sabato 15 giugno 2013

Estetica e legge: Sgarbi vs il sindaco vandalo di La Spezia

Protesteanche da Legambiente e Italia Nostra

LaSpezia: lo scandalo

diPiazza Verdi.

Sgarbi:contro il sindaco esposto

allaProcura per vandalismo

«LaDirezione Regionale e la Soprintendenza

peri Beni Ambientali e Architettonici della Liguria

spiegaSgarbi - hanno il dovere di intervenire»



LASPEZIA - Il critico d’arte Vittorio Sgarbiannuncia un esposto alla Procura della Repubblica e al ministro per iBeni e le attività culturali Massimo Bray contro ilavori di rifacimento di Piazza Verdi a La Spezia. Lavori che, serealizzati, ne stravolgerebbero l’aspettourbanistico-architettonico.


L’allarmedi Sgarbi aveva già suscitato nei giorni scorsi la dura reazione diLegambiente e Italia Nostra. Quest’ultima in una nota ha osservato:«Piuttosto che sottoporre a tutela e restauro la più famosapiazza della città, l’amministrazione ha autorizzato le ruspe perdemolire dieci pini maestosi e sostituirli con squallidi portali incemento armato…Resta incomprensibile la distruzione dell’attualefisionomia della piazza per sostituirla con 18 portali colorati, 5pilastri, 2 vasche, un cosidetto anfiteatro, 3 fontane, un pratoerboso, ma conservando le due corsie ridotte pericolosamente allalarghezza di appena tre metri e mezzo».


Nell’espostocontro il sindaco Massimo Federici, Sgarbi osserva:«Premesso che l'intervento programmato e deciso dall'AmministrazioneComunale di La Spezia in Piazza Verdi poggia su una prospettazioneingannevole per ottenere fondi dalla Comunità europea (con la falsadichiarazione delle condizioni di degrado della piazza, che attendesoltanto una ordinaria manutenzione) si denuncia l'arbitrio di averescelto un progetto sfigurante che, con il pretesto di un ripristinodella situazione originaria, crea un danno grave alla condizioneconsolidata con l'abbattimento degli alberi, contro ogni logica».


SottolineaSgarbi nell’esposto: «Ma, ciò che è più grave, l'interventoprogrammato costituisce uno sfregio alla forma urbistrasformando surrettiziamente una strada, pur larga, a quattrocorsie, in una piazza. Non solo questo altera la dimensioneurbanistica assunta nel corso di un secolo da quell'area, ma nonsoddisfa neppure il principio di un ripristino della situazioneoriginale.

Nessunsignificato, se non di compiacimento arbitrario e pubblicitario –osserva il noto critico d’arte - hanno gli archi di cementoarmato colorato progettati da Daniel Buren, come puro gesto“artistico”, privo di significato “urbanistico”. Burensovrappone un suo schema collaudato, un suo “pattern”,ripetitivo, nello spazio cittadino che non lo attende e chemortifica, in nome di un ideale estetico incompatibile con La Spezia,e in particolare con quello spazio urbano».


DunqueSgarbi aggiunge: «In nome di questi principi elementari denuncioil sindaco di La Spezia, Massimo Federici, per vandalismo e sfregioalla forma urbis di La Spezia.

IlPubblico Amministratore non può essere responsabile di un interventoarbitrario e devastante. La Direzione Regionale e la Soprintendenzaper i Beni Ambientali e Architettonici della Liguria hanno il doveredi intervenire. Anche in ordine al fatto che la Piazza Verdi risultavincolata ai sensi del Codice Urbani e che non è stata chiesta lavalutazione di impatto ambientale.


Esistepoi – conclude Sgarbi - la questione generale della presenzadi elementi sensibili, quali scuole, poste e prefettura che non sonostati presi in considerazione nel progetto anche per le garanzie disicurezza del cantiere.

