giovedì 3 ottobre 2024

Mimmo Centonze, Lectio Magistralis....




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Roberto Guerra
 

Societa' Libera: Sconforto per governo e opposizione Ripugnanza per l'informazione Disincanto per la giustizia- la newsletter di oggi di Società Libera




Il giorno ven 20 set 2024 alle ore 03:06 Societa' Libera <news@societalibera.org> ha scritto:

Società Libera online

Anno XXIV - n. 550- 19 settembre 2024

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SCONFORTO PER GOVERNO E OPPOSIZIONE RIPUGNANZA PER L'INFORMAZIONE DISINCANTO PER LA GIUSTIZIA

di Vincenzo Olita*

Un Paese si caratterizza come libera comunità, quando una maggioranza, pur sbagliando per alcuni aspetti, governa con onore sul comune destino, quando un'opposizione la contrasta con dignità, quando una magistratura, indipendente dalle prime due, opera con lungimiranti visioni, quando l'informazione è avvertita come amichevole supporto indipendentemente dalle, pur necessarie, divisioni politiche.

Naturalmente, stiamo parlando di Utopia, non della nostra   quotidianità, stiamo parlando di Stati e società ideali, di Lao Tzu, della Repubblica di Platone, di Cristo, Tomaso Moro con i suoi abitanti Utopiani, di Campanella, Erasmo da Rotterdam, Marx, Engels, Pareto, Mosca, Sacco Vanzetti e il loro testamento, di Gaber e De André: proseguire equivarrebbe all'inutile.

Abbiamo esagerato con la filosofia, la religione, la politica, due disgraziati e due artisti, non a caso intersecando visioni del mondo e concezioni di vita opposte o divaricanti, in tutti i casi pensatori, dal V secolo a.C. alla contemporaneità.

Già, pensatori, il cui solo pensarli induce a sensazioni olistiche a riflessioni, quanto mai lontane dalle nostre quotidiane dicotomie politiche, accompagnate dallo scadimento dell'informazione e da un nichilismo giudiziario. Pensarli dovrebbe agevolare la nostra intelligente disponibilità ad interpretare la politica come dialettica, come critica alle ragioni delle controparti, se si vuole come capacità d'apprendimento culturale, aperture che consentono, a noi che professiamo liberalismo, d'inchinarci innanzi alla pulita anarchia di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, di ammirare l'ultima lettera al figlio Dante Sacco eJoan Baez che canta la loro Ballata. 

Altro che le estenuanti, spesso sterili, contrapposizioni a-politiche,a-culturali, a-ideologiche, insomma, il controbattere su tutto e contemporaneamente sul nulla.

Non senza difficoltà, ci spostiamo dall'Utopia alla Distopia, società incattivite, in cui, in nome degli interessi generali e del bene comune, accantonando l'esteso e accattivante armamentario retorico, si affrontano, armati di falso buonismo e vera perfidia, modeste entità, queste sì d'interesse, per il controllo della macchina statale e del localismo politico.

Esemplare il caso del ministro Sangiuliano nato come storia sentimentale e sviluppatosi come Affare di Stato, fra poco, al pari di quello Dreyfus.

A nostro avviso un politico che non avverte e non comprende minimante che si accompagna con una personalità disturbata da un ossessionante necessità di conquista della notorietà, lo si può connaturare come Sprovveduto?

Certamente, due volte, come uomo e come politico, per la prima non è nostra competenza né interesse entrarvi in merito. Come politico, una sciagura per sé e per la compagine governativa, tutti siamo liberi di accompagnarci con chi ci pare ma, altrettanto, non lo siamo nel coinvolgere semisconosciuti in attività in cui siamo responsabili verso altri e come in questo caso verso la nazione.

L'ingenuità del credulone trova poi la superba esaltazione   nell'intervista al Tg1 condotta dal direttore Chiocci, di cui si ricorda l'insignificante conversazione con Papa Francesco a cui chiese, tra l'altro, di Pelé e della giovane fidanzata.

L'intervista al ministro, del tutto fuori luogo, ha avuto l'effettodi trasformare una vicenda privata, in un plateale gossip per la destra e in una golosa opportunità per l'opposizione.

Una traversia particolare proposta in una fascia oraria ad ascoltatori, si presume, interessati ad una solida e rigorosa informazione.

