mercoledì 23 dicembre 2009

Arte e Oltre-Arte di Antonio Saccoccio

 Netfuturismo a Torino.jpg

NETFUTURISMO

Dall'Arte all'oltre-arte. L'essenziale è marciare in avanti.

Nel groviglio delle proposte artistiche (dove per "artistiche" si includono ovviamente non solo pittura e scultura, ma anche teatro, musica, cinema, letteratura etc.) che si sono rincorse nell'ultimo secolo in pochi oggi sono capaci di avere una visione chiara. Se cerchiamo poi una visione chiara e avanguardista noi netfuturisti ci troviamo a combattere quasi da soli.
Perchè tanta difficoltà ad interpretare l'attuale stato dell'arte? Semplice. Oggi per comprendere pienamente qualsiasi cosa possa essere avvicinata alla parola "Arte" occorre essere stato prima Artista e poi oltre-artista. I trentenni ed oltre sono gli unici a poter aver vissuto questa duplice condizione. Ma tra loro i più sono rimasti nell'Arte, passatisti ad oltranza, vecchi difensori di un mondo morto da tempo. Definirli passatisti non ha neppure senso, perchè i passatisti sono in questo caso strettamente imparentati con i presentisti: chi difende ancora l'Arte è un passapresentista, poichè mescola l'aria/aura sacerdotale di un tempo alla business-art contemporanea. Ma proprio in questa generazione c'è la speranza per il Futuro: quei pochi che hanno vissuto di persona la transizione tra Arte e oltre-arte, quei pochi che 15 anni fa erano e si consideravano Artisti e ora hanno preso consapevolezza che l'Arte è un animale estinto di cui continua a parlare con enfasi solo chi è totalmente al di fuori del processo creativo.
Tra quei giovani e giovanissimi che naturalmente possiedono una sensibilità oltre-artistica, solo pochissimi hanno la piena consapevolezza necessaria per condurre la battaglia netfuturista. Gli altri sono menti purissime da prendere a modello, ma da cui non ci si può aspettare un grande aiuto nelle nostre azioni d'avanguardia.
La demolizione dell'Arte è cosa fatta. La sensibilità netfuturista lo afferma da tempo. E' il grande passo che un futurista del XXI secolo deve compiere.
Siamo giunti al termine di un cammino iniziato almeno un secolo fa. Pubblico qui sotto un brano scritto da un grande futurista del secolo scorso, che presentiva già la fine, in modo incredibilmente visionario per quei tempi.

Usciamo dalla pittura?... Non lo so. Purtroppo la mente umana opera tra due linee d'orizzonte ugualmente infinite: l'assoluto e il relativo, e tra queste la nostra opera segna la linea spezzata e dolorosa della possibilità. Non temano dunque i nostri giovani amici: non vi sarà mai abbastanza audacia per uscire dalla ferrea legge dell'arte che ognuno esercita.
Verrà un tempo forse in cui il quadro non basterà più. La sua immobilità, i suoi mezzi infantili saranno un anacronismo nel movimento vertiginoso della vita umana!
Altri valori sorgeranno, altre valutazioni, altre sensibilità di cui noi non concepiamo l'audacia...
L'occhio umano percepirà il colore come emozione in sé.
[...]
Usciamo forse dai concetti tradizionali di pittura e scultura che imperano da quando il mondo ha una storia? Giungiamo alla distruzione dell'arte come è stata intesa fino ad oggi? Forse! Non lo so! non importa saperlo! L'essenziale è marciare in avanti!

Sono parole di Umberto Boccioni.
La via era già indicata. Oggi siamo noi netfuturisti ad avere quell'audacia che i futuristi del secolo scorso non potevano ancora avere.
L'essenziale è marciare in avanti.

Antonio Saccoccio

http://liberidallaforma.blogspot.com   www.netfuturismo.it

video http://www.youtube.com/watch?v=FkYIGk0NK44

 

 

martedì 22 dicembre 2009

La giovane diva Dakota Fanning

dakota_fanning12.jpgda Virgilio Gossip

Quanti film ha interpretato Dakota Fanning? Anche se è nata solo nel 1994 sarebbe un lavoro immane conteggiare tutte e pellicole che sin da molto piccola ha interpretato, senza poi contare tutte le partecipazioni a telefilm di successo, le performance a teatro e i numerosi premi che in questi anni Dakota si è meritata.

