Il derby è del Bologna, Spal sconfitta 2-1 | estense.com Ferrara: (foto di Alessandro Castaldi) di Andrea Mainardi Non è bastata la carica dei quasi cinquemila accorsi al 'Dall'Ara' di Bologna per assistere ad un derby che in serie A mancava da tantissimo tempo. Mora e compagni infatti escono sconfitti al termine di una prestazione che può anche essere apprezzata sotto il profilo dell'impegno, ma la mancanza di qualità dalla cintola in su si è fatta sentire al termine di un match il cui giudizio complessivo è senza dubbio insufficiente. Il Bologna dal canto suo ha fatto il minimo indispensabile affidandosi ai suoi fantasisti in attacco e soprattutto ad un Palacio in versione extralusso, sempre pronto a creare pericoli alla difesa spallina. La Spal affronta il derby con la stessa formazione che due settimane fa ha pareggiato contro il Crotone, eccezion fatta per Paloschi che sostituisce Borriello dal primo minuto. In difesa Salamon vince dunque il ballottaggio con Oikonomou. La partenza dei biancoazzurri è buona, con i giocatori di mister Semplici che
*Nota di M. Cremonini La Spal ora è già in zona retrocessione, terz'ultima sebbene in compagnia. Anche nel derby solito copione come spesso con squadre tecnicamente superiori (anche se non Napoli, Milan, Inter, il Bologna vanta Palacio, Verdi, Di Francesco di ottima qualità): Spal neppure malaccio nel primo tempo, poi semplicemente fragile e spuntata in attacco. Sullo 0-0, Paloschi flop da facile posizione e l'ex promessa del Milan è già un problema per l'evanescenza e la scarsa grinta nonostante l'impegno (il chè anche peggio). Insomma ennesima sconfitta, la quinta in 6 partite, e mentalità ancora da Serie B , leziosa e poco pratica e poi la Serie A ben altra categoria. Urgono rinforzi da Serie A in ogni reparto e una squadra combattente per la salvezza come unico e -ora è chiaro- non facile e anzi arduo obiettivo. Il resto sono illusioni.
domenica 15 ottobre 2017
IL DANTE DI BORGES
Nelle sue "Sette notti" del 1980, Jorge Borges, grande intellettuale argentino, scomparso nel 1986, esprime tutta la sua passione per Dante Alighieri, dopo essere rimasto affascinato dal volto di Gesù Crocifisso e dalle descrizioni dantesche. In tale opera, Borges ci offre una confessione personale straordinaria sul fascino subito dalle letture del Sommo Poeta. La Divina Commedia, per l'autore, vede un intreccio mirabile tra poesia e teologia, in un intreccio costante. Il suo approccio di Dante svelano così un un amore non solo intellettuale, ma anche esistenziale per l'opera dantesca. "Voglio solamente sottolineare, scrive Borges, che nessuno ha il diritto di privarsi di questa felicità, la Divina Commedia. all'inizio si deve leggere il libro con la confidenza di un bambino, abbandonandosi ad esso. E allora ci accompagnerà per tutta la vita". Borges, chiamato, l'ateo della Croce, ci invita così ad una lettura inedita del capolavoro di Dante, recuperando l'immagine del Volto di Cristo, proprio dall'eredità culturale di Dante. e ciò, ricorda Borges, viene confermato da quella struggente visione di Cristo sul velo della Veronica custodito in San Pietro a Roma. L'intuizione di Borges parte dal confronto tra le due posizioni sul Cristo dell'arte dei primi secoli cristiani, quella di un Ges§ affascinante sulla scia simbolica del Salmo messianico e un Gesù repellente sulla scia del Servo messianico del Signore cantato da Isaia. Il Volto di Cristo, secondo Borges, va cercato nei volti umani, come Gesù stesso ci insegna nel Vangelo. E dall'arte di Dante, Borges trae un grandioso messaggio cosmico del Gesù incarnato nell'umanità.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi
sabato 14 ottobre 2017
"Deep Purple Live in Sydney 1984 performing Smoke OnThe Water"
deeppurpleos: "Deep Purple Live in Sydney 1984 performing Smoke On The Water"

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