mercoledì 14 novembre 2018

Fazi Editore : Novità in libreria. Petra Reski, Maciej Bielawski

 

Da:  
 

  
palermo connection


PALERMO CONNECTION

traduzione di Ivana La Rosa

Palermo, oggi. La procuratrice antimafia Serena Vitale, italo-tedesca di bell'aspetto, appassionata e battagliera, conosce bene i rischi che corre quando decide di trascinare in tribunale per collusione mafiosa un politico di chiara fama. Il modello di riferimento di Serena, un famoso giudice antimafia, è stato ucciso. E lei ricorda bene la sua infanzia di figlia di un italiano emigrato in Germania, nel bacino della Ruhr, per sfuggire ai tentacoli della cosca siciliana. È decisa a combattere fino in fondo questa battaglia, costi quel che costi. Dall'interrogatorio di un riottoso testimone risulta chiaro che la rete di interessi criminosi è molto più estesa del previsto e che Serena stessa si trova in grave pericolo. Nel frattempo, un giornalista tedesco volato a Palermo alla ricerca di uno scoop per il suo giornale si lascia catturare in un gioco pericoloso di cui non comprende le regole.
E il coraggioso poliziotto che Serena ha sempre considerato suo alleato sembra trasformarsi di colpo in una minaccia…
Palermo Connection inaugura una nuova serie di gialli politico-giudiziari ambientati a Palermo che raccontano la trattativa Stato-mafia per la prima volta in forma di romanzo.

«La procuratrice palermitana con il vizio delle domande a bruciapelo e l'aspetto da santa indaga in un mondo che la sua creatrice esplora meticolosamente: una fitta rete di politici, imprenditori e mafiosi che approfittano gli uni degli altri».
«Frankfurter Allgemeine Zeitung»

«Con Serena Vitale la Sicilia ha una nuova, coraggiosa investigatrice che dichiara guerra alla mafia… Avvincente fino all'ultima pagina».
Donna Leon

«È già di per sé un fatto eccezionale che il primo thriller letterario di un'autrice tedesca non abbia nulla da invidiare a grandi modelli come Graham Greene e Jörg Fauser».
«Taz»

panikkar
Maciej Bielawski
PANIKKAR
La vita e le opere

A cento anni dalla nascita, la personalità eccezionale e il sapere eclettico di Raimon Panikkar sono sempre più oggetto di interesse e ricerca da parte degli studiosi di tutto il mondo, contribuendo a consolidare la "leggenda Panikkar".
Da questa accurata biografia, che intreccia la vita alle opere e segue le orme dell'originale percorso erratico del filosofo di Tavertet, affiora il profilo di uno dei principali innovatori della tradizione teologica e filosofica occidentale, di un uomo che ha dialogato con i più grandi pensatori del Novecento e che, a ragione, può essere annoverato tra loro.
Nato a Barcellona da madre catalana e padre hindu, Raimon Panikkar (1918-2010) è stato teologo e filosofo; docente universitario, sacerdote cristiano e scrittore prolifico; erudito eccelso e viaggiatore instancabile. Mosso dalla vocazione per il confronto aperto e l'arricchimento reciproco, questo «artista del dialogo» ha saputo abitare l'irriducibile molteplicità e diversità delle religioni e delle culture e ha incarnato la più alta sintesi tra Oriente e Occidente. Ripercorrere gli spostamenti di Panikkar tra Spagna, Italia, India, Stati Uniti e Catalogna equivale a conoscere le tappe fondamentali della sua esistenza per penetrare lo spirito che ha animato e plasmato il suo pensiero, dalla visione cosmoteandrica (che afferma l'inscindibile struttura trinitaria della realtà in Dio-uomo-mondo) fino alle riflessioni sulla mitologia, la secolarità sacra e il buddhismo.
Il mito che si è costituito intorno a questa figura richiede tuttavia di essere letto e interpretato per poter scorgere l'uomo che sta dietro al "maestro". Tale è l'obiettivo che si propone Maciej Bielawski in questo ritratto biografico di Panikkar, nel tentativo di "salvare" la sua persona e il valore della sua opera. Con dedizione e rispetto, Bielawski fa emergere il senso del cammino compiuto dal filosofo e ci guida nell'affascinante "labirinto" Panikkar.

