lunedì 10 luglio 2017

2117.... Crisi a Ferrara, ecco le terapie d’urto per salvare il territorio | estense.com Ferrara

Crisi a Ferrara, ecco le terapie d’urto per salvare il territorio | estense.com Ferrara: Crac Carife, difficoltà dell'industria - soprattutto edilizia e meccanica - una popolazione sempre più anziana, mancanza di infrastrutture adeguate, congiuntura economica fanno di Ferrara un territorio fortemente in crisi, soprattutto davanti alla locomotiva regionale, e per questo c'è bisogno di una terapia d'urto. E sono proprio le terapie d'urto quelle che sono state discusse per tre ore e mezzo al tavolo tecnico di lavoro, alla presenza del viceministro all'Economia Enrico Morando - che aveva promesso di impegnarsi per Ferrara il 3 aprile scorso durante l'assemblea degli azzerati Carife -, tenutosi nella mattina di lunedì in residenza municipale. Si parla di far diventare Ferrara una zona economica speciale o di inserirla all'interno delle aree di crisi industriale complessa. Fare di Ferrara una Zes. La prima soluzione che verrà studiata e proposta - quella decisamente più ambiziosa ma anche molto più difficile da realizzare - è quella di far diventare Ferrara una Zona economica



*Nota di B. Guerrazzi   Quando neppure turismo e cultura hanno generato espansioni produttive concrete non solo effimere come da sempre, tra alti e bassi, a Ferrara città d'arte, certe congetture esitano poco credibili e le classiche lucciole per lanterne. Congetture poi ben poco futuribili e previsionali doc,  semmai presentismo convenzionale, macchine mentali (non solo local...) pavloviane obsolete...

Ferrara: Trame e fili di Giuliana Berengan, sul Wall Street International Magazine.


 
 

Care amiche, cari amici,

 

chi di noi non conosce la sensazione

frastornante di trovarsi in un labirinto

senza certezza di poterne uscire?

Chi di noi non ha sperato di trovare

un magico filo capace di indicarci la

via di salvezza?

Sono tanti i fili che si intrecciano per

creare il tessuto della vita.

 

Il filo e la sua metafora sono protagonisti

del mio nuovo scritto che da questo

9 di Luglio potete leggere sul Wall Street

International Magazine.

Questo è il link:

 

http://wsimag.com/it/cultura/27227-trame-e-fili

 

sempre contando

sulla vostra gentile disponibilità

a farlo girare tra i vostri amici

di rete,

 

un cordiale saluto

 

Giuliana Berengan

 

 




Ferrara Italia La Newsletter del 10 Luglio "La Ferrara positiva"


 
La newsletter del 10 luglio - Il nostro sguardo sul mondo
Ecco il nuovo numero del dossier settimanale estivo di Ferraraitalia: "La Ferrara che pensa positivo".
Come ormai consueto di seguito troverete un estratto dell'articolo di apertura e il collegamento diretto al Sommario.

In più un articolo scelto per voi dal Quotidiano e una storia dalle Imprese che si raccontano.

Continuate a leggerci anche sulla nostra pagina Facebook.

BELLE STORIE A FERRARA

di Simona Gautieri
Siamo circondati da negatività, sommersi dalle cattive notizie dei tg, depressi per la sfortunata congiuntura economica. Aneliamo al bello e al buono, ma siamo disabituati a cercarlo e riconoscerlo, pur avendolo davanti.
Eppure del buono c'è ancora, pur tra tante cose che non vanno per il verso giusto. Questo vale anche per Ferrara, città patrimonio dell'Unesco, che della bellezza ha fatto il suo biglietto da visita...
 
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SCELTO PER VOI DAL QUOTIDIANO

I DISASTRI AMBIENTALI E LA PIAGA DEL NEGAZIONISMO

di Chiara Balestra
Mi trovo spesso a pensare al comportamento errato dell'uomo, a come non porti rispetto alla propria terra di origine. Ogni giorno vedo i miei coetanei buttare i rifiuti per terra, che si tratti di mozziconi di sigaretta, pacchetti di plastica o bicchieri di plastica, come se per loro fosse una cosa da niente. Non ci riflettono, come quando un minuscolo moscerino gli gira intorno: lo uccidono, non lo soffiano via o lo osservano, gli tolgono la vita, lo eliminano. D'altra parte come si può portare rispetto delle cose altrui se prima non lo si ha per sé stessi?...
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LE IMPRESE SI RACCONTANO

CLARA RISPONDE - DIFFERENTEMENTE:
GUIDA AL CORRETTO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

di Redazione

Parte oggi una nuova rubrica con la quale Clara spa risponderà alle domande più comuni poste dagli utenti, così da poter chiarire le idee, migliorare il servizio e risolvere più diffusi sulla raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti.
Il primo quesito riguarda gli imballaggi...

 

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"Rugile" di Fabrizio Ulivieri, recensione: Sesso e Fisica contemporanea

di Roby Guerra


Una segnalazione inglese ha paragonato quest'ultimo romanzo di Fabrizio Ulivieri alla celebre saga erotica ancora recente di James, Sfumature di Grigio, rosso, nero e magari – anche stucchevolmente- all'intera gamma cromatica. Nessun purismo, certo pop ha dei significati o meglio significanti legittimi anche in letteratura, tuttavia, sia in certa parola erotica se non porne (alla greca per differenziare già la stessa danza di quel che l'autore stesso chiamerebbe particelle pensanti eccitanti) che altrove (certa fantascienza) possibile andare oltre nell'era dell'informatica e delle scienze contemporanee.

