lunedì 13 gennaio 2014

Matteo Renzi da Napolitano: pole position per la Presidenza del Consiglio?

Faccia a faccia Renzi-Napolitano sulle riformeFaccia a faccia al Quirinale tra Matteo Renzi e Giorgio Napolitano sulle riforme. Il Quirinale in una nota al termine dell'incontro parla di ''uno scambio di idee su prospettive, confronto e iter per la riforma della legge elettorale e per le riforme istituzionali, in attesa della sentenza della Consulta sulla legge elettorale''.

Il segretario Pd dopo l'incontro con il capo dello Stato ha scritto un messaggio su Twitter, ribadendo di voler rimanere estraneo a un eventualerimpasto di governo. "Parlare di rimpasto è roba da prima repubblica. Che noia. Vi prego: parliamo di cose concrete", le parole dal web di Renzi.

Poi in serata il segretario ha visto i presidenti e i capigruppo di commissione del partito nella sede del Nazareno a Roma. "La situazione è difficile, ci sono segnali di ripresa, ma la disoccupazione cresce. Il Pd non ha più alibi, questo governo siamo noi: le colpe e gli errori sono nostri", avrebbe detto il sindaco di Firenze.

http://notizie.it.msn.com/topnews/faccia-a-faccia-renzi-napolitano-sulle-riforme

sabato 11 gennaio 2014

Matteo Renzi verso i 40 come Presidente del Consiglio: festeggia intanto in bicicletta lavorando per l'Italia

11 gennaio....

Compleanno di lavoro per Matteo Renzi che ha passato quasi tutta la giornata in Palazzo Vecchio. Poco dopo le 15 il sindaco e segretario del Pd, che oggi compie 39 anni, è arrivato in bicicletta a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, dove è stato a colloquio per quasi un’ora e mezzo con il presidente della giunta Enrico Rossi prima di rientrare in ufficio. Tanti i messaggi di auguri arrivati a Renzi sui social network, via sms, ma anche al telefono. A molti il sindaco ha già risposto.

http://www.gonews.it/2014/matteo-renzi-compie-39-anni-giornata-comunque-densa-di-impegni-per-il-neo-segretario-pd/#.UtNcCLSOfiE

 

Matteo Renzi: “Il governo deve cambiare passo”


Intervistato da Aldo Cazzullo sul ‘Corriere della Sera’, in edicola oggi, il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha sostenuto: “La popolarità del governo è ai minimi, non ci sono più le larghe intese, né l’emergenza finanziaria. Se uno mi chiede cosa ho fatto da sindaco in questi undici mesi, so cosa rispondere: piazze, asili, pedonalizzazioni. Se mi chiedono cos’ha fatto il governo in questi undici mesi faccio più fatica a rispondere. Per questo motivo bisogna cambiare passo”.

Rispetto alla disoccupazione giovanile, il leader Pd ha ricordato: “Su Twitter ho visto un vecchio manifesto del Pd. Dicevamo allora: ‘La disoccupazione giovanile è al 29%; Berlusconi dimettiti!’. Oggi siamo al 42 e governiamo noi. Quindi bisogna avere il coraggio di dire che qualcosa non funziona. Il mondo sta correndo. Nell’ultimo trimestre del 2013 gli Stati Uniti sono cresciuti del 4%. L’Italia è ferma”.

Poi commentando le divisioni all’interno del centrodestra, Renzi spiega: “In Piemonte, Basilicata, Sardegna si presentano alle elezioni insieme, come in quasi tutti i quasi quattromila Comuni in cui si voterà in primavera. Non basta dividere la destra, bisogna governare il Paese”. E sferza il premier Letta: “Enrico non si fida di me, gliel’ho detto l’altro giorno. Ma sbaglia. Io le cose le dico in faccia. E sono le stesse che dico in pubblico: non uso due registri diversi. Impareremo a conoscerci. Ma ora è importante finalmente mantenere gli impegni e realizzare le promesse”.

Renzi preme ancora sul governo: “Non può andare avanti così. Più decisi, più concreti, più rapidi nelle scelte. Anche per questo il Pd proporrà che il contratto di coalizione, Impegno 2014, non sia un documento scritto in democristianese, con il preambolo e frasi arzigogolate”. Infine lancia la sfida: “Saranno quindici giorni decisivi. Dobbiamo votare la legge elettorale. Trasformare il Senato nella Camera delle autonomie, senza elezione e senza indennità. Abolire le province. Tagliare un miliardo di costi della politica: un tema su cui sto ancora aspettando la risposta di Grillo. Se avviamo queste riforme, la politica italiana darà il buon esempio”.

