giovedì 15 gennaio 2015

Mimmo Centonze e Giorgio Napolitano

Redazione





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L'INCONTRO DELL'ARTISTA

CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

GIORGIO NAPOLITANO














 



(11 Maggio 2010) Mimmo Centonze incontra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'inaugurazione del Museo della Mafia di Vittorio Sgarbi a Salemi.

Nella collezione permanente del museo l'opera "Toto' Riina" realizzata dall'artista Mimmo Centonze, esposta inoltre alla LIV Edizione della Biennale di Venezia e al Palazzo delle Esposizioni di Roma che nel 2012 ha dedicato una rigorosa esposizione monografica all'artista.






LA NOTIZIA


ROMA - Giorgio Napolitano si è dimesso. "Il Presidente della Repubblica ha firmato questa mattina, alle ore 10.35 - si legge in una nota del Quirinale - l'atto di dimissioni dalla carica". Le sue ultime ore da Capo dello Stato le ha spese per salutare Corazzieri e dipendenti dopo nove anni trascorsi insieme.

Mimmo Centonze ha incontrato Giorgio Napolitano l'11 maggio del 2010 in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica a Salemi, la città siciliana amministrata dall'allora Sindaco Vittorio Sgarbi, quando il Capo dello Stato ha inaugurato con la propria presenza il Museo della Mafia, un progetto realizzato dalla Fondazione Sgarbi. Napolitano ha definito "notevole" lo sconvolgente e toccante ritratto del boss della mafia Totò Riina realizzato dall'artista.

L'artista ricorda così l'incontro: "Appena prima che Napolitano entrasse nella sala del Museo della Mafia, dov'ero ad aspettarlo a fianco del ritratto di Totò Riina, c'era un'atmosfera abbastanza tesa perché molti si chiedevano come avrebbe potuto reagire davanti al ritratto di un boss come Riina..Arriva il momento nel quale Vittorio Sgarbi presenta me e il ritratto di Riina davanti al Presidente della Repubblica che molto interessato subito mi chiede: "Fai l'istituto d'arte?". Ed io che scanzonato gli rispondo con una battuta che fa ridere tutti, pure Sgarbi, tutti tranne lui: "No..li ho sempre evitati accuratamente!". E il Presidente che, senza scomporsi nemmeno per un attimo, ha continuato: "Ah! Però hai imparato lo stesso a dipingere..Notevole! (riferendosi al ritratto ndr)".

Alla domanda "Perché ritrarre un boss della mafia?", l'artista ha risposto: "Non puoi rappresentare soltanto cose positive. Perché vai a visitare il Museo della Shoah? Perché ti devi ricordare che l'abisso umano può raggiungere delle malvagità incredibili. Ho dipinto il ritratto di Riina non su una tela normale o preparata ma su una tela grezza, senza alcuna preparazione pittorica. Il suo volto è come se fosse spiaccicato lì sulla tela, duro e implacabile". Il ritratto del boss quindi non esalta, non celebra e in fondo neppure giudica la sua figura. Racconta, documentandolo, il Male. "Per questo - continua - è più utile di un ennesimo ritratto di Marilyn Monroe".

Il ritratto di Totò Riina di Mimmo Centonze è stato inoltre esposto a Venezia, ad un anno dal 'battesimo' di Napolitano, nel Padiglione Italia alla LIV Edizione della Biennale di Venezia definita dai media "la Biennale dei record" con i suoi oltre 440mila visitatori e al Palazzo delle Esposizioni di Roma che nel 2012 ha dedicato una rigorosa esposizione monografica all'artista. Il ritratto del boss mafioso dell'artista ha avuto inoltre un forte impatto mediatico sulla stampa nazionale ed internazionale ed è stata pubblicata su numerosi quotidiani, tra i quali il Corriere della Sera, e su riviste e mensili internazionali come Max (vedi file in allegato).

In allegato:
- Una foto di Mimmo Centonze con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Vittorio Sgarbi
-
 



 
MimmoCentonze.com
Ufficio stampa
Via della Croce 51/b
Matera - Italy
 
 
 
 

mercoledì 14 gennaio 2015

Napolitano da Budapest a Roma... Il Komunista se ne va

Alberto Ferretti 


Finalmente toglie il disturbo. 
Ma porterà con sé la verità sulla trattativa stato-mafia...
Pessimo Presidente, pessimo politico, 
pessimo esempio sotto ogni punto di vista. 
Addio.

INFO 1956 e....2006
INFO ulteriori

 

Ippolito Nievo e la Futurologia

Riccardo Campa  



(* Nel 2012  il leader futurologo e futurista Riccardo Campa pubblicò un saggio brillantiismo su un Ippolito Nievo ancora poco conosciuto: scrittore di fantascienza e futurologo ante litteram. Un saggio del pur grande italiano, protagonista letterato del Risorgimento con Confessioni di un Italiano. Campa riscopre un'opera parzialmente perduta, nella cifra letterario -utopica di cui sopra:...
La Storia filosofica dei secoli futuri, da cui alcuni estratti...ndr)

