sabato 8 giugno 2013

Storia medioerientale: La Siria che non c'è più

 

In Medio Oriente si sente ovunque l'eco della tragedia siriana.  Viaggiare in diventa sempre più difficile e doloroso. La situazione, e non da ora, minaccia di devastare e deformare il volto di questi Paesi. Aleppo resta nella mia memoria. Una città di cui mi parlava sempre mio nonno materno, Pelle Lorenzo, nativo di Laigueglia in provincia di Savona e  Cap Horner di lungo corso, scomparso nel 1970. Un  tempo ad Aleppo tutti vivevano fianco a fianco, arabi e curdi, cristiani e musulmani, ebrei e armeni: era un universo cosmopolita e tollerante. Ora è un inferno senza ragione e senza pietà, dove s'intrecciano interessi interni ed internazionali, la cui regia porta a capitali lontane e vicine. La guerra civile siriana e quella irakena si confondono. La Siria è già un ex Siria e nessuno si aspetta più nulla. Da Paese più aperto della regione, la Siria è diventata una Jugoslavia araba. Insieme scompaiono passato, presente e futuro. Un dramma per il mondo e la sua civiltà. Oltre i monumenti islamici, sono a rischio le vestigia cristiane, ebraiche e di ogni altra cultura o eredità intellettuale, da secoli rappresentate in Siria da segni e da tradizioni che fanno parte della storia del Vicino Oriente. Le ricorrenti furie iconoclaste che si abbattono su questo tesoro di città che è Aleppo, e che sono solo una parte delle gesta offensive e disperate che uccidono la Siria, ci impongono una riflessione amara sul destino di una società che va scomparendo in un conflitto più grande di lei. Il ponte di Deir er Zor sull'Eufrate non esiste più: era la testimonianza di un'epoca in cui influenze diverse convivevano armonicamente nel mosaico mediorientale. Realizzato nel 1927 dai francesi era il simbolo dell'unità nazionale ed era anche raffigurato sulle banconote siriane.
Casalino Pierluigi, 2.06.2013 

venerdì 7 giugno 2013

Arte e scienza: Tonino Casula VIDEOnews



 

nuovo cortronico in formato 2d e in formato stereo

 

tonino casula

ATTENTI AL CANE

 

musica

hagen bleeck

 

attenti alcane 3d 1

formato stereo (anaglyph red cyan)

 

attenti alcane mono 6

formato mono

*

http://www.toninocasula.net/

 

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La visione stereo richiede l'uso di occhiali anaglifi rosso/ciano.

 
occhiali.piccoli 

 

 

 

 

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Futurologia: con Lo Sguardo 2.0 di Miche langelo Antonioni, F errara torna città d 'arte e in Serie A

 
 

****VIDEO

Primaveraboom, almeno per pulsionale qualità dell'evento, ottimizzatosplendidamente dai curatori (grande e aggiornato... allestimento erara concettualità pluridimensionale) per Michelangelo Antonioni,celebration, il compleanno virtuale 100 (1912...2012). Certamente lagemma d'oro di un continuum di iniziative tributo che hannorecentemente caratterizzato, Ferrara, una volta tanto all'altezza della suaImmagine, da qualche tempo in declino.

Inauguratalo scorso 10 marzo, sipario questo weekend, per la  grande mostra anche digitalededicata a uno dei grandi nomi del cinema italiano del XX secolo,presso un'altra gemma naturale della città estense, il Palazzo dei Diamanti...nel viale più bello d'Europa di Biagio Rossetti e la Ferrara Renaissance memoria (Via Ercole d'Este).

Eforse dalla stagione d'oro (anni 70/80/ 90) delle grandi mostre chefurono, era Franco Farina, Art Director, con l'anteprima “epocale” prima di un certo Andy Warhol (lateralmente Ferrara anchecapitale video), sempre esaltando il Palazzo dei Diamanti stesso,Ferrara non si segnalava con altrettanta persuasione e meraviglia. 

LoSguardo di Michelangelo. Antonioni e le Arti”, logo-omaggio ancheall'ultima opera ad futurum, letteralmente biocinematografica delgrande Regista ferrarese..., come potenza iconografica e operad'arte in sé aperta al futuro (grazie al “nuovo” stesso medium asuo tempo freddo e meccanico- ma dapprima bianconero poi a colori,sempre più singolari e tecnologici, quasi senzienti) forse hasuperato gli stessi vertici dei grandi eventi appunto passati di unSalvador Dalì, Fontana, la Civiltà ebraica o Pompei (quest'ultimacurata anche da Gae Aulenti) ecc.

