domenica 25 ottobre 2015

cinquew.it: Notazione della Danza, Terremoto Sudafrica, Party per la Vita, Esami di Stato, Gsa Badminton, Piatti e Chef, Danni ai Tifosi

 

Doug Fullington, massimo esperto di notazione della danza, all'Accademia Nazionale di Danza di Roma

Terremoto in Sudafrica 23 ottobre 2015. Scossa di magnitudo 6.1 della scala Richter, Prince Edward Islands

La sesta edizione del Party per la Vita raccoglie 100mila euro, per attuare 400 nuovi interventi di assistenza domiciliare

Termini e presentazione delle domande di partecipazione agli Esami di Stato per l'anno scolastico 2015/2016

Volàno le emozioni col GSA Badminton di Chiari. La storia di un successo col presidente Massimo Merigo - FOTO

Piatti a cinque stelle griffati dagli chef della Taverna Flavia per celebrare Giuseppe Foffo

Misure restrittive ai tifosi per accesso e partecipazione a eventi sportivi, le domande di Federsupporter ai soci

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SULLA RAI PIERFRANCO BRUNI PORTA IL BAROCCO POETICO

 


 

Sulla Rai Pierfranco Bruni per celebrare il Barocco di Giuseppe Battista a 340 dalla morte - Mercoledì 28 ottobre prossimo

 

Pierfranco Bruni sulla RAI  per celebrare i 340 anni dalla morte di Giuseppe Battista e per presentare  la Cartella dedicata al poeta barocco.  Giuseppe Battista  era nato, a Grottaglie, Taranto, l'11 febbraio 1610  e morto a Napoli il 6 marzo 1675.

Il servizio, dal titolo: "Il Barocco di Giuseppe Battista a 340 anni dalla morte", che andrà in onda il prossimo  mercoledì 28 ottobre su RAI TRE alle ore 10.00 (circa), è stato realizzato interamente a Grottaglie (Taranto), (per conto del Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi), città che lo ha visto nascere, in un attraversamento tra i vicoli e il Convento di San Francesco di Paola, Santo al quale Battista era molto legato tanto che gli dedica dei versi molto suggestivi. Il Convento è un punto di riferimento della religiosità dei Paolotti e presenta un Chiostro di estrema importanza con affreschi di lunette che raccontano la vita del Santo.


Il Progetto Battista, che ha visto la pubblicazione di due volumi (il 2003 il primo, con più  edizioni, e 2010 il secondo)  ha avuto il Patrocinio del Ministero beni attività culturali già nel 2003 e si inserisce nelle ricerche sul rapporto tra Etnie e Letteratura del Mibact. Il contributo scientifico è del Sindacato Libero Scrittori Italiani di cui Pierfranco Bruni è Vice Presidente nazionale.

A 340 anni dalla morte di Battista la sua opera vive nella cultura "sperimentale" del Seicento europeo. È una  delle tracce intorno alla quale si è sviluppata una chiave di lettura che permette di inserire il linguaggio, la lingua e i modelli espressivi antropologici in un contesto Barocco che abbraccia e interessa sia l'Europa che la geoletteratura del Mediterraneo.


"Battista, ha dichiarato Pierfranco Bruni, in una tale temperie, è una chiara testimonianza di un vocabolario che si innerva nelle stagioni sperimentali che apriranno un dialogo articolato tra letteratura e filosofia e teologia".

Pierfranco Bruni, esperto di Battista e dell'estetica letteraria che da Battista giunge sino ad Ungaretti, propone una lettura di un poeta fuori da ogni logica provincialistica pur legandolo alla sua città Natale, Grottaglie, lo inquadra in un Barocco che va dal Regno di Napoli ai contesti del Barocco coloniale del Sud America.


La figura e l'opera di Giuseppe Battista costituiscono, ancora oggi, un riferimento per definire il legame tra letteratura e mediterraneo e il servizio di Pierfranco Bruni si pone come apertura di una nuova dialettica.

 

 

 













Arte e Politica : 25 ottobre - Leggi le principali notizie della domenica

 
 

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Domenica, 25 Ottobre 2015
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Giulia Bongiorno: "Chi viene aggredito in casa propria ha il diritto di reagire. Cambiamo il codice penale"
"La legittima difesa, in qualsiasi forma, non può e non deve diventare mai licenza di uccidere. Ma chi entra in casa d'altri per rubare o per violentare deve accettare la conseguenza che la sua violenza può corrispondere ad un atto di violenza da parte dell'aggredito".
 
