domenica 27 marzo 2016

Italia Informa-Milano: Intervista a C.Anselmi (FDI)


Intervista a CATERINA ANSELMI, candidata di FRATELLI d'ITALIA -
Alleanza Nazionale al Consiglio Comunale di MILANO:

"Amo il mio paese e per questo mi impegno. Tutti dovrebbero dare il proprio contributo alla cosa pubblica." (Caterina Anselmi)

 
Milano, venerdì 18 marzo 2016

In vista delle prossime importanti elezioni comunali milanesi, intervistiamo una delle più giovani candidate al Consiglio Comunale: la ventenne Caterina Anselmi, studentessa universitaria di giurisprudenza, emergente dirigente giovanile di Fratelli d'Italia. Sotto la chioma bionda, il viso pulito ed il bel sorriso, si cela una donna assolutamente preparata  e risoluta , rappresentante di quella nuova generazione di patrioti che sta rinascendo in tutta Europa, e della quale la francese Marion Le Pen, nipote di Marine, è solo la capofila.
 
Perché una giovane ragazza ha deciso di impegnarsi in politica, a destra, e persino di candidarsi? Sono cresciuta in una famiglia, con mio papà colonnello dell'Aeronautica Militare, che mi ha sempre insegnato cosa voglia dire amare il proprio Paese e impegnarsi per questo. Così, a 15 anni, ho cominciato la mia esperienza di militanza. Se vedo che c'è un problema, non mi rassegno, non mi limito a lamentarmi: mi piace impegnarmi in prima persona per poterlo risolvere. Fare politica e, più nello specifico, candidarmi, mi da questa possibilità.
 
Mi elenchi: cantante e attore preferiti, un bel film visto al cinema e l'ultimo libro che ha letto...  Max Pezzali, Carlo Verdone, L'amore bugiardo (sono una grande fan dei thriller) e "L'arte di ottenere ragione" di Schopenhauer (un must per una ragazza come me che vuole diventare avvocato).

Continua... intervista
 

Europa Requiem Bruxelles

fonte Ferrara Italia


di Roberto Dall'Olio


Da adesso
le cose di prima
non esistono più
se sono esistite
non esistono più
Bruxelles
il cuore d'Europa
è fermo
la pioggia
scolora
l'arcobaleno
dei popoli
da adesso
le cose di prima
non esistono più
Bruxelles
il sogno
d'Europa
è smembrato
in blocchi
di terrore
il sogno
dell'Europa
libera
solidale
è sparito
nel buio
remoto
delle cose
di ieri
da adesso
non esistono più
Bruxelles
cuore incenerito
di tristezza
non possiamo cantare
le cose di prima
non esistono più
Bruxelles
i piedi
sul cuore
i piedi
non sono stranieri
i piedi
sono di genti
tue
che non ti riconoscono
più
non possiamo cantare
le cose di prima
non esistono più
Bruxelles
chi incendia
il tuo silenzio
con fiamme
di odio
nel fuoco dell'odio
chi strepita
di serrare
confini
terre
chiese
arido ha perso
il seme del pianto
adesso
è l'ora del pianto
da adesso
le cose di ieri
non esistono più
Bruxelles
nostro cuore
chi vuole
spezzare
la violenza
con la violenza
oggi tribale
non sa cosa sia
quella fila di salici
quella fila lunga
infinita fila
di salici
canti di cigni
piove quaggiù
da adesso
le cose di prima
non esistono più

Ferrara, una proposta decente della fu sinistra, ma?

*Nota di Benito Guerrazzi- In sè, noi siamo sempre s-oggettivi..., una appunto e finalmente non proposta indecente, ma interessante delle forze vecchie buoniste, proprio sul baco originario che inaugurò la costante campagna local anticristiana ferrarese contro il nostro Vescovo politicamente e culturalmente scorretto. A suo tempo, per nostra scarsa informazione e per errori di comunicazione paradossale (per altri aspetti invece potente), mischiare la denuncia dell'Indecoro con ipotesi sessuofobe, ci cascò anche qualche futurista local globale, poi clamorosamente pro vescovo, almeno su diverse questioni di principio e volte nei contenuti. In ogni caso le soluzioni di cui sotto dialettiche e costruttive...  Da chiarire però il ruolo e anche chi - leggi operatori ed educatori- mediatori per la pragmatica operativa: la massima trasparenza e pluralismo diversamente "cooperativo" sono fondamentali....  Di Camelot o certe On Lus, al di là della meritocrazia, a Ferrara ne basta una....