Dura poi la critica ad Angelino Alfano: “Ognuno di noi, quando a scuola il professore lo interrogava e non aveva studiato, aveva il suo argomento a piacere. Il mio era la seconda guerra mondiale. Quello di Alfano sono le nozze gay: se si trova in difficoltà su qualcosa lancia un’agenzia su questo tema e “mette in guardia” da questa sinistra pericolosa. Io non parlo di matrimonio gay. Parlo di unioni civili. Siamo l’unico Paese dell’Occidente a non avere una legge che le riconosca. La faremo”.

Il segretario del Pd in conclusione spiega così la necessità di un incontro coi leader dell’opposizione: “Berlusconi è il leader del principale partito d’opposizione insieme a Grillo. Se serve, lo incontrerò. Per il momento non ne vedo la necessità, proprio perché ancora non ci siamo. Ma non accetto di escludere Forza Italia dalle riforme. Le regole si scrivono insieme anche alle opposizioni e non hanno senso i veti. Di solito mette i veti chi non ha i voti”.

DIRETTA NEWScopy-cropped-MATTEO-RENZI-TRIBUTE-2.02.jpg

Wired: Matteo Renzi e la Digital Politik

copy-cropped-MATTEO-RENZI-TRIBUTE-2.02.jpg.....Renzi elenca tre aspetti chiave:fatturazione elettronicapagamenti elettronici e investimentisulla Rete. Un po’ pochino e un po’ vago, con la prima voce che ricalca una delle tre priorità di Caio, ma stiamo parlando di una bozza. La lista (che prosegue con eliminazione dell’obbligo di iscrizione alle Camere di Commercio, eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico, burocrazia), chiude con “adozione dell’obbligo di trasparenza: amministrazioni pubbliche, partiti, sindacati hanno il dovere di pubblicare online ogni entrata e ogni uscita, in modo chiaro, preciso e circostanziato“. Trasparenza, quindi, che torna anche nelle nuove regole da applicare con “l’obbligo di rendicontazione online ex post per ogni voce dei denari utilizzati per la formazione professionale finanziata da denaro pubblico“.

Promettente anche la lista dei settori a cui verrà dedicato “un

singolo piano industriale con indicazione delle singole azioni operative e concrete necessarie a creare posti di lavoro“: i makervengono citati nella macro area Made in Italy e si parla di Ict eGreen Economy. Gli altri sono Cultura, turismo, agricoltura e cibo, Nuovo Welfare, Edilizia e Manifattura.

Un giudizio sul testo è prematuro e inutile, non essendoci gli elementi necessari per capire quanto si intende insistere realmente su questi temi. E con quali risorse. Per ora si puòaccogliere con ottimismo la presa di coscienza dell’importanza delle tematiche connesse al digitale e, soprattutto, il fatto che vengano collegate direttamente all’occupazione.,,,,,,,,,,,,,,,WIRED

venerdì 10 gennaio 2014

Matteo Renzi: scissione o cambio del nome al vecchio PD?



by ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA, ROMA

Ennesima figuraccia dei Politik, sulla Scuola: come per le clausule da assicuratori di provincia… sugli affitti d’oro, poi rimangiata per le veementi proteste di Grillo e di Renzi, ci hanno riprovato, secondo copione classico da Monti a Letta e Alfini,,,, Matteo Renzi, se aveva qualche dubbio è sbottato, ora il povero ma “inetto” Saccomanni capro espiatorio di Gianni e Pinotto, ovvero Alfini e Letta. A parole Renzi garantisce per Letta fino al 2015, ma è semplice squisito Stil Novo alla Machiavelli, Firenze docet…. Renzi sa benissimo che la massima accelerazione è necessaria: gli italiani non ci arrivano sani e salvi al 2015, neppure con riforme radicali

Non basta cambiare alcuni vagoni quando il binario è morto… da un pezzo. Incombono le elezioni europee, che vittoria virtuale dei partiti antiEuropa o semplicemente trionfo dell’Astensione, avranno probabili effetti dirompenti non solo in Italia. In 6, 8 mesi massimo l’obiettivo di Renzi… ma la velocità delle cose e delle urgenze, non ultima la credibilità sempre più in picchiata della Casta Politica tout court, anche la sua stessa credibilità, probabilmente innesteranno soluzioni relativamente imprevedibili.