Non ultima la sua partecipazione nel ruolo di vampira cattiva nel secondo film della saga di Twilight, poteva Dakota non partecipare anche al film più amato dai teenager? Assolutamente no, come non poteva rifiutarsi di posare per la copertina di Teen Vogue di Dicembre, dove dimostra di saper anche puntare sul suo sex-appeal....

continua http://gossip.virgilio.it/peggio_vestite/dakota_fanning_giovane_diva.html

photogallery http://gossip.virgilio.it/foto/dakota_fanning_giovane_diva.html

Rosso Trevi e Giorgio De Chirico

rosso-trevi-graziano-cecchini.jpg

*aveva annunciato- Rosso Trevi- una nuova Azione Futurista in Campidoglio...Invece, spiazzando tutti, in Campidoglio c'è entrato dalla porta principale con un omaggio a De Chirico... Metafisica e Futurismo, scacco matto ai residui criptici d'arte....

DA CONTROCULTURA SUPEREVA di R.Guerra

Il 30 novembre scorso, alla presenza del sindaco di Roma, in Campidoglio, inaugurazione di una mostra particolare, itinerante, dedicata a Giorgio De Chirico, padre della metafisica e dell’arte del novecento italiana. Conivolti alcuni dei più importanti artisti contemporanei e Graziano Cecchini.

Così dalla stampa (La Repubblica Roma)

“…la mostra ”Omaggio a De Chirico” che vede protagonisti sessantasei artisti in un allestimento itinerante per tributare l’omaggio a Giorgio De Chirico, in occasione dell’anniversario dei 120 anni dalla sua nascita e i 30 anni dalla sua scomparsa.

Le opere di grandi artisti come Renato Guttuso, Mario Ceroli, Alberto Sughi, insieme ai lavori di giovani promesse italiane ed internazionali dell’arte contemporanea come Stefano Branca, Isabella Orsini e anche Graziano Cecchini, sono state esposte questa mattina in Campidoglio nella sala della Protomoteca in occasione dell’ inaugurazione alla presenza tra gli altri del commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani. Le opere dal 7 dicembre in poi saranno portate negli Stati Uniti per un tour nelle citta’ di Miami, New York, Los Angeles. Alemanno ha anche tenuto a sottolineare come il Comune di Roma abbia ”peccato” nei confronti dell’artista poiche’ non fu presente ai suoi funerali. ”Vogliamo rimediare attraverso la nostra vicinanza alla famiglia di questo artista”, noto per il suo talento e per i suoi ”valori spirituali e metafisici’‘.”

Evento letteralmente dinamico, in quanto dall’ 8 dicembre, poi, la mostra omaggio è esportata appunto negli Usa, da Miami, a New York a Los Angeles

L’evento, già di per sé, atipico, rivitalizza, con una scelta degli artisti non neoaccademica, la figura stessa di De Chirico, finalmente sottratta a certo manierismo critico che da tempo edulcora il genio dei “manichini…inquietanti “eccetera, come grande artista certo, ma quasi ostile alle contemporanee avanguardie storiche, dal surrealismo al futurismo.

In particolare, la presenza di Cecchini appare significativa e innovativa da più punti di vista. Onore, intanto ai curatori, creativi nell’allestire un florilegio anticonvenzionale, proprio per la presenza di Rosso Trevi diventato celebre con la nota performance neosituazionista de La Fontana Rossa....

continua http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/omaggio-a-de-chirico-asse-italia-usa-con-graziano-cecchini

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=D3GjVlnQm1A

Lo scrittore cyber Lorenzo Mazzoni

LORENZO MAZZONI.jpgDA LIBERI DI SCRIVERE

Prima di iniziare volevo dirti che... posso darti del tu?
certo.

Che casa tua assomiglia incredibilmente alla mia.
anche tu hai i muri colorati e la terrazza con vista sugli orti e sul murales di Rousseau?

Sì, ed ho perfino gli stessi dischi.
Non ci credo... anche Doughnut in Granny's Greenhouse di The Bonzo Dog Doo Dah Band?

Sì.
Andremo d'accordo noi due, vai con le domande.

E' uscito da qualche settimana il tuo ultimo romanzo, Le acrobazie mentali di Ivan Mostarda (Robin Edizioni), hai voglia di parlarmene?
Non troppa, basta che ti connetti al sito della casa editrice e puoi leggere la sinossi. Comunque dato che anche tu possiedi Doughnut in Granny's Greenhouse, farò uno sforzo. Ivan Mostarda è un caleidoscopio. Un viaggio, in tutti i sensi. Se vuoi, un libro d'avventura classico con elementi surrealisti... per dirla semplice: 'Un musicista di strada che suona pentole capovolte con bacchette cinesi, una ragazza dalle gambe perfette e dagli occhi grandissimi, un mercenario che scompare e riappare, un clochard che indossa un saio da penitente e che studia iscrizioni runiche, uno spregiudicato affarista egiziano, un albergatore turco che parla con la foto di Atatürk, una ricca occidentale che continua a mangiare senza sosta dal giorno del suo matrimonio. Sono solo alcuni dei personaggi che animano questo rocambolesco e surreale romanzo. Libro d’avventura, d’amore e d’amicizia, Le acrobazie mentali di Ivan Mostarda si sviluppa come un caleidoscopio coloratissimo: vichinghi, buskers, giornalisti falliti, chiromanti, la Monna Lisa, kamikaze improvvisati. Fra l’Emilia, Parigi, Istanbul, le coste del mar Rosso e la Maremma, una storia appassionante, allegra e commovente sulle tappe della vita.'... ho letto la sinossi... beh, sì, il libro parla essenzialmente di questo. ..