fonte estense com


Una soluzione per la movida? Non catene ma dialogo e cultura. È questo l'obiettivo di uno degli emendamenti al bilancio comunale presentato da Pd e Sel per un progetto sperimentale da attuare in centro storico con i più giovani.

L'emendamento è firmato dai consiglieri Leonardo Fiorentini (Sel), Ilaria Baraldi e se dovrebbe discutere già lunedì 21 marzo, quando inizierà la sessione di Bilancio del Comune di Ferrara.

Lo scopo è a avviare con uno stanziamento di 2omila euro per ogni anno del triennio 2016-2018 un progetto sperimentale di mediazione culturale e civica durante le serate in centro storico. Nel testo dell'emendamento si prende atto di come la frequentazione serale e notturna del nostro centro storico sia un fenomeno sociale, e che come tale debba essere trattato. Ovviamente oltre che socialità in senso lato e positivo, essa genera anche disagi e problemi (rumore, sporcizia, rifiuti e altri disagi, ma anche problemi legati al consumo di sostanze legali e non) sino ad arrivare a frequenti "episodi di scarso senso civico da parte di alcuni fruitori notturni della città, sia con danneggiamenti che con comportamenti reiterati di poco rispetto delle regole basilari della civile convivenza". Per questo si propone di avviare un progetto di "Mediazione culturale e civica durante le serate in centro storico" promosso dall'amministrazione che permetta di interloquire tramite operatori ed educatori con i frequentatori serali e notturni della nostra città e promuovere così cultura della convivenza e senso civico.

.............CONTINUA ARTICOLO

Movimento Arte del XXI secolo - Buona Pasqua

 



Movimento

Arte del XXI Secolo 

Arte come nobiltà dello Spirito

NEWS LETTER  N. 008 DEL 26 MARZO 2016

 

 

 

 

Avremmo potuto inviarvi palme, uova, colombe e pulcini

o copiare qualche bella frase

 

 

Preferiamo semplicemente

augurare a tutti

 

 

Buona Pasqua

 

 

Aldo Maria Pero

 

Licinia Visconti

 

 

 

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e-mail: direzione@artedelxxisecolo.it

sito web: www. artedelxxisecolo .it

     

 

Il mio Nazzareno

 *Oscar Bartoli Lettere da Washington

Il mio Nazzareno

Galileo ( Leo) Bartoli mio nonno paterno.

Scrittore, musicista, attor giovane con la Duse e Zacconi, pittore, mancato seminarista, inseguito dalle donne.

Una tradizione familiare artistica quella dei Bartoli in linea con quel Zanobi Bartoli, padre di Leo, attore, garibaldino, massone e interprete per piu' di venti anni della maschera fiorentina Stenterello che, a differenza dei Pulcinella e Arlecchino, si scagliava contro gli stati stranieri che impedivano direttamente o indirettamente, l'avverarsi del sogno dell'Unita' d'Italia.

Leo Bartoli negli anni Venti scrisse un dramma, "Il Nazzareno" ispirato alla Crocefissione del Cristo.

Lo spettacolo teatrale venne rappresentato al Teatro Verdi di Firenze addirittura con cavalli e animali in scena. Le gazzette dell'epoca riportano un grande successo del Cavalier Leo Bartoli che interpreto' la parte di Gesu' Cristo.

Migliaia gli spettatori. Sembra che l'amministratore della compagnia sia scappato con la cassa, lasciando Leo Bartoli in una tremenda situazione, di cui a farne le spese furono ovviamente la moglie Emma e i figli Lea, Sergio e Clio.

A conferma del fatto che i Bartoli di Firenze hanno grandi talenti artistici ma sono da generazioni incapaci di fare soldi.

Buona Pasqua ai nostri carissimi Lettori.
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