Perquesto ho dato incarico allo studio dell'avvocato Giampaolo Cicconidi procedere in giudizio contro il Sindaco di La Spezia, informandocontestualmente il ministro per i Beni culturali, la DirezioneGenerale e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientalidella Liguria»



l’UfficioStampa

Nino Ippolito


Ecopolitica: la continenza ad personam della Casta

LA CONTINENZA


Da mesi la scurrilità diGrillo, generosamente riversata nelle piazze per scopi educativi, eossessivamente in internet per la formazione permanente dei fedeli,tracima dal contesto grillino riempiendo le cronache dei giornali.C’è da chiedersi come la pensino i severi magistrati che hannosancito il rispetto dei limiti di “Continenza” per espressioniassai più sobrie di quelle di Grillo. Con “continenza” questisignori intendono la moderazione espressiva e buona creanzanell’esposizione e valutazione dei fatti. Ferma proibizione,quindi, per volgarità, dileggiamenti, offese dirette o indirette,aggettivi diffamanti. Compreso il soffermarcisi troppo: la cronaca vaesposta e pubblicata “misuratamente” (sentenza n. 26999/2005della Cassazione). E’ chiaro ciò che impone la legge? Mica tanto.La legge è formulata a chiacchiere come quelle che intende moderare,in un profluvio di giurisprudenza. Come se le offese, le volgarità ediffamazioni che si vuol dirimere non siano fatte di parole dalleaccezioni più elastiche dei palloncini gonfiabili. Hai voglia adinseguirne le derive semantiche evolutesi nel tempo! Qualche anno faun magistrato mandò assolto un giovanotto querelato da suo padre. Ilgenitore non gradiva l’epiteto “stronzo” attribuitogli dalfiglio, ma dovette farsene una ragione apprendendo dalla sentenza cheil prodotto della defecazione aveva ormai perduto la connotazioneingiuriosa di un tempo. Caricandosi di contenuti affettuosi, sipresume.

Oltre alla carenza di unglossario dai termini univoci nell’osservanza della Continenza,altre incognite angustiano chi, fiducioso nel diritto di cronaca,scrive sui media avvalendosi contestualmente anche del dirittodi critica. Perché la critica per sua natura comportaelaborazioni e giudizi soggettivi, in quanto tali non rigorosamenteobiettivi ed imparziali, e proprio per questo aggredibilisurrettiziamente anche quando corrispondono alla realtà. E allora?

Allora chi descrive leaberrazioni dei politicanti dicendo pane al pane e vino al vino, senon si chiama Grillo oppure non è un miliardario con una guardia delcorpo di principi del foro, è trascinato in tribunale ad ogniarticolo pubblicato. È il motivo per cui i giornalisti non votati almartirio possono prendersela al massimo col maltempo. Che poi lavendita dei quotidiani crolli, e la reattività della gente allestupidaggini sia la stessa dei narcotizzati, un nesso con leblandizie della continenza forse ce l’avranno. Un nesso amaro,interminabile come un ergastolo per la mia generazione afflitta dauna genìa di politicanti impuniti come l’autore della svendita diciò che fu comprato per l’utilità cittadina, non per laprosperità di Hera, che addirittura se ne compiace.

Amaro come laparadigmatica vicenda di F.C., simpatico dipendente comunale affettoda idiosincrasia per ogni forma di disonestà, compresa quella degliinsopportabili avanzamenti di carriera ottenuti non per meritilavorativi (fra i primi gradini nella scala del malaffare pubblico).

Effecì dichiarò in unblog che la posizione apicale di un dirigente comunale era dovutaanche alla sua appartenenza al gotha sindacale, riportando link aconferma del fatto oggettivo. Però, dimenticando che la chirurgiaestetica può modificare il seno ma il cervello no, non tenne contoche la genìa dei dirigenti per meriti politici fa sì che questi siconsiderano dirigenti naturali per lignaggio. Perciò fu querelatoper diffamazione dall’indignato dirigente naturale.

