domenica 5 gennaio 2014

Chinese communism and Mao's legacy *VIDEO

 

When Mao Zedong proclaimed the founding of the Chinese People’s Republic in Tiananmen Square in 1949, he staded that people of China had stood up after centuries of servitude and oppression. His ideas formed the basis of the most interesting branch of Marxist ideology in the post-war-world. Differing from its Soviet counterpart, Chinese Communism – known universally at its peak of popularity as maoism – was tailored by the Chinese leaders for an underveloped nation with a strong Confucian legacy. As such it appealed to other Third World intellectuals and nationalists leaders seeking a radical ideology appropriate for developing countries in the afermath of Western imperialism. It came from an impeccable non-European source, untained by colonialist prejudices. Chinese Communist ideas were formed by Mao and his colleagues after 1949. The story of these ideas, via Deng Xiaoping’s reforms and setback of the Tiananmen Square massacre, show both resilience of Chinese Communist thought in coping with contemporary dilemmas and his continuing intrinsic contradictions.  Plans for Mao’s birthday have highlighted China’s cultural divide. Yet, Xi Jinping has really shown a fondness for Maoist rethoric, but in ideological terms, Xi is no a Maoist. Still, Mao, however, continues to exert a powerful influence over the party and public opinion. The primary concern of the Chinese Communists in and out of government has always been the salvation and rebirth of the Chinese nation – to result in a society based not on the principles of Confucianism, which was responsible for China’s decline, but on the tenets of a European doctrine, Marxism-Leninism. These, therefore, are the two immutable aims of Chinese Communism – to produce a society that is both Marxist, in that it formally represents and promotes the people’s dignity and livelihood, and Chinese, in that it is run without foreign interference. Some Western commentators therefore label Chinese Communism as “Leninist Confucianism”, to rub in the authoritarian and reactionary nature of the Chinese Party. Neither term is appropriate, however, to explain Chinese Communism, and put together they are positively unhelpful. It would be fair to say that in 1949 Chinese Communism offered a model of development towards a more equitable society, but after many years of national government the Party has been unable to live to those expectations.It woul be wise, however, when talking about wether he thought the French Revoloution had been a success – “it is too early to say”, he replied. But the new Chineseness will not be the old Chineseness of Confucianism or Kang Yuwei or Sun Yat-sen – or even Mao Zedong. It will have been transmuted in the fire of Maoism to reveal new characteristics more appropriate to the time. How the next generations after Den Xiaoping era, especially today with the new Communist leadership of Xi Jinping, will resolve these contradictions will depend on the course of these social and political (and capitalist) adjustments. We may not see the true impact of Chinese Communism until well into the next years. This is Mao’s legacy.
London, On Dec. 23, 2013    P. Casalino

Matteo Renzi? Fassina (finalmente) si autorottama

copy-cropped-MATTEO-RENZI-TRIBUTE-2.02.jpgIl viceministro dell’Economia Stefano Fassina ha presentato al premier Enrico Letta le proprie «dimissioni irrevocabili.». Un gesto che in parte era nell’aria: sabato mattina, in un’intervista rilasciata a Repubblica, Fassina aveva chiesto un rimpasto di governo proprio «indirizzato» alla rappresentanza pd nell’esecutivo, scelta nella fase di reggenza di Epifani: «È naturale - aveva detto Fassina - , direi doveroso che la nuova segreteria guidata da Renzi, che ha vinto in modo forte il congresso, segni l’agenda di governo». E naturalmente si riferiva anche a se stesso, anche se rinviava il chiarimento alla prossima direzione del Pd, il 16 gennaio.

.....CONT. CORRIERE DELLA SERA

sabato 4 gennaio 2014

Matteo Renzi, la capitale è già Firenze!

MATTEO-RENZI-TRIBUTE-2.01.jpgMatteo Renzi delocalizza Largo del Nazareno, spostando - neanche troppo provvisoriamente - il Pd da Roma a Firenze. Questa mattina il neo segretario ha riunito la sua segreteria per la prima volta nel capoluogo toscano. E non sarà un esperimento isolato visto che in futuro capiterà nuovamente. "Non sarà la prima e unica riunione fiorentina", dicono ad Huffpost gli uomini del nuovo capo del Pd.

ll neo segretario non ha mai nascosto la sua idiosincrasia per i Palazzi della Capitale, non manca mai di sottolineare la diversità antropologica fra il suo partito che sta "sul territorio" e quello che vive arroccato fra Sant'Andrea delle Fratte e il Parlamento. Per l'incontro con i suoi il sindaco-segretario non ha scelto la sede del Pd di via Forlanini, a Novoli, periferia di Firenze, ma il suo storico comitato elettorale Martelli, pieno centro storico con vista Duomo, dove ha sede la sua Fondazione Open (ex Fondazione Big Bang ed ex associazione NoiLink). Non mancano le polemiche. "Cerco di non avere pregiudizi.