Soprattutto quando da un pezzo (e non solo noi, si pensi a Baudrillard stesso) captiamo la letteratura stessa in stagioni terminali, tranne quando la parola più o meno consapevolmente attinge proprio dal nuovo immaginario tecnoscientifico contemporaneo...

Ebbene, tra quasi brevi racconti anche in certo senso autonomi che compongono un romanzo singolarmente, appunto, totale e in wireless, di esplicita matrice e divenire hot, erotico, porno, ma innamorante e certo substrato sempre in primo piano ammaliante effetto nella parola delle scoperte più affascinanti della Fisica contemporanea, tra Teoria delle Stringhe e Multiversi e menu anche affini, altra conferma che nel 2017 anche la Letteratura è scienza.

E questo Rugile (da una delle wonder girl  fondamentali del protagonista, un'altra dal nome splendido è Ipazia!) un vero e proprio romanzo scientifico: al punto che quasi i puntuali a fine capitoli input per i destinatari lettori sembrano non tanto didascalie o note bonus, ma veri e propri flash olografici di un saggio di Fisica delle Particelle e degli Universi paralleli ulteriormente compresso.

E le singole avventure, tra Firenze, Milano e la Lituania o quelli virtuali a Detroit o ancora Milano o il Giappone (quante tecnobambole dagl occhi e i seni a mandorla! il Casanova Dandy protagonista), le scansioni in streaming di un esperimento!

Altrove, e questa certa differenza controculturale rispetto al gender erotico nel suo attuale trend, si è giustamente evidenziato un hardware narrante che viene da certo esistenzialismo o anche certa psicanalisi culturale (tra Camus e Lou von Salomè o lo stesso W. Reich, anche per certo stile alto il Freud del premio Goethe): oppure, in- corentissima sincronia, sintropia persino, tra ES e IO, coscienza-inconscio, simultaneità in azione... Altri hanno ben notato e in primo piano invece proprio la in-costante sintropia e sincronia post Meccanica quantistica e teoria delle stringhe, la Comunicazione psicotronica quasi ancora misteriosa delle particelle (sorta di telepatia scientifica) letteralmente senza fili e in wireless al grafene. E sottoscriviamo appieno tali brillanti segnalazioni e analisi di Rugile.

Amplifichiamo ora perché, a parte la bellezza anche di un testo (sempre più rari) capaci comunque in letteratura anche di veroscandalo e veraprovocazione ancora contro le teocrazie mentali e sociali , anche laiche, ancora dominanti incredibilmente pur nell'era di Internet, del Computer e delle Neuroscienze ecc., un'altra radiazione di fondo.. per restare in tema cosmico-fisico merita potenziamenti: come cifra letteraria Ulivieri spiazza naturalmente per un supermix tra parole di forte stoffa postfilosofica o Sofia ...2.0 e il linguaggio desiderante letteralmente pornografico che da un lato evoca il miglior Bukowsky ma semplicemente anche il porno ante litteram di un Pietro Aretino o lo stesso Panormita senza scomodare Boccaccio o altri celebri libertini licenziosi dalla ormai "preistoria letteraria".

E sullo sfondo, una parola matematica qualitativa capace di disvelare una scrittura e un fare Amore e Psiche, Dioniso ed Arianna (sullo sfondo spesso certi noti archetipi sessuali dell'estremo oriente) persuasiva e potente, come un algoritmo programmato. Come già accennato, mica roba da poco che ancora una volta in contro luce  rivela i limiti astronomici dell'editoria attuale: se certe Sfumature e Orgasmi sono bestseller, romanzi erotici scientifici come quello in questione, certamente più complessi ma non certo criptici, dovrebbero esserlo altrettanto... ancor prima (s'intenda bene e un poco come le particelle sempre ambigue tra onda e corpuscoli) di essere non solo stampati ma anche scritti!


1919. IL PROBLEMA TEDESCO

Nel 1919 il problema tedesco non era affatto ignorato. Qualcuno, è vero, ne negava l'esistenza: ed erano coloro che -un'esigua minoranza in ogni paese- che si erano opposti alla guerra perché inutile, coloro che avevano sempre considerato immaginario il pericolo tedesco. Ed anche tra quelli che avevano sostenuto la guerra e l'avevano combattuta con vigore c'era adesso chi era incline a credere che la Germania fosse indebolita per molto tempo. Uno statista inglese era perdonabile se pensava che i suoi guai erano finiti, una volta andata a pico la flotta tedesca. La Germania era minacciata dalla rivoluzione, sconvolta dal malcontento sociale; e in genere, eccettuati i rivoluzionari, tutti credevano che esperienze simili distruggessero la forza di un paese. Inoltre chi era cresciuto nello stabile mondo economico dell'ultimo Ottocento supponeva che un paese non potesse prosperare senza un bilancio in pareggio e senza la parità aurea. Su questo terreno la Germania aveva molto cammino da percorrere; e sembrava, per il bene di tutti, cercare di sollevarla che tenerla giù. Neanche i più allarmisti tra i francesi ritenevano di essere minacciati da una nuova invasione tedesca, prima o poi. Il pericolo stava in un ipotetico futuro, e chi poteva dire che cosa riservasse il futuro?. Ogni grande guerra era stata seguita dalla voce che si trattava solo di una tregua e che la potenza sconfitta sarebbe tornata a colpire; ma di rado poi colpiva davvero e con efficacia. La Francia, ad esempio, aveva atteso oltre quarant'anni prima di agire contro la sistemazione del 1815, e con risultati per nulla temibili. Chi ragionava in questo modo si sbagliava, ma aveva la storia dalla sua parte. La ripresa della Germania, seppur ritardata, non ebbe precedenti per rapidità ed efficacia.
Casalino Pierluigi