Querela respinta dallaProcura. Seguita dalla determinata opposizione del querelante,costretto ad incassare una seconda batosta dal Giudice che hadisposto la definitiva archiviazione. Perché l’archiviazione?Perché l’arguto Effecì ha rispettato il principio dellaContinenza!

Piena vittoria quindi?No. Vittoria di Pirro.

Effecì deve pagarsi lespese d’avvocato e di giudizio senza veder riconosciuta la validitàdelle ragioni addotte nel blog. Un’ulteriore conferma del poterecreativo della Casta: può generare dal nulla dirigenti senza temerecensure giudiziarie di sorta. Al massimo potrà ricevere qualchecritica. Ma che sia garbata, altrimenti i critici dovranno rompere ilsalvadanaio per procurarsi un avvocato.


Paolo Giardini

venerdì 14 giugno 2013

Futurismo: Graziano Cecchini e Roby Guerra in Sardegna per Gramsci

 

Dal 21 al 23 Giugno sarà ospite in Sardegna per 3 Incontri GRAZIANO CECCHINI ROSSOTREVI; accompagnato dal Poeta Roby Guerra il 22 (Video presentazione)
 
GRAZIANO CECCHINI (23 ottobre 1953) è un attivista e artista italiano, fa parte di un gruppo di avanguardia artistica neo-futurista. È diventato noto per alcune azioni, effettuate in luoghi affollati della città di Roma, volte a sorprendere i presenti creando situazioni bizzarre e inattese.Graziano Cecchini, è ricercatore per il "Laboratorio Letteratura Futurista" curato da Roby Guerra e dall'Associazione Italiana Transumanisti. È inserito dalla casa editrice Taschen nel catalogo "Trespass: Uncommissioned Public Art"(2010), come un'importante e significativa realtà artistica internazionale per la performance realizzata nella Fontana di Trevi. Altra performance nota è quella realizzata in Piazza di Spagna con le pallie colorate.
I tre incontri si svolgernno il 21.06 a Villa Verde, il 22.06 ad Ales e il 23.06 a Villanova Truschedu. 

PROGRAMMA IN DETTAGLIO DEI TRE INCONTRI:
VILLAVERDE 21.06.2013.
Tre anni di Alla Lavagna Artisti! La Biblioteca Comunale, L'amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco vi invitano a partecipare all’evento che festeggerà il terzo anniversario di “Alla lavagna artisti” che si terrà venerdì 21 giugno 2013 alle ore 15.00 presso l’Aula consiliare del Comune di Villa Verde. Alla Lavagna Artisti è un omaggio a quella arte effimera e non duratura ma che può essere comunque impressa attraverso un’altra arte: la fotografia. Una volta al mese un artista crea sulla lavagna un’opera con i gessetti che rimarrà fino a quando il mese successivo verrà cancellata da un nuovo artista. L’artista che si cimenterà venerdì 29 sarà Juanneddu Sedda e inizierà la sua performance dalle ore 15.00 alle 19.00 quando illustrerà la propria opera al pubblico. All’interno dell’evento Graziano Ceccihini alle 18,30 interverrà sul tema “L'effimero e l'arte".
Programma: 15.00 - 19.00 | Giovannino Sedda alla lavagna. 18.30 | “L’effimero e l’arte” intervento di Graziano Cecchini. 19.00 | Presentazione della lavagna.
GIOVANNINO SEDDA Nasce a Nureci (OR) il 2.2.1948 Si diploma nel 1968 come “Maestro d’arte” Dal 1973 inizia l’insegnamento di Educazione Artistica. Nella ricerca espressiva ha sperimentato vari materiali e tecniche.Alterna lavori di carattere veristico, a quello informale e simbolico col quale ha realizzato lavori di formato ridotto esposti in parecchie mostre, collettive e individuali. Da alcuni anni in pensione lavora alla realizzazione di opere di più grande formato e con tecniche diverse che ha programmato di esporre alla fine del 2013. Dalla prima lavagna di Michele Marrocu hanno fatto la loro performance: Michele Melis, Massimo Spiga, Massimo Ledda, Giorgio Spiga, Dusica Ivetic, Raffaela Carcangiu, Ivana Cauli, Tonino Mattu, Marco Pili, Fabrizio Dapra, Fernando Marrocu, Marco Serra, Marco Sesuru, Mauro Podda, Francesco Casale, Desiré Spadafora, Ilaria Marongiu, Gisella Mura, Luca Cossu e Piero Porcu,Jacopo Cau, Gigi Meli, Corinna Cadetto, Giorgio Podda, Pietrengelo Serra, Gianluca Sanna, Massimo Spiga, Marie Claire Taroni, Fabio Muscas, Francesco Scano. 