Allora comprendiamo anche l'incessante perdita di spettatori per i   telegiornali Rai e Mediaset; infatti il TG1, solo negli ultimi mesi ha perso centinaia di migliaia di ascoltatori e ancor più il TG2 che ha subito una diminuzione del 15%. Risultati dovuti al Telemeloni?

Se così fosse saremmo all'autolesionismo, che pure avvertiamo, ma nella selezione del management Rai capace di offrire una modesta informazione, non al di là di 15 minuti, occupando i restanti con artisti, gossip, sport e così via.

Di fatto da quell'intervista è scaturita l'esplosione mediatica della conoscente del ministro. La notorietà nazionale è stata raggiunta, dopo tanti sacrifici e privazioni, un gran personaggio è penetrato anche nel dibattito politico tenendolo sulla corda con allusioni, prossime verità, colpevolezze certe, coinvolgimenti politici, insomma con l'armamentario classico di chi non ha niente da dire ma tanto da farsi ammirare. Noi ci fermiamo qui non essendo interessati a soffermarci sul nulla e, ancor più, a non partecipare alla nascita di un personaggio in cerca d'autore.

Possibile parto nei pressi del quale si è affollata la politica e l'informazione. La prima, nella versione maggioranza, con puerili e sconclusionati comportamenti è sembrata avallare un'inesistente temibilità, dimissioni del ministro, respinte ed accettate, l'affrettata e furtiva nomina del successore che, al di là delle sue competenze culturali, lo si ricorda per le partecipazioni a programmi politici, quasi sempre monopolio dell'opposizione, per conduzione e partecipanti amichevoli, in cui il neo ministro finiva ad avere funzione da foglia di fico. Poi, per la Presidente del Consiglio il lasciarsi coinvolgere in una polemica con l'innominata non ha giovato affatto al suo status.

In altri tempi l'incidente non avrebbe avuto nocumento per l'ambito politico ma questa è stata occasione per evidenziare la fragilità di un collegio ministeriale che vede al suo interno diffuse e rilevanti criticità. E qui, consistente è la responsabilità della Presidente nella scelta dei Ministri e quindi della composizione del suo Consiglio.

Più accorta è stata l'opposizione, veloce nello scaricare sul ministro   pesanti responsabilità, non ultima quella del rischio che la sua accompagnatrice possa essere venuta a conoscenza di documenti riservati e segreti di Stato, relativi al G7 della cultura in programma a Napoli il 20 e 21 settembre.

Un'opposizione attenta, forse, ha rapidamente realizzato il ritorno alla serietà, riflettendo sulle G con i vari successivi numeri. Si tratta, quasi sempre, di passerelle a favor di pubblico e d'informazione.

Se c'è qualcosa da decidere, il tutto è stato già approntato dagli Sherpa, poifiguriamoci quali possano essere i segreti di Stato per un summit sulla cultura.

Chi non si è risparmiata nel portare alla luce anche il buio, pur di scovare illeciti, che pur devono esserci, del ministro dimissionario, è stata l'informazione di ogni tipo e genere. Stampa, digitale, radiotelevisione, ad personam negli esercizi pubblici e quant'altro pur di alimentare la formazione di schiere partigiane.

Il meglio è stato realizzato dai canali televisivi, in particolare dalla   LA7, sbaragliando concorrenti sulla rapidità e la quantità dell'informazione. In particolare i due giornalisti del programma INONDA, ancor prima delle dimissioni del ministro, per oltre un'ora hanno intervistato la sua consulente guardandosi, accuratamente, da porre imbarazzanti domande tipo la diffida della Camera nazionale della moda all'uso di un marchio o le smentite dell'Università Federico II di Napoli sulle sue docenze. Al di là delle posizioni della Signora e della totale assenza di una sua Scala Assiologica, il nostro interesse è per i due intervistatori esprimenti felicità e soddisfazione per quello che stavano realizzando, ritenendo lo scoop, forse paragonabile, a quello dello scandaloWatergate.

Erano certi che a furia di scavare sarebbero arrivati al nocciolo, cioè al coinvolgimento anche del Governo. Ed allora avanti con un atteggiamento amichevole e mieloso, con impegno a mettere in bocca all'intervistata le proprie risposte, a tessere una trama scontata e stucchevole. Questo non è giornalismo, è agitazione, è agitprop tanto in auge nello scorso secolo. Non è solo questo è anche ridicolaggine come quando, a commento della stessa intervista, il direttore di "Repubblica" elogia l'intervistata per la sua postura, per aver espresso calma e professionalità, da candidare, insomma, nel mondo della comunicazione. Dopo tanti elogi potrebbe assumerla come vice a Repubblica considerando che, dopo quasi cinque anni della sua direzione, le vendite quotidiane si sono ridotte a meno di 68mila.

