sabato 28 ottobre 2017

Archeopolitica. Articolo 1-Mdp. Cinque fondatori per il comitato di Ferrara | estense.com Ferrara

Articolo 1-Mdp. Cinque fondatori per il comitato di Ferrara | estense.com Ferrara: Si è costituito a Ferrara il Comitato cittadino promotore di 'Articolo 1 – MdP'. A fondarlo sono cinque esponenti del mondo del lavoro, della formazione e della cultura, del volontariato e dell'associazionismo ferrarese: 'un punto di riferimento - nell'idea dei promotori - per il più ampio elettorato di sinistra che chiede da anni una città governata con onestà, trasparenza e correttezza, attenta ai bisogni quotidiani, con maggiore disponibilità all'ascolto, pulita e respirabile, in cui dignità e diritti siano sempre in primo piano'. Il Comitato vede 'Articolo 1-MdP', come 'un movimento aperto nato per ricostruire un centrosinistra plurale e per radicare in tutte le comunità un campo di esperienze democratiche e progressiste legate alle culture liberali, ambientaliste, al mondo civico dell'associazionismo e del volontariato'. 'È urgente, anche a Ferrara - aggiungono i componenti –, un nuovo impegno politico a sinistra che parta dai valori espressi dalla nostra Costituzione per dare



 *Nota di Benito Guerrazzi  In questi giorni gli astronomi hanno scoperto ben 6
comete "aliene" negli spazi siderali e almeno una nuova decina di
esopianeti alla "caccia" di ET e gli extraterrestri. Invece a Ferrara , i
nostalgici del comunismo, con le solite retoriche degli extracomunitari
priorità e dei lavoratori da tutelare (mai da liberare!) o dei
cambiamenti climatici in versione ecoluddista e non vera scientifica,
ecc. ecc, si segnala in certo senso la nascita di un comitato local per
il nuovo spettro della fu sinistra, il sedicente MDP.  Che Renzi abbia
deluso anche i lunatici eventuali lo sanno anche le possibili AMEBE
dalle parti di qualche promettente satellite di Saturno, ma lassù bios
dignitoso, viventi in oceani di ghiaccio eterno.  Qua sulla Terra, anche
a Ferrara le amebe sono da eoni primordiali evoluzioni della materia
vivente e certamente MDP solo roba da fossili e archeopolitica. E poco
importa a livello nazionale l'ingaggio di Grasso, pessimo presidente del
Senato e colpito, magistrato, dalla sindrome Di Pietro.

venerdì 27 ottobre 2017

Il ritorno di Graziano Cecchini Rosso Trevi: svegliati Roma!

Nota di R. Guerra...   Graziano Cecchini, il noto artista (a livello internazionale, vedi cataloghi d'arte prestigiosi, enciclopedie web, il New York Times ecc.) futurista dei nostri tempi, ha celebrato il decennale della sua prima Azione Futurista che lo rese celebre alla velocità della luce quando in pochissimi secondi (subito rimbalzati ovunque su tutti i media italiani e anche esteri, americani ecc.) remixando il suo rossotrevi cromatismo per la Fontana di Trevi di Roma.  Una denuncia chiara, precisa contro il degrado conclamato di Roma, come segnalano spesso gli stessi Sgarbi e Nannipieri, ormai  Roma più capitale quasi del Terzo Mondo che d'Italia, quasi smemorata della sua storia che dovrebbe essere  Città Eterna. 

Non è insomma cambiato nulla in dieci anni (la prima azione fu il 19 10 2007), anzi... Roma sempre specchio del degrado italiano nonostante le contemporanee fanfare orwelliane sul Pil previsionale in crescita, lasciando poi perdere il degrado specificatamente artistico di Roma fu Capitale, alla faccia di Franceschini pseudoilluminato ministro culturale.

Perchè è questo il vero degrado e non (un remix pure la solita denuncia e le solite accuse di vandalismo del vice sindaco della giunta Raggi in questo caso o altri politici fossilizzati o certi giornalisti che non sanno semplicemente un Cazzo) come ancora si legge esattamente come dieci anni (a suo tempo fu ll'allora sindaco Veltroni in una delle prime grandi Fake News contemporanee  almeno visibili e mediatiche)

Già ancora una volta RossoTrevi ha colorato la Fontana come Palazzeschi in certo senso, in modi assolutamente ecologici, vernica assolutamente non dannosa, mentre la Fontana stessa naturalpolitica... evidenzia invece essa stessa certo noto ancora .. degrado, tutti i giorni!
Nulla di nuovo sotto il Sole a Roma e in Italia in generale.
Ben tornato RossoTrevi, in ogni caso, dopo qualche tempo più dedicato alla sua più quietatempestosa arte viva visiva futuristica, nell'agorà dell'infame buon senso (e contro) politico e mediatico.

Poi Corriere della Sera (Buon articolo che evidenzia anche la figuraccia della Sovrintendenza ignorante capitolina), Rai, il Messagero (pessimo articolo)  ecc, hanno finalmente risegnalato il vero futurismo e Graziano Cecchini: Chapeaux fontanarossabyte 2.0 - The RossoTrevi B-Day!


