In Medio Oriente si sente ovunque l'eco della tragedia siriana. Viaggiare in diventa sempre più difficile e doloroso. La situazione, e non da ora, minaccia di devastare e deformare il volto di questi Paesi. Aleppo resta nella mia memoria. Una città di cui mi parlava sempre mio nonno materno, Pelle Lorenzo, nativo di Laigueglia in provincia di Savona e Cap Horner di lungo corso, scomparso nel 1970. Un tempo ad Aleppo tutti vivevano fianco a fianco, arabi e curdi, cristiani e musulmani, ebrei e armeni: era un universo cosmopolita e tollerante. Ora è un inferno senza ragione e senza pietà, dove s'intrecciano interessi interni ed internazionali, la cui regia porta a capitali lontane e vicine. La guerra civile siriana e quella irakena si confondono. La Siria è già un ex Siria e nessuno si aspetta più nulla. Da Paese più aperto della regione, la Siria è diventata una Jugoslavia araba. Insieme scompaiono passato, presente e futuro. Un dramma per il mondo e la sua civiltà. Oltre i monumenti islamici, sono a rischio le vestigia cristiane, ebraiche e di ogni altra cultura o eredità intellettuale, da secoli rappresentate in Siria da segni e da tradizioni che fanno parte della storia del Vicino Oriente. Le ricorrenti furie iconoclaste che si abbattono su questo tesoro di città che è Aleppo, e che sono solo una parte delle gesta offensive e disperate che uccidono la Siria, ci impongono una riflessione amara sul destino di una società che va scomparendo in un conflitto più grande di lei. Il ponte di Deir er Zor sull'Eufrate non esiste più: era la testimonianza di un'epoca in cui influenze diverse convivevano armonicamente nel mosaico mediorientale. Realizzato nel 1927 dai francesi era il simbolo dell'unità nazionale ed era anche raffigurato sulle banconote siriane.
sabato 8 giugno 2013
Storia medioerientale: La Siria che non c'è più
In Medio Oriente si sente ovunque l'eco della tragedia siriana. Viaggiare in diventa sempre più difficile e doloroso. La situazione, e non da ora, minaccia di devastare e deformare il volto di questi Paesi. Aleppo resta nella mia memoria. Una città di cui mi parlava sempre mio nonno materno, Pelle Lorenzo, nativo di Laigueglia in provincia di Savona e Cap Horner di lungo corso, scomparso nel 1970. Un tempo ad Aleppo tutti vivevano fianco a fianco, arabi e curdi, cristiani e musulmani, ebrei e armeni: era un universo cosmopolita e tollerante. Ora è un inferno senza ragione e senza pietà, dove s'intrecciano interessi interni ed internazionali, la cui regia porta a capitali lontane e vicine. La guerra civile siriana e quella irakena si confondono. La Siria è già un ex Siria e nessuno si aspetta più nulla. Da Paese più aperto della regione, la Siria è diventata una Jugoslavia araba. Insieme scompaiono passato, presente e futuro. Un dramma per il mondo e la sua civiltà. Oltre i monumenti islamici, sono a rischio le vestigia cristiane, ebraiche e di ogni altra cultura o eredità intellettuale, da secoli rappresentate in Siria da segni e da tradizioni che fanno parte della storia del Vicino Oriente. Le ricorrenti furie iconoclaste che si abbattono su questo tesoro di città che è Aleppo, e che sono solo una parte delle gesta offensive e disperate che uccidono la Siria, ci impongono una riflessione amara sul destino di una società che va scomparendo in un conflitto più grande di lei. Il ponte di Deir er Zor sull'Eufrate non esiste più: era la testimonianza di un'epoca in cui influenze diverse convivevano armonicamente nel mosaico mediorientale. Realizzato nel 1927 dai francesi era il simbolo dell'unità nazionale ed era anche raffigurato sulle banconote siriane.
venerdì 7 giugno 2013
Arte e scienza: Tonino Casula VIDEOnews
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Futurologia: con Lo Sguardo 2.0 di Miche langelo Antonioni, F errara torna città d 'arte e in Serie A
Primaveraboom, almeno per pulsionale qualità dell'evento, ottimizzatosplendidamente dai curatori (grande e aggiornato... allestimento erara concettualità pluridimensionale) per Michelangelo Antonioni,celebration, il compleanno virtuale 100 (1912...2012). Certamente lagemma d'oro di un continuum di iniziative tributo che hannorecentemente caratterizzato, Ferrara, una volta tanto all'altezza della suaImmagine, da qualche tempo in declino.
Inauguratalo scorso 10 marzo, sipario questo weekend, per la grande mostra anche digitalededicata a uno dei grandi nomi del cinema italiano del XX secolo,presso un'altra gemma naturale della città estense, il Palazzo dei Diamanti...nel viale più bello d'Europa di Biagio Rossetti e la Ferrara Renaissance memoria (Via Ercole d'Este).
