RIVOLUZIONE RUSSA O RIVOLUZIONI RUSSE?

Parlare di Rivoluzione Russa significa sempre più parlare di Rivoluzioni Russe: E quando si parla di Rivoluzioni Russe non ci si riferisce tanto alle due Rivoluzioni "canoniche", quella di Febbraio e quella d'Ottobre, quanto la molteplicità delle forme decentralizzate d'azione rivoluzionaria che si sono generate nell'impero zarista nel corso del 1917. Tale anno, infatti, vide il fiorire di numerosi movimenti che si sono espressi attraverso una serie di istituzioni diverse che riflettevano forme di democrazia diretta, come i soviet, i comitati di fabbrica, i comitati di quartiere, le "guardie rosse", le associazioni dei rifugiati, eccetera. Queste istituzioni organizzate o anche istanze spontanee tentarono di emanciparsi, con più o meno successo, d'altronde, dalla tutela dei partiti e dei professionisti della politica. La rivoluzione guadagnò ambienti e settori di pubblica opinione assai diversi tra di essi quali l'esercito, le fabbriche, le campagne, le minoranze nazionale, ma anche le università e le stesse chiese e gli organismi  religiosi. Meglio dunque tener conto di queste moltiplicarsi di rivoluzioni dal basso, che consente di andare oltre il quadro della "grande storia" politica, ben conosciuta, che generò gli eventi dell'anno 1917, visti quasi esclusivamente da Pietrogrado- Questo ciclo di crisi nell'impero russo, iniziò ben prima del 1917 e si prolungò fino al 1921-1922. Si può datare l'avvio della crisi finale nel 1915, quando già si avvertiva, a causa del prolungarsi della guerra, il dilagare della sfiducia e dello smarrimento sociale, che stava mettendo a nudo le crepe della modernizzazione non riuscita del sistema economico, sociale e politico. Le disfatte delle armate russe e la grande ritirata militare dell'estate del 1915, nel corso della quale la Russia perse la Polonia e i Paesi Baltici, cioè le regioni ecconomicamente più dinamiche dell'impero zarista, accentuarono la crisi russa e provcò la valanga dello sfacello nazionale. Milioni di rifugiati e di sbandatistava  facendo crollare le gerarchie sociali e gli equilibri dell'ordine zarista, con il conseguente sfaldarsi dell'autocrazia. La Russia diventava sempre di più una realtà sociale di sabbie mobili entrando in una spirale di sovvertimenti ben prima, quindi, del 1917. Tale degrado si andò componendo sette anni più tardi con l'epilogo delle guerre civili e la formazione dell'URSS, erede naturale dell'impero russo nei suoi limiti territoriali. Sull'argomento non si mancherà di tornare in una prossima occasione.
Casalino Pierluigi