Si chiamano Anki Cheung Siu Yan, Marilyn Lee Wai Ling, Ali Charisma, Goji Lin, Yi Hui... ma se ci dicono che si "occupano di moda", il pensiero corre alle dozzinali botteghe di capi a basso costo delle nostre città. Errore: si tratta di alcuni degli stilisti più accreditati, al di là del Caucaso. Il pregiudizio è giustificato dal fatto che i nostri media, prodighi di informazioni sulle kermesse italiane, difficilmente dedicano spazio alla moda d'oriente. In un settore che impegnato a leccarsi le ferite della crisi, perché promuovere i più temuti, tra gli emergenti internazionali? Eppure, uno sguardo alle passerelle dell'Hong Kong la Fashion Week, in programma lo scorso 18/24 gennaio, noi lo ridiamo volentieri...
Riad - Una ragazza è stata condannata a 90 frustrate e a due mesi di prigione in Arabia Saudita per avere colpito in testa con una tazza la preside della sua scuola. Lo ha riportato il quotidiano locale Al Watan. L’incidente è avvenuto l’anno scorso nella città orientale di Jubail, sul Mar Rosso: l’adolescente aveva colpito la preside dopo che questa le aveva sequestrato il telefonino dotato di macchina fotografica, il cui uso non è consentito.
La preside ha chiesto che la sentenza venga eseguita all’interno della scuola per «educare» gli altri studenti. L’Arabia Saudita, la più conservatrice tra le monarchie del Golfo, è duramente criticata dalle organizzazioni umanitarie internazionali per la sua costante violazione dei diritti umani fondamentali.
La sharia (legge islamica) vigente nel Paese prevede l’amputazione e la decapitazione per i colpevoli di furto e omicidio, e pene corporali anche per i reati non gravi.
Solo un’eventuale grazia concessa personalmente dal re Abdallah potrebbe a questo punto impedire che la pesante sanzione venga inflitta già nei prossimi giorni alla giovane studentessa.
Le dimissioni di Delbono, sindaco di Bologna, che adesso gli zombies rossi spacciano per atto di responsabilità (ovvio, riferito al Cavaliere!), sono un fatto clamoroso. Come già evidenziato dai commentatori, mai in Emilia-Romagna, a Bologna, un fatto del genere. E 1+1 fa due... E' un altro segnale della morte della sinistra. Altro che testamento biologico o eutanasia (sempre benvenuti sia ben chiaro per il futuro stato realmente laico). Anche Bersani, vedi Bologna, ma anche la Puglia, ormai è al capolinea. O meglio, le prossime Regionali saranno neppure il funerale dell'ex sinistra, ma la firma del medico legale. L'autopsia la faranno Di Pietro e company e – guarda guarda- anche l'UDC di Casini, ex amico di Cuffarro..., e i resti -letterali-dell'estrema sinistra. Si alleeranno nell'ex sinistra con l'incombente prossimo Partito Islamico, di cui nessuno parla, perchè, quando sarà ufficiale, sarà una resa dei conti? Povera sinistra!
Comunque, Delbono out..decreta la fine del Modello Emiliano. Poco importa, ora, altra storia, certa storia propulsiva dell'ex PCI. E' archeologia politica.
Ebbene, a Ferrara, s'apre una finestra clamorosa: in altra città meno servile, meno leccaculista, meno feudo dei resti della sinistra (ma si sa son DC clonati...), le opposizioni unite, trasversali, farebbero ora cadere Tagliani! Non per via giudiziaria come Delbono necessariamente: anche se storie come l'ospedale fantasma di Cona, le tangenti in Comune ad alcuni funzionari e diversi altri ?, se la magistratura fosse diciamo più sveglia, potrebbero svelare sorprese analoghe all'affaire Delbono bolognese. Ma è l'effetto Delbono, l'effetto imminente fine del PD, squisitamente politico e -o mediatico e squisitamente emiliano nello specifico a presentarsi ora come un detonatore!
Un'opposizione trasversale decisa potrebbe far cadere anzitempo la giunta Tagliani... per tale scenario mediatico e per i chiaroscuri tutt'oggi non direttamente giudiziari ma altrettanto direttamente alla luce del Sole, segnali di un modello morto, defunto che altro non può ( tra discese libere nello sviluppo produttivo, bluff sulla città d'arte, disaffezione conclamata verso il Palazzo, tensioni epidermiche tra ad esempio Vigili Urbani e liberi automobilisti, l'Ospedale stesso che più che mai non convince i ferraresi, degrado extracomunitario, eccetera) che mortificare se non uccidere in certo senso la Città, Ferrara!
Ovviamente, nonostante l'attivismo costante ad esempio di Progetto per Ferrara, alcuni oppositori non di cartapesta del PDL, tutta certa area potenzialmente critica cosiddetta a sinistra, certa Intellighenzia, incluso certo ambientalismo, che ha foraggiato Tagliani alla luce del Sole, continuerà a farlo, ormai completamente schizofrenica, preda della sindrome di Arcore, come dimostrano documenti e quasi manifesti ufficiali.
Quindi a Ferrara non cambierà proprio nulla, perchè il Punto di non ritorno è già stato probabilmente superato. La città è morta.. O no?
Si pensa a tornare sulla più grande luna di Saturno, Titano, a cinque anni dalla discesa della sonda europea Huygens che stupi' con le immagini dei monti e dei fiumi di metano.
Che il ritorno su Titano possa essere l'obiettivo di una nuova missione lo ha detto la planetologa Carolyne Porco, dell'universita' di Boulder (Colorado) e a capo della squadra che analizza per la Nasa le immagini di Saturno inviate a Terra dalla sonda Cassini. L'esperta ha presentato il 19 1 scorso le immagini piu' suggestive del pianeta degli anelli a chiusura del Festival delle Scienze di Roma.
A inaugurare questo pomeriggio alle ore 18 l’undicesima mostra dello spazio sono tre artisti, Marcello Carrà, Riccardo Mayr e Alessandro Merlanti. L’esposizione si pone come momento conclusivo di un corso sulle “Strategie di orientamento nel sistema dell’arte” promosso dalla galleria, che ha visto i tre artisti confrontarsi sui principali aspetti che caratterizzano il mondo dell’arte. “Tassidermie vitali” è il titolo scelto dagli artisti stessi per questa mostra, perché ognuno di loro ha “imbalsamato” attraverso l’arte soggetti densi di vissuto. Sono opere di forte impatto: spettacolari gli insetti disegnati a bic di Carrà, grandi anche quattro metri, la locomotiva dipinta a dimensioni reali di Merlanti, le architetture politiche realizzate con la polvere di Mayr.
Tutti e tre gli artisti sono di origine ferrarese, ma i lavori proposti non sono mai stati esposti nella loro città natale, e costituiscono quindi delle “scoperte” che la curatrice e gallerista Maria Livia Brunelli ha effettuato dopo una attenta ricerca sul territorio a caccia di nuovi talenti.
Il fascino della scoperta di questi talenti emergenti si unisce al fascino del luogo che li ospita, la MLB home gallery, una particolarissima galleria comunicante con gli spazi dell’abitazione dei due giovani galleristi. Collocata in un palazzo del Quattrocento davanti al Castello Estense, la MLB home gallery è aperta su appuntamento e chiunque vi entra si sente un po’ speciale, perché ogni mostra viene illustrata attraverso visite guidate gratuite effettuate dalla curatrice o dagli artisti che espongono; visite che spesso finiscono nelle stanze private, tappezzate di opere d’arte. ..