lunedì 14 dicembre 2020

Internazionale.... il futurismo di Lorenzo Mattotti

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Quello di Mattotti, e in estensione quello degli altri autori di Valvoline, è un futurismo riletto, rivisitato, anche rovesciato. Fuso con gli altri futurismi. C'è una malinconia dolce in superficie, grave nel fondo. E anticipatrice di opere quasi presagio di una fine dei mondi, come il coloratissimo La zona fatua, scritto con Jerry Kramsky, o l'etereo, filiforme L'uomo alla finestra, realizzato con Lilia Ambrosi. Le aree industriali dismesse delle metropoli odierne, dismissioni che oggi si sono fatte incessanti, l'inquietudine esistenziale profonda che ne deriva, la spersonalizzazione degli individui e l'antonioniana incomunicabilità dei sentimenti – tutti elementi che verranno sviluppati da Mattotti nelle opere citate – trovano qui un eco paradossalmente anticipatorio con i riferimenti a un altro futurismo, quello di Mario Sironi.(....)


Secolo d'Italia : Lunedi 14 Dicembre - Leggi le principali notizie



Da: Secolo d'Italia  
 

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Da: Armando Editore <  

Psicanalisi della Lamorgese by Corriere di Puglia Lucania

di Roby Guerra

"….Il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, non è mai stata positiva al Coronavirus. Il test molecolare eseguito lunedì scorso e relativo a un normale controllo periodico si è rivelato errato. Lo precisa una nota del Viminale. "Il fatto che alcuni media abbiano diffuso in tempo reale la notizia della positività al test del Ministro non ha consentito, nell'immediatezza, di eseguire le necessarie ed opportune verifiche sulla attendibilità del risultato" dell'esame"https://www.quotidiano.net/cronaca/lamorgese-covid-1.5805471

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per il ministro degli interni giallorosso Lamorgese,  bastano poche righe, alla luce della  notizia errata che era positiva in una settimana particolare di cui dopo, molto significativa per il Mes dibattito temporalmente parallelo e che prova per chi sa leggere criticamente, che il virus era e resta pericoloso, ma  viene cavalcato dall'inizio politicamente dal Governo attuale fallimentare, altro esempio dell'attuale Stato Terapeutico e antidemocratico…

Sarebbe anche ingiusto con lo stesso nanodittatore Conte, che non è comunque il peggiore dell'attuale governo rosso giallo, peggio oltre alla Lamorgese, senz'altro Franceschini, Boccia, Azzolina e qualcun altro o altra…

La Lamorgese, innanzitutto meglio che il tampone si è rivelato un falso positivo,  per la cronaca è il sostituto dell'ex Salvini che certifica come ministro degli interni che i cosiddetti lookdown leggeri o parziali valgono per gli italiani ma non per i migranti, con il suo fanatismo con tutto il PD, porti aperti in Sicilia e abolizione dei decreti Salvini!

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La cultura dantesca.



Da: Pierluigi Casalino < 


Dante non era solo un poeta e scrittore, non possedeva cioè soltanto una cultura di tipo umanistico, ma anche scientifico e filosofico. Il rapporto tra la numerologia, tra la scelta non casuale del ricorrere di alcuni numeri, e la Divina Commedia è evidente in tutta l'opera, sia a livello strutturale che narrativo. L'attenzione di Dante per le corrispondenze numeriche mostra la sua conoscenza della filosofia antica (soprattutto di Plotino e Pitagora), ma anche della religione, della Bibbia, dei filosofi arabi ed ebraici del Medioevo e, probabilmente, anche della Cabala. Ogni numero ha infatti un significato e quelli che ricorrono più spesso nell'opera dantesca sono questi:
1 è l'origine di tutte le cose; rappresenta la perfezione e l'assoluto, la divinità. Simbolo del monoteismo è espressione della completezza, del Dio Creatore.
3 rimanda alla Trinità Cristiana, alla perfezione e alla conoscenza.
7 è il numero della perfezione umana. Ha molti significati legati alla sfera religiosa: 7 giorni della settimana, che sono i 7 giorni della creazione raccontati nella Genesi; 7 è però anche il numero dei peccati capitali. Infine l'antico sistema solare era composto da 7 pianeti.
9 è il quadrato di 3, rappresenta il cambiamento e l'invenzione.
10 simbolo della totalità della realtà rappresentata; da un punto di vista religioso richiama il numero dei comandamenti che Dio affida a Mosè sul monte Sinai. Dante sceglie in numero 3 per costruire la sua opera; esso ritorna infatti in molti aspetti. A livello strutturale l'opera è formata da 100 canti, suddivisi in 3 cantiche secondo uno schema: 1+33+33+33, dove il primo canto svolge il ruolo di introduzione. Per quanto riguarda la forma metrica il poeta sceglie la terzina di endecasillabi a rima incatenata. A livello della storia invece, Dante attraversa 3 differenti regni: Inferno, Purgatorio e Paradiso; nel suo viaggio è accompagnato da 3 diverse guide: Virgilio, che rappresenta la ragione, Beatrice, simbolo della grazia e infine San Bernardo, emblema dell'ardore mistico. L'Inferno è diviso in 9 cerchi; qui Dante incontra 3 fiere e attraversa 3 fiumi (Acheronte, Stige, Flegetonte). Anche Lucifero non ha una sola faccia, ma ben 3. Si arriva al Purgatorio, alla cui porta sia accede dopo 3 scalini di diverso colore. Questo regno è formato da 7 cornici, che rappresentano proprio i 7 peccati capitali, ma aggiungendo l'Antipurgatorio e il Paradiso Terrestre si arriva a 9 zone. Infine il Paradiso è composto da 9 cieli mobili, a cui se ne aggiunge un decimo immateriale e immobile. Le anime sono divise in tutti i regni in 3 gruppi. Nell'Inferno si trovano gli incontinenti, i violenti e i fraudolenti; nel Purgatorio le anime sono divise fra coloro che indirizzarono il loro amore su un oggetto sbagliato, quelli che furono poco solleciti al bene e quelli che amarono troppo i beni mondani; nel Paradiso i beati sono divisi fra gli spiriti che furono dediti alla ricerca della gloria terrena, gli spiriti attivi e gli spiriti contemplativi.
Anche nella figura divina non può non ricorrere il numero 3. Quando Dante, al termine di una preghiera, riesce a vedere Dio, lo descrive come una grande luce di 3 cerchi concentrici aventi 3 colori diversi (bianco, rosso e verde).
Casalino Pierluigi