venerdì 19 novembre 2021

“Maschere nude”, prosegue la mosta al “Rivellino”: ecco i prossimi appuntamenti | estense.com Ferrara

“Maschere nude”, prosegue la mosta al “Rivellino”: ecco i prossimi appuntamenti | estense.com Ferrara: Il Club Amici dell'Arte-Aps annuncia i prossimi eventi dell'associazione presso la galleria d'arte 'Il Rivellino', in via Aldighieri 41 a Ferrara




ESTRATTO

Il bolognese Loreno Lollo Ricci ha portato a Ferrara l’anteprima del suo progetto “Anime” e una scultura interattiva dal titolo “Generazione YouTube’. Le sue sculture/installazioni sono una visione dell’uomo reso macchina dai tempi in cui viviamo, ma anche una macchina umanizzata che possiede un’anima, una sorta di Ghost in the Shell, uno spirito nel guscio come nell’omonimo ‘anime’ giapponese, creature biomeccaniche molto vicine agli ibridi di Terminator o di H.R. Giger, esseri viventi/macchine in grado di interagire con gli esseri umani.

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Maurizio Ganzaroli presenta invece tre suoi lavori in cui si ravvisa l’evoluzione di una tecnica insegnatagli da Robert Rauschenberg che egli conobbe quasi 40 anni fa, rivista, corretta e resa del tutto personale, passando attraverso diversi step di realizzazione. Vi sono rappresentati tre artisti internazionali che hanno influenzato la sua arte e che egli considera quasi una sorta di “maestri artistici”.


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L'Austria riparte da...un clone di Hitler


Corsi e ricorsi della storia, ah  il buon antico geniale Vico! O l'eterno ritorno...ah, anche oltre il genio, di Federico Nietzsche.  In Austria si sono incasinati questa estate con il Virus ed ora NUOVO Lockdown da lunedi per tutti i poveri austriaci..... Rei, parole del Cancelliere attuale, sembra erede nei fatti (la forma no quella è democratica alla Conte...) dei due baffetti che furono di criminale memoria (che iniziò in certo senso proprio in Austria, nascendo ecc. ) di "attacco sanitario", di non avere fatto il vaccino, siamo in pieno  nello Psicoreato di un altro erede di Hitler e di Stalin fantascientifico.
Poi, probabilmente, infatti il Vaccino Obbligatorio, lucciole per lanterne: in sè certo sacrosanto, lo dovevano fare ovunque obbligatorio da inizio estate, ma in questo gioco linguistico austriaco qualcosa di grave non torna. Terza Dose dopo 4 mesi, da noi in Italia dopo 6, quindi i vaccini sono poco efficaci dopo non diciamo un anno ma pochissimi mesi? Poi, evidentemente, come nella strana Germania quasi alla disperazione  nonostante un numero di vaccini non banale, i No Vax contribuiranno ai contagi boom, ma è riduttivo e sempre meno credibile certa efficacia dei vaccini sbandierata.
Dice il "novello" Cancelliere.... Lockdown per non fare la quarta quinta dose.....Sempre più possibile che questo fin dall'inizio sia proprio il business plan di PFIZER et company.
Ma allora tanto vale il rischio esistenziale e mere raccomandazioni come in Svezia, nessuna quarta ondata in corso e in stato di libertà. Solo così, è ormai probabile, torna almeno un poco sul serio la vera libertà.
Quanto al concetto orwelliano di attacco sanitario verso le Istituzioni, al contrario sembra chiaro la vera X sempre occultata, non da complottisti ignoranti ma non criminali come si fanno passare anche in Italia, ma da ipotesi sempre più plausibili: i Sistemi Sanitari disastrosi a priori ai danni dei cittadini che li sponsorizzano! (si parla di contesti globali non eventuali eccezionalità sempre minoritarie e non sistemiche)
per colpa dei Politici degli ultimi decenni o almeno anni...In Germania, Austria e Italia.... Ricorda qualcosa questo ASSE....). Lockdown? Ma solo per i POLITICI E S'INDAGHI SULLE MULTINAZIONALI DEL FARMACO! E le loro diversamente connessioni e collaborazionismi (troppi virologi inclusi!)

giovedì 18 novembre 2021

Vaccini, obsoloscenza programmata dalle Multinazionali (business criminale?)

Quarta Ondata, si dice, del virus e ennesime strategie nuove e vecchie...per superarla... Il leitmotiv sempre lo stesso, la cosiddetta scienza combatte un virus sconosciuto (varianti incluse cosiddette) e quindi i protocolli non sono prevedibili, ma a seconda del divenire conoscitivo... L'Oms dichiara il contrario per la Terza Dose non finora necessaria, tantomeno per i vaccini ai bambini da 5 a12 anni , ma nessun dibattito almeno in primo piano... Sarebbero i No Vax  gli Untori, molto più facilmente anche in terapia intensiva e con eventuali effetti letali, vaccinati doppia dose comunque sempre quasi sempre protetti,  non facili contagi verso i vaccinati stessi doppia dose.... e sempre le ultime varianti....del virus..
Anche probabile o comunque possibile quest'ultimo trend, ma il Castello vacilla, se si aggiunge quanto durano i vaccini doppi... stessi (da 6 mesi efficacia dimezzata o quasi), in Italia la durata dei Green Pass ecc., ancora una volta il caos comincia a dominare....  E qualche dubbio sui vaccini, questa la percezione, colpisce anche Si Vax convinti....
Tutta la dinamica dalla scoperta del divino vaccino che risolveva il problema pandemia e virus.., assomiglia troppo alle strategie commerciali più evolute, business plan a lungo termine ottimizzanti per il profitto sia delle ormai pluridecennali multinazionali elettroniche sia (e sarebbe tremendo, infame e criminale) proprio delle Multinazionali Farmaceutiche....Lungo Termine significa Anni!
Intenzionale, la scoperta e produzione dei Vaccini a obsoloscenza programmata o Dead Line come da decenni si fa con le tecnologie quotidiane? Stiamo parlando dei vaccini già somministrati a quasi tutto il Mondo! Insomma, tutto programmato in previsione di una terza, quarta, quinta Dose nel corso del tempo e in modo sconcertante  "breve" per gli umani! E certi dubbi, Grande Reset, Stato Terapeutico, s'ingigantiscono.....

Stefania Romito interview, per l'ultimo libro perturbante, Delyrio

 
 a c. di Roby Guerra

D- Stefania, un poco a sorpresa, in questo periodo, varie performance...per il precedente Il Buio dell'Alba, ecco un nuovo libro, dal titolo archetipico, sull'Amore come Estasi e Persino Delirio...

 

Sì, è vero… Delyrio (edito da La Bussola - Gruppo Aracne Editore) non solo è uscito in un momento molto fervido per me da un punto di vista professionale, ma è anche nato all'improvviso chiedendo con forza di "venire al mondo". Questo romanzo ha costituito una sfida letteraria. Per la prima volta ho cercato di penetrare negli abissi più profonti della psicologia maschile al fine di rinvenirne i segreti più reconditi. Un lavoro di gran lunga differente da Il buio dell'alba in cui ricopro il ruolo di narratore onnisciente eterodiegetico. Ruolo che richiede uno sguardo distaccato. Ne Il buio dell'alba è il mistero che si impone insieme al rimando tragico della vicenda storica legata alla strage dei Valdesi che avvenne a Montalto nel 1561. In Delyrio, invece, il narratore è omodiegetico e scandaglia il sentimento di amore vissuto come estasi ma anche come maledizione. Una discesa nei misteri più angoscianti del sentimento d'amore, tra tormenti d'anima ed estatiche risalite. Una ascesa verso l'apogeo di una passione vissuta come ambita beatitudine ma anche come dannazione eterna.

 

 

D- Stefania, l'Eros come demone, come da sempre, come un universo parallelo che all'improvviso attraversa il nostro Newtoniano, riformulando il nostro Cosmo interiore, anche quotidiano e sociale?

 

Non esiste sentimento più potente dell'amore per indurci ad annullare tutte le nostre difese. Per dirla come il grande Cesare Pavese «L'amore ha la virtù di denudare non i due amanti l'uno di fronte all'altro, ma ciascuno dei due davanti a sé». E ancora parafrasando il poeta della Langhe: «Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza».

Pavese aveva compreso perfettamente (perché vissuto sulla sua pelle), il potere destabilizzante dell'amore cercando di analizzare nelle sue liriche cosa trasforma un sentimento sublime in una vera e propria ossessione. È più o meno l'operazione che ho tentato di fare in Delyrio in cui, attraverso un monologo interiore, il protagonista non fa che interrogarsi su questo quesito nel vano tentativo di dominare un qualcosa di irrefrenabile. In questo flusso di coscienza, in cui si immerge, fa appello alla razionalità come unico appiglio al quale aggrapparsi per salvare se stesso e recuperare la propria dignità.

 

 

D- Stefania, dal Noir femminile e anche sensuale, al Noir più diversamente filosofico?

