Ferrara e la casta culturale: Maisto, Bianchi, Quarzi, Pedrini ridicolizzano l'Ariosto e la città d'arte Unesco


di Benito Guerrazzi

Non bastava l'anteprima dell'Ariosto per le celebrazioni V Centenario dall'Orlando Furioso in chiave forzata e patetica pseudoattualistica, genederistica e migrante!!! La solita casta culturale si ripete con la stampa ferrarese in pompa magna a sponsorizzare tale vulgata innegoziabile, criticamente e culturalmente parlando, del grande Poeta del Rinascimento, con l'Astolfo sulla Luna  e l'Ippogrifo razzo spaziale capace di fare secoli fa persino fantascienza ante litteram. Oppure con gli stessi Orlando e Angelica, celebrare l'amore erotico eterosessuale puro, anticipando quasi il Papa ultimo quando ha dichiarato, il Sesso è un dono di Dio.
Ma certi personaggi per attualizzazione .. non han trovato di "peggio" che ridicolizzarlo  come profugo e quasi diversamente sessuale!!!  Siamo alla migrantopatia e all'omofobia alla rovescio!
Ulteriormente è l'enfasi di un Ariosto  politicamente e culturalmente corretto, con lo stesso Cantautore, sconosciuto o quasi fuori Ferrara, che fa la vittima per certe critiche molteplici già ricevute in tal senso, secondo il solito copione pseudoradical chic  della fu sinistra.  Ancora peggio l'appoggio indiscriminato del vice sindaco e assessore alla cultura, un tempo anche creativo, poi evidentemente in involuzione senile con tale sponsor , casualmente parallelo alle sue recenti figuraccie con Vittorio Sgarbi che l'ha semplicemente azzerato e mandato al diavolo per la cecità ideologica  e certi analfebetismo sia cultuale che mediatico. Quanto a Bianchi e la Quarzi, tutta Ferrara lo sa che sono specializzati in arte di regime e magari, anche in liste di proscrizione da minculpop  in gran segreto, ma Ferrara è passaparola dipendente, come New York neppure lo era 500 anni fa, usavano già gli indiani i segnali di fumo a diversamente fibre ottiche...,  quindi...