giovedì 3 aprile 2014

Robot Art by hPlus magazine

prankbot3000

Oslo, Norway -- A military grade "comedian robot", the Prankbot 3000, has escaped its black box confinement in a University of Oslo Computational Humor Laboratory. The robot is considered dangerous and readers are cautioned to report any sightings to law enforcement or military authorities at once and are advised not to approach the robot under any circumstances.

The Prankbot 3000 is based around a self optimizing artificial general intelligence system that optimizes a simple utility function. The comedian robot was the result of a joint project between the United States'  National Aeronautics and Space Administration (NASA), Defense Advanced Projects Agency (DARPA) and the European Space Agency (ESA).

The Prankbot originally was developed to entertain astronauts during long missions in space according to Dr. Håvard Spøk who runs the Oslo lab. "Space can be really boring, so we thought astronauts could use a few laughs." The goal of the project reportedly was to keep bored astronauts alert and high functioning during long term assignments on the International Space Station (ISS) where several recent accidents have been blamed on long term boredom and resulting inattention to controls.

A Russian astronaut who spent months aboard the ISS and declined to be named stated, "You can only play so many hands of rummy. And really, Chris Hadfield? That guy is just #$%! annoying. Shut up already."   C  http://hplusmagazine.com/2014/04/01/dangerous-comedian-robot-escapes-norwegian-research-lab/

Pd Ferrara sempre piu passatista...


Estense Com   * Mario Zamorani


Cosa c’è di nuovo a Ferrara? Proprio niente di niente.


Il Pd ferrarese è sempre più arroccato, organicistico, pervasivo e doroteo.


Ma c’è anche una sola persona che si stupisca di questo dopo 68 anni di governo dello stesso partito senza alternanza?


Prendiamo ad esempio la lista elettorale “Ferrara concreta” a sostegno del sindaco Tagliani. Sui media si è letto: sosteniamo Tagliani ma non siamo alleati del Pd. Questo assunto si inserisce nel filone del politicismo grottesco tipo “convergenze parallele” o “equilibri più avanzati” che hanno caratterizzato la storia democristiana. In questa lista, tra le altre, si trovano persone che fino a l’altro ieri erano tra i leader dell’opposizione a Tagliani: come non pensare al trasformismo opportunista di democristiana memoria inserito in un regime a carattere pervasivo? La logica è: facciamo tutti quadrato attorno a Tagliani, noi dorotei diciamo che qui nulla deve cambiare, mai; o per noi saranno dolori.


Ma è mai possibile che così tanti ferraresi si mettano ordinatamente in fila come gattopardi del “tutto cambi perché nulla cambi” secondo un criterio di “ragion di partito”, partito nei fatti ormai senza legami ideologici se non appunto quello del manteniamo il potere per il potere e continuino a votare sempre gli stessi per 68 anni di fila?


Il tutto condito da punte di insipienza istituzionale o, se si preferisce, di arroganza come il livello terribile della Sarracchiani che ieri ha contestato il presidente del Senato che si era permesso di criticare Renzi. Lo ha avvisato ricordandogli che era lì in quanto votato dal Pd. Non ho sentito una voce a richiamare il rispetto della differenza fra ambito politico, di parte, e ambito istituzionale. A “Ferrara concreta” c’è qualcuno così concreto che sia in grado di notare l’aberrazione grottesca, o se si preferisce arrogante, di quel richiamo? O per restare alle piccole cose ferraresi, c’è qualcuno che contesti la prassi dei partiti (Pd compreso, ma già, non è alleato) di spartirsi gli scrutatori nominando gli amici, invece di procedere al più democratico metodo del sorteggio fra tutti gli aventi diritto?


Mario Zamorani, candidato sindaco per Un’altra Ferrara

mercoledì 2 aprile 2014

Decadenza Bellezza - Commedia Sexy - Tom Perez - Molière - Geri ed Elliot su Cinquew News‏

Mercoledì 2 Aprile 2014

Tom Perez: raising the minimum wage to $10.10 will benefit about 28 million workers across the country
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/tom-perez-raising-minimum-wage-to-1010.html
CInqueW logo

Al Palazzo dei Principi di Correggio con gli allievi di Mechanè, suite da Il malato immaginario di Molière
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/al-palazzo-dei-principi-di-correggio.html

Il limite del nostro tempo è la decadenza della bellezza che diventa una "cosa buffa"
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/il-limite-del-nostro-tempo-e-la.html