Vada sé a merito dei curatori stessi del Palazzo dei Diamanti ecc.,come accennato una scansione costante, anzi in progress e via viasempre a spirale del genio di Antonioni con un menu dislocato nellevarie Stanze d'arte, sempre “totale”, sinergico, quasi un googleglass o pre realtà aumentata con un supermix cronotemporale edinamicamente storico tra fotografie dai film, documenti infiniti,canovacci, libri dedica o critici, articoli della stampa nazionale einternazionale, quadri ...acquerelli. bozzetti dei film ocomplementari (sublime la serie visual de Le Montagne Incantate di Antonionistesso), numerose lettere cartoline di corrispondenza tra il registae quasi una epoca intera della cultura non solo cinematografica delXX secolo: dai registi alle attrici, ecc. da Tonino Guerra a WimWenders a Monica Vitti, Natascia Kinsky, Maria Schneider, SophieMarceau,Umberto Eco, Lucia Bosè, Einaudi l'editore, Giorgio Bocca vsle censure maoiste, Pollock, Rotko, FuturBalla (Giacomo Balla),video e instalazzioni tributi. ecc. ecc. Quasi un nanomuseo dalfuturo del cinema.

Equintessenza, in ogni stanza e secondo combinatorie appuntoazzecatissime, uno o più schermi LCD o in HD con la proiezione inparastreaming dei capolavori del maestro: da Zabrisky Point aL'Eclisse a Il Grido a Blow Up, a Professione Reporter, ai filmgiovanili, rarità anche dall'Istituto Luce, persino i provini di una stessaincantevole Monica Vitti giovanissima, anche Ferrara tra un film el'altro come giardino scenografico live, Il Deserto Rosso.. ecc.

Ulteriormente,per la cifra globale se non memetica sia tecnologica in chiaveestetica sia pulsionale e sempre in aperture, logiche del senso e deifile inconsci in mutazione come chip che si autorganizzano, multiparallele, Antonioni e le sue opere, mentre oggi si celebraovunque anche il funerale del Novecento, trascende eccome ilcosiddetto novecento ideologico e- gira e rigira e specularmente auna dimensione,esita per il nostro tempo come un genio del fareparola e storia e bellezza con le immagini e viceversa, raro sistemaoperativo per le generazioni digitali contemporanee. MichelangeloAntonioni ha giratoi suoi film in poetica simbiosi con il girotondo del pianeta Terra...

 

*RobyGuerra

 

 

INFO:

http://www.palazzodiamanti.it/1076

http://it.wikipedia.org/wiki/Michelangelo_Antonioni

Arte contemporanea: dimostrazione della scuola di danza di luisa tagliani- gym&tonic 8 giugno

 

sabato 8 giugno 2013 al Teatro di S.Maria Maddalena si svolgeranno le 
dimostrazioni delle lezioni "a porte aperte" della Scuola di Danza Classica e 
Moderna di Luisa Tagliani "Ensemble Danza Estense"- Gym&Tonic con la 
partecipazione anche delle piccoline del gruppo dell'Ist. S.Vincenzo.
 I vari gruppi della scuola dalla Pre-Propedeutica all'ottavo Accademico si 
susseguiranno a partire dalle ore 14 fino alle 18e 30. h 14 I Accademico, 
h14e30 II III IV e V Accademico, h 15e30 Moderno, h 16 le Piccoline h 17 le 
Grandi.
 Invece, la sera alle 21 ci sarà lo spettacolo della Gym&Tonic Hip Hop School 
di Giulio Villani con la partecipazione delle Grandi della Scuola di Luisa 
Tagliani, assistenti Mariaelena Boccafogli, Alessia Giuliani Bolognini, Elena 
Botton, Vanessa Gallinaro, Eleonora Gallini, Luisa Giusti, Federica Manzoli e 
Giulia Pennini.
http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2010/09/07/UT1PO_UT103.html
 

 

Futurologia: con Lo Sguardo 2.0 di Michelangelo Antonioni, Ferrara torna città d'arte e in Serie A *VIDEO

