lunedì 1 maggio 2017

Alitalia ha diritto di morire. Mandatela in Svizzera.



 blog "Letter from Washington". Oscar Bartoli
Alitalia ha diritto di morire. Mandatela in Svizzera.
http://oscarb1.blogspot.com/2017/04/alitalia-ha-diritto-di-morire-mandatela.html

Donne e matematica in mostra a Ferrara | estense.com Ferrara



Donne e matematica in mostra a Ferrara | estense.com Ferrara: Giovedì 4 maggio alle 17 presso il Palazzo Turchi Di Bagno, in via Ercole I d'Este 32 a Ferrara, sarà inaugurata la mostra bibliografica e archivistica 'Donne e matematica in Italia' con particolare riferimento a figure 'ferraresi' come Olimpia Morata, Tarquinia Molza, Margherita Beloch, Gianna Calzolari (la prima donna laureata nell'Università di Ferrara). La mostra, a cura di Maria Teresa Borgato e Rudy Salmi, sarà esposta fino al 15 giugno a ingresso libero. “Centrare l’attenzione su ruolo delle donne nella storia delle università italiane è un dovere derivante dalle stesse vocazioni internazionali delle scienze matematiche e delle università degli studi - spiegano gli organizzatori -. Italiana è stata la prima donna laureata al mondo, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, che ebbe come relatore all’Università di Padova il matematico e accademico del Cimento Carlo Rinaldini nel 1678. Italiane sono state le prime professoresse universitarie. All’Università di Bologna sono state lettrici

IL DILAGARE DELLA DISEGUAGLIANZA



Il primo maggio si celebra la festa del lavoro, una festa che mette a nudo, però, la mancanza di lavoro e, in subordine, il crollo dello stato sociale con una crescente deriva di povertà in Italia e nel mondo. La verità è, infatti, che viviamo in un mondo sempre più diviso tra ricchi e poveri, tra il famoso 1% che detiene metà della ricchezza mondiale e il resto che si divide le briciole. A qualcuno poi non tocca assolutamente nientwe. Dopo quasi 10 anni di crisi le diseguaglianze sono aumentate ulteriormente e ancora a vantaggio del famoso 1% che ha incrementato ulteriormente la sua quota di reddito, il suo patrimonio, la sua esosa ricchezza e il suo potere non solo economico, ma anche e soprattutto politico. Ora, tuttavia, sembra che anche che i ricchi si preoccupino della loro ricchezza, il che vuol dire che sono messi proprio male ance loro: questa è la cifra dell'impoverimento generale che coinvolge tutt ormai. E si torna in tal modo indietro all'epoca di Dante, quando la ricchezza era nelle mani dell'10%. . Se l'attenzione si sposta seriamente sull'importanza che la condizione patrimoniale riveste per la vita delle fasce più povere della popolazione di un paese. La ricchezza, dunque, pur minima, ma sufficiente, fornisce da una parte una misura della capacità delle persone di resistere agli shock improvvisi dell'economia e a investire nel futuro. Per arrivare a questo, occorre deregolare i mercati del lavoro e rendere più ricco lo stato sociale, tagliandi i privilegi ingiustificati dei vertici degli Stati
Casalino Pierluigi

IL TOUR DI RICK WAKEMAN



E' stato  uno dei musicisti che hanno portato il rock a incontrare la musica classica. Erano gli anni '70 del "progressive", quando una generazione di hippies, appena usciti dal conservatorio, faceva entrare le sinfonie romantiche nei club. Genesis, Emerson, Lake and Palme, Gentle Giant e Yes sono stati gli artisti più rappresentativi di quella scena. E proprio negli Yes suonava Rick Wakeman, virtuoso delle tastiere, pianista, ma anche sperimentatore con le prime tecnologie elettroniche applicate alla musica. Un'ondata di psichedelica travolgeva Bach e Beethoven. Dopo aver trascorso molti anni con il gruppo, Wakeman si esibisce adesso come solista, e in questa veste arriva in Italia per tre date del tour che presenta il suo nuovo album "Piano Portraits" (entrato nelle top ten di vendite britanniche). Da "Life on Mars" di David Bowie, lavoro per il quale registrò le parti originali di pianoforte, a canzoni dei Beatleas, dei Led Zeppelin e dei suoi Yes, insieme a composizioni di Debussy e Tchaikowsky. Tra un'esecuzione e l'altra, Wakerman racconterà la sua straordinaria vita e carriera.
Casalino Pierluigi

domenica 30 aprile 2017

IL MESSAGGIO DI JALA^L AL RU^MI E L'ISLAM DI OGGI

Quando si parla di Islam si ignora quanto sia diverso quello che vive la gente di quel mondo e di quante siano le contraddizioni esaltate dal condizionamento politico extrareligioso che negli ultimi cento anni hanno creato un'immagine forzata, spesso caricaturale, talvolta tragica dell'Islam. L'egemonia wahhabita-saudita sul mondo arabo-islamico e la perdita di influenza del nasserismo o post nasserismo ha portato ad un'involuzione dell'idea di Islam, non di rado presentata come elemento di sxcontro delle civiltà. I recenti esempi dell'Isis e di altre manifestazioni abnormi del messaggio islamico, tra il grottesco e l'insensato ci hanno fatto dimenticare, pur tra le luci e le ombre che segnano comunque ogni fenomeno storico, la vera essenza dell'Islam, confuso sempre più in una lettura politico-settaria dell'insegnamento del Corano e della tradizione musulmana. Sulla mancanza di un'interpretazione critica del Libro sacro, già si è avuto modo di soffermarci in altre precedenti occasioni. Occasioni che non hanno trascurato neppure aspetti poco noti al grande pubblico occidentale, come il misticismo islamico o sufismo. E proprio rifacendoci a tale ultimo argomento, giova, in un momento di strumentalizzazione e dissacrazione della divinità nel nome di presunte conquiste ideologiche, ricordare il lascito di un grande spirito mistico musulmano, Jala^l al Ru^mi.. Ru^mi appartiene in maniera indiscussa a tutta l'umanità. Ru^mi, che l'Islam chiama "Mawla^na", nostro Maestro, non è dunque uno dei più grandi pensatori mistici di tutti i tempi, che nel XIII secolo parlava già della fissione dell'atomo e della pluralità dei sistemi solari, ma anche della pluralità dei mondi. Egli è anche uno dei più meravigliosi poeti dell'umanità e della letteratura universale. Le sue Quartine esprimono tutte le sfumature della spiritualità con una ricchezza di intuizioni che ci sorprendono ancora per intensità e arte espressiva. Una ricerca, quella di Ru^mi, fondata sulla ricerca appassionata dell'Assoluto. Un messaggio, in stridente contrasto con certe perverse proposizioni dell'Islam politico dei giorni nostri.
Casalino Pierluigi