mercoledì 8 giugno 2016

Biblioteca Gramsciana/VILLA VERDE : FRANCESCO ABATE A VILLA VERDE

 

VILLA VERDE(OR) SABATO 11 GIUGNO EX FRANTOIO ore 18,30 • via Salis, 10 • 
Nella piazzetta antistante all'ex frantoio Francesco Abate incontrerà i lettori per presentare il suo ultimo libro "Mia madre e altre catastrofi" con Francesca Saba. 
MIA MADRE E ALTRE CATASROFI
Una serie di dialoghi folgoranti, irresistibilmente comici, che tessono il racconto di un'intera vita, anzi due: quella di un figlio e di sua madre, dall'infanzia fino a oggi. Con grazia estrema, ma senza sconti, Francesco Abate ha scritto la tragicommedia del rapporto sentimentale piú dolce e ingarbugliato di tutti.
FRANCESCO ABATE
Francesco Abate è nato a Cagliari nel 1964. Ha esordito con Mister Dabolina (Castelvecchi, 1998). Sono seguiti Il cattivo cronista (Il Maestrale, 2003), Ultima di campionato, da un soggetto vincitore del premio Solinas (Il Maestrale, 2004/ Frassinelli 2006), Getsemani (Frassinelli, 2006) e I ragazzi di città (Il Maestrale, 2007). Con Einaudi ha pubblicato Mi fido di te (Stile libero 2007 e Super ET 2015), scritto a quattro mani con Massimo Carlotto, Cosí si dice (2008), Chiedo scusa (con Saverio Mastrofranco, Stile libero 2010 e Super ET 2012), Un posto anche per me (2013) e Mia madre e altre catastrofi (2016). È fra gli autori dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga), i cui proventi sono stati destinati alla comunità di Bitti, un paese gravemente danneggiato dalla recente alluvione.
http://www.frisko.it/


 

Benny Nonasky : NATURA e NARRAZIONE e MERCURIO IN MARE

PER LA RECENTE  GIORNATA MONDIALE DELL'AMBIENTE 8 5 GIUGNO) , SEGNALIAMO  un ORIGINALE  e brillante pensante articolo per discutere di Natura e Linguaggio del poeta sperimentale Benny Nonasky, diverse pubblicazioni rilevanti e  tra le figure innovative della nuova letteratura italiana.. Lo trovate  sul suo  sito (www.bennynonasky.it) oppure cliccando sul titolo:

.NATURA E NARRAZIONE E MERCURIO IN MARE.

"[...] Noi viviamo in essa e in essa troviamo l'espressione, il nostro sostegno vitale e la certezza che noi potremmo, perennemente, in un ciclo e riciclo continuo, sopravvivere. Può sembrare una semplice costatazione. Effettivamente lo è, ma la narrazione si complica di ostacoli e strafottenza. Non tutti percepiscono la poesia del luogo; il coinvolgersi; l'eleganza del suo comportamento. Quindi cominciamo a parlare della merda."

 

Trent’anni di cultura del Mediterraneo grazie al Premio Troccoli Magna Grecia Pierfranco Bruni

 Pierfranco Bruni

Trent'anni di cultura del Mediterraneo

grazie al Premio Troccoli Magna Grecia


 

Si è svolto con il consueto successo e consenso la trentesima edizione del Premio alla Cultura "Giuseppe Troccoli – Magna Grecia" nello straordinario scenario del Teatro Comunale di Cassano Ionio – Cosenza. Un Premio nella storia di un territorio sottolinea sempre l'importanza di un profondità di interessi culturali. Soprattutto quando si tratta di una Istituzione che dura da  trent'anni. Il merito di questa coerenza va certamente a chi ha avuto l'idea di realizzare un riconoscimento nel nome di uno scrittore che è dentro la storia letteraria italiana partendo dalla Magna Grecia.


*photo * Il Rettore Università della Calabria e Pierfranco Bruni

 

Mi riferisco al suo fondatore: Martino Zuccaro. Accompagnato nel corso degli anni dalla famiglia Zuccaro e soprattutto della figlia Erminia. Il legame tra lo scrittore Giuseppe Troccoli è importante e resta fondamentale non solo sul piano letterario ma geografico, puntando proprio sul valore territoriale della grecità

Il Premio nato come semplice evento per fare turismo - culturale, è salito agli onori meritandosi l'attenzione di diversi Ministeri oltre che dei media  nazionali. La sua immagine è entrata nel circuito nazionale. L'attenzione rivolta al  Premio da parte di noti giornalisti, scrittori, editori, uomini dello spettacolo ha stimolato l'interesse generale per il nostro territorio e contribuito ad alimentare un dibattito oltre le mura cittadine. Il Premio ha provocato l'azione per la ricerca. Si pensi all'interesse nato su Giuseppe Troccoli.

Dalla traduzione dei Beni Culturali alla lettura della civiltà contadina, dal recupero della memoria storica, alla valorizzazione delle tradizioni popolari legate ai momenti religiosi, in cui la tradizione è punto nevralgico. Il mondo della scuola è stato sempre un riferimento. Infatti la loro presenza diventa sempre più riferimento.

 

      Un premio, abbinato alla scuola e ad un tema centra che riguarda i valori umani, alla cultura che recupera le sottolineature mediterranee di un territorio è sempre una manifestazione di ricerca. E qui, tra i vicoli si parla un linguaggio le cui icone sono un esemplare di memoria. Ecco perchè ha visto protagonisti personalità come Corrado Calabrò, Francesco Grisi, Giuseppe Trebisacce, Daniele Giancane, il Nunzio Apostolico Lucibello e diversi rettori, docenti università, scrittori e poeti.

 

Un Premio, questo, dunque, che sottolinea l'importanza del rapporto tra cultura, amemn e territorio. I raccordi sono i raccordi promozionali e progettuali di tale manifestazione. Ma perché una tale manifestazione? Lo scopo è quello di raccordare la cultura del territorio con la storia. Ciò ha significato creare legami che pongono al centro la riscoperta di modelli identitari con una mobilitazione che guarda alla valorizzazione. Il territorio è un dato prioritario che impone sempre un approfondimento sulla consapevolezza di una civiltà. Un Premio può dare impulso ad una educazione alla conoscenza e quindi può spingere verso un percorso valorizzante del territorio? Direi proprio di sì. E' stata una splendida manifestazione che ha messo insieme un numerosissimo pubblico all'interno di un contesto storico e turistico.

      Si tratta di un Premio che ha un progetto ben finalizzato all'interno del territorio nel quale è nato. Pensare a un tema tra identità del territorio e tematiche affrontate è penetrare quegli elementi mediterranei che hanno dominato nella nostra civiltà e che non smettono di essere elementi partecipanti nel nostro quotidiano vivere il territorio.

Proprio per questo si è pensato di stipulare un patto culturale attraverso un Premio che non dimentichi le eredità del Mediterraneo ma che trovi nel Mediterraneo un humus di civiltà e di futuro. Bisogna saper guardare al Mediterraneo, attraverso il laboratorio del territorio - paese, puntando l'obiettivo al futuro.

Memoria, dunque, e futuro. Un raccogliere le istanze che ci provengono dalla storia ma che vivono dentro il contemporaneo. Il Mediterraneo vive dentro di noi, dentro i segni di una memoria - civiltà. Ecco lo spirito che si vuole dare ad una tale manifestazione. Si pensi che nei primi anni, per più di un decennio, si collegava ad un convegno di studi nel quale si argomenta il legame tra letteratura e Troccioli attraverso altre personalità.

Trent'anni sono il mezzo del cammino della nostra cita e ci apprestiamo ad andare oltre. Bisogna sempre andare oltre…

 



Napoli: Mostra Fotografica di Bledar Hasko, con bio-note di M. Francolini

 

Giovedì 9 giugno 2016 dalle ore 17.00 si inaugura la personale di Bledar Hasko

"Il buio alla luce del sole". La mostra resterà aperta fino al 30 giugno, lunedì e martedì ore 17-19, mercoledì ore 10.30-12.30 e su appuntamento.

Testi in catalogo di Ugo Piscopo e Marcello Francolini

In mostra le foto che Bledar Hasco, giovane giornalista di nazionalità albanese, ha realizzato recentemente vivendo nel campo profughi di Idomeni ,nella penisola balcanica, in territorio macedone, che solo qualche giorno fa è stato smantellato.


"Egli ha, con finezza ed intuito, distribuito l'insieme degli scatti lungo l'arco di un giorno, che naturalmente va dal mattino alla sera: Sotto tale aspetto, ci aspetteremmo di vedere in sequenza, dopo le pallide luci mattinali, l'accendersi della luce piena nel corso della giornata, fino al suo stemperarsi col tramonto. Invece, l'intera vicenda della giornata si assorbe in un triste pallore crepuscolare, sempre identico a se stesso e al proprio squallore. Il giorno non c'è, come non c'è l'aurora, come non c'è la sera. C'è soltanto un giorno che non è giorno, c'è solo un ambiente straniato, irriconoscibile, fuori della storia e del bene e del male. E' il limbo degli esseri umani, a cui si nega il diritto fondamentale di vivere e muoversi in un mondo umano."Scrive così Ugo Piscopo nel testo che introduce la mostra.

Marcello Francolini, traccia le note biografiche di Bledar Hasco, che dalla famiglia Francolini è stato accolto , nella quale si è profondamente radicato, insieme alle vicende della sua formazione, i suoi interessi , alla fine confluiti nell'esercizio della fotografia ,"il mezzo più chirurgico per entrare nella carne dei fatti"


 

martedì 7 giugno 2016

‘Romantronica’, tributo futurista a David Bowie | estense.com Ferrara

‘Romantronica’, tributo futurista a David Bowie | estense.com Ferrara: David Bowie. Credits: AVRO - Beeld En Geluid Wiki - Gallerie: Toppop 1974 - CC BY SA 3.0/WikimediaCommons Presentato con la performance David Bowie Renaissance in anteprima recentemente al Festival del Nuovo Rinascimento di Milano, è uscito in questi giorni “Romantronica” del futurista ferrarese Roberto (o Roby) Guerra, tra i principali promotori dell'avanguardia italiana. Edito da NETTarg (a cura di Cosimo Dino-Guida) con prefazione della scrittrice Mary Blindflowers, Romantronica è un tributo speciale poetico e aforistico al grande artista pop David Bowie, scomparso nel gennaio scorso. Poesie e letteratura che esaltano il Bowie futurista e icona dell'era spaziale riconnesso alla sua profondità romantica e dandystica e visionaria, con connessioni esplicite della poetica di Bowie al fu rinascimento inglese o preraffaellita, tra Wilde e Keats, al posthuman Kubrick e, infine, a Lindsay Kemp e Carmelo Bene, per il grande talento performativo dell'artista di Life on Mars, Heroes e....