martedì 17 ottobre 2017

IL PENSIERO POLITICO DELL'ISLAM TRA PRINCIPI E CONTRADDIZIONI

La forza teorica dell'idea di uguaglianza tra uomo e donna non riesce ancora a incidere nel mondo islamico, nonostante che il Corano la proclami (e qualche pensatore illuminato come Ibn Rushd, l'Averroè de latini, lo consigli caldamente per il bene della società), per un motivo molto semplice: l'opposto avviso in pratica dei primi musulmani e nella codificazione da parte dei primi giuristi. Ma ancora prima della questione femminile, così controversa e tuttora aperta, e aldilà della scissione sciiti sunniti, la visione politica dell'Islam, pure negli stati moderni, è dettata da un equivoco di fondo: quello di una religione politicizzata anche a ai fini della difesa istituzionale contro le derive dottrinali dello stesso Islam. La  Rinascita araba e islamica nel XIX secolo, e le successive stagioni dell'Arabismo, soprattutto post-coloniale e laico non confessionale, comportarono un cambiamento rimasto incompiuto, come ebbe a temere il grande arabista italiano Francesco Gabrieli che conobbi personalmente in gioventù. Ci fu un tempo in cui lo stato islamico era naturaliter teocratico, anche se nei fatti non perfettamente confessionale, come certi islamisti fanatici di oggi CI fanno credere. Neppure il Sultano ottomano arrivò mai a certi eccessi. Ecco alcune delle contraddizioni di una corrente di pensiero e di idea che ai giorni nostri cerca di liberarsi dai suoi demoni, non riuscendoci.
Casalino Pierluigi

Il secondo Rinascimento di Ariosto si svela a Ferrara | estense.com Ferrara

Il secondo Rinascimento di Ariosto si svela a Ferrara | estense.com Ferrara: 'Ludovico Ariosto e il secondo Rinascimento a Ferrara. La cifrematica, la dissidenza. Le donne e la scrittura' è l'accattivante titolo della conferenza di Fabiola Giancotti che si terrà giovedì 26 ottobre alle 20.45 presso la Sala Alfonso I d'Este del Castello Estense. All'incontro, a ingresso libero, interverrà anche Panteha Shafiei. Con Leonardo e Machiavelli, Ariosto scrive il testo della modernità. Nei suoi scritti, Ariosto dà un contributo alla poesia, alla politica, alla diplomazia, al digitale, al video, al corpo e alla scena della parola. L'Orlando furioso è un'opera libera, leggera, anarchica, con cui il poeta di Ferrara inventa il romanzo, racconta la vita, le donne, l'amore, la sessualità, mette in gioco una narrazione che si serve dell'umorismo, della satira, della favola. E lascia inevitabile l'equivoco, strutturale la menzogna, indissipabile il malinteso. La trama della sua opera è sempre nuova e gli eventi narrati sono imprevisti, irripetibili, mai dati, mai fatti, mai



