sabato 8 giugno 2013

AGIRE IN CONFLITTO. Per un Futurismo di Lotta... by Marcello Francolini

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Agire in conflitto: è questo
uno dei presupposti per la costruzione di CorpoComune; è anche il modo per noi
di imporre nelle nostre azioni il fare dell’opposizione che si basa sulla
metafisica dell’attuale.



Una metafisica dell’attuale
perché dobbiamo rapportarci a quella che è la realtà e a quella che è la
finzione, che si manifestano mai nello stesso modo e mai coerentemente, sia
nelle forme che nei contenuti, e mai semplicemente come puro dato di fatto.



La storicità delle nostre
azioni pone le nostre idee sul piano dell’interpretazione che solo nella
conflittualità trova la sua espressione più significativa.



Solo la conflittualità rende
l’azione sentimentale (direi umana); in caso contrario parleremmo di un’azione
ideologica pre-stabilita.



Definiamo metafisica
dell’attuale e non della tragedia perché noi siamo interessati all’idea del
conflitto che porta con se la tragedia ma in egual misura la commedia (si
potrebbe scambiare questo accento come espressione melodrammatica ma in quel
caso la nostra rivendicazione di italianità ci porta a confrontarci anche con
tale ipotesi).



CorpoComune per noi è
un’ipotesi di confronto ed anche un’ipotesi di lavoro: riflettere su che cos’è
una metafisica dell’attuale.



La prima azione di
CorpoComune si è esplicata come fatto politico con il manifesto elettorale Vota
Corpo Comune durante le elezioni amministrative di Salerno.



Per noi il fare artistico non
è un momento soggettivo che esprime l’individualità dell’artista ma bensì una
azione politica (ecco perché il manifesto Vota Corpo Comune) nell’ambito della
dimensione effimera e sentimentale della socialità dell’uomo.

 

Futurologia: Ramez Naan e la scienza che salva il mondo by Estropico blog

 

 
 
"Vi ricordate Ramez Naan? E' l'autore di More Than Human, dal quale Estropico ha pubblicato Allungamento della vita e sovrappopolazione e che recentemente si e' anche dato alla fantascienza. Ora e' tornato alla narrativa con The Infinite Resource. The Power of Ideas on a Finite Planet.

Traduco liberamente/riassumo dalla pagina di Amazon:

Questo libro contiene un piano per salvare il mondo. Naam non minimizza le sfide che dovremo confrontare, ma allo stesso tempo non si lascia andare al catastrofismo. La ricetta di Naam e' quella dell'innovazione: le risorse piu' importanti non sono il petrolio, o l'oro, o l'acqua, ma le nostre idee. In questo libro Naam mostra come mettere il turbo all'innovazione, cambiando le regole dell'economia per evitare le potenziali catastrofi e diffondere il benessere a tutti gli abitanti del pianeta.

Ray Kurzweil: Naam dimostra come l'innovazione sia l'unica forza in grado di farci superare le sfide globali."
 
 

Storia medioeriental e: La Siria che non c'è più

 

In Medio Oriente si sente ovunque l'eco della tragedia siriana.  Viaggiare in diventa sempre più difficile e doloroso. La situazione, e non da ora, minaccia di devastare e deformare il volto di questi Paesi. Aleppo resta nella mia memoria. Una città di cui mi parlava sempre mio nonno materno, Pelle Lorenzo, nativo di Laigueglia in provincia di Savona e  Cap Horner di lungo corso, scomparso nel 1970. Un  tempo ad Aleppo tutti vivevano fianco a fianco, arabi e curdi, cristiani e musulmani, ebrei e armeni: era un universo cosmopolita e tollerante. Ora è un inferno senza ragione e senza pietà, dove s'intrecciano interessi interni ed internazionali, la cui regia porta a capitali lontane e vicine. La guerra civile siriana e quella irakena si confondono. La Siria è già un ex Siria e nessuno si aspetta più nulla. Da Paese più aperto della regione, la Siria è diventata una Jugoslavia araba. Insieme scompaiono passato, presente e futuro. Un dramma per il mondo e la sua civiltà. Oltre i monumenti islamici, sono a rischio le vestigia cristiane, ebraiche e di ogni altra cultura o eredità intellettuale, da secoli rappresentate in Siria da segni e da tradizioni che fanno parte della storia del Vicino Oriente. Le ricorrenti furie iconoclaste che si abbattono su questo tesoro di città che è Aleppo, e che sono solo una parte delle gesta offensive e disperate che uccidono la Siria, ci impongono una riflessione amara sul destino di una società che va scomparendo in un conflitto più grande di lei. Il ponte di Deir er Zor sull'Eufrate non esiste più: era la testimonianza di un'epoca in cui influenze diverse convivevano armonicamente nel mosaico mediorientale. Realizzato nel 1927 dai francesi era il simbolo dell'unità nazionale ed era anche raffigurato sulle banconote siriane.
Casalino Pierluigi, 2.06.2013 

Storia di Ferrara moderna: Arte e Bottega (Este Edition)

Questa ricerca, condotta da Giulia Aguzzoni e Angela Ghinato, ricostruisce la storia dei mestieri, dell’artigianato nel Ferrarese dall’Unità d’Italia ai giorni nostri, con particolare riferimento alla costituzione negli anni Cinquanta della Confartigianato e del suo successivo e odierno ruolo. Arte e Bottega affronta lo studio e l’analisi della storia locale ed è la chiave per comprendere la storia generale, fornisce inoltre un piccolo ma significativo contributo alla ricostruzione della storia della nostra città e del nostro territorio nelle sue trasformazioni economiche, sociali e politiche e nello stesso tempo può suscitare nelle nuove generazioni il desiderio di conoscere e di avvicinare il mondo dell’artigianato.

http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=536

Arte contemporanea: MLB home gallery porta Ferrara in Europa

Alla MLB home gallery di Corso Ercole d’Este 3, la casa-galleria di Maria Livia Brunelli, fervono i preparativi per la partecipazione a Scope, la fiera d’arte contemporanea che ha luogo a Basilea dall’11 al 16 giugno nei giorni di Art Basel. E’ la prima volta che una galleria ferrarese è presente a Basilea durante Art Basel, la fiera d’arte contemporanea più importante del mondo.

Maria Livia Brunelli porterà a Basilea gli artisti ferraresi Andrea Amaducci, Maurizio Camerani, Marcello Carrà e Ketty Tagliatti, oltre a Stefano Bombardieri, artista conosciuto in città, anche se bresciano, per gli animali disseminati nel centro storico in occasione di “The faunal countdown” qualche anno fa.

Spiega la gallerista: “abbiamo invitato alcuni nostri artisti a riflettere sul tema della crisi dell’Europa attuale, perchè siamo convinti che oggi l’arte debba sollecitare in primo luogo riflessioni sul particolare momento storico in cui stiamo vivendo, che personalmente mi ricorda tanto la decadenza dell’Impero romano. Penso che l’occasione di essere al centro dell’Europa con sette artisti che hanno tanto da dire, in particolare quest’anno, sia preziosa. Se è vero che gli artisti hanno le antenne per capire dove sta andando il futuro, è per me un impegno in primo luogo etico proporgli di riflettere sull’Europa attuale, sulla sua crisi di identità e su che speranze vedono o auspicano per il futuro del nostro continente. In Italia siamo molto sfiduciati ma anche molto consapevoli che se l’Europa non punta su arte e turismo, non saremo competitivi con il resto del mondo per i decenni a venire”.... C

 http://www.estense.com/?p=306943