CONTINUA http://liberidiscrivere.splinder.com/post/16964793

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=kIAl9KkAU4Y

Gianni Fantoni e John Belushi

gianni_fantoni_x_leo_pulp.jpg* Gianni Fantoni superlativo lo scorso venerdì per la bellissima rassegna di Occhiobello, “Il Teatro Uccide” a cura del creativo Comune e del talentuoso art director Marco Sgarbi, esempio di antenne anche istituzionali appunto propulsive e in sintonia con il mondo contemporaneo. Un Fantoni oggettivamente ora decollato, il miglior erede di Paolo Villaggio. Un tributo al grande John Belushi, dove il cliche già notevole del comico ferrarese doc, tocca inediti vertici a modo suo esistenzialisti postmoderni. Un' autostrada ha – come un super cartoons- il percorso creativo di Fantoni, dalle esilaranti esperienze d'esordio allo Zelic di Ferrara, poi il boom al Costanzo Show, altri shov televisivi o meno, Striscia la Notizia, libri d'area interessanti e gaudenti, fino allo spettacolo su Belushi di sicura audience ulteriore. (Asino Rosso)

da ESTENSE COM

Occhiobello. ... Teatro comunale di Occhiobello, Gianni Fantoni in scena venerdì 18 (alle 21.15), con John Belushi, l’ultima notte. L’attore ferrarese ha debutta con uno spettacolo prodotto dal teatro comunale di Occhiobello, Quinlan e Arkadis e pensato per il trentesimo anniversario della morte dell’artista. Così la presentazione alla vigilia.
“Lo spettacolo che dall’anno prossimo girerà nei teatri d’Italia e che vedremo per la prima volta venerdì – spiega il direttore artistico Marco Sgarbi -, è una nostra produzione, è un modo di investire nel nostro teatro, facendolo conoscere anche al di là dei confini locali”.
Il giorno del suo trentesimo compleanno, Belushi era già una star: aveva recitato in Animal House, la commedia più amata d’America; era l’idolo del Saturday Night Live, lo show televisivo più famoso del paese; e l’album dei suoi Blues Brothers, Briefcase Full of Blues, era in vetta a tutte le classifiche. Nato a Chicago, figlio di immigrati albanesi, da ragazzo il futuro di John Belushi sembrava già scritto e prevedeva un posto dietro alla cassa nel ristorante di famiglia. Da quel punto di partenza, come comico, attore, cantante e personaggio è arrivato a colpire l’immaginazione di un’intera nazione, arrivando a incarnare la gloria e la tragedia del sogno americano. E proprio sulla scia di questa vita vissuta sempre al limite si inserisce questa sorta di catarsi teatrale.
È il 5 marzo 1982. John Belushi sta morendo in una stanza dell’albergo Chateau Marmont di Los Angeles a causa di uno ‘speedball’, un’iniezione letale di cocaina ed eroina insieme. È una notte drammatica che il suo talento riesce a trasformare in un momento leggero, come solo i comici sanno fare anche in istanti impensabili. Forse Belushi è consapevole di quello che gli sta accadendo o forse, come tutti i grandi artisti, si crede immortale. Da sempre ama le sfide pericolose e anche questa volta affronta questa situazione con l’amabile spudoratezza che lo contraddistingue. Fino alla fine non perde occasione di voler essere un comico e, insieme al suo pubblico, rivive l’atmosfera dei suoi migliori shows, attraverso monologhi, dialoghi e l’immancabile musica dei Blues Brothers di cui è stato grande protagonista. Poco per volta tutti gli amici, i parenti, i colleghi e i rivali gli fanno visita, accolti in un grande girotondo onirico di battute e gags, per un’ultima grande rappresentazione, dove il bis, purtroppo, non è contemplato.
Regia di Massimo Navone, musiche Daniele ‘Benji’ Benatti e Stefano ‘Perez’ Peretto, costumi di Elisabetta Gabbianeta.

http://www.estense.com/john-belushi-l%e2%80%99ultima-notte-debutto-per-lo-spettacolo-di-gianni-fantoni-07682.html

www.giannifantoni.it

video http://video.google.it/videoplay?docid=3243654322373203103&ei=qZEwS5r-A5Sm2wKij5yRDw&q=GIANNI+FANTONI&hl=it#