Nota di R. Guerra   Negli anni circa '80 una meteora ammaliante attraversò dalla porta principale e in primo piano la cultura italiana a partire da Milano. Parliamo del noto, all'epoca, Armando Verdiglione, seguace del grande Jacques Lacan e suo in certo senso messaggero nel climax intellettuale dell'epoca in Italia.  Poi ci furono gravi problemi per l'impresa culturale di Verdiglione e simpatizzanti.  Del suo discorso una tantum appaiono ancora segnalazioni sui media, ma Verdiglione e le sue "teorie" sul cosiddetto Secondo Rinascimento, all'epoca, piaccia o meno, molto interessanti e certamente d'anticipazione futuribile, si sono perse in certe oblio: Questioni extraculturali, denunce e condanne anche - se non andiamo errati - per supposti plagi di cosiddetti pazienti  hanno bannato o quasi la psicanalisi postlacaniana di Verdiglione.  Chi è informato sa comunque che il discorso editoriale inaugurato sempre da Verdiglione a suo tempo, la casa editrice Spirali e in misura minore le dinamiche divulgative e conferenziali (sempre nell'età d'oro note come veri e propri eventi, ricordiamo personalmente sue conferenze a Bologna stracolme e in un paio di occasioni anche a Ferrara, ma in tutta Italia) in effetti testimonia tutt'oggi una certa continuità. Ad esempio Spirali pubblicò e pubblica ancora spesso autori noti anche a livello internazionale, ad esempio il noto psicanalista T. Szasz e un certo Jacques Attali, consigliere persino in certo modo del premier attuale francese Macron, solo due nomi in una schiera di Intellighenzia internazionale notevole.  Sul piano "clinico" culturale e strettamente tecnico, pur in un discorso sempre complesso e spesso anche diversamente criptico, la non scuola di Verdiglione ha poi sviluppato la cosiddetta e discussa (per certa sua forse ulteriore cripticità seppure ancora interessante) Cifrematica, amplificando certo focus originario: ovvero gira e rigira la fondazione culturale di una sorta di psicanalisi culturale dell'era informatica con - e questo da sempre - un ritorno epistemico e conoscitivo fin dal grande Rinascimento italiano. Ricordiamo tra i numerosi e sempre complessi libri di Verdiglione un saggio tutt'oggi molto intrigante su Leonardo da Vinci.  Insomma, il focus stesso su Ludovico Ariosto, oggetto della conferenza in questione, è perfettamente coerente con il registro di sistema della psicanalisi verdiglioniana postlacaniana originaria. Anzi, controverso o meno, bisogna pur dirlo, storicamente il discorso del secondo rinascimento, come già accennato, è stato assai anticipatorio sulle stesse ciberculture contemporanee. Molte riflessioni attuali in generale furono anticipate da Verdiglione.



http://www.spirali.it/

lunedì 16 ottobre 2017

Morghen: 'Abbandono rifiuti è effetto della pronosupinazione ad Hera' | estense.com Ferrara

Morghen: 'Abbandono rifiuti è effetto della pronosupinazione ad Hera' | estense.com Ferrara: Ilaria Morghen 'Il degrado a Ferrara sta raggiungendo livelli di indecenza'. Nell'ambito dei rifiuti, Ferrara paga lo scotto di carenze gestionali 'pesanti ed evidenti' secondo la consigliera Ilaria Morghen (M5S), che dalla sua pagina Facebook interviene a commento del 'tour dell'immondizia' del nostro lettore Michele Sabattini. Un brutto vedere che 'a Ferrara non è imputabile al Movimento, come avviene a sproposito a Roma', uno 'stratagemma di guerriglia urbana noto in tutti i paesi europei dove il livello di insoddisfazione civica è palesemente cresciuto'. Morghen non fatica ad individuare i responsabili di tale disagio civico: 'Questa e altre amministrazioni emiliane, la cui evidente pronosupinazione all'interesse economico della multiutility Hera e la distanza dalla consultazione democratica attraverso lo strumento referendario si sta manifestando con i suoi effetti più drammatici'. 'La nuova direzione Atersir in capo al sindaco Tagliani – aggiunge la consigliera - è riprovevole, e



*Nota di B. Guerrazzi  Guarda guarda, persino Cantone  e l'Anac  deliberano sull'Hera malaffare con la libera stampa.... ferrarese assolutamente omertosa e supina al PD!  Ancora una volta emerge a Ferrara la collusione psicologica  della mediocre informazione local,  rea dell'ennesimo degrado della città estense, altro che battaglie di Civiltà per lo Ius Soli!