 

Primavera boom, almeno per pulsionale qualità dell'evento, ottimizzato splendidamente dai curatori (grande e aggiornato... allestimento e rara concettualità pluridimensionale) per Michelangelo Antonioni, celebration, il compleanno virtuale 100 (1912...2012). Certamente la gemma d'oro di un continuum di iniziative tributo che hanno recentemente caratterizzato, Ferrara, una volta tanto all'altezza della sua Immagine, da qualche tempo in declino.
Inaugurata lo scorso 10 marzo, sipario questo weekend, per la  grande mostra anche digitale dedicata a uno dei grandi nomi del cinema italiano del XX secolo, presso un'altra gemma naturale della città estense, il Palazzo dei Diamanti... nel viale più bello d'Europa di Biagio Rossetti e la Ferrara Renaissance memoria (Via Ercole d'Este).
E forse dalla stagione d'oro (anni 70/80/ 90) delle grandi mostre che furono, era Franco Farina, Art Director, con l'anteprima "epocale" prima di un certo Andy Warhol (lateralmente Ferrara anche capitale video), sempre esaltando il Palazzo dei Diamanti stesso, Ferrara non si segnalava con altrettanta persuasione e meraviglia. 
"Lo Sguardo di Michelangelo. Antonioni e le Arti", logo-omaggio anche all'ultima opera ad futurum, letteralmente biocinematografica del grande Regista ferrarese..., come potenza iconografica e opera d'arte in sé aperta al futuro (grazie al "nuovo" stesso medium a suo tempo freddo e meccanico- ma dapprima bianconero poi a colori, sempre più singolari e tecnologici, quasi senzienti) forse ha superato gli stessi vertici dei grandi eventi appunto passati di un Salvador Dalì, Fontana, la Civiltà ebraica o Pompei (quest'ultima curata anche da Gae Aulenti) ecc.
Va da sé a merito dei curatori stessi del Palazzo dei Diamanti ecc., come accennato una scansione costante, anzi in progress e via via sempre a spirale del genio di Antonioni con un menu dislocato nelle varie Stanze d'arte, sempre "totale", sinergico, quasi un google glass o pre realtà aumentata con un supermix cronotemporale e dinamicamente storico tra fotografie dai film, documenti infiniti, canovacci, libri dedica o critici, articoli della stampa nazionale e internazionale, quadri ...acquerelli. bozzetti dei film o complementari (sublime la serie visual de Le Montagne Incantate di Antonioni stesso), numerose lettere cartoline di corrispondenza tra il regista e quasi una epoca intera della cultura non solo cinematografica del XX secolo: dai registi alle attrici, ecc. da Tonino Guerra a Wim Wenders a Monica Vitti, Natascia Kinsky, Maria Schneider, Sophie Marceau,Umberto Eco, Lucia Bosè, Einaudi l'editore, Giorgio Bocca vs le censure maoiste, Pollock, Rotko, FuturBalla (Giacomo Balla), video e instalazzioni tributi. ecc. ecc. Quasi un nanomuseo dal futuro del cinema.
E quintessenza, in ogni stanza e secondo combinatorie appunto azzecatissime, uno o più schermi LCD o in HD con la proiezione in parastreaming dei capolavori del maestro: da Zabrisky Point a L'Eclisse a Il Grido a Blow Up, a Professione Reporter, ai film giovanili, rarità anche dall'Istituto Luce, persino i provini di una stessa incantevole Monica Vitti giovanissima, anche Ferrara tra un film e l'altro come giardino scenografico live, Il Deserto Rosso.. ecc.
Ulteriormente, per la cifra globale se non memetica sia tecnologica in chiave estetica sia pulsionale e sempre in aperture, logiche del senso e dei file inconsci in mutazione come chip che si autorganizzano, multiparallele, Antonioni e le sue opere, mentre oggi si celebra ovunque anche il funerale del Novecento, trascende eccome il cosiddetto novecento ideologico e- gira e rigira e specularmente a una dimensione,esita per il nostro tempo come un genio del fare parola e storia e bellezza con le immagini e viceversa, raro sistema operativo per le generazioni digitali contemporanee. Michelangelo Antonioni ha girato i suoi film in poetica simbiosi con il girotondo del pianeta Terra...
 
*RobyGuerra
 
 
INFO: