giovedì 15 dicembre 2016

Cuba Massonica?

 

 

Oscar Bartoli

  blog "Letter from Washington".  (www.oscarb1.blogspot.com).

 

Cuba Massonica

http://oscarb1.blogspot.com/2016/11/cuba-massonica.html

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La popolazione di Cuba è di 11.200.000 persone secondo l'ultimo censimento che risale a 2003. La morte di Fidel Castro ripropone un eterno quesito: come sia ...

 

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Caro Oscar, la tua storia è fraternamente gemella alla mia, per quanto riguarda la prostata. Ed anche l'iter ospedaliero è simile: a Febbraio di quest'anno ...


Giornalisti americani a Canossa Trump


Oscar Bartoli
   blog "Letter from Washington".  (www.oscarb1.blogspot.com).

 

Giornalisti americani a Canossa Trump

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Nelle scuole di giornalismo americane si insegna agli studenti che l'impegno morale di un giornalista è quello di rispettare l'obiettività, garantendo e coprendo l ...


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Caro Oscar, la tua storia è fraternamente gemella alla mia, per quanto riguarda la prostata. Ed anche l'iter ospedaliero è simile: a Febbraio di quest'anno ...

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FantaNatale 2016, libri consigliati: "Pàrtagas" romanzo di Gianluca D’Aquino


È in libreria il nuovo romanzo dello scrittore alessandrino Gianluca D'Aquino (anche autore e vincitore premi GIALLO MONDADORI), Pàrtagas, edito da Eden Editori, presentato ai lettori da una prefazione d'eccezione di uno dei maestri della narrativa, Sergio "Alan D." Altieri, che spiega come Pàrtagas affronti con un taglio per molti versi eretico il tema dell'islamizzazione del mondo, riuscendo ad allargare il genere fantasy non solamente a una nuova dimensione epica ma anche, e soprattutto, a una inedita prospettiva tematica: l'incontro/scontro, forse inevitabile, tra la libertà dell'immaginazione e il pragmatismo del reale. Con Pàrtagas, Gianluca D'Aquino, autore a tutto tondo e narratore a tutta caratura, narra nel certamente fantasy, ma costringe il lettore a confrontarsi con una impietosa, per molti versi agghiacciante, metafora sociologica sulla natura più profonda e più maligna del potere. Ed è precisamente nel giro di vite impresso alle componenti del fantasy che l'autore sposta le focali, altera gli equilibri, dilata la prospettiva in un intreccio multipolare in cui è soprattutto la politica a spostare il genere in una dimensione spiazzante e iconoclasta.
Pàrtagas è un caleidoscopio attraverso cui l'autore ripercorre il passato, il presente e il futuro di un processo di compenetrazione, a volte subdolo, a volte violento, di culture, tradizioni e religioni. Un caleidoscopio in cui è presente un continuo intreccio di storie e una molteplicità di personaggi che si possono scorgere appoggiando metaforicamente l'occhio all'estremità dello strumento e, facendo ruotare l'interno, ossia le pagine del libro, si potrà osservare il generarsi di nuove realtà dall'unione dei frammenti di immagini relative ad altre realtà precedenti, che mutano, cambiano, si fondono e talvolta scompaiono.
La narrazione è continuamente sospesa e ripresa in più storie legate tra loro, che si sviluppano contemporaneamente, con una tecnica peraltro abbastanza tipica nei poemi cavallereschi. Il narratore lascia un filo e ne afferra un altro, poi riprende due fili pendenti e li intreccia fra loro, poi lascia cadere anche questi e ne intreccia altri ancora e così via, fino a comporre un grande arazzo narrativo.
Pàrtagas è la metafora del mondo inteso come entità territoriale concepita e divisa fra stati teocratici, in cui la religione è l'elemento dominante anche sul potere temporale.
A tutti gli effetti, la storia parla di una totale guerra mondiale delle religioni. Con una religione in particolare che minaccia la stabilità e la pace degli altri stati.
Ma Pàrtagas è anche un romanzo di fantasia, una storia epica e cavalleresca che affronta i temi e i valori dell'amicizia, dell'amore e del coraggio, e che vuole essere un passatempo per autori di tutte le età.

Il libro è stato brillantemente presentato ufficialmente sabato 3 dicembre 2016 alle ore 17:30 presso il Teatro Comunale di Alessandria (ingresso libero).....con molte -significativamente- durante l'evento-copie vendute in anteprima assoluta.

In allegato:
  • immagini in formato *.jpeg (Copertina + Autore)


Effetto Arte : Premio Gran Maestro 2016

 


Le prestigiose sale di Palazzo Francavilla, a Palermo, ospiteranno giorno 17 Dicembre 2016, la cerimonia di assegnazione del Premio Grande Maestro 2016.

Il prestigioso riconoscimento sarà conferito a un selezionato numero di personalità artistiche. In tale occasione saranno videoproiettate le opere degli artisti ammessi all’evento. La premiazione avverrà alla presenza di illustri personaggi del mondo della cultura.

Il Premio Grande Maestro costituisce un ambito riconoscimento per la propria carriera. Sarà annualmente assegnato ad importanti esponenti del mondo dell’arte e della cultura.

In più un prestigioso catalogo distribuito in Italia a galleristi, collezionisti, mercanti d’arte e consultabile nel mondo tramite la piattaforma web calaméo.

A ciascun artista sarà dedicata una motivazione critica che verrà pubblicata nel catalogo della manifestazione.

Contattaci tramite e-mail:eaeditore@gmail.com

   A tutti gli Artisti ammessi

 

- Videoesposizione di un’opera e foto personale in occasione della cerimonia premiazione presso le sale di Palazzo Francavilla, giorno 17 Dicembre 2016.
- Pubblicazione dell’opera ammessa nel catalogo ufficiale dell’evento con motivazione critica di ammissione da parte di Sandro Serradifalco.
- Conferimento del Premio Grande Maestro 2016 (pregiata targa personalizzata).
- Inserimento del proprio nominativo nelle pagine pubblicitarie dedicate all’evento su riviste, locandine, totem, inviti.
- Copia del catalogo.
- Visita guidata di Palazzo Francavilla.

Informazioni per le modalità di partecipazione a: eaeditore@gmail.com

EA - Via S. Marchesi, 5 - 90144 Palermo -  

Le paperette mute e gli imbecilli nei racconti di mio padre di Pierfranco Bruni

 di Pierfranco Bruni

 
Le paperette mute e gli imbecilli nei racconti di mio padre

 Mio padre mi viene a trovare ogni notte.

Bussa alla porta del mio pensiero e mi racconta. Dice che non si tratta di una favola o di una storia, ma semplicemente di un raccontare.

Io devotamente lo ascolto. Come sempre ho fatto. Mi siedo sul letto e ascolto. Arriva puntuale alla 04,05 del mattino.

Bussa ed io apro.

Questa mattina mi ha detto frasi sulle quali dovrò meditare a lungo. Mio padre parlava poco.

Mia madre racconta sempre e chiedeva. Mio padre no.

Questa volta mi ha dato un vocabolario che stento a decifrare.

Così.

C'era una volta un imbecille, poi un misero e poi  uno squallido. L'imbecille chiese al misero di osservare il mare. E il misero delegò lo squallido. Il mare però era partito, lontano, lontano, lontano ma aveva portato seco un cannocchiale.

Ogni tanto da uno scoglio puntava lo sguardo.

Un bel giorno si chiese: ma chi è l'imbecille? Quello che fa il misero credendosi squallido o lo squallido pensando di essere il misero? A questa domanda non rispose. Perchè? Per un semplice motivo.

E allora, voi, cari lettori e lettrici e frequentatori di facebook indovinate il motivo.

Il mare lo sa e anche io lo so. Basta un po' di ironia, di bellezza e di bravura.

Noi siamo ironici, siamo belli e siamo bravi. Perché il noi? Indovinate un po'.

Su questo non ci sono dubbi. L'imbecille vestito da misero e mascheratosi da squallido non ha queste qualità. Ma non è colpa nostra e tanto meno mia e ancor di più del mare.

C'è un fatto però. Che il mare, sempre le metafore, i folli sanno giocare con le metafore (non lo sapevate?), ha studiato per anni, si è laureato con ben due lauree, ha insegnato, ha conseguito il titolo di docente, è chiamato dal vento e dalla pioggia a svolgere conferenze, incontri e a pubblicare libri in tutto il mondo.

E' un sapiente. Anzi un MAESTRO! Chiamatemi MAESTRO e non DOTT. O PROF. SAREBBE TROPPO RIDUTTIVO. Dunque: MAESTRO.  Sempre senza soldi. Questo è vero ed è accertabile. Ma ha tanto lavorato per scrivere, pubblicare e parlar bene. Sempre bene. Ha un difetto. 

Sapete quale? Questo ve lo dico o ve lo dice il mare (attenzione al ve lo: qualche docente ignorante potrebbe obiettare?): quello di dire sempre ciò che pensa con il coraggio delle sfide e delle idee e firmandosi con nome e cognome.

Dimenticavo... Il paradosso di chi è folle...

L'imbecillità è l'alba che circonda gli ANONIMI.

La loro miseria non è scritta dalle parole ma dalla loro nullità e dalla paura.

Gli ANONIMI non conoscono il coraggio, tanto meno le scelte, ancora più il rischio.

Possono sentirsi delle iene ma sono soltanto delle assenze.

Il vuoto è meno o più di una assenza?

Noi siamo stati, siamo e resteremo quelli che Tomasi di Lampedusa ha definito i GATTOPARDI. Noi, io, il mare: metafore.

Ovvero nella nobiltà c'è la capacità delle sfide.

Ma è da chiarire.

Il mare, per ritornare al mare, non sa cosa farsene degli avversari. D'altronde se avversari o nemici devono esserci, ed è bene che ci siano, c'è da dire che nessuno può considerarsi avversario del mare.

Perchè?

Una bella domanda con una risposta facile facile.

Il mare gli avversari li sceglie. E quindi il mare - metafora decide chi può competere o meno con le sue onde e finora non ci sono avversari ma solo squallidi, miseri, imbecilli anonimi.

Allora. C'era una volta...

Il mare deve scrivere le pagine sulle quali la sabbia impone il vento... Gli altri facciano i loro compiti di imbecilli e altro…

Il resto non è neppure pioggia di coccodrillo.

Sapete cosa mi hanno dato per pranzo nell'ultimo convegno sulle minoranze?

Un bel piatto con una coscia di paperette mute...

Il resto è tutto da immaginare, ma immaginare non significa  dire cose non vere…

 

Come posso decifrare tutto ciò?  Mia madre fa silenzio, ma anche lei, questa volta, troverebbe difficoltà a tradurre.

Mi ha lanciato dei segnali precisi. Le paperette mute e gli imbecilli…

Dovrò interrogare un indovino? No. Basterà chiederlo a mio padre appena che si è interessato di alchimia.

Appena sentirò il suo vento gli dirò: questa volta pa' non ho capito…

E lui mi risponderà, sono convinto di ciò dicendomi:

Figlio mio,

sei cresciuto perché io possa spiegarti.

Significa che ancora non ti sei guardato abbastanza dentro di te…

Sarebbe ora di farlo…

Allora, a questo punto, mi tocca consultare altri testi.