«Sono partito cristiano, mi sono scoperto hindu e ritorno buddhista, senza aver mai cessato di essere cristiano».
Raimon Panikkar

«Nella vita di Panikkar è condensata la teologia del futuro». 
Vito Mancuso

 

Ferrara, Gecofe Mercoledì prossimo 14 novembre pomeriggio con Francesco Amodeo a Ibs+Libraccio ... e serata ad Agire Sociale


Da: Gruppo Economia Cittadini di Ferrara 

 

il ciclo di incontri "Economia e Democrazia" in programma all'Oratorio San Crispino di piazza Trento e Trieste, organizzato dal Gruppo Economia in collaborazione con l'Associazione Stampa di Ferrara, prosegue con Francesco Amodeo che mercoledì 14 novembre alle 17 presenta il suo libro "La matrix europea". Dialogheranno con l'autore, come sempre, Claudio Pisapia (Gruppo Economia) e Riccardo Forni (Assostampa).

 

Il libro, anticipato da un video che ottenne oltre 6 milioni di visualizzazioni, apre uno spiraglio di luce sulle organizzazioni elitarie che hanno dichiarato guerra ai popoli e alle democrazie e che trovano nell'Unione Europea il loro quartier generale; indaga sulle lobby del Cartello finanziario che stanno decidendo le sorti del nostro Paese e del mondo intero; elenca gli italiani che prendono parte alle loro riunioni, quelli che fanno parte dei quadri direttivi e descrive i ruoli che hanno avuto nei vari governi.

 

Francesco Amodeo, giornalista e blogger napoletano, è uno dei protagonisti della contro-informazione sul web che decide di affrontare in prima persona argomenti scottanti e censurati dai media tradizionali. Ha realizzato due video inchiesta diffusi su youtube raggiungendo milioni di italiani. La sua meticolosa ricerca fa luce sui veri assetti del potere in Italia e sui rapporti fra personaggi come Monti, Letta, Draghi, Prodi e le grandi lobby internazionali.

  

Vi ricordiamo che l'appuntamento con Gianluigi Paragone previsto per il 17 novembre è stato cancellato dall'autore per motivi familiari mentre resta confermato l'appuntamento con Giovanni Fasanella il 5 dicembre.

 

Continua, dunque, il nostro sforzo per portare a Ferrara protagonisti della vita economica e politica del Paese. Cerchiamo di fare informazione e invitiamo tutti quelli disposti a venire a raccontarci la loro versione dei fatti per poter liberamente costruire la NOSTRA verità. Non è facile perché tutto questo ha costi sia in termini economici che di tempo, ma lo facciamo con entusiasmo.

 

Dopo l'incontro con Francesco Amodeo, ci vediamo dalle 20.30 alle 22.30 ad Agire Sociale, come di consueto, per discutere dei prossimi eventi in programma e da organizzare.

Pizza al seguito, per chi vuole!

- per ulteriori informazioni scrivete al Gruppo Economia

 

Claudio P.


Sede G.ECO.FE
Via Ravenna, 52 - 44124 Ferrara
(ingresso dal retro in Via Ferrariola) c/o C.S.V. Agire Sociale
FERRARA

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Angelo Giubileo: La Mente di Dio

 

  

Con l'espressione mind uploading s'intende comunemente il procedimento, ipotetico, di trasferimento di una mente cosciente da un cervello a un hardware non biologico come un computer. Così pensata, tale tecnica ripete lo schema logico e quindi la struttura ipostatica dell'idealismo platonico, nel senso che il modello di un'idea (es.: la cavallinità), originario, intellegibile, s'intenda riversato nello spazio, inteso pertanto da Platone come "ricettacolo", occupato, come in un vaso, dalle forme sensibili della materia in qualche modo riconducibili all'idea medesima (es.: diverse forme o tipi di cavalli).