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Secolo d'Italia
Registrazione Tribunale di Roma n. 16225 del 23/2/1976
​Redazione: Via della Scrofa, 39 – 00186 Roma



  

sabato 24 ottobre 2015

IL COLLARE DELLA COLOMBA

Abu Muhammed Ali ibn Ahmed ibn Said ibn Hazm nacque a Cordova il 7
novembre 994 da un vizir e dignitario (di famiglia di origine visigota
e cristiana) dei califfi omàyyadi. A otto anni perdette il padre; a
diciannove, arsa e saccheggiata Cordova dai Berberi nelle guerre
civili, dovette fuggire a Ja'tiva, e la probabile composizione del
Collare. Subito dopo, fu per breve tempo vizir dell'effimero califfo
omàyyade Abd ar-Rahman V, ucciso il quale fu tenuto in carcere per tre
anni. Ritiratosi dalla vita politica e datosi all'insegnamento e allo
studio, visse per qualche tempo a Maiorca, e poi in varie città
d'Andalusia, sinché nel 1047 si ritrasse nella sua tenuta di Casa
Montja, dove morì il 15 agosto 1064. Tra le sue numerose opere (quella
maggiore è il trattato Sulle religioni e le sette), tradotte e
riassunte dal grande arabista spagnolo, sacerdote cattolico, Asìn
Palacios, si distingue per la carica suggestiva e dottrinale Il
Collare della Colomba, che eccelle per stile, contenuto e messaggio
profetico(e sulla quale non ho mancato di intervenire sul web in altre
occasioni). Nella versione in italiano si apprezza quella del defunto
arabista Francesco Gabrieli, , che si intrattiene sul suo valore
artistico e storico e sui problemi del suo influsso sul mondo romanzo.
Ciò nondimeno non vanno dimenticate, nel testo di Hazm, le bellissime
eulogie fisse sul Profeta del'Islam e gli altri personaggi della prima
età musulmana.
Casalino Pierluigi, 24.10.2015

venerdì 23 ottobre 2015

L'Estremo Oriente nel gioco diplomatico del 1939

L'Estremo Oriente costituisce ancora oggi, dal punto di vista storico,
un fattore difficilmente valutabile nel gioco diplomatico del 1939.
C'erano naturalmente dei collegamenti tra la situazione in Europa e
quella dell'Estremo Oriente. I giapponesi erano in guerra con la Cina
e inoltre stavano penetrando nelle aree degli interessi stranieri,
soprattutto britannici, nella zona. Ovviamente agli inglesi sarebbe
piaciuto concludere in Europa per meglio difendere le loro posizioni
in Cina. Ma è difficile dire quanto la circostanza influenzasse in
pratica la loro politica. D'altra parte i tedeschi cercavano di creare
difficoltà agli inglesi in quella regione del mondo e i giapponesi
volevano accrescerle in Europa. Si svolse una specie di gara alla fune
tra i due "aggressori", gara che fu vinta dai giapponesi. I tedeschi
cercarono, a loro volta, di trasformare il Patto anti-Comintern in
un'alleanza contro chiunque, mentre i giapponesi erano disponibili
soltanto ad un'azione anti-russa. Senza dubbio essi speravano di
strappare concessioni agli inglesi, senza dover arrivare ad un
conflitto e forse erano trattenuti dal timore di uno scontro con la
potenza marina degli americani. Ma Tokyo soprattutto dubitavano che
un'alleanza generale sarebbe stata seguita dalla guerra in Europa:se
mai ci sarebbe stata una nuova Monaco, magari a danno della Polonia, e
loro sarebbero rimasti soli di fronte alla Gran Bretagna. I negoziati
tra il Giappone e la Germania non approdarono a nulla, riuscendo
invece a strappare concessioni agli inglesi, che cedettero
sistematicamente posizione su posizione. Il conflitto in Estremo
Oriente, in conseguenza di ciò, veniva rinviato, rendendo più
probabile quello in Europa. Inoltre il Giappone chiedeva aiuto contro
i russi, mentre sempre la Germania, già fautrice dello scontro contro
la Russia sovietica e il comunismo, era ora passata a fianco di Mosca
con il noto trattato nazi-sovietico dell'agosto 1939. Dal momento che
la Polonia divenne il principale bersaglio di Hitler, la Russia si
trovò trasformata in breve in un alleato di Berlino. Né i russi erano
diventati importanti solo per la Germania, dal momento che ogni
potenza europea doveva formai fare i conti con essa. Il 1939 vide lo
scoppio della seconda guerra mondiale, ma può darsi che quell'anno sia
da ricordare, in una prospettiva più lunga di quella di quell'anno,
per il ritorno della Russia nella politica mondiale, dopo la sua
assenza maturata dopo il 1917.
Casalino Pierluigi, 23.10.,2015