Info  e video
«Pacta servanda sunt»
l titolo dato alla performance è «Pacta servanda sunt». «Roma - scrive nella sua nota  GRAZIANO CECCHINI- è sempre stata lo specchio del Paese e oggi è spenta, addormentata in mezzo alla sua sporcizia e alla sua corruzione. Io ho sempre creduto nelle forme di arte che emozionano e comunicano stupore, sentimento, reazione. Oggi la Capitale ha bisogno di reagire, di svegliarsi da questo torpore e gridare "non ci sto più". A 10 anni di distanza ripeto la mia performance per tentare di scuotere gli animi accetto il rischio di alzare la voce io per tutti coloro che pensano che tanto "non serve più", "non serve a nulla". Invece Fontana di Trevi torna a tingersi di rosso per gridare che Roma non è morta, che è viva e che è pronta ad essere la Capitale dell'arte, della vita, della rinascita». E conclude: « In 10 anni l'immagine di Fontana di Trevi con le acque dipinte di rosso ha fatto il giro del mondo, ha fatto discutere e, sorpassata l'idea del "vandalismo", è stata finalmente compresa la forza del messaggio che univa – e unisce - Arte, Comunicazione e Azione Sociale».



http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_ottobre_26/fontana-trevi-acque-nuovo-rosse-10-anni-roma-svegliati-99041a46-ba68-11e7-b70e-7d75d3b9777f.shtml



Il blogger della Gad 'sfida' Tagliani a un incontro pubblico | estense.com Ferrara

Il blogger della Gad 'sfida' Tagliani a un incontro pubblico | estense.com Ferrara: Lui e il suo gruppo consiliare erano stati accusati dal sindaco di avere poco rispetto dei cittadini. Questo perché, durante la seduta con ordine del giorno lo ius soli, il Movimento 5 Stelle aveva scelto di non partecipare al voto uscendo dall'aula. E allora Lorenzo Marcucci, il blogger della Gad con il suo 'Zonastadio' e ora tra i banchi dei grillini, prende carta e penna (schermo e tastiera) e replica alle parole di Tagliani rimandando ogni accusa al mittente. In primis dicendosi stupito che 'nessuno della maggioranza, nemmeno lei, sia entrato nel merito del nostro 'j'accuse': nella città che amministra, non si agisce efficacemente contro l'esclusione del diverso, che a oggi é prevalentemente ghettizzato in un quartiere'. Secondo Marcucci invece il sindaco 'ha preferito osservare che uscire dall'aula é stato un segno di poco rispetto, perché «ascoltare quello che dicono i colleghi che rappresentano dei cittadini é un segno di rispetto soprattutto se é la prima seduta alla quale uno

Comunicato Stampa Dal 28 ottobre La Principessa Mononoke..., mostra di Maurizio Ganzaroli

 *da Asino Rosso eBook Ferrara

Maurizio Ganzaroli artista eclettico torna in città. Dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia nel Padiglione Armenia, nella mostra L'ARTE AI TEMPI DELLA 57MA BIENNALE DI VENEZIA curata da Giorgio Grasso, dopo l'inserimento nel nuovo catalogo/progetto dell'Accademia Santa Sara che unisce l'Italia al Regno Unito, con DIANA'S WALK, un premio e catalogo che riunisce soltanto 20 artisti selezionati e dove Ganzaroli ha vinto il primo premio, ottenendo un coefficente di 4.5 e altri due titoli accademici.
Il 28 ottobre alle ore 18 presso lo showroom di pianoforti e strumenti musicali Ppianissimo in via Porta Po 95 si inaugurerà la mostra LA PRINCIPESSA MONONOKE E LE SUE SORELLE. saranno in mostra anche le tre tele contenute nel catalogo inglese.
Durante la mostra sarà possibile acquistare il promo del nuovo e-book MONDI DIVERSI edito da Asino Rosso Edizioni di Roby Guerra e copie del libro precedente.

CAPORETTO UN SECOLO DOPO. UN'AMARA RIFLESSIONE

Da .cent'anni Caporetto è sinonimo dui sconfitta, anzi disfatta, e vergogna. Un fantasma che aleggia ancora sulla nostra storia e che divide gli storici. Oggi, per ironia della Storia, Caporetto è in territorio sloveno e ricorda solo vagamente quel 24 ottobre 1917, che vide gli austro-tedeschi con una brillante operazione sfondare il fronte italiano, fino a sprofondare l'Italia nello sconforto, un sentimento che pose in forse il futuro dell'unità nazionale. A dire il vero il centro sloveno resta la meta non di un turismo di guerra, ma di un pellegrinaggio di gente che vuole riflettere su quell'inutile strage di cui parlò Benedetto XV e che, sconvolgendo l'Europa, portò popoli diversi a combattersi e a sterminarsi senza pietà in un inaudito suicidio di massa. Ciò che il tempo e le intemperie hanno cancllato ha proedutl'uomo a recuperare e restaurare, creando un gran numero di interessanti documenti e angoscianti, oltre che inquietanti, musei a cielo aperto.Un impegno che ha riunito i nemici di ieri per tramandare la memoria di una barbarie spaventosa che costò all'umanità otre 37 milioni di morti e più di 20 milioni di feriti e mutilati. Per gli italiani, comunque, Caporetto, resta la madre di tutte le disfatte, che confermò l'inettitudine della classe dirigente del Bel Paese. Lo sganciamento degli Imperi Centrali dal fronte orientale a seguito dei moti rivoluzionari russi ebbe certamente reazioni a catena ad ovest e, nonostante il provvido intervento americano sul suolo del Vecchio Continente, la messa in pericolo delle armi alleate. Ma il caso italano rapresenta un modello di sconfitta che suscita tuttora l'amara riflessione da parte di un popolo sulla propria direzione non solo politica.
Casalino Pierluigi