8 Marzo 1917. LA RIVOLUZIONE RUSSA FU DONNA

Tutto partì a Pietrogrado da un corteo pacifico al femminile, composto di operaie, di studentesse, di signore borghesi. La protesta, sollecitata dall'appello di un tale Linde, non schierato con nessun partito, ma fervente fautore della Rivoluzione e del mantenimento delle promesse che essa rappresentava per il popolo russo. Il movimento di rivolta, iniziato in maniera imprevista sull'onda della protesta per la mancanza di pane andò sempre più ingrossandosi fino a travolgere l'autocrazia e lo Zarismo, L'8 marzo in realtà, secondo il calendario giuliano, era il 23 febbraio, una giornata di sole, dopo un periodo molto freddo, che contribuì a bloccare i treni e con essi gli approvvigionamenti. La serrata delle fabbriche vide l'aggiungersi degli operai, sospesi dal lavoro,alla manifestazione che divenne imponente e irrefrenabile al punto da scontrarsi con la polizia e trasformarsi in un'insurrezione. L'esercito russo, impegnato nella guerra contro la Germania imperiale, era già segnato dalla sconfitta ed era ormai allo stremo. Lo zar e la sua corte non compresero la situazione in atto e, nella convinzione errata, di reprimere i moti come era successo nel 1905, persero il controllo degli eventi, con esito fatale per il regime zarista. Dopo l'abdicazione dello zar,il potere fu assunto da un governo provvisorio che, formato da elementi della Duma, abolì la pena di morte, proclamò un'amnistia generale, concesse la libertà di stampa e di riunione, annullò tutte le discriminazioni di razza, classe, religione e condizione, adottò il suffragio universale.Tutto fu sottoposto, peraltro al Soviet di soldati ed operai che da governo ombra divenne il vero regista della rivoluzione. Nessuno aveva previsto la rivoluzione di febbraio (il marzo gregoriano), nemmeno i capi bolscevichi in Russia e all'estero. Anzi qualcuno di essi, presente a Pietrogrado, era convinto che la rivoluzione non avrebbe avuto successo alcuno. "Date ai soldati qualche etto di pane e il movimento si sgonfierà" disse costui. Il 3 aprile Lenin riuscì a tornare in Russia con la complicità dei tedeschi, interessati a Sganciare la Russia dall'alleanza contro gli imperi centrali. Nel suo programma, noto come le Tesi di Aprile, Lenin annunciava che la Russia era il Paese più libero del mondo. Otto mesi più tardi la libertà conquistata dal popolo veniva soffocata e la democrazia soppressa. Anche lo spirito liberale e le avanguardie culturali venivano progressivamente irregimentate ed imbavagliate.
Casalino Pierluigi