 

La filosofia è alla base della nostra esistenza. Quello strumento che ci consente di analizzarci ed esaminare ciò che ci circonda. Se si vuole vedere la luce bisogna uscire dalla caverna platoniana. Sotto certi aspetti Delyrio potrebbe essere considerato un "noir filosofico". Di certo l'introspezione e l'indagine psicologica conducono a una analisi del sé che rimanda ai grandi temi legati alla nostra esistenza. In questa conflittualità interiore domina incontrastata la figura femminile di Alyssa, la dea divina e selvaggia che affonda i suoi artigli nell'anima del protagonista. Una figura evanescente, che entra ed esce dalla realtà come un'onda che si infinita in un movimento perpetuo tra l'andare e il venire. Una figura misteriosa che a volte assume le sembianze della Beatrice dantesca e a volte quelle della Fiammetta boccacciana. La donna-sogno che incarna il ruolo di amore "proibito", eternamente vagheggiato. Finzione o realtà? Spetta al lettore individuare quel labile confine che separa queste due dimensioni. Avviso, però, che non sarà affatto semplice.

 

Anteprima libro: https://www.labussolaedizioni.it/anteprime/9791280317896.pdf

Link di acquisto: https://www.labussolaedizioni.it/it/pubblicazioni/delyrio-stefania-romito-9791280317896.html

 

Pierluigi Casalino: Dove va la Cina.



                    Da:  Pierluigi Casalino 
   
Il confronto tra Cina ed Occidente è più aperto di quanto sembri, nonostante che lo si riconduca al contesto (o schema) da guerra fredda non solo economica: un confronto che rischia di sottovalutare la Russia e i suoi tentativi di dividere le democrazie dell'Occidente e di destabilizzarle. Ma questa è un'altra storia. Per tornare alla Cina, va detto chiaramente che il confronto con l'Occidente non consente di comprendere adeguatamente come la Cina si sia posta in posizione dialettica con il modello occidentale e per quale via sia giunta all'attuale ruolo di superpotenza pur nel solco del suo classico solco di dispotismo orientale che l'accomuna alla Russia di sempre per il tipo di vocazione pilitica e storica che condivide con i regimi moscoviti. L'importante è, infatti, per una consapevole analisi della Cina, esaminare i concetti di popolo, di democrazia, sviluppo, spirito, potenza, nazione e altro ancora e verificarne l'interpretazione che a tali concetti viene data in Cina. E tutto ciò, senza dimenticare le tante contraddizioni ideologiche e politiche della Cina di oggi. Se è vero, a questo riguardo, che il termine chiave è sicuramente fuqiang (prosperità e potenza), teorizzato dall'antico filosofo Han Feinzi, e che la Cin mira sempre all'obiettivo della propria potenza e superiorità, alla continua ricerca della consacrazione di quel ruolo imperiale che è nel DNA cinese fin dalle origini. Un DNA che è ostile a quanto è straniero. Un Celeste Impero che ambisce ad essere l'Unico. Solo in questo modo Pechino tenta di annullare i propri traumi identitari. Con la sconfitta ad opera dei Giapponesi, la Cina si sentì relegata ad una posizione di inferiorità e a percepire la necessità di una rivalsa. Forse il solo atteggiamento di ammirazione e di stima la Cina lo ebbe nei confronti dell'Impero Romano, che ben conosceva e con il quale aveva contatti non irrilevanti. Il 2021 e' stato l'anno del centenario della nascita del Partito Comunista Cinese, anche non più pedissequamente uniformato al pensiero maoista. Se mai l'odierna RPC rappresenta la pragmatica continuazione dell'impero cinese in salsa confuciana e marxista. Non è un caso, in tale ottica, che le altre parole chiave per capire la Cina sono hexie( armonia) e wenming (spirito), sulla scia appunto del marxismo legato alle tesi di Li Dazhao nel 1923, intese ad orientare il Paese "verso un infinito futuro". All'inizio della riforma capitalistica di Dengxiaping del 1978, dopo lo strappo definitivo con l'Urss, la Cina ha vissuto un costante balzo in avanti, attraverso continue mobilitazioni alla ricerca di una fusione del sapere occidentale con l'anima cinese sulle basi di un socialismo pragmatica che ha rinunciato alla visione circolare della Storia. La Cina, peraltro, resta uno dei Paesi più deficitari dal punto di vista del rispetto dei diritti umani; e infine non è  da trascurare la possibile lotta di potere che si potrebbe aprire nel momento in cui entreranno in vigore i limiti di età per assumere incarichi in seno al Partito Comunista e sul fatto che anche il leader supremo debba misurarsi con essi. Uno scenario sul quale riflettere.
Casalino Pierluigi