avuto il loro acme fra il 1968 e il 1977. Di quella mancata rivoluzione democratica si ritrovano significative tracce e illuminanti interpretazioni praticamente in tutta la sua opera narrativa, con particolare insistenza nel romanzo “L’amore degli insorti” e nel suo ultimo lavoro, la raccolta di racconti edita sotto il titolo “D’altri tempi”... C

http://www.estense.com/?p=335290


*NOTA DI ASINO ROSSO1....   si sa nessuno profeta in patria, ma non sempre... Ebbene Stefano Tassinari, prematuramenate scomparso, fu certamente abbastanza noto anche a Ferrara negli anni mitici 70 ecc.  ma non tanto come scrittore... Era una esponente ortodosso dell'estrema sinistra, altro che mancata rivoluzione democratica, come scrivono su Estense com, recentemente un poco in deriva ideologica e da quelle parti.. Poi certamente anche uno scrittore di stoffa, Tassinari, un ottimo promotore culturale e giornalista italiano (Il Manifesto...) , con una rivista, Luci della Città, pur nei limiti di cui sopra, underground e di rilievo.  E in seguito anche figura di spicco, sempre tra luci culturali e ombre metapolitiche però, a Bologna, in Emilia Romagna e in Italia in circuiti molto precisi.  La sua cifra letteraria è tutt'oggi sottovalutata:  si tende a puntualizzare sempre lo sfondo politico-culturale, invece, la storia dovrebbe insegnarlo, il suo percorso più debole...  Nel nostro dizionario letterario ferrarese del 2012, abbiamo al contrario evidenziato la sua parola utopico poietica e poetica, secondo noi una "scientifica riflessione "...dopo, al di là di quel'ideologismo, quasi revisionista alla rovescia, che certa esegesi insiste - al passo con certo arroccamento finale di una generazione più fallimentare che propulsiva. 


* vedi  http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/giornalisti-scrittori-nel-dizionario-letterario-neo-estense-di-roby-guerra/

*vedi anche

http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/il-ricordo-in-versi-di-alberto-bertoni-dedicato-allamico-stefano-tassinari/



Crozza ridicolizza il governo letta+alfini...



Crozza: dicono di togliere le tasse, ma cambiano solo i nomi
-"Ma perché ci dicono che tolgono le tasse e invece cambiano solo i nomi... Ci prendono per scemi? Ma poi che razza di nomi: sembrano malattie",

*+video

Cagliari: Karl Bartos ex Kraftwerk al Karel Music Expo


Karl Bartos.



Bartos, lei è un artista decisamente versatile e ogni definizione, nel suo caso, rischia di essere riduttiva. Lei come si definirebbe?
"Un audio visual artist. Fino a qualche anno fa credo che al definizione giusta fosse recording artist, ma i dischi oggi non ci sono più, non esiste più la record industry, e quindi sarebbe in qualsiasi caso sbagliato. Oggi il centro dell'attività di un musicista è rappresentata dai live, i concerti. E dato che nei miei concerti punto tutto sul rapporto tra musica e immagine penso che sia più corretto definirmi un artista audiovisuale. E non perché non mi piaccia essere definito ancora musicista, ma perché negli ultimi dieci anni mi sono mosso nell'ambito della convergenza tra audio e video. È un interesse che è cresciuto nel periodo in cui ho insegnato come professore all'Università delle Arti di Berlino, dove ho approfondito la storia del cinema e il ruolo delle colonne sonore nei film. E quindi più in generale il rapporto tra suoni e immagini, che è un rapporto molto libero, ricco e interessante".

Certo, da quando lei ha iniziato a frequentare il mondo della musica le cose sono cambiate parecchio...
"Cambiato? Tutto è cambiato. La cosa che trovo divertente, sotto un certo punto di vista, è che siamo tornati a una situazione simile a quella degli anni Cinquanta, quando gli artisti per affermarsi e vivere dovevano soprattutto esibirsi dal vivo, i dischi non avevano un grande mercato. Ma allo stesso tempo devo dire che questa situazione caotica, in cui non c'è più nulla del vecchio mondo e il nuovo è in via di definizione, lascia spazio a molte cose interessanti: tutto è possibile".

Quindi si può dire che oggi lei lavora con maggiore libertà che in passato?
"Sì, ma se tu oggi non hai le idee chiare su quello che vuoi fare, la maggior libertà ti porta soltanto ad essere completamente perso. Perché le possibilità che hai davanti sono tantissime, perché le scelte che puoi fare conducono ad ogni possibile soluzione. Il che rende questi tempi particolarmente interessanti per chi vuole fare il musicista".

Cos'ha di speciale Dusseldorf, e perché in questa città si è concentrata così tanta creatività in Germania?..... C
http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2013/10/01/news/karl_bartos-67640590/