ALES 22.06.2013
La biblioteca Gramsciana Onlus, Nur s.n.c. e il Circolo Cultura Cinematografica Fitzcarraldo Ales organizzano Sabato 22.06.2013 alle 18,30 presso la sala Convegni del Municipio di Ales un incontro dal titolo : Gramsci, Futurismo, Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi. Sarà presente Graziano Cecchini.
Programma:
- videoconferenza presentazione di Roby Guerra "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina, 2013) a cura di illy.13 -video tributo Automata Voltaire di Vitaliano Teti (*testo R. Guerra, musica G. Felloni, by The Scientist Video Festival International Ferrara, 2007). Dopo i filmati incontro dibattito con Graziano Cecchini. 
Roby Guerra (nato nel XX secolo), scrittore, ha pubblicato "Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, arte, società tecnologia (Armando editore, 2012): " la storia del futurismo dopo Marinetti" 

VILLANOVA TRUSCHEDU 22.06.2013.
La biblioteca Gramsciana Onlus,Nur s.n.c., la Consulta Giovanile di Villanova Truschedu e la proloco di Villanova Truschedu organizzano Domenica 23.06.2013 alle 21,30 presso il complesso di san Gemiliano di fronte al Novenario un incontro dal titolo : Graziano Cecchini apre le celle di Gramsci. Sarà presente Graziano Cecchini .Artista noto per le performance nella Fontana di Trevi e in Piazza di Spagna. Dal 26 al 28 Aprile a Villanova Truschedu si è svolto l'evento Una cella per Gramsci dove 11 artisti hanno lavorato su 10 celle (l'undicesima realizzata ex-novo con materiale di riciclo) che compongono il Novenario ispirandosi a una lettera dal carcere di Antonio Gramsci.Celle n.1: Marco Lorenzetti; n.2: Mauro Podda ;n.3: Marie-Claire Taroni; n.4: Tonino Mattu; n. 5: Francesco Casale ; n. 6: Marco Pili; n.7: Michele Marrocu; n.8: Massimo Spiga; n.9: Ilaria Marongiu; cella diroccata: Fabrizio Da Pra; cella costruita con materiale di riciclo: Federico Coni. 
http://www.youtube.com/user/MrRosatese/video
 
 
 

Etologia: The Big Cat

 
segreti gatto
Vi siete mai chiesti cosa fa il vostro
gatto quando è lontano da sguardi indiscreti? Ve lo spiegano la BBC ed alcune avanzate tecnologie di cui oggi si dispone. Grazie alla scienza, dunque, il nostro micio non avrà più segreti.
Sembrerebbero soprattutto scorribande territoriali. Altre volte, il prode felino è semplicemente a caccia. Ma il tutto è ben documentato dal programma televisivo "Horizon" della BBC, una serie che esplora temi scientifici di attualità e dei loro possibili effetti per il futuro. Horizon nasce dalla collaborazione con il Royal Veterinary College, nel Regno Unito, con l'obiettivo di svelare, appunto, non solo la vita segreta del gatto, ma anche quella di altri animali domestici.