Comitato Ius Soli ferrarese? Analfabetismo scientifico culturale

di B. Guerrazzi


Se un tizio caio sempronio qualunque si piazza davanti al duomo ad esempio di Ferrara e si lancia in un diversamente comizio proclamando di potere salvare il mondo, risolvere in un nanosecondo i problemi storici del terzo quarto mondo, arriva l'ambulanza con il teletrasporto e la diagnosi sarebbe Delirio di Onnipotenza.
Ci spiace, suonerà politicamente e ferraresemente scorretto, ma la nascita anche a Ferrara di un Comitato Ius Soli e Ius Cultura, con autorevoli anche vertici istituzionali local primi firmatari (ci manca solo il vescovo Perego che almeno avrebbe gettato coerentemente la maschera già in sé trasparente come noto...) oltre a troppi di  certa solita intellighenzia local radical chic e postcomunisti (!) è semplicemente Parallela.. all'avventato ipotetico profeta nostrano del noto pulpito ritualizzato però nella Londra britannica (persino Marx pare fu protagonista...).
Perché, lasciando perdere eventuali malafede di certo ben noto business sui migranti, le argomentazioni dei Ius Solis...,  sono solo sintomi della più grande Fake News del nostro tempo, completamente dissociata dal mondo reale, leggi priorità in una Italia in semidefault reale simile quasi alla Grecia, nonostante le bufale del PD e delle Statistiche Numerologie. Quella del terzomondismo e della vera natura del migrantismo: la bufala anche recentissima della Nave dei Bambini sbarcata a Palermo, con ventenni spacciati per minorenni..., la dice lunga ulteriormente. 
Neppure un argomento evoluto per risolvere davvero (e ovviamente a medio lungo termine) del Comitato (già la denominazione di memoria soviet...) lo iato storico del Terzo Mondo.... Ovvero, denuncia del fallimento dell'Unione Europea e dell'Onu sul cosiddetto tema epocale... ovvero denuncia della follia dell'Unione Europea stessa nella sua politica storica persino osannata anti OGM che lateralmente ma in modi devastanti impedisce piani internazionali in tal senso per risolvere concretamente almeno in prima istanza la fame nel mondo, esorcizzata sempre con miti ecosostenibili e di decrescita infelice e demonizzazioni del consumismo. E sia ben chiaro, anche centrando questi bersagli critici, tali denunce resterebbero meramente astratte, visto il Potere periferico di Sindaci o di certa Intellighenzia che non contano un cazzo nello scacchiere internazionale, ma almeno indicherebbero ben altre rotte.
Invece si ascoltano solo dei Pappagalli che nonostante le sempre più confermate collusioni dirette tra migrantismo e mafia internazionale e  terrorismo, e il degrado esponenziale e l''islamizzazione anche in Italia di interi quartieri nella grandi città e anche in micro in molte aree periferiche dell'Impero. delirano di integrazione grazie allo Ius Soli al passo con il disegno meramente futurelettorale della fu sinistra che ha sostituito la razza italiana e la classe dei lavoratori come sua forza appunto elettorale con  gli eredi di Menelik o  Radici.  E sia ben chiaro, pochissimi veri profughi o disperati reali, quelli non arrivano in Italia per gli Smartphone e con fisici quasi palestrati o manco hanno pochi euro o dollari per viaggiare pericolosamente in barconi!
Deboli anche certi esempi in certo senso più pre italiani per giustificare anzitempo lo Ius Soli: trattasi di un cavallo di troia per spalancare ulteriormente l'invasione extracomunitaria. Molto semplicemente chi nasce in Italia da genitori stranieri, in questo periodo storico, solo alla maggiore età dovrebbe , se lo desidera, diventare italiano, rinunciando alla sua nazionalità endogena: nulla impedisce, nel frattempo, come poi già avviene, uguaglianza di diritti (e doveri) per le condizioni esistenziali, tranne praticamente il diritto di votare che non a caso si acquisisce a 18 anni, anche gli italiani normali! Andrebbe anche abolita la doppia nazionalità, dovrebbe valere anche per gli italiani all'estero che magari li fanno votare anche se da 30 anni fuori Italia!
La mistificazione poi infine dell'Integrazione (quando anche i sondaggi dimostrano che certe comunità stesse la rifiutano senza evolversi dalle loro tradizioni antidemocratiche e antioccidentali per quasi DNA) è solare anche se misconosciuta sul piano conoscitivo:  poche righe di antropologia culturale non alla Parmenide ma storico evolutiva darwinistica sociale, di etologia comparata, di psicanalisi, di sociologia o "cibernetica sociale" o "futurologia scientifica" non a una dimensione e da automi reificati e omologanti, dimostrano la semplice complessità di tale processo, di integrazione tra semplici popoli anche se simili sul piano storico culturale, figurarsi quando, come avviene, tra popoli di disuguaglianza storico culturale anche secolare e valoriale.  In ogni caso solo piccoli gruppi di stranieri non generano contaminazioni incontrollabili e potenzialmente epidemiche proprio come delle malattie ai danni delle culture oggettivamente superiori globalmente nei registri di sistema e nei software destinate  a degradarsi se il loro numero è quantitativamente squilibrato.
Chi ripete la litania che il migrantismo fa parte della storia dell'umanità si dimentica che tali processi e dinamiche storiche hanno avuto sempre ritmiche temporali e  vincoli nei tempi moderni neppure paragonabili al cosiddetto fenomeno attuale: da migliaia e migliaia di anni dai nostri antenati africani a comunque  appunto vincoli non certo da alberghi almeno a 3 stelle per gli italiani all'estero del primo novecento!
Soltanto immaginare di generare integrazioni con tali bachi rivela solo optional psicosociali come criteri che nella storia della scienza equivale a regredire alla psicologia dei cani di Pavlov o dei ratti e dei piccioni che giocano a ping pong di Skinner, ovvero al superato (e per inciso anche tremendamente vulgato in certo andazzo) old Comportamentismo o Behaviorismo!
Più nello specifico: rifiutare in nome di mere astrazioni pseudoumanitarie, di vincolare i confini nazionali, significa la fine del contratto sociale di un popolo, la fine di uno stato di diritto, equivale alla regressione archetipica comunista: mica il comunismo è nato con Lenin o il 1917, era la condizione naturale dell'umanità ancestrale quando le persone era indifferenziate, semplici unità umane vincolate alle leggi totem e tabù delle tribù!  E ci sono voluti a quei tempi centinaia e centinaia di migliaia di anni per ..ad esempio scoprire il fuoco e cominciare la famosa evoluzione sociale che oggi i paladini del pensiero unico praticamente negano,  ripartendo dalla Tabula Rasa tardo comportamentistica!  Negare quando necessario il diritto al confine geopolitico di un popolo ricorda fin troppo infine il mito comunista contro la proprietà privata e il diritto alla Privacy e lo Spazio degli individui liberi! Si parla di Hardware metaforicamente, di significanti, non di egoismi piccolo borghesi, l'essenza della libertà, della differenziazione dalle simbiosi pre umane o dei popoli veri arcaici..
Insomma il Comitato Ius Soli ferrarese neppure impara dal divenire dei fatti: prima fissati sulla Teoria della Percezione o Gestalt volgarizzata, ora regrediti, riassumendo alla Psicologia più elementare ma sempre gradita al Potere dei riflessi condizionati senza alcuna attenzione e consapevolezza della Logica evoluta Cognitiva.....

