IL SOVRUMANO NELL'UOMO

Il sapersi e sentirsi dipendenti da poteri e da forze sovrumane pensate come personali, nei confronti delle quali generalmente si instaura una relazione bilaterale, è parte delle affermazioni elementari di tutte le religioni e di tutte le credenze. Angeli e demoni, ma anche dei e divinità varie, sono il modo in cui queste forze e questi poteri prendono forma e si rendono intellegibili, manifestandosi nella luce e nelle tenebre, nel sole e nella luna, nel fuoco e nell'acqua, nei volatili e nei serpenti. In tutti i fenomeni della natura si possono manifestare, dunque, tanto il divino quanto il demoniaco, ma anche spiriti intermedi non necessariamente schierati, come viene anche evocato da Apuleio di Madaura nel suo celebre De deo Socratis. Ma il numinoso non viene incontro all'uomo soltanto dall'esterno: nell'esperienza religiosa, ma anche in quella filosofica, può essere esperito spontaneamente come esponente del sentire o presagito come un cupo abisso, non accessibile ai nostri concetti e poi con i secoli divenuto conoscenza scientifica. In tal caso, le immagini che si originano nell'intimo mostrano il grado di sviluppo della struttura concettuale e dell'immagine di sé; sotto certi aspetti ogni immagine di Dio o del divino e quindi del sovrumano o sovrannaturale contiene tratti di auto-proiezione dell'uomo. Come esseri ideali gli dei sono ciò che l'uomo vorrebbe essere, una proiezione autentica di sé stesso, ma che, per via della sua incompletezza condizionata dallo spazio e dal tempo, non può appunto essere. Ogni religione o credenza ha, per esprimere le funzioni, gli aspetti e i contesti delle somme entità, convenzioni e simboli suoi propri. Di conseguenza a coloro che appartengono ad altre religioni o non credono per nulla o, appare soltanto sino ad un cero punto possibile penetrare nel sistema di convenzioni consciamente ed inconsciamente convenute d'una religione. Se infatti per gli antichi Greci riusciva arduo comprendere le divinità egizie, ritenendole spaventose e ripugnanti, analogamente per l'uomo moderrno, che è fiero della propria logica, non ha meno difficoltà nel riscontrare la vera idea di Dio dietro le forme e le immagini culturali delle religioni a lui estranee, spesso fonte di confusione e oscure nel senso autentico della parola.
Casalino Pierluigi