Se la curiosità ci assale, sul sito web della BBC è disponibile una serie di immagini multimediali che "pedina" letteralmente 10 mici. Una galleria che fornisce i dati degli spostamenti del gatto e le istantanee video di alcuni importanti momenti della giornata felina.

Così, Ginger, Chip, Orlando, Hermie, Phoebe e compagnia, tutti gatti che vivono nel villaggio di Shamley Green, nel Surrey, sono costantemente sotto l'occhio attento dei ricercatori universitari grazie a degli appositi collari GPS. Alcuni sensori, inoltre, rilevano gli effettivi movimenti degli animali. I questo modo, che stiano andando a caccia, rubando il cibo dalla ciotola di qualche altro cucciolo, i gatti sono costantemente monitorati sia nello spazio sia nelle azioni. "Siamo rimasti particolarmente sorpresi da quanto poco si muove la maggior parte dei gatti e come alcuni di loro si siano inoltrati nella campagna circostante. Essi tendevano a rimanere entro i confini del paese e si aggiravano in quelle zone”, spiegano gli esperti sul sito della BBC.  ....
http://www.nextme.it/scienza/natura-e-ambiente/5833-vita-segreta-gatti-bbc

Storia live: Una lezione per Erdogan

 

La gente dice che la primavera turca è nell'aria. "Una primavera turca, dunque, per essere precisi. In Turchia non ci troviamo comunque di fronte alle rivolte popolari che esplosero in Tunisia e in Egitto e che portarono alla caduta di quelle dittature. Erdogan non è certo un dittatore, ma gode del consenso popolare espresso con elezioni democratiche. D'altra parte è merito di Erdogan e del suo partito al governo da circa un decennio se la Turchia gode di una straordinaria, favorevole congiuntura economica e se minoranze come quella curda e quella cristiana vivono in un clima di tolleranza e di riforme liberali, prima impensate. La stessa pacificazione raggiunta con la fazione armata e separatista dei Curdi ne rappresenta un segno evidente. La Turchia, a tale proposito, è diventata la stella polare della regione - una sintesi di Islam e di democrazia  e, al tempo stesso, modello da imitare di economia di mercato. Tuttavia dall'inizio del suo terzo mandato (giugno 2011) si è andato manifestando un clima di malessere che  testimonia l'insuperabile incapacità del Premier di tener conto delle esigenze dei cittadini di una metà del Paese, con l'accelerata introduzione di provvedimenti in contrasto con la tradizione laica e kemalista del Paese: un nodo, ma non è solo questo, che viene al pettine e trova le proprie ragioni nelle radici della Repubblica turca. L'eruzione di violenza dei giorni scorsi nell'euroasiatica Turchia ripropone il dilemma originario della storia recente di quel Paese. L'assertivo nazionalismo conservatore di stampo capitalista di Erdogan era riuscito a narcotizzare certe istanze laiche, e ancora, non troppo segretamente, coltivate dai militari, ma non alcune correnti comuniste, forti nella società, che rigettano apertamente le sue riforme neoliberali. A minacciare la stabilità della Turchia non è tanto la vocazione libertaria dei giovani e di non pochi settori della società civile e imprenditoriale, quanto alcune derive neoislamiste del suo stesso partito, che a sua volta, peraltro contempla anche anime decisamente filo-occidentali ed europeiste. Alcuni dei giovani che si erano uniti ai disordini e ne avevano poi preso le distanze sono anche i figli degli uomini del partito del Premier, che guardano alla  modernità e al progresso delle riforme e non certo a modelli autoritari di ritorno. Come hanno ben sottolineato non pochi osservatori, per concludere, se la recente ondata di protesta rischia di offuscare la carriera di Erdogan, da un lato può costituire un utile campanello d'allarme, una lezione salutare per la leadership turca, che dai fatti può trarre un valido insegnamento a proseguire nella sua lunga e fortunata navigazione alla guida di tutti i Turchi.
Casalino Pierluigi, 9.06.2013