lunedì 19 febbraio 2024

Salvador Dalì secondo Maurizio Ganzaroli

https://www.cronacacomune.it/notizie/51618/arte-e-follia-salvador-dali-raccontato-da-maurizio-ganzaroli.html

Sarà dedicato a "Salvador Dalì e il fuoco della creazione" il secondo appuntamento martedì 20 febbraio 2024 alle 17 del ciclo di lezioni monografiche su "Arte e follia" a cura di Maurizio Ganzaroli, alla biblioteca comunale Bassani di via Grosoli 42 (Barco, Ferrara).

L'iniziativa è a partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria allo 0532797414 o scrivendo a info.bassani@comune.fe.it

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il binomio Arte e Follia ha da sempre affascinato il mondo dell'arte: prosegue con il secondo incontro il ciclo di lezioni monografiche a cura di Maurizio Ganzaroli che ci guiderà in un affascinante percorso alla scoperta delle vite di tre artisti che hanno prodotto tra le più intense opere d'arte tra Ottocento e Novecento. 

Salvador Dalì  era da sempre inseguito dal fuoco della creazione: un essere consumato dalla passione per la sua amata Gala che trovò il fuoco reale alla fine dei suoi giorni.
Assieme andremo ad analizzare alcune opere e momenti della vita del pittore Catalano e le similitudini con Vincent Van Gogh.


--
Roberto Guerra
 

Avanguardia: Max Escher a Ferrara (marzo-lugliio 2024)


Per la prima volta a Ferrara, grande evento a Ferrara città d'arte  grande mostra per Max Escher, ancora oggi vertice delle avanguardie del XX secolo. Primavera-Luglio 2024....

Ferrara - "Lo stupore è il sale della terra" diceva Maurits Cornelis Escher, l'incisore più amato del XX secolo.
Stupore che ancora oggi costituisce il sale dell'incanto del pubblico contemporaneo.
Dopo il successo di visitatori a Roma, gli intricati sentieri che avvolgono gli universi fantastici dell'artista olandese, popolati da arte, matematica, scienza, fisica e design, faranno tappa a Ferrara in occasione di una grande mostra.

I mondi culturali apparentemente inconciliabili, che, grazie alla sua arte e alla sua spinta creativa, si armonizzano, invece, in una dimensione visiva decisamente unica, si svelano attraverso incisioni e litografie pronte a incantare gli ospiti di Palazzo dei Diamanti. Per la prima volta, dal 23 marzo al 21 luglio, la città accoglierà le visioni del genio di Leeuwarden che animano mondi immaginifici e apparentemente impossibili.
...........................................................

"Dire cose, dire parole?..." di Sandro Giovannini

  • "...¿Dire cose, dire parole?..."

  • di
  • Sandro Giovannini
  •  
  • "...Quasi come se – per dirla con Berni – ei dicesse cose,
  • mentre gli altri dicevano parole e di queste, spesso, si accontentassero...(Leopardi, Zibaldone di pensieri)
  • ¿Ammesso e non concesso che Leopardi abbia ragione (e ho forte sospetto che abbia ragione) quale sarebbe il meccanismo logico per avvicinarsi a comprendere il rapporto cose/parole?
  • ...
  • Per cercare di comprenderlo un poco meglio, al di là della difficilmente definibile capacità intuitiva, si tratta, a mio avviso, di scegliere un esempio facilmente (si fa per dire) risalibile.     E l'esempio potrebbe (tra infiniti altri) essere questo.
  • ...
  • Una persona di indubbio valore  (si capisce da come argomenta), nel caso specifico un docente, dice che un suo alunno, reputato da tutti geniale, ha tradotto un testo da una lingua classica all'italiano in modo eccessivamente libero.  Insomma... è un alunno dotato, vezzeggiato da insegnanti e parentela, e, al voto non troppo basso (ma insufficiente) datogli dal docente, ben crede di aver motivo di risentirsi. Il docente, allora sostituto, sente, per approfondire, il titolare, il quale gli consiglia di alzare il voto, cosa che il docente sostituto non fa.  E fin qui la serie di "cose".  Ma il docente sostituto, indubbiamente colto, trova, legittimamente  (ben comprensibilmente), le "parole" per giustificare la "cosa in sé", o forse il noumeno, ovvero quella da lui giudicata come una traduzione eccessivamente libera e fantasiosa, meritevole d'attenzione certamente, ma punibile per l'eccessivo scostamento rispetto alla "cosa"(...sempre, si fa per dire) del testo.  Sembrerebbe che si sia nel regime delle "cose", ma sappiamo tutti che le "cose" e le "parole" hanno fra di loro un rapporto molto più complesso di quello che pure tutti intuiscono per naturale intelligenza e/o per studio più o meno approfondito...........Continua vedi link
  • https://www.heliopolisedizioni.com/?fbclid=IwAR1LJeE4GVruBDhnk07Gg98Pk5TgZujbf9egGDwkxTrHrc6Ljf6Bh1yHIIQ