Periodicamente la stampa e i media paventano per Renzi il rottamatore, prima o poi una vera e propria scissione. Finora Renzi ha fatto proclami, innestato accelerazioni, per la prima volta dopo il sedicente secondo ventennio, sguardi democratici. tolleranti, NORMALI, verso il Belzebù della vecchia sinistra catto-estrema- comunista,  Berlusconi, piaccia o meno, riconosciuto come Avversario e non nemico da mandare in Siberia.

Finora Renzi fa il funambolo per salvare e rinnovare sul serio la sinistra italiana e il cosiddetto PD…. Ma il vecchio potere di Botteghe Oscure, e i poteri forti della Finanza Rossa ecc. stanno semplicemente affilando le armi, pronti a probabili metodi Berja o Boffo per ridimensionarlo o peggio neutralizzarlo….lo attendono al varco su questioni cruciali come la cittadinanza agli extracomunitari e le unioni gay ( e il Potere sindacale) dove Renzi pur solidale tiene non a caso profili relativamente bassi…. Renzi certamente immagina soluzioni diverse rispetto al buonismo su extracomunitari eccetera, più evolute, non discriminatorie ma appunto differenti….

In ogni caso il tempo stringe: 6 mesi per ridare concreto futuro all’Italia e un minimo di credibilità del paese e del popolo verso la Casta Politica….Forse nessuna scissione all’orizzonte, ma non banale e vincente strategia mediatica, un nuovo nome per il PD (in fondo neppure una news!).

…Per fare tabula rasa del passapresentismo inetto e perdente e simbolicamente pressante dei vari D’Alema, Veltroni, Prodi eccetera, lanciare una nuova griffa politica necessaria per vendere un prodotto nuovo di zecca, la vera sinistra 2.0 doc del nostro tempo informatico.

E nessun rimpasto del governo. Nuovi nomi, giovani soprattutto, come già indicato dalle prime mosse del nuovo segretario del (Fu?) PD, rottamazione controllata del “vecchio”, né con il buonismo residuo né con la maschera di …Cattivik! Il potere molto postmoderno ma anche archetipico del Nome e del Cambio del Nome, come azione simulazione… vincente. Le rivoluzioni, diceva Marx, non si fanno con l’acqua santa tinta nel rosso (net) socialista!

Almeno, tra Roma e… Firenze… questo il tam tam…

Roby Guerra, scrittore  (* membro della Scuola Romana di Filosofia Politica)

 Info:

http://www.ilgiornale.it/news/interni/renzi-trama-contro-i-rossi-partito-981145.htmlhttp://www.eccolanotiziaquotidiana.it/matteo-renzi-enrico-berlinguer-aldo-moro/

Il transumanesimo secondo Roberto Manzocco

Esseri Umani 2.0. Il transumanesimo: idee, storia e critica della piu' nuova delle ideologie, di Roberto Manzocco


 


Segnalo l'uscita di Esseri Umani 2.0 di Roberto Manzocco. Da quanto leggo sul sito dell'editore (Springer), sembra molto interessante:
Il transumanismo è un movimento filosofico e culturale internazionale che vuole che l'uomo prenda in mano la propria evoluzione biologica tramite l'uso della tecnologia. L'obiettivo finale è quello di raggiungere uno stadio evolutivo "post-umano", in cui noi stessi e i nostri discendenti possiamo godere di una vita lunghissima e di capacità fisiche e mentali superiori a quelle attuali. Un po’ come il “Giano bifronte” della tradizione romana, il movimento transumanista ha due facce, in questo caso una rivolta al presente, ai progressi scientifici e tecnologici attualmente in corso, e l’altra che guarda al mondo che verrà. Il libro costituisce per il lettore un viaggio tra le affermazioni, le idee più concrete e quelle più fantasiose di questi pensatori, ed effettuerà nel contempo un “reality check”, esaminando lo stato dell’arte in ambito tecno-scientifico, andando cioè a vedere che rapporto hanno queste idee con il lavoro


Leggi tutto: Estropico Blog: Esseri Umani 2.0. Il transumanesimo: idee, storia e critica della piu' nuova delle ideologie, di Roberto Manzocco http://estropico.blogspot.com/2014/01/esseri-umani-20-il-transumanesimo-idee.html#ixzz2q3ATmy6b