La commedia sexy più esilarante dell’anno, Sexy Shop di Maria Erica Pacileo & Fernando Maraghini
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/la-commedia-sexy-piu-esilarante.html

Geri ed Elliot, Antitrust sospende l'attività diretta al recupero crediti con modalità scorrette
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/geri-ed-elliot-antitrust-sospende.html

10 arrestati dalla Guardia di finanza di Milano con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e corruzione
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/10-arrestati-dalla-guardia-di-finanza.html

7.1 million Americans have now signed up for private insurance plans through the new Health Insurance Marketplaces
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/71-million-americans-have-now-signed-up.html

Ferrara, Tessarin vince il prestigioso Awards Fiof/Nikon per la fotografia.

ll fotografo ferrarese Vincenzo Tessarin ha ottenuto un importante risultato vincendo il Primo Premio Assoluto agli Awards Fiof/Nikon per la fotografia.

La manifestazione di premiazione si è tenuta sabato 29 marzo, durante la Convention annuale che si è svolta ad Orvieto, sede storica del Fiof, un’associazione di fotografi Professionisti, con associati in tutta Italia ed in Europa.


Tessarin ha ottenuto 4 Gold Awards, 9 Silver e 2 Bronze, vincendo la categoria Ricerca ed aggiudicandosi il premio finale.


Vincenzo Tessarin è un fotografo che svolge la sua attività a Ferrara, in via Cisterna del Follo: Cerimonie, Ritratto e Reportage. Gil piace la fotografia di viaggio, ha visitato diversi paesi africani ed asiatici, ed ha vissuto per 4 anni nella Repubblica Popolare Cinese. Sue immagini e reportage sono stati pubblicati su importanti riviste di viaggio e turismo.

L'isola che non esiste dell'Islam...

Il clima intellettuale anche nel mondo arabo-islamico sta certamente cambiando, ma resistono ancora concezioni che difficilmente verranno meno in tempi brevi: si tratta di un nocciolo duro, controverso, che appare ancora ineliminabile dal profondo sentire delle correnti più oltranziste della galassia islamica. Tra le idee che persistono nella mente di alcuni dei fautori della re-islamizzazione dell'Islam figura il rigetto del concetto stesso di stato moderno, ritenuto un prodotto della civiltà occidentale e come tale privo di quel senso universale che animava il Califfato, ma anche di quelle caratteristiche utopiche che, a fronte di una modernità non ben ancora decollata sul suolo arabo, fanno tuttora sognare un improbabile ritorno al passato: e tutto ciò generando mostri pericolosi. Una considerazione questa che ricorda da vicino analoghe esperienze culturali europee manifestatesi a partire del XVIII secolo, da Joseph de Maistre a Carl Schmitt, ad altri pensatori ostinatamente anti-moderni e adir poco reazionari. La corrente anti-modernista arabo-islamica, al pari di quella nostrana, rifiuta di fare i conti con la storia reale e di avviare un serio esame di coscienza sugli errori commessi: il vivere come gli antichi è solo una grottesca via d'uscita che invece di risolvere i problemi li aggrava. La grande questione del mondo arabo contemporaneo è invece quella democratica e soprattutto quella finalmente di una seria soluzione del problema sociale, elemento di squilibrio alla base di molte delle attuali tensioni e strumentalizzazioni del mondo arabo contemporaneo. Per fortuna il fiume inarrestabile della Storia non si ferma e, tra le sue luci e le sue ombre, il processo globale di trasmissione delle idee avanza comunque con il suo contributo di realismo pluralista, di giustizia e di libertà, in primo luogo quella di coscienza. L'Arabismo odierno non ha bisogno quindi di una forzata caricatura, buona solo per le ragioni di una cattiva politica, ma di una rinascita autentica di quei valori di cui il popolo arabo fu portatore nei momenti migliori, nel solco della grande tradizione dell'Islam classico. Agli Arabi non può non soccorre dunque la grande lezione di Ibn Khaldùn, che anticipando il divenire dei fenomeni della dialettica storica, intuì a tale riguardo le ragioni del declino morale e culturale del primo Arabismo, cogliendo i limiti di un modello destinato ad appesantirsi con tutti i rischi della degenerazione collettiva. E al recupero di questa lezione magistrale si muove con tenacia l'avanguardia araba dei nostri giorni.
Casalino Pierluigi, 22.01.2014