Eforse dalla stagione d'oro (anni 70/80/ 90) delle grandi mostre chefurono, era Franco Farina, Art Director, con l'anteprima “epocale” prima di un certo Andy Warhol (lateralmente Ferrara anchecapitale video), sempre esaltando il Palazzo dei Diamanti stesso,Ferrara non si segnalava con altrettanta persuasione e meraviglia.
“LoSguardo di Michelangelo. Antonioni e le Arti”, logo-omaggio ancheall'ultima opera ad futurum, letteralmente biocinematografica delgrande Regista ferrarese..., come potenza iconografica e operad'arte in sé aperta al futuro (grazie al “nuovo” stesso medium asuo tempo freddo e meccanico- ma dapprima bianconero poi a colori,sempre più singolari e tecnologici, quasi senzienti) forse hasuperato gli stessi vertici dei grandi eventi appunto passati di unSalvador Dalì, Fontana, la Civiltà ebraica o Pompei (quest'ultimacurata anche da Gae Aulenti) ecc.
Vada sé a merito dei curatori stessi del Palazzo dei Diamanti ecc.,come accennato una scansione costante, anzi in progress e via viasempre a spirale del genio di Antonioni con un menu dislocato nellevarie Stanze d'arte, sempre “totale”, sinergico, quasi un googleglass o pre realtà aumentata con un supermix cronotemporale edinamicamente storico tra fotografie dai film, documenti infiniti,canovacci, libri dedica o critici, articoli della stampa nazionale einternazionale, quadri ...acquerelli. bozzetti dei film ocomplementari (sublime la serie visual de Le Montagne Incantate di Antonionistesso), numerose lettere cartoline di corrispondenza tra il registae quasi una epoca intera della cultura non solo cinematografica delXX secolo: dai registi alle attrici, ecc. da Tonino Guerra a WimWenders a Monica Vitti, Natascia Kinsky, Maria Schneider, SophieMarceau,Umberto Eco, Lucia Bosè, Einaudi l'editore, Giorgio Bocca vsle censure maoiste, Pollock, Rotko, FuturBalla (Giacomo Balla),video e instalazzioni tributi. ecc. ecc. Quasi un nanomuseo dalfuturo del cinema.
Equintessenza, in ogni stanza e secondo combinatorie appuntoazzecatissime, uno o più schermi LCD o in HD con la proiezione inparastreaming dei capolavori del maestro: da Zabrisky Point aL'Eclisse a Il Grido a Blow Up, a Professione Reporter, ai filmgiovanili, rarità anche dall'Istituto Luce, persino i provini di una stessaincantevole Monica Vitti giovanissima, anche Ferrara tra un film el'altro come giardino scenografico live, Il Deserto Rosso.. ecc.
Ulteriormente,per la cifra globale se non memetica sia tecnologica in chiaveestetica sia pulsionale e sempre in aperture, logiche del senso e deifile inconsci in mutazione come chip che si autorganizzano, multiparallele, Antonioni e le sue opere, mentre oggi si celebraovunque anche il funerale del Novecento, trascende eccome ilcosiddetto novecento ideologico e- gira e rigira e specularmente auna dimensione,esita per il nostro tempo come un genio del fareparola e storia e bellezza con le immagini e viceversa, raro sistemaoperativo per le generazioni digitali contemporanee. MichelangeloAntonioni ha giratoi suoi film in poetica simbiosi con il girotondo del pianeta Terra...
*RobyGuerra
INFO:
Arte contemporanea: dimostrazione della scuola di danza di luisa tagliani- gym&tonic 8 giugno
dimostrazioni delle lezioni "a porte aperte" della Scuola di Danza Classica e
Moderna di Luisa Tagliani "Ensemble Danza Estense"- Gym&Tonic con la
partecipazione anche delle piccoline del gruppo dell'Ist. S.Vincenzo.
I vari gruppi della scuola dalla Pre-Propedeutica all'ottavo Accademico si
susseguiranno a partire dalle ore 14 fino alle 18e 30. h 14 I Accademico,
h14e30 II III IV e V Accademico, h 15e30 Moderno, h 16 le Piccoline h 17 le
Grandi.
Invece, la sera alle 21 ci sarà lo spettacolo della Gym&Tonic Hip Hop School
di Giulio Villani con la partecipazione delle Grandi della Scuola di Luisa
Tagliani, assistenti Mariaelena Boccafogli, Alessia Giuliani Bolognini, Elena
Botton, Vanessa Gallinaro, Eleonora Gallini, Luisa Giusti, Federica Manzoli e
Giulia Pennini.