    --
    Roberto Guerra
     

    In-Cultura Woke, grado zero dell'In-Civiltà

    Asino Rosso1  Grande analisi sul Wokeismo, il peggior pericolo attuale per la civiltà occidentale, delirio del falso progressismo DEM in Usa e Europa e Italia. Enormente sottovalutato , Orwell continuum.
    Mentre anche in Italia, gli intellettuali perdono tempo sulle pur gravi crisi attuali ucraina e medio orientale. (Qua se Usa volessero, Europa troppo passiva, soluzioni esisterebbero...).

    ........ Dal mito che il "maschio bianco etero" sarebbe la fonte di tutti i mali dell'umanità al "diritto" dei bambini a "cambiare sesso", da cucù al posto di Gesù alla pretesa che un corpo obeso possa essere altrettanto sano di uno atletico, dal marxismo culturale di Marcuse, Adorno e Horkheimer al decostruzionismo di Derrida, Foucault fino alle "teorie critiche" di Delgado e la Stefancic o al gender della Butler. Una legione che avanza sotto le colorate bandiere arcobaleno con lo scopo dichiarato, anzi urlato, di cancellare la nostra civiltà, considerata in blocco "patriarcale", "colonialista", "eteronormativa" e chi più ne ha più ne metta...................................................

    --
    Roberto Guerra
     

    Italo Calvino e Benedetto Croce a difesa della storicità dei confini italiani.

    Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>
     
    Tra le più appassionate difese dell'italianità dei confini occidentali del Paese, in particolare di quelli della Liguria di Ponente, si ricordano quelle del partigiano Italo Calvino. L'autore sanremese, che si era battuto nella Resistenza imperiese, nel salutare Francia libera,  al pari non mancò di salutare con forza la riconquistata libertà italiana, dopo la vittoriosa lotta contro il nazifascismo, rivendicando il mantenimento dell'integrità territoriale del Paese. Analogamente si esprimerà  Benedetto Croce nel suo discorso in parlamento, all'indomani del discusso Trattato di pace del 1947 con la Francia, rimproverando gli Alleati di aver sancito la cessione di terre storicamente italiane alla Francia come Briga,Tenda ed altri lembi d'Italia minori. Le vicende che precedettero il Trattato del 1947 restano una macchia vergognosa nella storia del dopo guerra, segnate, come furono, di sopraffazione e di pulizia etnica e linguistica nei confronti di popolazioni tradizionalmente liguri e italiane. Abbiamo detto delle parziali reazioni degli angloamericani all'invadenza di De Gaulle in quella circostanza e in altre situazioni di italianità fuori dell'area ligure piemontese. Discorso che riguarderà poi anche, per altri versi, i confini orientali d'Italia e che tutt'ora sono oggetto di controversie.
    Casalino Pierluigi 


    --
    Roberto Guerra