In siffatto schema, il pensare logico tiene conto necessariamente di una misura intermedia che è quella cosiddetta del tempo. In base allo schema platonico, il tempo è una misura necessaria e quindi imprescindibile. E quindi ancora una misura della mente che ne caratterizza l'operatività logica, meglio sarebbe dire sistematica.

Diversamente, accade con lo schema del pensiero e del pensare logico di Parmenide; capace di escludere la misura del tempo, di prescindere da essa, così come validamente ed efficacemente attestato dallo storico della scienza Giorgio de Santillana nell'espressione del testo seguente così come da me mutuato:

Se (l'Essere) fosse venuto dal nulla, che necessità avrebbe potuto farlo sorgere dopo o prima? Pertanto è necessario che esso o esista del tutto o niente affatto' (Parmenide). In altre parole, i punti di tempo non hanno per sé alcun carattere distintivo che ci permetta di sceglierne uno e distinguerlo da tutti gli altri: poiché è situato in un dato tempo e non c'è altro a cui fare riferimento, non possiamo sapere di quale punto di tempo si tratti. Ne consegue, per il Principio di Indifferenza, che l'esistenza dell'Essere deve stare in pari rapporto con ognuno di essi: o sussiste per tutti o non sussiste per nessuno" (G. de Santillana, Fato antico e fato moderno, ed. Adelphi 1993, p. 108, s.). E proseguendo: "Il Principio di Indifferenza trova però il suo campo massimo di applicazione quando si tratta dello spazio, come ben vide Parmenide allorché lo elesse a strumento fondamentale della sua logica. La geometria euclidea impone al proprio spazio (n.d.r.: evidenzio qui l'uso del termine "proprio") tre requisiti: per prima cosa, deve avere continuità (in un senso un po' più forte di quello di una semplice assenza di interruzioni fra un punto e l'altro); in secondo luogo, deve essere lo stesso, ovunque omogeneo, in modo che si possano liberamente spostare le figure da un luogo all'altro senza alterare le loro proprietà geometriche; infine, deve essere isotropico, ossia uguale in ogni direzione, in modo che si possano far ruotare le figure senza influire su di esse". Per poi concludere: "ciò che egli (Parmenide) aveva in realtà in mente era lo spazio del matematico (e del fisico)" (Ibidem, pp. 109-110).

 

Nel modo di pensare logico di Parmenide, le diverse forme sensibili dell'essere sono riconducibili a unità solo mediante l'intelletto, così che è corretto dire che la formulazione ipostatica della mente in Parmenide oltre che materialista è monista, nel senso cioè esprimibile continuamente che l'essere: "è".

Se la supposizione materialista sia fondata e l'operazione di mind uploading sia possibile, nell'ottica del pensiero di Parmenide non è escluso che ciò implichi la possibilità di trasferire la prospettiva intellegibile dell'unità, almeno si ritiene comunemente a un certo sviluppo dell'attuale mente intellegibile, o il punto di vista ontologico dell'essere o trasferire esattamente la consapevolezza che l'essere "è", e non altro viceversa legato necessariamente alla prospettiva e dinamica del tempo. Ancora: implementare il principio dell'attività conoscitiva, che altro non è se non ciò che chiamiamo coscienza, e fare in modo che operi una mente nuova per un nuovo inizio; in qualche modo alla stregua del "pensiero iniziale" dei presocratici, e in particolare di Parmenide, e del "pensare in modo iniziale", così come forme concettualmente intese da Heidegger.