L'Inter doma un forte Milan (3-2) e il Napoli è a un passo

di R. Guerra


Gran derby, Inter macchina (nero) azzurra cielo! dopo anni di oscurantismo che conferma Spalletti  fuoriclasse allenatore aggiunto e la piena maturità di bomber Icardi autore di una tripletta con il solito Perisic  fantastico rifinitore.  Tre punti potenziati da un avversario il Milan mai domo, classifica chiaramente bugiarda per i cugini di Montella, sconfitto solo al 90° per un rigore diversamente VAR, nel senso che non solo quest'ultima va rettificata (neppure invocata dall'arbitro) ma anche a priori i criteri dei rigori, anche in questo caso discutibile.  Nel senso che il contatto indubbio in area ai danni del Milan, ma se fossero punibili solo episodi pieni e non oggettivamente lievi, molte polemiche, con criteri egualitari, sarebbero sopite sul nascere.  In questo senso il Milan oggi ha ragione come invece aveva torto con i due rigori a suo tempo a suo vantaggio decisivo, il 2-0 contro la Spal...  Resta il fatto di un derby vittorioso per l'Inter meritatamente: la squadra trasformata da Spalletti in appena pochissimi mesi supera oggi ogni previsione: squadra straordinariamente pragmatica e robusta mentre il Milan che pure per ben due volte aveva recuperato specularmente appare fragile, difesa incerta, questo i limite dei rossoneri.  Il 2-2 stesso è stato una sfortunata autorete del fortissimo Handanovic che pure aveva parato ma da uno strano rimpallo penalizzato e quasi sciupata la vittoria. Riassumendo la classifica vede l'Inter prima inseguitrice del Napoli da Oscar del Calcio di Sarri. E destino, prossimo incontro al San Paolo proprio tra Napoli e Inter. Un colpaccio di questa Inter, ora possibile, sarebbe una svolta già per il campionato, con la stessa Juventus dopo anni a 3 punti dalla Pazza Inter che quest'anno con Spalletti sembra finalmente guarita.  Spalletti spegne già gli entusiasmi con un equilibrio anche dialettico e rispetto per gli avversari non frequente. Ma chiaro che è anche pre tattica... Sarà nuovamente Grande Inter?