sabato 14 aprile 2018

L'OMBRA DEL MOLOCH di Annarita Rossi e Luigi Mazzardo a Torino (con il ferrarese ALO)

L'OMBRA DEL MOLOCH di Annarita Rossi e Luigi Mazzardo

Dal 17 al 30 Aprile 2017 Sede Banca Generali Piazza CLN 255 Torino, si terrà la mostra

L'OMBRA DEL MOLOCH :

esposizione pensata e realizzata da un idea di Annarita Rossi

con la collaborazione di Luigi Mazzardo e presentazione di Robert Carlo Phillips.

Espongono:

Carlo Andreoli ( Alo), Roger Ballen, Fabrizio Mazzardo,

Giancarlo Petrini, Graziano Rey e Sergio Zagallo.

Saranno presenti opere di Emilio Scanavino e Piero Ruggeri

La mostra propone un tragitto significativo con le opere degli artisti poste quali simboli, o totem, di un idea di base originale: Anni '60 e "L'urlo" di Ginsberg.

E' una poesia, ma è soprattutto l'immagine di un olocausto della nostra coscienza.

Profetica, si proiettava sul futuro. E ancora ci riguarda. Chiede della nostra libertà, di ciò che la minaccia, della forza che sappiamo spendere per proteggerla. Interroga Abele, non Caino, che, ripiegato su se stesso solo a se stesso si interessa. L'Urlo è spunto, è cronaca. L'arte è bellezza e respiro. Forse salvezza. Anche per questo l'ombra del Moloch non è mai uguale a se stessa e ad ogni tappa si rinnova. Insegue Moloch per smascherarne le forme, per anticiparne le mosse. Per guardare, oltre le apparenze e le ovvietà, il futuro. Si fa guidare dagli artisti verso una libertà che deve pur essere ancora,sempre,possibile. Annarita Rossi

... Ogni giorno la gente d'Occidente svende un pezzo della propria anima per innalzare Moloch al cielo. Storpia la propria Natura per deificare questa cattedrale di luci corrotte. Sacrifica e spegne la propria luce per tenere acceso il Moloch.

Ne abbiamo fatto un Dio e i suoi angeli ci sussurrano bisogni artificiali di cui ormai non possiamo fare a meno. Angeli dai nomi già mitici, "Mors tua vita mea" esclamano i monitor, i neon, gli slogan. New York, Milano, Madrid, Parigi o qualsiasi città globalizzata Asiatica o Medio-Orientale che s'illude che l'idea di moderno Occidentale sia in qualche misura salvifica. Il nemico non è più al fronte ...." (cit. Simone Di Via).

Si ringrazia Generali Private Bank per la sensibilità con cui la sua business intelligence ha saputo cogliere, consolidare e valorizzare artisti e progetto.




Milano - spettacolo teatrale della compagnia '' PINZIMONIO''


Da: segreteria@unitremilano.com



UNITRE MILANO
nell'ambito delle proprie attività dell'anno
Accademico 2017-2018

 

organizza


presso I'UNITRE TEATRO
VIA DANIELE CRESPI, 9


LUNEDÌ  16 APRILE 2018
alle ore 16:30

E

MERCOLEDI' 18 APRILE 2018

alle ore 16:30

 

LA COMPAGNIA DEL ''PINZIMONIO'' 

PRESENTA


 AMORI COMPLICATI

 

  Regia : Nelson Galassi

Luci:       Marcello Falchi

Musica:          Ludovico Clemente  


sostituisce quello precedentemente inviato 

 

                                

 

INGRESSO LIBERO

PER INFORMAZIONI

tutti i giorni, esclusi i festivi - Via Ariberto, 11 - 20123 Milano  

Orario: da lunedì a venerdì 9,30 - 21,00 (orario continuato)  

Tel. 02 58102458 - 02 89415017 - 02 58118319 - 333 6092746

 E-mail: segreteria@unitremilano.com

Sito: www.unitremilano.com

 
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I: «Emma, 1876» di Gore Vidal in libreria


Da: Fazi Editore


  
 
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Inoltra
Care lettrici e cari lettori, 
vi presentiamo la nostra ultima uscita, da oggi disponibile in libreria. Inoltre, vi ricordiamo che da venerdì a domenica ci trovate allo stand V30 di Book Pride, la fiera milanese dedicata all'editoria indipendente.
Buona lettura!

Gore Vidal
EMMA, 1876
Collana Le strade / pp. 566 / 18 euro / Traduzione di Silvia Castoldi

emma, 1876

«Vidal è il maestro del romanzo storico americano… La sua visione della politica americana, passata e presente, è talmente potente da destare ammirazione». 
Harold Bloom

«Se la buona narrativa storica deve aiutarci a immaginare un passato che potrebbe essere stato, allora è difficile battere Gore Vidal».
«The New York Times»

Il libro È il 1876, l'anno in cui cade il centenario della fondazione degli Stati Uniti. Charles Schuyler, pungente corsivista del «New York Herald», dopo quasi mezzo secolo torna dall'Europa con la figlia Emma. Ad accoglierli, l'aria salmastra e i fumi di una città tutta nuova: ormai straniero nella sua città natale, Charles non riconosce più nulla. Emma, invece, nata trentacinque anni fa in Italia, ha lasciato il vecchio continente per la prima volta: rimasta vedova di uno spiantato principe parigino – venuto a mancare improvvisamente durante una cena con l'amante –, cercherà marito e affermazione nell'alta società di New York. Nel frattempo, tra fastose celebrazioni, fanfare, fuochi d'artificio e smodate esibizioni di spirito patriottico, si consumano torbidi intrighi. Un patto segreto fra due partiti che si alternano alla guida del paese per truccare le elezioni, una totale mancanza di regole che permette alle élite di arricchirsi sempre di più, una corruzione dilagante a ogni livello nell'amministrazione statale: Emma, 1876 è l'affresco storico di un'epoca lontana eppure così drammaticamente simile all'attualità.
Con questo romanzo prosegue la ripubblicazione di Narratives of Empire, grande saga composta da sette romanzi che, tra feroci polemiche e grandi consensi, hanno accompagnato Gore Vidal per oltre trent'anni: una vera e propria controstoria dell'America, dagli albori della repubblica statunitense fino al secondo dopoguerra, in cui s'intrecciano magistralmente episodi e personaggi reali e d'invenzione.

Gore Vidal Gore Vidal è stato l'ultimo grande intellettuale americano. Straordinario saggista e polemista, ha sempre svolto un ruolo di testimone scomodo della vita americana. Nel 1993 ha vinto il National Book Award per la raccolta di saggi United States: Essays 1952-1992. Amante dell'Italia, che ha sempre considerato una seconda patria, ha vissuto tra Los Angeles e Ravello, sulla costiera amalfitana. Nel 2017, per il ciclo Narratives of Empire, Fazi Editore ha pubblicato L'età dell'oro

bookpride


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Ferrara, Tiemme rilancia il sempre attuale e utopico Rousseau, prima e dopo Casaleggio

*Nota di R. Guerra  (info web blog  asinorosso giornale blog)


*Finalmente, grazie a Tiemme edizioni digitali (a cura di R. Roversi) una ristampa on line di uno dei teorici, a modo sua, della modernità nobile, come spesso capita ai "fondatori", poi nel divenire storico travisati e strumentalizzati: il famoso ecologismo ante litteram di Rousseau e la visione "genetica"creativa stessa (l'uomo nascerebbe buono... verissimo ma come potenzialità quantitativa prevalente) infatti nel nostro tempo in particolare sono diventati dogmi (e di senso opposto in certo senso) del Buonismo quasi beota e tontista dominante o di certo luddismo contemporaneo ben noti. 

Assai più interessante, nel mondo attuale, sebbene come al solito nei seguaci ancora ambivalente, la reinvenzione potente di un Rousseau più originario..., di un certo G. Casaleggio e del noto Movimento culturale e politico grillino dei 5 Stelle: laddove certo archetipo sociale tutt'oggi operativo di memoria appunto rousseauiana, conferma lateralmente il DNA umano potenzialmente più creativo che distruttivo (altrimenti ci saremmo estinti ai tempi persino di Neandarthal. se non tardo ominide) nello stesso tempo (e sintomo praticamente filogentico della stessa ambivalenza umana... Bene e-o Male) l'arduo divenire dapprima sociobiologico e poi storico culturale complementari verso le sempre incompiute cosiddette civiltà, ma anche la necessità persino dawiniana della cosiddetta "utopia" come motore fondamentale verso il futuro e scenari sempre più  umani troppo umani potenzialmente desideranti e piano piano anche pragmatici  evoluti."


Scrittore e filosofo, Jean-Jacques Rousseau influenzò profondamente il pensiero europeo, lo sviluppo delle teorie socialiste e la pedagogia moderna. La sua filosofia può essere riassunta dalla celebre frase, contenuta nel suo Contratto sociale: «L'uomo è nato libero, ma ovunque è in catene». Secondo Rousseau la natura umana, in origine positiva e autoconservativa, si logora al contatto con una società basata su una gerarchia soffocante, in cui perde lo scopo originario per compiacere e subire la volontà di chi detiene il potere. Rousseau ebbe un ruolo importante anche nella scrittura dell'Enciclopedia di Diderot. Il suo trattato pedagogico nel volume Emilio contiene il mito del "buon selvaggio", cioè come si presenta l'essere umano prima della contaminazione con la società strutturata.


https://www.amazon.it/dp/B07BPPRCZ3/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1522064739&sr=1-1&keywords=rousseau

Parcheggiatori abusivi, la Lega: 'Una piaga, Ferrara è invasa' | estense.com Ferrara

Parcheggiatori abusivi, la Lega: 'Una piaga, Ferrara è invasa' | estense.com Ferrara: di Giuseppe Malatesta Una 'invasione' di parcheggiatori abusivi e questuanti tra vie, parcheggi e negozi del centro storico cittadino. È la fotografia – letteralmente – di 'una piaga da estirpare' nella città estense, scattata dalla Lega e dal segretario comunale Nicola Lodi, che sottopone all'attenzione di opinione pubblica e istituzioni immagini e video ripresi di recente - con tanto di mappa a rendere l'idea di una massiccia e diffusa presenza di 'vigilanti' della sosta non autorizzati e mendicanti. Anche se la documentazione raccolta riguarda essenzialmente il centro, 'il problema – riporta Lodi – riguarda tutte le zone della città, completamente invasa di richiedenti asilo impegnati in attività non consentite che fruttano introiti non indifferenti. Probabilmente siamo di fronte ad un fenomeno di criminalità organizzata con in ballo cifre non indifferenti'. Lodi è in grado anche di fare una stima sugli introiti degli abusivi - grazie alla testimonianza di un commerciante che cambia