Ferrara, la Carife del Partito e l'accanimento terapeutico

di Benito Guerrazzi
Di questo passo  tornerà a tuonare anche il vescovo pare uscente Negri ma per questioni bioetiche paradossali...  L'affaire Carife dopo ennesimi postumi  di ciarla non stop e simulacri non stop e  pseudodossier non stop della mai illuminata stampa local, esita  ufficialmente come INSOLVENZA E BANCAROTTA PROSSIMO VENTURA....  Insomma  tutto il bla bla  e proprio dei probabili principali responsabili, leggi vertici delle ultime gestioni, del PD in primis (e non a caso), persino di sportellisti non necessariamente innocenti, secondo il celeberrimo ormai carattere ferrarese passatista e da scemi del villaggio -  di  balbettare quando i buoi sono scappati persino nel ciberspazio (e sempre quello il copione  dal Palazzo degli Specchi ai parcheggi a pagamento di Cona Hospital  al crac già annunciato dell'ex polo chimico...ecc. ecc. )  si scontra definitivamente con il sano PRINCIPIO DI REALTA'.
Appunto è stato ed è ancora solo un accanimento terapeutico per un corpo organismo LA CARIFE morta e sepolta da anni,  in quanto non organica figurarsi spirtuale, persino non attinente alla bioetica fondamentalista!
Ora le prospettive  parrebbero almeno verso la logica conseguenza di una Banca fallimentare per azioni concrete di vertici fallimentari (e non solo) e quindi  sacrosante azioni giudiziarie... Ma si sa,  qua domina una X  ben nota, anche se ancora una volta  tutti a Ferrara fingono di non sapere.  Perchè  - e lo sanno anche i bambini con i loro piccoli a suo tempo libretti bancari baby donati dai nonni al  loro X compleanno,  la CARIFE  è SEMPRE STATA la banca del Partito!  Quando le regioni rosse erano quasi un fiore all'occhiello e funzionavano, era di Berlinguer e  Lama,  lo scrivevano persino i giornali, naturamente come esempio di alternativa comunista e benessere vincente rispetto al già malaffare democristiano borghese!  La Carife a  Ferrara  ha finanziato tutto, tutta una città per decenni e decenni, più o meno bene fino ad un certo punto, poi, riflesso della fine del PCI e della sinistra novecentesca per forza di cose e storia, sempre più male: dal Palazzo degli Specchi a  Cona  Hospital eccetera eccetera,  a tutto l'associazionismo anche culturale,  relativamente grande ma anche a volte  quasi ridicolo, per riviste quasi amatoriali...,  a volte ancora per quasi tutto quel che ancora funziona un poco,  Palazzo dei Diamanti mostre e certa eccellenza culturale. In ogni caso al passo con l'era della Finanza Rossa e del sistema Coop sempre più manageriale e post berlngueriano (e a Ferrara postsoffrittiano - che funzionava...) , meglio per chiarezza antiberlingueriano,  sempre più virusizzato da diversamente mafie e  malaffare, era di Unipol e di Monti Paschi di Siena e  finanza sociale diversamente creativa affine...  Se non fosse per il disastro epocale  e la pre-morte annunciata per la Ferrara del futuro, destinata a rimodularsi o in decente villaggio elettronico (con svolte radicali, altro che città d'arte alla pari con Venezia o Firenze ecc.) o più probabilmente a implodere in borgo multietnico di Bologna o Modena...   sembra una favola del paracompagno Bulgakov... o  una nuova del poeta imperatore veggente R. Pazzi...
Riassumendo,  oltre ai vertici  della fu Carife in sè  dovrebbero ben colpire generazioni di vertici postPCI  local ma anche nazionali...  Ma se neppure i giornalisti osano scriverlo,  il copione è già prevedibile,  tra omertà  consolidate, condizionamenti politici e della magistratura tutti in toga rossa o quasi, diversamente prescrizioni, garantismo democratico per politicanti e vertici gestionali...