.....Nessuna delle storie della letteratura da noi esaminate parla della produzione fantascientifica di Nievo, senza dubbio limitata e secondaria rispetto alla produzione principale, ma non per questo meno interessante. 
Nievo è nfatti autore di una Storia filosofica dei secoli futuri che, pur presentandosi 
in una veste umoristica, tocca temi politici, sociali e culturali di grande importanza.
Nell’ambito del nostro discorso, che ora andremo a precisare, è proprio la produzione fantascientifica che riveste maggiore interesse.
Cominciamo col dire che questo articolo non è, né vuole essere, un tradizionale studio filologico. Qui non si fa riferimento esplicito a teorie linguistiche, semiologiche, strutturalistiche, o decostruzionistiche, al fine di dimostrare la loro adeguatezza o inadeguatezza nell’ambito di un’analisi precipuamente testuale del racconto. 
L’autore dell’articolo è un sociologo e, come tale, maggiormente interessato all’analisi tematica, piuttosto che allo studio degli aspetti linguistici del testo. Nonostante l’attenzione vada al contenuto più che alla forma, il fine dell’articolo non è però meramente divulgativo. Le scienze di riferimento di questa analisi sono la sociologia, in particolare le teorie del mutamento sociale, e la filosofia, in particolare le riflessioni sulla condizione umana. 
Qui si opera un confronto tra le “immagini della società e dell’uomo” prodotte dalle scie nze sociali e quelle prodotte dalla letteratura (in questo caso, dallo scrittore Ippolito Nievo). Al centro dell’analisi c’è dunque il valore epistemico della letteratura, in particolare di quella
fantascientifica. Proprio i romanzi e i racconti di fantascienza rappresentano spesso le forme più esplicite e più ricche di letteratura dell’immaginario sociale e, come tali, assumono un
interesse sociologico diretto. 
La Storia filosofica di Nievo rappresenta un caso esemplare in tal senso e, come tale, merita di essere studiato soprattutto in una prospettiva sociologica......
 
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Ferrara e le nuove tecnologie

Roby Guerra




E' stato annunciato E' Ferrara Urban Center, nuovo sito global istituzionale per favorire l'adattamento migliore di Ferrara nell'età informatica, all'insegna dell'interattività almeno sbandierata.
Già, come spesso negli ultimi anni, alcuni input finalmente telematici attraversano la città,  recentemente anche diverse APP per favorire l'interfaccia turista Palazzo Schifanoia.
Tuttavia in perfetto stile ferrarese retro, a dir poco un dis-astro la presentazione:  sorta di prolusioni criptiche e ridondanti che forse svelano più parole, come al solito, che macchine operative in evolution.
Come noto, come ben puntualizzava - mai ascoltato - il compianto architetto Viola, Ferrara spicca come città d'arte ma anche con un networking mediatico da Serie B, se non C, viste le oggettive e indubbie potenzialità turistiche e culturali.  Con  conseguentemente, anche se sempre edulcurato dagli addetti ai lavori, i risultati sempre deludenti e mai ottimizzanti.
Non è necessario scomodare Derrick De Kerckhove per ribadire ancora una volta, pur magari con qualche segno vagamente innovativo finalmente quanto segire::  il perseverare istituzionale  di stile 1.0 e windows 98... c'entra senz'altro poco con i tecnici webmaster, piuttosto riflette il baco e i bachi strutturli di Ferrara.
Questioni sia semplici geopolitche che complesse, psicosociali LOCAL, laddove quel che non cambia mai è proprio certo paradigma mentale, tipo skinneriano o pavloviano e poco cibernetico.
Così la Navicella possibile alla fine  partorisce sempre qualche razzo cinese o petardo...
A Ferrara, con una iperbole, fanno corsi di formazione come Sfida al terzo millennio.
Altrove, vedi photo, Congressi di Futurologia.. per educare a imjparare la Telematica Age...

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2014: Il silenzio dei grandi Media su Moana XX

Mauro Biuzzi




(*Nel 2014, autunno/settembre  grave distrazione del palinsesto mediatico di grande audience sul ventennale dalla scomparsa della grande pornostella e a suo modo futurista performativa Moana Pozzi...  così Mauro Biuzzi - artista contemporaneo e curatore del network ufficiale dedicato alla memoria sana di Moana, a suo tempo e tempestivamente evidenziò tale oblio..ndr.):

22 settembre - s. Maurizio
  L'isola di Moana nella rete, per il ventennale della morte.

  A fronte dell'assordante silenzio che le grandi reti generaliste (Rai, Mediaset, La 7) hanno riservato al ventennale della morte di Moana, manco fosse stata Nina Hagen (sono ancora tutti vivi i grandi patron che ancora gli devono far pagare la menzione nella sua Filosofia, nonché quelli che gli devono far pagare l'omissione), la rete si è lasciata sfuggire qualche flebile sussurro, che qui di seguito linkiamo in una selezione.


  Cmq noi li perdoniamo tutti, perché non sanno quello che si sono persi.

  Menzione speciale del PremioMoanaPozzi all'articolo spassoso del Secolo d'Itala sul rapporto tra Moana e Julius Evola, una coppia italiana davvero impresentabile e futurista, meglio di Mori/Celentano e anche degli Addams. Imbattibile!


- ilgarantista.it (articolo di Fulvio Abbate in Fb)

- ilsecoloxix.it

- italianstyleradio.it

- iltempo.it

- donne.leonardo.it

- movieplayer.it

- secoloditalia.it
 

INFO Ass. Moana Pozzi