La persecuzione ai filomati: un capitolo ancora irrisolto

Il presidente dei Filomati,
Danilo Campanella

Associazione Filomati (Vedi Wikipedia - sito dei Filomati)



Di Massimo Zara.

Si parla spesso di Eccidio degli Armeni, diaspora e Olocausto degli ebrei, e a ragione. Nel corso della storia dell’uomo ci sono state persecuzioni a danno di una etnia o di una religione, ma mai ci aspetteremmo di persecuzioni contro “amanti della conoscenza” o, meglio, “desiderosi di apprendimento”. E’ questo il termine con cui si designano i philomatès (philos, amore e mathema, apprendimento) la cui storia affonda le radici nel neoplatonismo grecizzante alessandrino. La storia e la tradizione filomatica ) può essere ricondotta alla filosofia neoplatonica del V secolo d.C. e alla figura di Ipazia di Alessandria passando per la scuola filosofica di Atene. La fondatrice storica di questo movimento, o meglio, la fondatrice ideologica a cui il movimento dei filomati si rifà, Ipazia, è colei che costituì una classe di liberi pensatori, all’interno dell’Accademia di Alessandria in Egitto, che dovevano per principio sentirsi come fratelli, anche se di cultura o religione differente. Cristiani, ebrei, greci e gnostici erano uniti sotto la guida della “amorevole maestra” (scolarca), arrivando a ricoprire alti incarichi nella vita pubblica (rabbini, vescovi, prefetti, funzionari, professori…) fino a quando il metodo di Ipazia venne bollato come pericoloso (si veda il caso antecedente, Socrate!) e lei fu rapita, squartata e uccisa. Il suo discepoli Filone (philone!) portò avanti il metodo di amore per l’apprendimento phi-lomatico: solo le persone competenti possono aspirare alle cariche pubbliche, e i politici debbono aspirare a una cosa sola: l’amore per la scienza!....C