Ciò che, nel corso dei processi di uploading mind, serve a immaginare la possibilità e quindi la costruzione di una mente che operi in uno spazio indefinito come lo "spazio aperto" del Senza-Limite di Anassimandro o "abisso del caos" di Esiodo, una sorta di vaso senza fondo, un "campo" come lo ha inteso anche Einstein. Qualcosa solo apparentemente simile al "campo del vasaio", in cui operasse il vasaio di Platone, che è il dio della relativa tradizione storiografica, di cui ci parla anche il vangelo di Matteo (27, 9-10) richiamando la metafora del profeta Zaccaria (11, 12-13), per errore identificato dall'evangelista con Geremia. Ma, essenzialmente, un "campo" diverso in cui la nuova mente, paragonabile a quel dio, operi continuamente, senz'alcuna modalità di presupposizione temporale, in eterno.

Confrontando il suo modo di pensare con quello di Parmenide, Platone ebbe a dire che l'Eleate avesse, mediante il suo giudizio, "congelato" la realtà. A tale proposito, nell'attualità e a esempio, mi sovviene quanto accade nello sport del calcio con la tecnica del fermo immagine e il cosiddetto contemporaneo giudizio del Var (video assistant referee). 

  
*Nota di  R. Guerra...  questo testo  di Angelo  Giubileo,   postfilosofo neoparmenideo e  giornalista (Vice Drettore di Pensa Libero di  Salerno) ( in ottica  transumanista e futuribile è  francamente entusiasmante.  Nell'area, si muovno,  tra anche altri, il  giovane  Tommaso Tosi, una relazione  in tal senso anche nel Convegno  Officine Orbitali a cura di Space  Renassance (Bologna, 2018). . Oppure il  noto Riccardo Campa  in  Il ritorno del paganesimo...  una teoria della modernità,  ad alti livelli sulla Grecia scientifica e  tecnica ... Questo breve saggio  di  Giubileo (poi  spesso nei suoi scritti  anche  lateralmente si  captano estensioni in tal senso,  è praticamente un wireless  4   G  tra uno dei temi piu radicali  futurologici attuali e certo "eterno ritorno"   da Parmenide ecc.  Tra l'altro , visti gli archetipi in primo piano  in merito, è anche  una confutazione almeno potenziale di tante critiche anche scientifiche al Mind  Up Loading, per il suo supposto materialismo eccessivo se  non deja vu. Invece, altro im-materialismo in evidenza evidenzia conferma che  le dinamiche sono assai più complesse e per nullla scientiste, al di là della fattibilità futura di un futuro del genere  Mind Up Loading....

Ulteriromente e come dice Giubileo:

"lo "spazio aperto" del Senza-Limite di Anassimandro o "abisso del caos" di Esiodo, una sorta di vaso senza fondo, un "campo" come lo ha inteso anche Einstein. Qualcosa solo apparentemente simile al "campo del vasaio", in cui operasse il vasaio di Platone, che è il dio della relativa tradizione storiografica, di cui ci parla anche il vangelo di Matteo (27, 9-10) richiamando la metafora del profeta Zaccaria (11, 12-13), per errore identificato dall'evangelista con Geremia. Ma, essenzialmente, un "campo" diverso in cui la nuova mente, paragonabile a quel dio, operi continuamente, senz'alcuna modalità di presupposizione temporale, in eterno. Confrontando il suo modo di pensare con quello di Parmenide, Platone ebbe a dire che l'Eleate avesse, mediante il suo giudizio, "congelato" la realtà"...    Questi  "concetti"  ci sembrano  intuizioni  proto scientifiche, infine, di quel che dopo Einstein, sta scoprendo come  paradigmi almeno ipotetici la stessa  Fisica quantistica....

