L'OMBRA DEL MOLOCH di Annarita Rossi e Luigi Mazzardo
Dal 17 al 30 Aprile 2017 Sede Banca Generali Piazza CLN 255 Torino, si terrà la mostra
L'OMBRA DEL MOLOCH :
esposizione pensata e realizzata da un idea di Annarita Rossi
con la collaborazione di Luigi Mazzardo e presentazione di Robert Carlo Phillips.
Espongono:
Carlo Andreoli ( Alo), Roger Ballen, Fabrizio Mazzardo,
Giancarlo Petrini, Graziano Rey e Sergio Zagallo.
Saranno presenti opere di Emilio Scanavino e Piero Ruggeri
La mostra propone un tragitto significativo con le opere degli artisti poste quali simboli, o totem, di un idea di base originale: Anni '60 e "L'urlo" di Ginsberg.
E' una poesia, ma è soprattutto l'immagine di un olocausto della nostra coscienza.
Profetica, si proiettava sul futuro. E ancora ci riguarda. Chiede della nostra libertà, di ciò che la minaccia, della forza che sappiamo spendere per proteggerla. Interroga Abele, non Caino, che, ripiegato su se stesso solo a se stesso si interessa. L'Urlo è spunto, è cronaca. L'arte è bellezza e respiro. Forse salvezza. Anche per questo l'ombra del Moloch non è mai uguale a se stessa e ad ogni tappa si rinnova. Insegue Moloch per smascherarne le forme, per anticiparne le mosse. Per guardare, oltre le apparenze e le ovvietà, il futuro. Si fa guidare dagli artisti verso una libertà che deve pur essere ancora,sempre,possibile. Annarita Rossi
... Ogni giorno la gente d'Occidente svende un pezzo della propria anima per innalzare Moloch al cielo. Storpia la propria Natura per deificare questa cattedrale di luci corrotte. Sacrifica e spegne la propria luce per tenere acceso il Moloch.
Ne abbiamo fatto un Dio e i suoi angeli ci sussurrano bisogni artificiali di cui ormai non possiamo fare a meno. Angeli dai nomi già mitici, "Mors tua vita mea" esclamano i monitor, i neon, gli slogan. New York, Milano, Madrid, Parigi o qualsiasi città globalizzata Asiatica o Medio-Orientale che s'illude che l'idea di moderno Occidentale sia in qualche misura salvifica. Il nemico non è più al fronte ...." (cit. Simone Di Via).
Si ringrazia Generali Private Bank per la sensibilità con cui la sua business intelligence ha saputo cogliere, consolidare e valorizzare artisti e progetto.