Ma fare la segreteria nel proprio comitato elettorale, oltre al 'purché se ne parli', che senso può avere?", twitta Chiara Geloni. La sede di via Forlanini non viene giudicata abbastanza sicura dai renziani. Palazzo Ruspoli invece è ben presidiato e le sue stanze sono lontane da occhi e orecchie indiscrete.

HUFFINGTON POST

Carla Rhapsody; artista transumanista italiana del 2013

locandinacon sibilla*STORIA DEL TRANSUMANESIMO IN ITALIA

Giancarla Parisi (Torino) è una pittrice e designer italiana.

 Indice

 

Biografia


Giancarla Parisi[1], nota anche come Carla Rhapsody , artista contemporanea, è influenzata da Art NouveauSurrealismo, dalla moda e dal designer. Recentemente, attiva a Milano, appare prossima alla Pop Art di Mario Schifano, al “Nuovo Futurismo” di Renato Barilli e Marco Lodola e in particolare al Transumanesimo di espressione artistica[2]. Ha collaborato a Tuscania con Maurizio Pio Rocchi[3]. Ha all'attivo diverse mostre personali, a Milano, Montecarlo, Bergamo, Siena, Padova, Rimini ed è stata segnalata da Corriere della Sera, Eco di Bergamo, Eccolanotiziaquotidina [4],[5], Torino, per una iniziativa di beneficenza con la Juventus e altri quotidiani; e da diversi magazine, tra essi "Quaz Art" e "Almax". Nel 2013, è stata segnalata da Stefano Vaj, transumanista italiano, sul magazine statunitense di Humaniy+,hPlus[6]. Su Giancarla Parisi hanno scritto il “compositer” storico ricercatore Igor Borgese [7], Livio Cipollina[8]Mario MazzoleniRoby Guerra.

Mostre


Tra le mostre personali di Giancarla Parisi[9] si segnalano: Nel 2011 “Mesmerize”, presso l'Art Gallery Mazzoleni [10](Parigi), a Alzano Lombardo (Bergamo) Nel 2012 “Introspezioni Oracolari”, presso l' Art Gallery Mazzoleni, a Alzano Lombardo (Bergamo). Nel 2013 "Transhuman Woman"[11] , presso Via della Spiga “Gallery”, a Milano. Nel 2013, a Milano, ha presentato i progetti “Art in e-Motion” e “Carla Rhapsody, Arte e Design” [12].

Note



  1. ^ Giancarla Parisi http://www.quaz-art.it/ita-artista.php?id=340

  2. ^ espressione artistica http://www.lobodilattice.com/tutti_i_corpi_del_corpo_o_quasi_2_il_transumano_roberto_messina

  3. ^ Maurizio Pio Rocchi http://www.undo.net/it/evento/108390

  4. ^ Eccolanotiziaquotidina http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/transumanesimo-e-arte-intervista-a-giancarla-parisi/

  5. ^ Cronaca Qui http://www.cronacaqui.it/torino/28441_beatrice-la-bambina-di-pietra-vittima-del-morbo-misterioso.html

  6. ^ hPlus magazine del Transumanesimo in Usa http://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=103

  7. ^ Igor Bergese http://www.firstpost.com/topic/person/umberto-eco-igor-bergese-happening-concert-il-numero-di-pitagora-video-x3OC2GSW_gU-2084-2.html

  8. ^ Livio Cipollina http://www.mondospettacolo.com/2013/06/16/livio-cepollina-presenta-giancarla-parisi/

  9. ^ Giancarla Parisi sito personale http://www.giancarlaparisi.it/

  10. ^ Art Gallery Mazzoleni Art http://www.openart.com/galerias/mazzoleni-art-gallery

  11. ^ “Transhuman Woman” http://fdsitalia.eu/fds/giancarla-parisi-highlander-woman-un-anima-antica/

  12. ^ “Carla Rhapsody, Arte e Design” http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/carla-rhapsody-2-0-intervista-a-giancarla-parisi-dopo-tamara-de-lempicka/