 

 (* Photo dal  Web)
 

La Casta dei Giornalisti colpisce ancora

http://www.ilgiornale.it/news/politica/battista-contro-me-partita-difesa-corporativista-1601452.h 


di Benito Guerrazzi


L'abbiamo scritto ormai  tante volte e da anni. La Casta dei Giornalisti  non è complottismo ma  puntuale denuncia sociale, anomalia del sistema mediatico italiota...  Ora  ancora una volta  tutti o quasi i santi dell'Informazione, compreso l'ultimo Berlusconi con Il Giornale, senile e bollito filo PD!,  fingono indignazione perché - a motore soprattutto grillino - il  nuovo governo intende farla finita con certo nei fatti  finanziamento pubblico all'editoria,  ai giornali nello specifico, spesso pseudo liberi e al servizio diretto di vari poteri forti.  Non si capisce, perché nell'era di Internet, un cittadino di " destra" debba finanziare  Il Manifesto e viceversa  Il Giornale stesso ecc.    

Mattarella incluso....  

Il discorso  è anche assai più complesso nell'era ancora del Web, quando  si continuano a volere  pubblicare giornali cartacei (almeno direttamente nella forma obsoleta cartacea  assai costosa e antiecologica... alberi... carta....).

Ci si annoia persino:  la tipologia del giornalista, dopo McLuhan in certo senso finita, sono i blogger ecc  i  veri giornalisti  2.0)  inoltre è  nota da oltre un secolo, si pensi solo a Orson Welles con Terzo Potere... da celebri scrittori  ...   D'altra parte come si fa a paragonare  figure come Karl Kraus e  Oscar Wilde a  certi  pseudo guru del giornalismo italiano?

I lettori, poi, ormai sono smaliziati da un pezzo.  Alle spesso fakenews dei  giornali cartacei, ormai ci credono solo  giornalisti e l'ODG!



Media ferraresi? Censurano anche i Sociologi...

"Per eBook Asino Rosso da Ferrara, dal 2017 libri digitali inserti del netquotidiano on line dal 2008, sono usciti il nuovo saggio ciberculturale "Un altro mondo-universo è possibile" del sociologo trentino Bruno Turra (anche collaboratore di Ferrara Italia) e del giovane pittore Marco Nava, ferrarese, il netcatalogo Le Meta Stagioni Estreme. Il saggio di Turra, già segnalato da Meteoweb, magazine nazionale di divulgazione scientifica è una lucida e scorrevole analisi del mondo computer nel suo attuale divenire storico postmoderno e postumano, la Big Data society. Bruno Turra cura anche il sito blog Valutazione. Tra diverse pubbllcazioni, ricordiamo alcuni saggi sociofuturibili in AA.VV., Futurist Renaissance (Hyperion edizioni, 2018) curato anche da P. Bruni del Mibact con diversi futurologi italiani Il giovane Nava è attivo anche a Milano, membro dell'avanguardia rinascimentale italiana e europea del noto artista Davide Foschi. Nel 2018 ha partecipato ai Festival del Nuovo Rinascimento di Trento e Lucca, a Ferrara in alcune mostre presso la Galleria d'Arte Il Rivellino".


Fanno le anime pie  contro i supposti bavagli del Nuovo Governo,  ala 5 Stelle in particolare, contro gli abusi della libertà di stampa cosiddetta (scoperta dell'acqua calda poi..) poi  censurano anche eBook e persino Sociologi.  A parte il danno d'immagine editoriale,  siamo ai limiti a  Ferrara ad esempio,  vedi il normalissimo cstampa censurato da Estense com,  Resto del Carlino e la Nuova Ferrara  (Ferrara Italia invece l'ha regolarmente pubblicato) del danno commerciale con tale negazione del diritto all'informazione....


Info

https://www.ferraraitalia.it/nuovi-ebook-asino-rosso-ferrara-bruno-turra-e-marco-nava-161838.html

https://www.mondadoristore.it/altro-mondo-universo-e-Bruno-V-Turra/eai978882953760/
https://www.amazon.it/stagioni-estreme-Quando-opere-raccontano-ebook/dp/B07HXR4SYK