Per le nostre tranquille coscienze il cammino verso il futuro è contorto, da affrontare con difficoltà anche per carenza di fiducia per tanti e verso tanto. Ci conforta, almeno, aver constatato che l'Opinione popolare, quella dei locali e dei mezzi pubblici, dei mercati e delle strade, con l'ineguagliabile sentire del popolominuto, ha compreso che ilpiccione ministro avrebbe dovuto schivareil gabbiano consulente ancor prima dell'arrivodei falchi e delle aquile.                

*direttore Società Libera

www.societàlibera.org

 

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Roberto Guerra
 

Pink Floyd, venduto il catalogo...

 https://www.ilrestodelcarlino.it/ultimaora/i-pink-floyd-vendono-il-catalogo-musicale-a112fd56

D opo anni di false partenze i Pink Floyd hanno venduto la loro musica registrata e i diritti sull'immagine a Sony Music per circa 400 milioni di dollari. Lo ha appreso il Financial Times, confermato da Variety. L'accordo, che non copre le parole delle canzoni, è stato concluso a dispetto dei pessimi rapporti tra Rogers Waters e David Gilmour. Ne beneficeranno anche il batterista Nick Mason e gli eredi del tastierisa Richard Wright e del cantautore Roger "Syd" Barrett. 

Alla Sony Music, voluto da Gilmore, in questi giorni a Roma per promuovere il nuovo album, piu' o meno solista....Certi problemi co altri residui della band risolti e al diavolo certi puristi obsoleti per la vendita....Asino Rosso



mercoledì 2 ottobre 2024

Maria Marchese, poesia, moda...

 

𝐎𝐫𝐞 𝟏𝟗. 𝟎𝟎 𝐥'𝐚𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧
𝐒𝐞𝐝𝐨𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 Maria Marchese
𝐏𝐚𝐫𝐥𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢
𝐏𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐒𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀
𝐑𝐞𝐟𝐚𝐬𝐡𝐢𝐨𝐧, 𝐫𝐢𝐜𝐲𝐜𝐥𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐮𝐩𝐜𝐲𝐜𝐥𝐢𝐧𝐠
𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐛𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐢𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐢𝐜𝐨𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐂𝐡𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐧𝐠𝐚, 𝐇𝐚𝐮𝐭𝐞 𝐂𝐨𝐮𝐭𝐮𝐫𝐞, 𝐏𝐫𝐞𝐭 𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞𝐫 𝐞 𝐏𝐫𝐞𝐭 𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞𝐫 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞𝐝 𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢𝐨𝐧 - 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐌𝐞𝐧𝐝𝐢𝐧𝐢, 𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐠𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐧𝐨𝐧𝐜𝐡𝐞́ 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐞 𝐝𝐢 Valerio Salvadori 𝐝𝐢 Redó Florence 1989
Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com marchesemaria369@gmail.com
 
Maria Marchese, gia' nota poetessa e critica letteraria, diverse riviste on line, dal 1989, fa anche moda  avanguardia---con Valerio Sakavadori...
 
 Nello specifico, esalta la cosiddetta seconda vita degli oggetti, ricordando amche libri a suo tempo, alcunianni fa, il noto scultore di berlino  Giampaolo di Cocco, Asino Rosso

https://it.everand.com/book/705169015/Scritti-Italiani-libri-Asino-Rosso recensione di Roby Guerra



Ottobre Rosa ferrarese...

 https://www.ferraratoday.it/cronaca/ottobre-rosa-ferrara-programma-appuntamenti.html

O ttobre è da sempre anche a Ferrara sinonimo di prevenzione e soprattutto di prevenzione al femminile. A confermarlo sono i diversi eventi in tema promossi anche quest'anno, nell'ambito dell'’Ottobre rosa ferrarese’, da Lilt, con il Centro di Medicina, con il patrocinio del Comune e il supporto di Spal e Cna Pensionati. Al centro dell'attenzione la prevenzione del tumore al seno, in particolare per le giovani donne, ma anche la promozione di corretti stili di vita soprattutto in menopausa.