Voci correlate


venerdì 3 gennaio 2014

Matteo Renzi mette alle corde Beppe Grillo e il vecchio PD

LE PROPOSTE DEL LEADER PD IN UNA LETTERA INVIATA A TUTTI I SEGRETARI DI PARTITO


Matteo Renzi spinge per il cambiamento


La riforma della legge elettorale, con tre possibili soluzioni alternative al ‘Porcellum’, la trasformazione del Senato, modifiche della Bossi-Fini e il riconoscimento delle unioni civili per persone dello stesso sesso tra le proposte del sindaco di Firenze per il ‘patto di coalizione’. Tra le prime reazioni quella di Berlusconi che apprezza ma ribadisce di volere l’election day. Il vicepremier Alfano: pronti a lavorare sulla riforma del voto. Bocciatura dal Movimento 5 Stelle


Matteo Renzi (foto Ansa)

ROMA -

Matteo Renzi accelera sulla riforma della legge elettorale e sulle proposte da mettere nel nuovo contratto di governo, il cosiddetto 'patto di coalizione'. In una lettera inviata a tutti i segretari di partito il leader del Pd avanza tre possibili soluzioni per cambiare l'attuale sistema di voto, il cosiddetto Porcellum, e, contestualmente, la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie. Nel patto di coalizione, invece, il Pd chiederà che ci sia un capitolo intitolato 'diritti civili' che comprenda, tra l'altro, le modifiche alla Bossi-Fini e le unioni civili per persone dello stesso sesso. Il primo a reagire alle parole del sindaco di Firenze Silvio Berlusconi che, sulla legge elettorale, ha affermato di apprezzare il metodo proposto da Renzi ma poi ha ribadito la sua volontà di puntare al più presto all'election day già a partire dalle prossime scadenze elettorali. A seguire, sono venute le reazioni di Angelino Alfano, vicepremier e leader del Nuovo Centrodestra, che si è detto pronto a lavorare sulla riforma del sistema di voto indicando una preferenza per la cosiddetta ‘legge dei sindaci’. L’attivismo del leader del Pd è stata invece bocciata dal Movimento 5 Stelle che, in prima battuta, ha parlato di un Renzi “telecomandato” per poi darsi la consegna del silenzio. Infine, anche il premier, Enrico Letta, ha reagito all’intervista del leader Pd al ‘Fatto Quotidiano’ e, stando a quanto spiegato da fonti vicine al Governo, avrebbe fatto sapere di essere pronto a raccogliere la sfida e a confrontarsi su tutto al tavolo per il ‘patto di coalizione’.

In una lettera indirizzata a tutti i segretari di partito le sollecitazioni al cambiamento di Renzi. Sulla riforma elettorale che dovrebbe dare il ben servito al Porcellum l’ex rottamatore ha proposto tre modelli: quello spagnolo, il Mattarellum corretto e il doppio turno di coalizione come per i sindaci. L'idea di accelerare subito sulla legge elettorale vede immediatamente d'accordo Silvio Berlusconi. La richiesta però che arriva dall'ex premier così come dal vertice azzurro è quella di cambiare il Porcellum al più presto per tornare alle elezioni con l'election day a maggio insieme alle europee. Il modello su cui sarebbe orientato l'ex capo del Governo rimane il modello spagnolo. Di questo Berlusconi è pronto a parlarne in prima persona con il leader del Pd già la prossima settimana convinto che l'intesa porterebbe inevitabilmente Letta al capolinea.

I piani del Cavaliere però non coincidono ufficialmente con il resto dei partiti che sostengono la maggioranza, in primis con il progetto di Angelino Alfano. L'obiettivo del vicepremier resta quello di andare al voto nel 2015 con una coalizione di centrodestra opposta al Pd ed il modello spagnolo non rientra nei progetti, soprattutto se l'intesa sulla legge elettorale porta ad elezioni anticipate come vuole Forza Italia. La proposta su cui il leader di Nuovo Centrodestra è quella dei sindaci: "Siamo coerenti con quanto detto - ribadisce il ministro dell'Interno - noi siamo pronti al lavoro sulla legge elettorale sul modello dei sindaci. L'impianto di quella legge è chiaro e ha funzionato". Ncd poi continua ad insistere sullo sdoppiamento delle trattative arrivando prima ad un intesa all'interno della maggioranza: "Sulle regole - ribadisce Gaetano Quagliariello - bisogna coinvolgere tutti, ma è evidente che se si parte dalla maggioranza e si approfondiscono questioni tecniche è più facile poi sentire i suggerimenti che vengono dalle opposizioni". Una proposta però già bocciata dal segretario del Pd disponibile invece, avendo come obiettivo l'addio al Porcellum, a trovare un'intesa anche con chi non sostiene il governo.

.....C:   GIORNALE RADIO RAI